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== Riassunto ==
== Riassunto ==
Il testo discute vari argomenti riguardanti l'evoluzione epistemologica della scienza in generale, concentrandosi in particolare sulla medicina e la odontoiatria. L'autore anticipa i temi da affrontare in Masticationpedia, sottolineando concetti come "Inferenza Statistica" e "Interdisciplinarietà" secondo i paradigmi di Kuhn. Si sottolinea che la disciplina scientifica attraversa fasi cicliche, secondo Kuhn, con momenti di cambiamento di paradigma. Nel contesto dell'odontoiatria, ad esempio, verrà data attenzione alla "Crisi Paradigmatica" e alla "Rivoluzione Scientifica", con l'obiettivo di introdurre nuovi paradigmi nel campo della riabilitazione masticatoria.
[[File:The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg|left|242x242px]]Il testo discute vari argomenti riguardanti l'evoluzione epistemologica della scienza in generale, concentrandosi in particolare sulla medicina e la odontoiatria. L'autore anticipa i temi da affrontare in Masticationpedia, sottolineando concetti come "Inferenza Statistica" e "Interdisciplinarietà" secondo i paradigmi di Kuhn. Si sottolinea che la disciplina scientifica attraversa fasi cicliche, secondo Kuhn, con momenti di cambiamento di paradigma. Nel contesto dell'odontoiatria, ad esempio, verrà data attenzione alla "Crisi Paradigmatica" e alla "Rivoluzione Scientifica", con l'obiettivo di introdurre nuovi paradigmi nel campo della riabilitazione masticatoria.


Il testo approfondisce anche l'epistemologia, esaminando le condizioni per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi per raggiungerle. Vengono affrontate questioni come la verificabilità delle teorie e l'importanza delle statistiche nel campo scientifico, evidenziando come concetti come il valore p siano stati oggetto di dibattito e revisione.
Il testo approfondisce anche l'epistemologia, esaminando le condizioni per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi per raggiungerle. Vengono affrontate questioni come la verificabilità delle teorie e l'importanza delle statistiche nel campo scientifico, evidenziando come concetti come il valore p siano stati oggetto di dibattito e revisione.

Revision as of 11:20, 10 March 2024

Introduzione


Riassunto

The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg
Il testo discute vari argomenti riguardanti l'evoluzione epistemologica della scienza in generale, concentrandosi in particolare sulla medicina e la odontoiatria. L'autore anticipa i temi da affrontare in Masticationpedia, sottolineando concetti come "Inferenza Statistica" e "Interdisciplinarietà" secondo i paradigmi di Kuhn. Si sottolinea che la disciplina scientifica attraversa fasi cicliche, secondo Kuhn, con momenti di cambiamento di paradigma. Nel contesto dell'odontoiatria, ad esempio, verrà data attenzione alla "Crisi Paradigmatica" e alla "Rivoluzione Scientifica", con l'obiettivo di introdurre nuovi paradigmi nel campo della riabilitazione masticatoria.

Il testo approfondisce anche l'epistemologia, esaminando le condizioni per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi per raggiungerle. Vengono affrontate questioni come la verificabilità delle teorie e l'importanza delle statistiche nel campo scientifico, evidenziando come concetti come il valore p siano stati oggetto di dibattito e revisione.

Inoltre, viene evidenziata l'importanza della ricerca interdisciplinare, sottolineando la necessità di "impalcature metacognitive" per facilitare la comunicazione e la comprensione tra diverse discipline.

In sintesi, il testo anticipa una discussione approfondita su concetti scientifici e filosofici fondamentali, con l'obiettivo di introdurre nuovi approcci e paradigmi nei campi della medicina e dell'odontoiatria. Il testo discute il complesso concetto di 'Malocclusione', esaminandolo sia da una prospettiva ortodontica tradizionale che da un punto di vista più olistico e interdisciplinare. Ecco un riassunto dei punti chiave:

Introduzione alla Malocclusione: La malocclusione viene presentata come un termine che indica un'allineamento errato dei denti, spesso attribuito a Edward Angle, considerato il padre dell'ortodonzia moderna.

Dibattito sulla Malocclusione: Si sottolinea che il termine "malocclusione" è oggetto di dibattito, come dimostrato dalla significativa quantità di articoli che la discutono su PubMed e dall'approccio interdisciplinare proposto da alcuni ricercatori.

Caso di Studio: Viene presentato un caso clinico di malocclusione, illustrando la discrepanza tra la diagnosi ortodontica tradizionale e le esperienze funzionali e di salute del paziente.

Interpretazione e Conclusioni: Il testo mette in discussione l'interpretazione deterministica della malocclusione, sostenendo una comprensione più sfumata che tenga conto della complessità del sistema masticatorio e della sua interazione con il sistema nervoso trigeminale centrale. Viene proposto il termine "disomorfismo occlusale" come un'alternativa più appropriata alla "malocclusione".

Innovazione Paradigmatica: La discussione si collega al tema più ampio dell'innovazione paradigmatica nella scienza, sottolineando la necessità di adottare approcci interdisciplinari per sfidare i punti di vista tradizionali e avanzare nella comprensione.

Nel complesso, il testo sottolinea l'importanza di adottare una prospettiva olistica e abbracciare la collaborazione interdisciplinare per affrontare efficacemente fenomeni complessi come la malocclusione.


 

Masticationpedia
Article by  Gianni Frisardi

 

Ab ovo[1]

Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.
The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn
Nel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;[2] queste innovazioni hanno in qualche modo influenzato strategie decisionali, opinioni,

Prima di entrare neassiomi al fine di migliorare la qualità della vita, come affermato nel di una logica di linguaggio stocastico ed interdisciplinare. o

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Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.and Environmental Exposure Science in the 21st Century; Board on Environmental Studies and Toxicology; Division on Earth and Life StudNel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;ponenziale porta con sé, implicitamente, aree grigie concettuali (in termini pratici "effetti collaterali") talvolta sottovalutate, ma che possono mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o renderle meno assolute e più probabilistiche.Cite error: Closing </ref> missing for <ref> tag

Secondo Kuhn, la scienza è paradigmatica e la demarcazione tra scienza e pseud I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (che sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura saranno complementari) sono il "Progresso della scienza" secondo Kuhn e il " Epistemologia".

di risolvere queste anomalie.

Le fasi di Kuhn in Odontoiatria

Kuhn, invece, divide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo è un processo fondamentale per Masticationpedia, ma per restare sintonizzati con il progetto ci limiteremo a descrivere le tre fasi più significative condivise nel progetto ed indicate nell'indice del libro:

  • Fase 2: ovvero la Scienza Normale

Ad esempio, nella fase 2 dei Paradigmi di Kuhn, chiamata Scienza normale, gli scienziati sono visti come risolutori di problemi, che lavorano per migliorare l'accordo tra il paradigma e la natura. Questa fase, infatti, si basa su un insieme di principi di base dettati dal paradigma, che non vengono messi in discussione ma ai quali, anzi, è affidato il compito di indicare le coordinate dei lavori a venire. In questa fase vengono sviluppati gli strumenti di misura con cui vengono realizzati gli esperimenti, viene prodotta la maggior parte degli articoli scientifici ei suoi risultati costituiscono una crescita significativa della conoscenza scientifica. Nella normale fase scientifica saranno raggiunti sia i successi che i fallimenti; i fallimenti sono chiamati da anomalie di Kuhn, o eventi che vanno contro il paradigma.

 
  • Fase 4, ovvero la Crisi del paradigma

In conseguenza della crisi, in questo periodo verranno creati diversi paradigmi. Questi nuovi paradigmi, quindi, non nasceranno dai risultati raggiunti dalla teoria precedente, ma piuttosto dall'abbandono degli schemi prestabiliti del paradigma dominante. Seguendo questo percorso, in Masticationpedia, si parlerà della crisi del paradigma riabilitativo masticatorio rivedendo teorie, teoremi, assiomi, scuole di pensiero e criteri diagnostici di ricerca e poi il focus si sposterà sulla fase 5.

 
  • Fase 5, o Rivoluzione Scientifica

La fase 5 riguarda la rivoluzione (scientifica). Nel periodo delle attività scientifiche straordinarie si aprirà un confronto all'interno della comunità scientifica su quale nuovo paradigma accettare. Ma non sarà necessariamente il paradigma più "vero" o più efficiente ad emergere, ma quello che sarà in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di scienziati e di conquistare la fiducia della comunità scientifica. I paradigmi che partecipano a questo scontro, secondo Kuhn, non condividono nulla, nemmeno le basi e, quindi, non sono comparabili (sono “incommensurabili”). Il paradigma viene scelto, come detto, su basi socio-psicologiche o biologiche (i giovani scienziati sostituiscono i più anziani). La battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, verrà nominato il nuovo paradigma e la scienza tornerà alla Fase 1. Per lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia proporrà, nel capitolo intitolato Scienze straordinarie, un nuovo modello paradigmatico nel campo della riabilitazione del Sistema Masticatorio discutendone principi, motivazioni, esperienze cliniche scientifiche e, soprattutto, un cambiamento radicale nel campo della diagnostica medica. Questa modifica si basa essenzialmente su 'Inferenza di Sistema', piuttosto che su Symptom Inference, dando principalmente valore assoluto all'obiettività dei dati.

È quasi ovvio che la filosofia scientifica kuhniana preferisce la disciplina, poiché un'anomalia nel paradigma genomico sarà notata meglio da un genetista che da un neurofisiologo. Ora questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, quindi è meglio soffermarci un minuto su di esso in dettaglio.

Epistemologia

Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?Davvero?
Black Swan (Cygnus atratus) RWD.jpg
 
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Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?Sicuro?


L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "certa conoscenza" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza.[3] Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi di lingua inglese, il concetto di epistemologia è invece utilizzato principalmente come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza.

Per inciso, il problema fondamentale dell'epistemologia oggi, come ai tempi di Hume, rimane quello della verificabilità.[4][5]

Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco[6] avvistato conferma che i corvi sono neri; cioè ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte

Secondo l'obiezione di falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera perché, mentre ci sono solo un numero finito di esperimenti a favore, esiste anche teoricamente un numero infinito che potrebbe falsificarla.[7]

Ma non è tutto così ovvio...

...perché il concetto stesso di epistemologia incontra continue implementazioni, come in medicina:

  • :
    In medicina, ad esempio, per confermare un esperimento, una serie di dati provenienti da strumenti di laboratorio o da rilievi, si usa l'“Inferenza Statistica”, ed in particolare un famoso valore chiamato “test di significatività” (P-value). Ebbene, anche questo concetto, ormai parte della genesi del ricercatore, vacilla. In un recente studio l'attenzione si è concentrata su una “Campagna” condotta sulla “Natura” contro il concetto di “test di significatività”.[8]Con oltre 800 firmatari che supportano importanti scienziati, questa "campagna" può essere considerata un'importante pietra miliare e una "Rivoluzione silenziosa" nella statistica sugli aspetti logici ed epistemologici.[9][10][11] La campagna critica le analisi statistiche troppo semplificate che si possono ancora trovare in molte pubblicazioni fino ad oggi. Ciò alla fine ha portato a una discussione, sponsorizzata dall'American Statistical Association, che ha generato un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p <0,05", contenente 43 articoli di forward -guardando gli statistici.[12] La domanda speciale propone sia nuovi modi per segnalare l'importanza dei risultati della ricerca oltre la soglia arbitraria di un valore P, sia alcune guide per condurre la ricerca: il ricercatore dovrebbe accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni.[12] Il futuro mostrerà se quei tentativi di supportare statisticamente meglio la scienza oltre i test di significatività si rifletteranno o meno nelle pubblicazioni future.[13] Anche in questo campo siamo sulla stessa lunghezza d'onda del Progresso della scienza secondo Kuhn, in quanto si tratta della rimodulazione di alcuni contenuti statistici descrittivi nell'ambito della disciplina.
  • Interdisciplinarità:
    Nella politica scientifica, è generalmente riconosciuto che la risoluzione dei problemi basata sulla scienza richiede ricerca interdisciplinare (IDR), come proposto dal progetto dell'UE denominato Horizon 2020.[14] In un recente studio, gli autori si concentrano sulla domanda perché i ricercatori hanno difficoltà cognitive ed epistemiche nella condurre IDR. Si ritiene che la perdita di interesse filosofico per l'epistemologia della ricerca interdisciplinare sia dovuta a un paradigma filosofico della scienza chiamato "Physics Paradigm of Science", che impedisce il riconoscimento di importanti cambiamenti IDR sia nella filosofia della scienza che nella ricerca. Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Paradigma ingegneristico della scienza", fa ipotesi filosofiche alternative su aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori scientifici hanno bisogno dei cosiddetti scaffold metacognitivi per assisterli nell'analisi e nella ricostruzione di come la "conoscenza" è costruita nelle diverse discipline. Nella ricerca interdisciplinare, gli scaffold metacognitivi aiutano la comunicazione interdisciplinare ad analizzare e articolare il modo in cui la disciplina costruisce la conoscenza.[15][16]

P-value vs Interdisciplinarità

Alla luce di quanto sopra, ad una visione superficiale dell'evoluzione epistemica della Scienza, i due aspetti della disciplinarietà ("Paradigma della Fisica della Scienza", evidenziando l'anomalia) e Interdisciplinare ("Paradigma ingegneristico della Scienza", scaffold metacognitivo), potrebbero sembrare essere in conflitto tra loro; in realtà, però, come vedremo solo in questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia perché entrambe tendono a generare “Innovazione Paradigmatica” senza alcun conflitto.

Ora potremmo concludere che le "Innovazioni" sono già di per sé "Progressi della scienza", come affermato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven, in cui si considera l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione odontoiatrica e quotidiana pratica clinica, come l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.[17] Le innovazioni citate da Guven sono ovviamente da considerarsi di natura tecnologica e metodologica; tuttavia, il Progresso della Scienza non va avanti con questo tipo di Innovazioni, che sono chiamate "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma avviene sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".

Nel senso più stretto della frase, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un cambiamento di pensiero e di consapevolezza che pervade l'intera umanità, a partire dai diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica copernicana all'attuale tendenza di approccio stocastico al fenomeno biologico.[18]

In questo contesto epistemologico (oltre ad altre iniziative quali i Criteri Diagnostici di Ricerca nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari — RDC/DTM), dell'Evidence Based Medicine (e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia per mettere in luce le dialettiche dinamismo sui progressi della scienza della riabilitazione masticatoria. Masticationpedia tende, inoltre, ad evidenziare le anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e quindi una "Innovazione Paradigmatica".

Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.

Malocclusione

Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.[19] La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra.

Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,[20] che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:[21] si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.[22] Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.[23][24][25]

È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).

Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.
Figura 1b: Potenziale evocato dal motorio da stimolazione elettrica transcraniale delle radici del trigemino. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
     Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».

La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura».

Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale».


Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.ggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”.

Figura 1c: Riflesso mandibolare evocato dalla percussione del mento attraverso un martello neurologico piezoelettrico.Si noti la simmetria funzionale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
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È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:[12] che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità.

L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti.

Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento , sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”.

Figura 1d: Periodo silenzioso meccanico evocato dalla percussione del mento attraverso un martello neurologico innescato. Si noti la simmetria funzionale calcolata sull'area integrale dei masseteri destro e sinistro.

Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.

Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di...

Dismorfismi occlusali e non Malocclusione

(....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa)

Conclusione

Prima ancora di trarre conclusioni, occorre fare chiarezza concettuale su alcuni punti fondamentali che ovviamente verranno trattati in dettaglio nei capitoli specifici di Masticationpedia.

Il Sistema Masticatorio va considerato come un “Sistema Complesso”,[26] non come un Sistema Biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentale, perché in questo senso l'”Occlusione” non è altro che un sottoinsieme del Sistema Complesso che interagisce con gli altri sottoinsiemi, come recettori parodontali, fusi neuromuscolari, reclutamento di unità motorie, sistema nervoso centrale, articolazione temporo-mandibolare, ecc., per dare forma ad un “Comportamento Emergente”, quello masticatorio.

La particolarità di questo concetto è che non è possibile interpretare o prevedere il “Comportamento Emergente” di un Sistema estraendo dati oggettivi da un singolo sottoinsieme. Occorre invece quantificare l'integrità del Sistema nella sua interezza, e solo allora si può tentare una segmentazione dell'insieme per fare una descrizione analitica del nodo stesso. Ci sono movimenti intellettuali e scientifici molto importanti che si occupano di questo problema; a questo proposito mi viene in mente lo straordinario lavoro del Prof. Kazem Sadegh-Zadeh: Handbook of Analytic Philosophy of Medicine.[27]

Nel caso presentato, la questione viene risolta nella seguente logica linguistica:

I sottoinsiemi del Sistema Masticatorio (denti, occlusione, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli, ecc.) sono in uno stato di “Coerenza” con il Sistema Nervoso Trigemino Centrale (vedi figure 1b, 1c e 1d), quindi il termine “Malocclusione” non può essere utilizzato, si dovrebbe invece considerare la frase “Dismorfismo occlusale”.

«Ciò non significa abolire le cure riabilitative protesiche, ortodontiche e ortognatiche masticatorie: al contrario, questa forma mentis tende a restituire le conoscenze mediche alle discipline riabilitative odontoiatriche, oltre ad offrire un'alternativa al riduzionismo scientifico che converge in un'interpretazione deterministica del fenomeno biologico .»

Andare oltre i perimetri specialistici delle discipline, come precedentemente riportato sull'interdisciplinarietà, aiuta ad ampliare i modelli diagnostici e terapeutici come si può notare nel Clinical case in cui viene riportato un paziente trattato con la metodica OrthoNeuroGnathodontic.

In questo modo si presenta una visione d'insieme dell'intero Sistema Masticatorio al fine di riunire le componenti estetiche e funzionale-neurofisiologiche per determinare la “Stabilità Occlusale” ed evitare le “Recidive”, soprattutto nei trattamenti ortodontici e ortognatici.[28][29]

Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno ampiamente trattati sia in questo capitolo che in quella che chiamiamo “Scienza Straordinaria”. Intanto, in un doveroso diversivo il nostro colorito amico Linus Sapiens, l'omino giallo a sinistra, ci chiede:

 
Question 2.jpg
   
«Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?»
(Domanda non banale, iniziamo a parlare, allora, di the logic of medical language)




Bibliography & references
  1. Latin for "since the very beginning"
  2. Heft MW, Fox CH, Duncan RP, «Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice», in JDR Clin Trans Res, 2019».
    DOI:10.1177/2380084419879391 
  3. The term is believed to have been coined by the Scottish philosopher James Frederick Ferrier in his Institutes of Metaphysic (p.46), of 1854; see Internet Encyclopedia of Philosophy, James Frederick Ferrier (1808—1864). Wikipedia
  4. David Hume (Edimburgh, 7 may 1711 – Edimburgh, 25 august 1776) was a Scottish philosopher. He is considered the third and perhaps the most radical of the British Empiricists, after the Englishman John Locke and the Anglo-Irish George Berkeley.
  5. Srivastava S, «Verifiability is a core principle of science», in Behav Brain Sci, Cambridge University Press, 2018, Cambridge».
    DOI:10.1017/S0140525X18000869 
  6. Here we obviously refer to the well-known paradox called "of the crows", or "of the black crows", formulated by the philosopher and mathematician Carl Gustav Hempel, better explained in Wikipedia's article Raven paradox:
    See Good IJ, «The Paradox of Confirmation», in Br J Philos Sci, 1960 – in «Vol. 11». 
  7. Evans M, «Measuring statistical evidence using relative belief», in Comput Struct Biotechnol J, 2016».
    DOI:10.1016/j.csbj.2015.12.001 
  8. Amrhein V, Greenland S, McShane B, «Scientists rise up against statistical significance», in Nature, 2019».
    DOI:10.1038/d41586-019-00857-9 
  9. Rodgers JL, «The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution», in Am Psychol, 2010».
    DOI:10.1037/a0018326 
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  19. The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of occlusion to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar (Wikipedia); see Gruenbaum T, «Famous Figures in Dentistry», in Mouth – JASDA, 2010». 
  20. Pubmed, Malocclusion
  21. {{cita libro | autore = Smaglyuk LV | autore2 = Voronkova HV | autore3 = Karasiunok AY | autore4 = Liakhovska AV | autore5 = Solovei KO | titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review) | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796 | volume = | opera = Wiad Lek | anno = 2019 Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,o 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”. Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:
    Figura 1a: Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.

    Cosa significa "Malocclusione"?

    Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”.

    Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;<ref>Littlewood SJ, Kandasamy S, Huang G, «Retention and relapse in clinical practice», in Aust Dent J, 2017».
    DOI:10.1111/adj.12475 

  22. Reichert I, Figel P, Winchester L, «Orthodontic treatment of anterior open bite: a review article--is surgery always necessary?», in Oral Maxillofac Surg, 2014».
    DOI:10.1007/s10006-013-0430-5 
  23. Miamoto CB, Silva Marques L, Abreu LG, Paiva SM, «Impact of two early treatment protocols for anterior dental crossbite on children’s quality of life», in Dental Press J Orthod, 2018». 
  24. Alachioti XS, Dimopoulou E, Vlasakidou A, Athanasiou AE, «Amelogenesis imperfecta and anterior open bite: Etiological, classification, clinical and management interrelationships», in J Orthod Sci, 2014».
    DOI:10.4103/2278-0203.127547 
  25. Mizrahi E, «A review of anterior open bite», in Br J Orthod, 1978». 
  26. Complex system in Wikipedia
  27. Sadegh-Zadeh Kazem, «Handbook of Analytic Philosophy of Medicine», Springer, 2012, Dordrecht».
    ISBN: 978-94-007-2259-0
    DOI:10.1007/978-94-007-2260-6 
  28. Al-Moraissi EA, Wolford LM, «Is Counterclockwise Rotation of the Maxillomandibular Complex Stable, Compared With Clockwise Rotation, in the Correction of Dentofacial Deformities? A Systematic Review and Meta-Analysis», in J Oral Maxillofac Surg, 2016».
    DOI:10.1016/j.joms.2016.06.001 
  29. Hoffmannová J, Foltán R, Vlk M, Klíma K, Pavlíková G, Bulik O, «Factors affecting the stability of bilateral sagittal split osteotomy of a mandible», in Prague Med Rep, 2008».
    PMID:19537679 
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