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==Riassunto==
{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}'''Abstract:''' Il sistema masticatorio, che comprende denti, occlusione, muscoli, articolazioni e sistema nervoso centrale, è sempre più compreso come un sistema complesso piuttosto che come un semplice meccanismo biomeccanico. Questo cambiamento di prospettiva si allinea alle fasi dei cambiamenti di paradigma di Thomas Kuhn, dove le anomalie nei modelli tradizionali innescano la ricerca di nuovi paradigmi. Nel contesto di Masticationpedia, emerge un nuovo approccio interdisciplinare alla diagnosi e al trattamento della malocclusione, concentrandosi su "Dismorfismi Occlusali" piuttosto che su "malocclusione".
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|300x300px|alt=|left]]L'introduzione di ''Masticationpedia'' offre un'analisi profonda e complessa su temi che abbracciano l'evoluzione della scienza, focalizzandosi in particolare sulla medicina e l'odontoiatria. Si inizia esaminando la trasformazione epistemologica della scienza attraverso le lenti dei paradigmi di Kuhn, con particolare enfasi sull'importanza dei cambiamenti paradigmatici che la scienza, inclusa l'odontoiatria, ha sperimentato e continua a sperimentare.


Il documento delinea le fasi di cambiamento paradigmatico proposte da Kuhn, applicandole al campo dell'odontoiatria, dove si evidenzia una crisi paradigmatica che richiama alla necessità di un'evoluzione verso nuovi paradigmi, specialmente nella riabilitazione masticatoria. La discussione si estende all'epistemologia, considerando come la scienza acquisisca conoscenze e affronti il problema della verificabilità delle teorie scientifiche. Viene posto un accento critico sull'uso e sull'interpretazione del valore P nelle statistiche scientifiche, evidenziando il dibattito in corso sulla sua affidabilità come indicatore.
Recenti progressi nei test elettrofisiologici, come i potenziali evocati motori e i riflessi della mandibola, rivelano una simmetria funzionale nel sistema masticatorio, anche in pazienti con discrepanze occlusali. Questa scoperta sfida la comprensione tradizionale della malocclusione, suggerendo che le dinamiche neuromuscolari giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione masticatoria. Di conseguenza, sono necessarie diagnosi interdisciplinari che considerino sia i fattori occlusali che quelli neuromuscolari per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.


Il testo sottolinea fortemente il ruolo cruciale della ricerca interdisciplinare, proponendo l'uso di "impalcature metacognitive" per superare le difficoltà comunicative tra discipline diverse. Viene proposto un approccio olistico e interdisciplinare alla comprensione dei disturbi masticatori, in particolare della malocclusione, che viene esplorata non solo dal punto di vista ortodontico tradizionale ma anche attraverso una lente più ampia che considera il sistema masticatorio nel suo complesso.
Questo cambiamento di paradigma ha implicazioni per le attuali terapie riabilitative, tra cui ortodonzia e protesi, che si sono tradizionalmente concentrate sul raggiungimento della stabilità occlusale. Tuttavia, considerare il sistema masticatorio come un sistema complesso richiede un approccio integrativo che incorpora sia fattori estetici che neurofisiologici per prevenire le recidive e ottenere una stabilità funzionale a lungo termine. Il campo emergente dei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici esemplifica questo approccio interdisciplinare, offrendo strategie innovative per affrontare i disturbi masticatori.


Attraverso l'esaminazione di un caso di studio clinico, si mette in discussione l'interpretazione tradizionale della malocclusione, suggerendo che la comprensione della malocclusione richieda una visione che consideri la complessità del sistema masticatorio e la sua interazione con il sistema nervoso. L'introduzione termina evidenziando l'importanza delle innovazioni paradigmatiche che vanno oltre i miglioramenti incrementali, per abbracciare un cambiamento di pensiero che influenzi profondamente la scienza masticatoria.
Guardando il sistema masticatorio attraverso la lente della scienza della complessità, il campo dell'odontoiatria può ampliare la propria comprensione della stabilità e della disfunzione occlusale, portando infine a nuovi paradigmi di trattamento che migliorano i risultati per i pazienti. Questo nuovo modello non sostituisce i trattamenti tradizionali, ma cerca di arricchirli con una prospettiva interdisciplinare più ampia, in linea con l'evoluzione della scienza della riabilitazione masticatoria.


Questo approccio rappresenta un invito a superare i limiti delle convenzioni odontoiatriche tradizionali, proponendo un modello di comprensione e trattamento dei disturbi masticatori che sia veramente interdisciplinare, basato su principi di scienza aperta e inclusiva, orientata verso l'accettazione dell'incertezza e la valutazione olistica del paziente.{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}
==Ab ovo <ref>Latino per 'sin dall'inizio'</ref>==


==Ab ovo<ref>Latin for "since the very beginning"</ref>==
Prima di addentrarci nell'analisi di Masticationpedia, dobbiamo prima introdurre alcune considerazioni preliminari, in particolare riguardo a due dimensioni fondamentali—sociale e scientifico-clinica—che caratterizzano sia l'era attuale che quella immediatamente precedente.


Prima di immergerci nell'analisi di Masticationpedia, è necessario introdurre alcune considerazioni preliminari. Queste concernono, in particolare, due dimensioni fondamentali - sociale, scientifica e clinica - proprie dell'era attuale e di quella immediatamente precedente.
===Le fasi del cambiamento di paradigma secondo Thomas Kuhn===
 
Negli ultimi cento anni, le innovazioni tecnologiche e metodologiche <ref>{{cita libro  
=== '''Le fasi del cambiamento di paradigma secondo Thomas Kuhn''' ===
Nel corso del secolo scorso, si è osservata un'impennata esponenziale nelle "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche, specialmente nel settore dell'odontoiatria.<ref>{{cita libro  
  | autore = Heft MW
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  | autore2 = Fox CH
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  | autore3 = Duncan RP
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  | titolo = Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice  
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  }}</ref> Questi avanzamenti hanno notevolmente influenzato le strategie decisionali, le opinioni, le scuole di pensiero e gli assiomi, mirando esplicitamente al miglioramento della qualità della vita, come evidenziato nella "Scienza dell'esposizione nel XXI secolo".<ref>{{cita libro  
  }} 7 Ottobre:2380084419879391</ref> sono aumentate esponenzialmente, specialmente in odontoiatria. Questi sviluppi hanno avuto un impatto significativo sulla decisione, le scuole di pensiero e i principi fondamentali, con l'esplicito obiettivo di migliorare la qualità della vita, come enfatizzato nella "Scienza dell'Esposizione nel XXI Secolo". <ref>{{cita libro  
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  }}</ref> Tuttavia, questa crescita esponenziale nasconde, implicitamente, delle ambiguità concettuali - o, in termini pratici, "effetti collaterali" - che, seppur talvolta sottovalutati, hanno il potere di sfidare alcune certezze scientifiche, rendendole meno ferree e più soggette a probabilità.<ref>{{cita libro  
  }}</ref> Tuttavia, questa crescita esponenziale nasconde ambiguità concettuali—o, praticamente parlando, "effetti collaterali"—che, sebbene spesso sottovalutate, possono sfidare le certezze scientifiche, rendendole più probabilistiche. <ref>{{cita libro  
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  }}</ref> Gli aspetti sensibili della realtà sociale, scientifica e clinica attuale, che possono apparire in contrasto, si riveleranno, al termine di questa lettura, complementari; si tratta del "Progresso della scienza" secondo l'interpretazione di Kuhn e dell'"Epistemologia".[[File:The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg|right|thumb|Le fasi del cambiamento paradigmatico secondo Tomas Kuhn.|link=https://lab.masticationpedia.org/index.php/File:The_phases_of_paradigm_change_according_to_Thomas_Kuhn.jpg]]Nell'analizzare il progresso della scienza, Thomas Kuhn, nella sua opera più celebre, sostiene che la scienza si sviluppa attraverso cicli distinti, i quali riflettono le sue dinamiche operative.<ref>Thomas Samuel Kuhn (Cincinnati, 18 <!--18-->july 1922 – Cambridge, 17 <!--19-->june 1996) <!--20-->was an American philosopher of science.
  }} Gennaio;50(1):33-50</ref> Questi aspetti sensibili della realtà sociale, scientifica e clinica attuale, apparentemente in conflitto, si dimostreranno alla fine complementari. Questa evoluzione segue il concetto di "Progresso della Scienza", secondo l'interpretazione di Kuhn dell'"Epistemologia".


<!--21-->See Treccani, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/thomas-samuel-kuhn/ Kuhn, Thomas Samuel]''. Wikipedia, ''[[:wikipedia:Thomas Kuhn|Thomas Kuhn]]''.</ref><ref>{{cita libro  
Nella sua opera più famosa, Thomas Kuhn sostiene che la scienza avanza attraverso cicli distinti che riflettono le sue dinamiche operative. <ref>[[wikipedia:Thomas_Kuhn|Thomas Samuel Kuhn]] (Cincinnati, 18 luglio 1922 – Cambridge, 17 giugno 1996) è stato un filosofo della scienza americano.</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Kuhn Thomas S
  | autore = Kuhn Thomas S
  | titolo = The Structure of Scientific Revolutions
  | titolo = The Structure of Scientific Revolutions
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  }}</ref>
  }}</ref> Kuhn posita che la scienza è strutturata attorno ai paradigmi e stabilisce una chiara demarcazione tra scienza e pseudoscienza basata sulla presenza di un paradigma condiviso. L'evoluzione del progresso scientifico è rappresentata come una curva continua interrotta da discontinuità, rappresentate dai cambiamenti di paradigma.
 
Kuhn avanza l'idea che la scienza si strutturi attorno a paradigmi e stabilisce una demarcazione netta tra scienza e pseudoscienza, basata sulla presenza di un paradigma condiviso. Per lui, l'evoluzione del progresso scientifico si manifesta come una curva continua, interrotta, però, da discontinuità rappresentate dai cambi di paradigma.
 
Assumendosi il ruolo di abile risolutore di problemi, lo scienziato si impegna nella risoluzione di queste anomalie. Questi momenti di discontinuità, o rivoluzioni scientifiche, si verificano quando il paradigma esistente non riesce più a interpretare adeguatamente le nuove anomalie, spingendo così la comunità scientifica verso l'esplorazione e l'eventuale adozione di nuovi paradigmi che meglio si allineano alle osservazioni emergenti.
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====Le fasi di Kuhn in Odontoiatria====
In questi periodi di crisi, gli scienziati agiscono come risolutori di problemi, cercando di risolvere anomalie. Queste "rivoluzioni scientifiche" avvengono quando il paradigma esistente non può più interpretare nuove anomalie, spingendo la comunità scientifica verso nuovi paradigmi che si allineano meglio con le osservazioni.
Thomas Kuhn individua nell'evoluzione di un paradigma scientifico cinque fasi distintive, un processo che riveste un'importanza cruciale per Masticationpedia. Per rimanere in linea con gli obiettivi del progetto, ci concentreremo sulla descrizione delle tre fasi più significative, come delineate nell'indice del libro:
 
 
 
 
 
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===='''Le fasi di Kuhn in Odontoiatria'''====
Thomas Kuhn identifica cinque fasi distinte nell'evoluzione di un paradigma scientifico—un processo cruciale per Masticationpedia. Tuttavia, per allinearsi con l'ambito del progetto, ci concentreremo sulle tre fasi più significative, come indicato nell'indice del libro.


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*'''Fase 2:''' ovvero la '''Scienza Normale'''
<blockquote>Ad esempio, nella seconda fase dei paradigmi di Kuhn, denominata "Scienza normale", gli scienziati sono considerati risolutori di problemi impegnati a rafforzare la corrispondenza tra il paradigma e la realtà naturale. Tale fase si fonda su un insieme di principi fondamentali stabiliti dal paradigma stesso, i quali non sono soggetti a contestazione, ma vengono, al contrario, utilizzati per definire le linee guida dei futuri progetti di ricerca. Durante questa fase si procede allo sviluppo degli strumenti di misurazione necessari per condurre esperimenti e si produce la maggior parte della letteratura scientifica. I risultati ottenuti in questa fase contribuiscono significativamente all'avanzamento della conoscenza scientifica. Nella scienza normale si verificano sia successi che insuccessi; questi ultimi sono identificati da Kuhn come "anomalie", ovvero eventi che contraddicono il paradigma vigente.</blockquote>
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| <blockquote>'''Fase 2''', o '''Scienza Normale''':
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In questa fase, gli scienziati risolvono problemi per rafforzare la corrispondenza tra il paradigma e la realtà naturale. Questa fase stabilisce i principi su cui si basa la ricerca futura e produce la maggior parte della letteratura scientifica. Qui sorgono "anomalie"—eventi che contraddicono il paradigma dominante.</blockquote>
*'''Fase 4,''' ovvero la '''Crisi del paradigma'''
|-
<blockquote>In risposta alla crisi, si assisterà alla formazione di diversi nuovi paradigmi in questo periodo. Questi paradigmi emergenti, pertanto, non si origineranno dai successi della teoria precedente, bensì dal rifiuto dei modelli consolidati del paradigma dominante. Proseguendo lungo questa linea, Masticationpedia dedicherà attenzione alla crisi del paradigma riabilitativo masticatorio, attraverso la revisione di teorie, teoremi, assiomi, correnti di pensiero e criteri diagnostici di ricerca. Successivamente, l'attenzione si sposterà sulla quinta fase.</blockquote>
|<blockquote>'''Fase 4''', o la '''Crisi del Paradigma''':
Durante questa fase, emergono nuovi paradigmi mentre quello dominante viene rifiutato. Masticationpedia affronterà la crisi nella riabilitazione masticatoria rivedendo teorie, assiomi e criteri diagnostici, portando alla Fase 5.</blockquote>
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|<blockquote>'''Fase 5''', o la '''Rivoluzione Scientifica''':
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Durante questo periodo, la comunità scientifica dibatte quale paradigma adottare. Il paradigma scelto potrebbe non essere il "più vero", ma quello che ottiene il maggior supporto. In Masticationpedia, sarà introdotto un nuovo modello nella riabilitazione masticatoria, incentrato su inferenze basate sui dati piuttosto che su modelli basati sui sintomi.</blockquote>
*'''Fase 5,''' o '''Rivoluzione Scientifica'''
|}


<blockquote>La fase 5 è caratterizzata dalla rivoluzione scientifica. Durante il periodo di attività scientifiche straordinarie, si svilupperà un dibattito all'interno della comunità scientifica su quale nuovo paradigma adottare. Tuttavia, il paradigma che prevarrà non sarà necessariamente quello più "vero" o più efficiente, ma piuttosto quello che riuscirà a suscitare l'interesse di un numero adeguato di scienziati e a guadagnarsi la fiducia della comunità. Secondo Kuhn, i paradigmi in competizione non hanno nulla in comune, nemmeno le fondamenta, rendendoli quindi "incommensurabili". La scelta del paradigma, come menzionato, avviene su basi socio-psicologiche o biologiche, con i giovani scienziati che sostituiscono i più anziani. Questa battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, sarà nominato il nuovo paradigma, e la scienza tornerà alla Fase 1. Seguendo lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia introdurrà, nel capitolo denominato "Scienze straordinarie", un nuovo modello paradigmatico nel campo della riabilitazione del Sistema Masticatorio, esaminandone i principi, le motivazioni, le esperienze cliniche scientifiche e, in particolare, un cambiamento radicale nell'ambito della diagnostica medica. Questo cambiamento si fonda essenzialmente sull'"Inferenza di Sistema", anziché sull'inferenza basata sui sintomi, attribuendo un'importanza primaria all'oggettività dei dati.</blockquote>
Il concetto di Kuhn dà priorità all'expertise specifica della disciplina, tuttavia, ciò contraddice la natura interdisciplinare della scienza moderna. Pertanto, è opportuno un'analisi dettagliata di questa discrepanza.
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È quasi scontato che la filosofia scientifica di Kuhn dia priorità alla disciplina, poiché un'anomalia all'interno del paradigma genetico sarà più facilmente riconosciuta da un genetista piuttosto che da un neurofisiologo. Questo concetto, tuttavia, sembra contraddire l'evoluzione epistemologica della Scienza, rendendo quindi opportuno un'analisi dettagliata di tale apparente discrepanza.
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==Epistemologia==
==Epistemologia==
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| width="250" align="right" |<small>''Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?''</small><small>''Davvero?''</small>
| align="right" width="250" |<small>''Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?''</small>
| align="center" |[[File:Black_Swan_(Cygnus_atratus)_RWD.jpg|175px|center]]
| align="center" |[[File:Black_Swan_(Cygnus_atratus)_RWD.jpg|175px|center]]
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| align="center" |[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|203px|center]]
| align="center" |[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|203px|center]]
| width="250" |<small>''Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?''</small><small>''Sicuro?''</small>
| width="250" |<small>''Kuhn ha usato illusioni ottiche per dimostrare come un cambiamento di paradigma possa far percepire a una persona le stesse informazioni in modo completamente diverso.''</small>
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'''Epistemologia''' (dal greco ἐπιστήμη, epistēmē, che significa "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è il ramo della filosofia che studia le condizioni necessarie per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi attraverso i quali esse vengono raggiunte.<ref>Il termine è stato coniato dal filosofo scozzese [[:wpen:James Frederick Ferrier|James Frederick Ferrier]], nel suo ''Institutes of Metaphysic'' (1854); vedi Internet Encyclopedia of Philosophy, ''[https://www.iep.utm.edu/ferrier/ James Frederick Ferrier (1808—1864)]''.</ref> In particolare, si riferisce all'indagine delle fondamenta, validità e limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi anglofoni, il termine "epistemologia" è spesso sinonimo di teoria della conoscenza o gnoseologia, che esamina lo studio della conoscenza in generale.
 


 
Il problema centrale dell'epistemologia, oggi come ai tempi di Hume,<ref>[[wikipedia:David_Hume|David Hume]] (1711–1776) è stato un filosofo scozzese.</ref><ref>{{cita libro  
L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, che significa "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") rappresenta quella branca della filosofia dedicata allo studio delle condizioni necessarie per acquisire conoscenza scientifica e dei metodi attraverso i quali tale conoscenza può essere raggiunta.<ref><!--43-->The term is believed to have been coined by the Scottish philosopher James Frederick Ferrier in his ''Institutes of Metaphysic'' (p.46), of 1854; <!--44-->see Internet Encyclopedia of Philosophy, ''[https://www.iep.utm.edu/ferrier/ James Frederick Ferrier (1808—1864)]''. [[:wikipedia:James Frederick Ferrier|Wikipedia]]</ref> Questo termine si riferisce specificamente a quella sezione della gnoseologia che indaga sui fondamenti, sulla validità e sui limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi anglofoni, il concetto di epistemologia è comunemente impiegato quasi come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, ovvero la disciplina che esamina lo studio della conoscenza in generale.
 
È importante sottolineare che il problema centrale dell'epistemologia, oggi come ai tempi di Hume, è la questione della verificabilità.<ref>[[:wikipedia:David Hume|David Hume]] (<!--47-->Edimburgh, 7 <!--48-->may 1711 – <!--49-->Edimburgh, 25 <!--50-->august 1776) <!--51-->was a Scottish philosopher. He is considered the third and perhaps the most radical of the British Empiricists, after the Englishman John Locke and the Anglo-Irish George Berkeley.</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Srivastava S
  | autore = Srivastava S
  | titolo = Verifiability is a core principle of science
  | titolo = Verifiability is a core principle of science
Line 158: Line 132:
  | DOI = 10.1017/S0140525X18000869
  | DOI = 10.1017/S0140525X18000869
  | OCLC =  
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  }}</ref>
  }} Gennaio;41:e150.</ref> è la questione della verificabilità. Secondo il paradosso di Hempel, ogni esempio che non contraddice una teoria la conferma, il che è descritto come:


Il paradosso di Hempel sostiene che l'osservazione di ogni cigno bianco<ref><!--53-->Here we obviously refer to the well-known paradox called "of the crows", or "of the black crows", formulated by the philosopher and mathematician [[:wikipedia:Carl Gustav Hempel|Carl Gustav Hempel]], <!--54-->better explained in Wikipedia's article ''[https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Raven_paradox&oldid=942633026 Raven paradox]'':<br><!--55-->See {{cita libro
{{Tooltip|<math>A \Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>|Consideriamo la seguente affermazione: “Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale.” Possiamo rappresentare questo in logica come <math>A \Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>, dove:<math>A</math> rappresenta "La persona ha TMD." <math>B</math> rappresenta "La persona sperimenta dolore orofacciale." In questo caso, "Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale" è equivalente a dire “o la persona non ha TMD (<math>\lnot A</math>), oppure sperimenta dolore orofacciale (<math>B</math>)”. La formula è vera nei seguenti casi: Se la persona non ha TMD (<math>\lnot A</math>), l'affermazione è vera, indipendentemente dal dolore orofacciale. Se la persona ha TMD (<math>A</math>) e sperimenta dolore orofacciale (<math>B</math>), l'affermazione è vera. L'affermazione è falsa solo se la persona ha TMD (<math>A</math>) ma non sperimenta dolore orofacciale (<math>\lnot B</math>), contraddicendo la condizione di implicazione.}}
|autore = Good IJ
|titolo=The Paradox of Confirmation
|opera=Br J Philos Sci
|volume=11
|numero=42
|url=https://www.jstor.org/stable/685588
|anno = 1960|pag=145-149}}</ref> fornisce supporto all'affermazione che tutti i corvi sono neri; in altre parole, ogni esempio che non contraddice la teoria ne conferma una parte.


:<math>A\Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>
Nessuna teoria può essere definitivamente vera; mentre ci sono esperimenti finiti per confermarla, un numero infinito potrebbe confutarla.<ref>{{cita libro  
 
Secondo il criterio della falsificabilità, nessuna teoria può essere considerata definitivamente vera, in quanto, sebbene esista solo un numero finito di esperimenti che possono confermarla, teoricamente vi è un numero infinito di esperimenti che potrebbero confutarla..<ref>{{cita libro  
  | autore = Evans M
  | autore = Evans M
  | titolo = Measuring statistical evidence using relative belief
  | titolo = Measuring statistical evidence using relative belief
Line 184: Line 149:
  | DOI = 10.1016/j.csbj.2015.12.001
  | DOI = 10.1016/j.csbj.2015.12.001
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>{{q2|Ma non è tutto così ovvio....}}
  }} Gennaio 7;14:91-6.</ref>


{{qnq|Ma non è tutto così ovvio...}}


...il concetto di epistemologia si evolve continuamente attraverso nuove applicazioni, analogamente a quanto avviene in medicina
...perché l'epistemologia evolve continuamente, anche in medicina:


{|
'''P-value''': In medicina, ad esempio, ci affidiamo all'inferenza statistica per confermare i risultati sperimentali, specificamente il {{Tooltip|P-value|2=Il p-value rappresenta la probabilità che i risultati osservati siano dovuti al caso, assumendo vera l'ipotesi nulla <math> H_0 </math>. Non dovrebbe essere usato come criterio binario (ad es., <math> p < 0.05 </math>) per decisioni scientifiche, poiché valori vicini alla soglia richiedono verifiche aggiuntive, come la cross-validation. ''p-hacking'' (ripetere test per ottenere significatività) aumenta i falsi positivi. Disegni sperimentali rigorosi e la trasparenza su tutti i test condotti possono mitigare questo rischio. L’errore di tipo I aumenta con i test multipli: per <math> N </math> test indipendenti a soglia <math> \alpha </math>, il Family-Wise Error Rate (FWER) è <math> FWER = 1 - (1 - \alpha)^N </math>. La correzione di Bonferroni divide la soglia per <math>N</math>, <math>p < \frac{\alpha}{N}</math>, ma può aumentare i falsi negativi. La False Discovery Rate (FDR) di Benjamini-Hochberg permette più scoperte con una proporzione accettabile di falsi positivi. L’approccio bayesiano usa conoscenze precedenti per bilanciare prior e dati con una distribuzione posteriore, offrendo un’alternativa valida al p-value. Per combinare i p-value di più studi, la meta-analisi usa metodi come quello di Fisher: <math> \chi^2 = -2 \sum \ln(p_i) </math>. In sintesi, il p-value rimane utile se contestualizzato e integrato con altre misure, come intervalli di confidenza e approcci bayesiani.}}, un "test di significatività" che valuta la validità dei dati. Tuttavia, anche questo concetto radicato ora è messo in discussione. Uno studio recente ha evidenziato una campagna nella rivista "Nature" contro l'uso del p-value.<ref name=":1">{{cita libro  
|-
|
*'''''<math>P-value</math>''''': <br>In medicina, ad esempio, per confermare un esperimento o per validare una serie di dati raccolti tramite strumenti di laboratorio o rilievi, si fa affidamento sull'"Inferenza Statistica", ed in particolare su un noto valore chiamato "test di significatività" (P-value). Tuttavia, anche questo concetto, ormai radicato nella prassi dei ricercatori, è messo in discussione. Un recente studio ha focalizzato l'attenzione su una campagna condotta sulla rivista "Nature" contro l'uso del "test di significatività".<ref>{{cita libro  
  | autore = Amrhein V
  | autore = Amrhein V
  | autore2 = Greenland S
  | autore2 = Greenland S
Line 207: Line 170:
  | DOI = 10.1038/d41586-019-00857-9
  | DOI = 10.1038/d41586-019-00857-9
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref> Con oltre 800 firmatari, tra cui eminenti scienziati, questa campagna può essere vista come un importante punto di svolta e una "Rivoluzione Silenziosa" nel campo della statistica, toccando aspetti logici ed epistemologici..<ref>{{cita libro  
  }} Mar;567(7748):305-307.</ref> Firmata da oltre 800 scienziati, questa campagna segna una "rivoluzione silenziosa" nell'inferenza statistica, incoraggiando un approccio riflessivo e modesto alla significatività.<ref name=":2">{{cita libro  
  | autore = Rodgers JL
  | autore = Rodgers JL
  | titolo = The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution
  | titolo = The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution
Line 220: Line 183:
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  }}</ref><ref>{{cita libro  
  }} Gennaio;65(1):1-12.</ref><ref name=":3">{{cita libro  
  | autore = Meehl P
  | autore = Meehl P
  | titolo = The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions
  | titolo = The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions
Line 233: Line 196:
  | DOI =  
  | DOI =  
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  | OCLC =  
  }}, in eds Harlow L. L., Mulaik S. A., Steiger J. H.,  ''What If There Were No Significance Tests?'' - editors.  (Mahwah: Erlbaum, 393–425. [Google Scholar]</ref><ref>{{cita libro  
  }}</ref><ref name=":4">{{cita libro  
  | autore = Sprenger J
  | autore = Sprenger J
  | autore2 = Hartmann S
  | autore2 = Hartmann S
Line 247: Line 210:
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  }}</ref> La critica è rivolta alle analisi statistiche troppo semplificate, ancora presenti in numerose pubblicazioni. Questo ha stimolato un dibattito, sponsorizzato dall'American Statistical Association, che ha portato alla creazione di un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p < 0.05", contenente 43 articoli da statistici proiettati verso il futuro[16]. Questo numero speciale propone nuovi modi per comunicare l'importanza dei risultati di ricerca al di là della soglia arbitraria di un valore P e offre linee guida per una ricerca che accetti l'incertezza, sia riflessiva, aperta e modesta nelle affermazioni.<ref name="wasser">{{cita libro  
  }}</ref> L'American Statistical Association ha contribuito a questa discussione pubblicando un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p < 0.05." Esso offre nuovi modi per esprimere la significatività della ricerca e abbraccia l'incertezza.<ref name="wasser">{{cita libro  
  | autore = Wasserstein RL
  | autore = Wasserstein RL
  | autore2 = Schirm AL
  | autore2 = Schirm AL
Line 262: Line 225:
  | DOI = 10.1080/00031305.2019.1583913
  | DOI = 10.1080/00031305.2019.1583913
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref> Il futuro rivelerà se questi tentativi di fornire un supporto statistico più solido alla scienza, oltre i tradizionali test di significatività, troveranno riscontro nelle pubblicazioni future.<ref>{{cita libro
  }} 73, 1–19.</ref>
| autore = Dettweiler Ulrich
 
| titolo = The Rationality of Science and the Inevitability of Defining Prior Beliefs in Empirical Research
'''Interdisciplinarità''': Risolvere problemi basati sulla scienza richiede sempre più ricerca interdisciplinare (IDR), come sottolineato dal progetto Horizon 2020 dell'Unione Europea. <ref>Unione Europea, ''[https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/societal-challenges Horizon 2020]''</ref> Tuttavia, l'IDR presenta sfide cognitive, in parte a causa del predominante "Paradigma Fisico della Scienza" che limita il suo riconoscimento. Il "Paradigma Ingegneristico della Scienza" è stato proposto come alternativa, concentrandosi su strumenti tecnologici e collaborazione. I ricercatori hanno bisogno di "scaffolds metacognitivi"—strumenti per migliorare la comunicazione interdisciplinare e la costruzione della conoscenza.<ref name=":0">{{cita libro  
| url = https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2019.01866/full
| volume =
| opera = Front Psychol
| anno = 2019
| editore =
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| DOI = 10.3389/fpsyg.2019.01866
| OCLC =
}}</ref> Questa evoluzione è in linea con il concetto di progresso scientifico secondo Kuhn, riflettendo una rielaborazione di alcuni contenuti statistici descrittivi all'interno della disciplina.
|-
|
*Interdisciplinarità:<br>Nel campo della politica scientifica, è universalmente riconosciuto che la soluzione di problemi basati sulla scienza richieda un approccio di ricerca interdisciplinare (IDR), come evidenziato dal progetto Horizon 2020 dell'Unione Europea.<ref>European Union, ''[https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/societal-challenges Horizon 2020]''</ref> Recenti studi hanno esplorato le ragioni delle difficoltà cognitive ed epistemiche che i ricercatori incontrano nella conduzione dell'IDR. Una causa identificata è il declino dell'interesse filosofico verso l'epistemologia dell'IDR, attribuito al dominante "Paradigma fisico della scienza". Questo paradigma limita il riconoscimento dei significativi sviluppi nell'IDR, sia nel contesto della filosofia della scienza sia nella pratica della ricerca stessa. In risposta, è stato proposto un paradigma filosofico alternativo, denominato "Paradigma ingegneristico della scienza", che offre prospettive filosofiche alternative su aspetti fondamentali quali lo scopo della scienza, la natura della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza, e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, si evidenzia la necessità per i ricercatori di avvalersi di strutture di supporto metacognitive, dette scaffold metacognitivi, per facilitare l'analisi e la ricostruzione dei processi con cui la conoscenza viene costruita attraverso le diverse discipline. Nell'ambito dell'IDR, tali scaffold metacognitivi sono essenziali per promuovere una comunicazione efficace tra le discipline, permettendo agli studiosi di analizzare e articolare come ciascuna disciplina contribuisca alla costruzione della conoscenza.<ref name=":0">
{{cita libro  
  | autore = Boon M
  | autore = Boon M
  | autore2 = Van Baalen S
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  | DOI = 10.1007/s13194-018-0242-4
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  }}</ref><ref>{{cita libro  
  }} 9(1):16.</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Boon M
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  | titolo = An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool
  | titolo = An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool
Line 306: Line 254:
  | DOI = 10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001
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  }}</ref>
  }} Ottobre;129:25-39.</ref>
|}
==Interdisciplinarità==
==P-value ''vs'' Interdisciplinarità==
Una visione superficiale potrebbe suggerire un conflitto tra la disciplinarità del "{{Tooltip|Paradigma Fisico della Scienza|2=Il "Paradigma Fisico della Scienza" descrive un approccio epistemologico prevalente nelle scienze fisiche, incentrato su modelli deterministici e metodologie sperimentali rigorose. Questo paradigma si basa su osservazioni empiriche e sul metodo scientifico per cercare leggi universali che governano i fenomeni naturali.''' Caratteristiche chiave''' 1. ''Determinismo'': Assume che i fenomeni naturali seguano leggi fisse, permettendo previsioni accurate basate su condizioni iniziali. 2. ''Misurabilità e riproducibilità'': Sottolinea misurazioni quantitative ed esperimenti riproducibili per confermare risultati in diversi contesti. 3. ''Isolamento delle variabili'': Si concentra sull'analisi di effetti specifici isolando le variabili, spesso idealizzando sistemi in condizioni controllate. Sebbene efficace nelle scienze naturali classiche, il paradigma fisico ha limitazioni in campi complessi come la neurofisiologia, dove le interazioni dinamiche e la variabilità sfidano i modelli deterministici. '''Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria''': Nella neurofisiologia masticatoria, il paradigma fisico aiuta a sviluppare modelli di base, ma non riesce a spiegare i comportamenti emergenti, come il reclutamento delle unità motorie in risposta a stimoli complessi. '''Verso un Paradigma Integrato''': Emergente è un "Paradigma Ingegneristico della Scienza", che offre un approccio più adattivo che considera la complessità, permettendo modelli predittivi più flessibili che tengono conto delle interazioni non lineari nei sistemi biologici.}}" (che evidenzia anomalie) e l'interdisciplinarità del "{{Tooltip|Paradigma Ingegneristico della Scienza|Il '''Paradigma Ingegneristico della Scienza''' enfatizza le applicazioni pratiche, la collaborazione interdisciplinare e la comprensione dei sistemi complessi. Contrasta con i modelli deterministici tradizionali, concentrandosi invece sulla risoluzione di problemi del mondo reale, particolarmente in campi come biologia, medicina e scienze sociali.''' Caratteristiche chiave''' ''Orientamento alla Risoluzione dei Problemi'': Prioritizza soluzioni a questioni complesse rispetto a modelli puramente teorici. ''Collaborazione Interdisciplinare'': Incoraggia l'integrazione della conoscenza proveniente da varie discipline, migliorando la comprensione attraverso esperienze condivise. ''Focus sui Sistemi Complessi'': Riconosce il comportamento emergente e l'interconnettività dei componenti del sistema, riconoscendo che i risultati possono essere imprevedibili e non lineari. ''Processo Iterativo'': Abbraccia un approccio adattivo, affinando i modelli in base ai dati empirici e al feedback per migliorare la reattività.'''Integrazione Tecnologica''': Applica principi ingegneristici per migliorare la progettazione della ricerca e l'analisi dei dati, utilizzando simulazioni e modellazione computazionale. '''Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria''' Nella neurofisiologia masticatoria, questo paradigma promuove strumenti diagnostici e approcci terapeutici innovativi. Integrando neurofisiologia, biomeccanica e scienza dei materiali, fornisce una visione completa della funzione e disfunzione della mandibola. Il Paradigma Ingegneristico della Scienza promuove collaborazione e innovazione, portando infine a progressi che migliorano la nostra comprensione dei sistemi complessi e migliorano i risultati pratici in vari campi.}}" (incentrato sugli scaffolds metacognitivi). Tuttavia, queste prospettive non sono in conflitto; sono complementari e guidano l'"Innovazione Paradigmatica" nella scienza.


Una visione superficiale potrebbe suggerire che l'evoluzione epistemica della scienza sia segnata da un'apparente contrapposizione tra gli aspetti della disciplinarietà, evidenziati dal "Paradigma della Fisica della Scienza" (che mette in luce le anomalie), e quelli interdisciplinari, rappresentati dal "Paradigma ingegneristico della Scienza" (e il relativo concetto di scaffold metacognitivo). Tuttavia, come verrà esplorato in questo capitolo, queste due prospettive non sono in realtà in conflitto; al contrario, si dimostrano essere complementari, poiché entrambe contribuiscono alla generazione di un'"Innovazione Paradigmatica" senza alcuna forma di conflittualità.
Si potrebbe dire che le "Innovazioni" rappresentano i "Progressi della Scienza", come illustrato nell'articolo "Basi Scientifiche dell'Odontoiatria" di Yegane Guven, che esplora l'impatto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'odontoiatria.<ref>{{cita libro  
 
Si potrebbe quindi arguire che le "Innovazioni" rappresentino di per sé dei "Progressi della scienza", come illustrato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven. Questo lavoro esplora l'impatto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione e sulla pratica clinica quotidiana in odontoiatria, trattando argomenti quali l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e la ricerca sulle cellule staminali.<ref>{{cita libro  
  | autore = Guven Y
  | autore = Guven Y
  | titolo = Scientific basis of dentistry
  | titolo = Scientific basis of dentistry
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| PMID = 29114433
| PMCID = PMC5624148
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  | DOI = 10.17096/jiufd.04646
  | DOI = 10.17096/jiufd.04646
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref> Sebbene le innovazioni citate siano di natura tecnologica e metodologica, è cruciale riconoscere che il vero progresso scientifico non avviene esclusivamente attraverso "Innovazioni Incrementali" o "Innovazioni Radicali", ma si realizza fondamentalmente tramite le "Innovazioni Paradigmatiche".
  }} 51(3): 64–71. Pubblicato online il 2 ottobre 2017. PMCID: PMC5624148 - PMID: 29114433 </ref> Il vero progresso scientifico non è realizzato solo attraverso "Innovazioni Incrementali" o "Innovazioni Radicali", ma attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".


Nel senso più stretto del termine, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono un cambiamento nel pensiero e nella consapevolezza che si diffonde attraverso tutta l'umanità, influenzando diversi strati sociali, dalla rivoluzione copernicana alla recente tendenza di approcciare i fenomeni biologici con un metodo stocastico.<ref>{{cita libro  
Le "Innovazioni Paradigmatiche" rappresentano un cambiamento di pensiero che si diffonde attraverso l'umanità, influenzando la società su molti livelli, dalla rivoluzione copernicana ai metodi stocastici applicati ai fenomeni biologici.<ref>{{cita libro  
  | autore = Zhao XF
  | autore = Zhao XF
  | autore2 = Gojo I
  | autore2 = Gojo I
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  }}</ref>
  }} Pubblicato online il 10 ottobre 2009. PMCID: PMC2776262 - PMID: 19918331. 3(1): 75–86.</ref>


Questo contesto epistemologico, che comprende iniziative come i Criteri Diagnostici di Ricerca per i Disturbi Temporomandibolari (RDC/DTM), l'Evidence Based Medicine e altri, viene ulteriormente esplorato nel progetto Masticationpedia. Quest'ultimo si propone di mettere in luce le dinamiche e le dialettiche dei progressi nella scienza delle riabilitazioni masticatorie, evidenziando le anomalie che stimolano un cambiamento di pensiero e, conseguentemente, un'"Innovazione Paradigmatica".
Questo contesto epistemologico, che include iniziative come i Criteri Diagnostici di Ricerca per i Disturbi Temporomandibolari (RDC/TMD) e la Medicina Basata sulle Evidenze, si allinea con l'obiettivo di Masticationpedia di evidenziare anomalie che stimolino cambiamenti nel pensiero scientifico, portando infine a "Innovazione Paradigmatica".


Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.
==Malocclusione Dentale==


==Malocclusione==
"Malocclusione" deriva dal latino "malum", che significa "cattivo" o "sbagliato", e si riferisce a una chiusura impropria dei denti.<ref>Attribuita a [[:wpen:Edward Angle|Edward Angle]], il padre dell'ortodonzia moderna, che la coniò come specificazione di ''occlusione''.</ref> La nozione di "chiusura" può sembrare intuitiva, ma "cattivo" richiede una considerazione attenta in un contesto medico.


"Malocclusione" deriva dal latino "malum", che significa "cattivo" o "sbagliato", e si riferisce letteralmente a una chiusura inappropriata dei denti.<ref><!--84-->The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of ''occlusion'' to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar ([[:wikipedia:Edward Angle|Wikipedia]]); <!--85-->see {{cita libro
Una ricerca per "Malocclusione" su PubMed ha prodotto 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusione]''</ref> riflettendo una mancanza di consenso sul termine. Lo studio di Smaglyuk e colleghi sottolinea l'importanza di un approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni.<ref>{{cita libro  
| autore = Gruenbaum T
| titolo = Famous Figures in Dentistry
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| opera = Mouth – JASDA
| anno = 2010
| editore =
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}}</ref>La nozione di "chiusura" può sembrare intuitiva, tuttavia, l'aggettivo "cattivo" richiede una considerazione attenta, poiché la sua applicazione nel contesto medico è meno ovvia di quanto possa apparire.
 
Per avvicinarci a una comprensione del termine, questa introduzione pone una domanda apparentemente semplice ma profondamente complessa, che a sua volta solleva una serie di interrogativi correlati nel campo della riabilitazione masticatoria e, più specificatamente, nelle discipline ortodontiche: che cosa si intende esattamente per "Malocclusione"? È interessante notare come, nel 2019, una ricerca sul termine "Malocclusione" in PubMed abbia prodotto ben 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusion]''</ref> indicando la mancanza di un consenso terminologico uniforme sull'argomento. Tra questi articoli, alcuni possono fornire conclusioni di notevole rilevanza, come dimostra in modo eclatante il lavoro di Smaglyuk e colleghi. Questo studio particolarmente significativo esplora l'approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni:<ref name="Smaglyuk">{{cita libro  
  | autore = Smaglyuk LV
  | autore = Smaglyuk LV
  | autore2 = Voronkova HV
  | autore2 = Voronkova HV
Line 379: Line 306:
  | titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)
  | titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)
  | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796
  | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796
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  | opera = Wiad Lek
  | opera = Wiad Lek
  | anno = 2019
  | anno = 2019
Line 388: Line 315:
  | DOI =  
  | DOI =  
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  }}</ref>{{q2|La diagnosi, le strategie di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformazioni dento-facciali dovrebbero essere approcciate considerando l'organismo nella sua interezza, specialmente nei bambini, dove la struttura fisica è ancora in fase di formazione. È essenziale riconoscere l'interconnessione tra forma e funzione dei vari organi e sistemi dell'organismo, poiché queste relazioni sono cruciali per elaborare un piano di trattamento efficace che rispetti e promuova lo sviluppo armonico del paziente.}}
  }} 72(5 cz 1):918-922.</ref>
 
Un altro dato rilevante emerge quando, sempre nel 2019, PubMed è stato consultato specificamente per l'interdisciplinarità nella diagnosi delle malocclusioni: i risultati sono drasticamente diminuiti, attestandosi a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions interdisciplinary diagnostics of malocclusions]''</ref>
 
Questa osservazione sul tema "Malocclusione" sottolinea due punti critici: da un lato, evidenzia una crescente consapevolezza delle anomalie che potrebbero innescare la fase 4 del modello di Kuhn, suggerendo un momento di potenziale cambiamento paradigmatico. Dall'altro, segnala una biforcazione nelle scelte epistemiche riguardanti l'argomento: da una parte, la tendenza a generare Innovazioni Incrementali, come dimostrato dagli altri 33.309 articoli, e dall'altra, la propensione verso una nuova traiettoria gnoseologica che favorisce un'“Innovazione Paradigmatica”.
 
Per esplorare il concetto di "Innovazione Paradigmatica", considerato essenziale in questo contesto, iniziamo ponendoci una domanda specifica:
 
 
Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.


Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”.
{{q2|La diagnosi, le strategie di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformità dento-facciali devono essere affrontate considerando l'organismo nel suo insieme. Questo è particolarmente importante nei bambini, la cui struttura fisica è ancora in formazione. L'interconnessione di vari organi e sistemi è cruciale per una pianificazione terapeutica efficace.}}


Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:
Un'altra osservazione significativa dalle ricerche su PubMed sulla diagnosi interdisciplinare delle malocclusioni è la drastica diminuzione a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions diagnosi interdisciplinari delle malocclusioni]''</ref>


[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|alt=|thumb|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.|400x400px]]
Questi risultati suggeriscono l'emergere della fase 4 nel modello di Kuhn, indicando un potenziale cambiamento paradigmatico. Alcuni preferiscono innovazioni incrementali, mentre altri favoriscono un nuovo percorso di "Innovazione Paradigmatica".


{{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}}
{{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}}


Per rispondere alla domanda precedentemente posta, esaminiamo un caso clinico che esemplifica chiaramente la "malocclusione".
In questo caso clinico di malocclusione, caratterizzato da un morso incrociato posteriore unilaterale e un morso aperto anteriore, sono raccomandati apparecchi ortodontici e possibilmente chirurgia ortognatica.<ref>{{cita libro  
 
Il caso riguarda un paziente che presenta un tipo di occlusione comunemente definito dagli ortodontisti come "malocclusione", caratterizzato da un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;<ref>{{cita libro
| autore = Littlewood SJ
| autore2 = Kandasamy S
| autore3 = Huang G
| titolo = Retention and relapse in clinical practice
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28297088
| volume =
| opera = Aust Dent J
| anno = 2017
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1111/adj.12475
| OCLC =
}}</ref> queste condizioni rappresentano una forma di malocclusione che può essere efficacemente trattata attraverso l'uso di apparecchi ortodontici fissi, talvolta in combinazione con un intervento ortognatico se necessario.<ref>{{cita libro  
  | autore = Reichert I
  | autore = Reichert I
  | autore2 = Figel P
  | autore2 = Figel P
Line 439: Line 340:
  | DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5
  | DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>Il morso incrociato viene identificato come un'alterazione significativa dell'occlusione normale, che richiede un trattamento concomitante al morso aperto a causa della loro interrelazione funzionale..<ref>{{cita libro  
  }} Settembre;18(3):271-7.</ref> Il morso incrociato richiede un trattamento concomitante a causa della sua relazione funzionale con il morso aperto.<ref>{{cita libro  
  | autore = Miamoto CB
  | autore = Miamoto CB
  | autore2 = Silva Marques L  
  | autore2 = Silva Marques L  
Line 455: Line 356:
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  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref><ref>{{cita libro
  }} Gennaio-Febbraio; 23(1) 71–78.</ref>
| autore = Alachioti XS
| autore2 = Dimopoulou E
| autore3 = Vlasakidou A
| autore4 = Athanasiou AE
| titolo = Amelogenesis imperfecta and anterior open bite: Etiological, classification, clinical and management interrelationships
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/pmid/24987656/
| volume =
| opera = J Orthod Sci
| anno = 2014
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.4103/2278-0203.127547
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Mizrahi E
| titolo = A review of anterior open bite
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/284793
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| opera = Br J Orthod
| anno = 1978
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| OCLC =
}}</ref>


Diventa chiaro che un approccio deterministico alla diagnosi di tale evidente incongruenza occlusale potrebbe portare a considerare il morso incrociato e il morso aperto sia come cause che come effetti della malocclusione, suggerendo di conseguenza un intervento ortodontico per ripristinare una "Normocclusione". Questa modalità di pensiero presupporrebbe che il modello (il sistema masticatorio) debba essere "normalizzato" rispetto all'occlusione. Interpretato al contrario, ciò implicherebbe che la discrepanza occlusale sia la causa della malocclusione e, per estensione, di una patologia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).
In questo caso, il paziente ha rifiutato il trattamento, insistendo sul fatto che la sua funzione masticatoria fosse a posto. Il dentista ha risposto spiegando i rischi a lungo termine di lasciare la malocclusione non trattata, ma ha rispettato la decisione del paziente di rifiutare il trattamento.


Nel contesto di un caso clinico che evidenzia la presenza di malocclusione, con particolare attenzione al morso incrociato unilaterale posteriore e al morso aperto anteriore, emerge l'importanza del dialogo tra dentista e paziente. Questa conversazione informativa è cruciale non solo per condividere la diagnosi e le opzioni terapeutiche, ma anche per comprendere le preoccupazioni, le aspettative e i desideri del paziente. Ecco come potrebbe svolgersi tale dialogo:<blockquote>'''''Dentista:''' "Considerando la tua situazione di malocclusione, che include openbite e crossbite posteriore unilaterale, il trattamento è consigliato per migliorare sia l'estetica che la funzionalità masticatoria. Senza intervento, potresti riscontrare problemi futuri come il bruxismo, difficoltà nella deglutizione e potenziali questioni posturali."''
Il caso illustra la complessità della diagnosi della malocclusione, che coinvolge più delle sole discrepanze occlusali. Test elettrofisiologici specifici, come i potenziali evocati motori e i test di riflesso della mandibola, possono rivelare simmetria funzionale nel sistema masticatorio nonostante i problemi occlusali.
 
'''''Paziente:''' "Assolutamente no, dottore. Non ho intenzione di intraprendere alcun trattamento. Potrò anche avere un sorriso non perfetto, ma la mia funzione masticatoria è ottima. Mangio senza problemi, quindi non vedo perché dovrei preoccuparmi."''
 
'''''Dentista:''' "Capisco che ti senti a tuo agio con la tua attuale condizione masticatoria. Tuttavia, è importante considerare che alcuni problemi potrebbero non essere immediatamente evidenti, ma potrebbero manifestarsi nel tempo, influenzando non solo la salute orale ma anche il benessere generale."''
 
'''''Paziente:''' "Apprezzo la tua preoccupazione, dottore, ma davvero, non ho problemi a masticare o a deglutire. E per quanto riguarda il bruxismo o le questioni posturali, non ne soffro. Sono anche molto attivo fisicamente. Per me, sottopormi a un trattamento che non sento necessario sarebbe eccessivo."''
 
'''''Dentista:''' "Comprendo la tua posizione. È fondamentale che tu ti senta a tuo agio con qualsiasi decisione venga presa riguardo alla tua salute. Il mio compito è informarti sulle potenziali implicazioni a lungo termine e sulle opzioni di trattamento disponibili. Se mai dovessi cambiare idea o avessi bisogno di ulteriori informazioni, sappi che sono qui per aiutarti."''</blockquote>La situazione diventa particolarmente critica quando consideriamo il linguaggio verbale del paziente riguardo alla sua funzionalità masticatoria. Questo può essere fuorviante, in quanto potrebbe non riflettere una conoscenza dettagliata della fisiopatogenesi dello stato occlusale. Al contrario, potrebbe paradossalmente indicare un sistema integro, se interpretato attraverso un "linguaggio macchina" convertito in termini verbali. In questa impasse, né il paziente né l'osservatore (dentista) possono affermare con certezza la presenza di una "Malocclusione" effettiva.
In questo contesto, il richiamo alla critica dell'American Statistician Association intitolata "Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p < 0.05"<ref name="wasser" /> diventa rilevante, poiché invita il ricercatore a navigare l'incertezza con sensibilità, riflessività, apertura e modestia nelle affermazioni. Questa posizione apre la strada all'interdisciplinarità come chiave per affrontare questioni così complesse.
 
L'approccio interdisciplinare diventa cruciale nell'interpretare il fenomeno biologico della "Malocclusione" attraverso una mentalità stocastica, che verrà esplorata più avanti in dettaglio.
 
Un osservatore stocastico potrebbe notare che, al tempo <math>T_n </math>, vi è una bassa probabilità che il paziente sia in uno stato di malattia occlusale, data la sua espressione di ottimale benessere psicofisico. Ciò porta alla conclusione che la discrepanza occlusale non necessariamente comporta un disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. Pertanto, il sistema masticatorio non dovrebbe essere normalizzato esclusivamente all'occlusione, ma richiede una comprensione più ampia che include il Sistema Nervoso Trigeminale.
 
Per valutare l'integrità del Sistema Nervoso Trigeminale del paziente in presenza di "malocclusione", sono stati effettuati test elettrofisiologici specifici. I risultati di questi test, mostrati nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazioni nelle didascalie), dovrebbero essere interpretati come un "Razionale Concettuale" nell'ambito della questione "Malocclusione". Questi dati introduttivi svelano un'apparente discrepanza tra lo stato occlusale, che tradizionalmente potrebbe essere considerato patologico, e i dati neurofisiologici che dimostrano una perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.


<gallery mode="slideshow">
File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.
File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|'''Figura 1b:''' Test dei potenziali evocati motori che mostra simmetria nei muscoli masseteri destro e sinistro.
File:Jaw Jerk .jpg|'''Figura 1c:''' Test di riflesso della mandibola che rivela simmetria funzionale nel sistema masticatorio.
File:Mechanic Silent Period.jpg|'''Figura 1d:''' Periodo silente meccanico evocato che mostra dinamiche neuromuscolari equilibrate nonostante la malocclusione.
</gallery>


<gallery mode="slideshow">
Questi risultati elettrofisiologici sfidano le interpretazioni convenzionali della malocclusione, evidenziando l'importanza di diagnosi interdisciplinari che considerino la funzione neuromuscolare oltre alle discrepanze occlusali.
File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|'''Figura 1b:''' La Figura 1b mostra i risultati di un test di potenziale evocato motorio ottenuto attraverso la stimolazione elettrica transcranica delle radici del nervo trigemino. L'attenzione è rivolta alla simmetria strutturale, che è stata calcolata confrontando l'ampiezza picco-picco dei potenziali evocati nei muscoli masseteri destro (traccia superiore) e sinistro (traccia inferiore).
File:Jaw Jerk .jpg|'''Figura 1c:''' Questa figura mostra il riflesso mandibolare evocato dalla percussione del mento con un martello neurologico piezoelettrico. Anche in questo caso, ciò che colpisce è la simmetria funzionale osservata, evidenziata dall'analisi dell'ampiezza picco-picco nei muscoli masseteri destro e sinistro. La simmetria funzionale in una condizione di malocclusione suggerisce che le risposte riflessive del sistema masticatorio possono rimanere efficacemente bilanciate, nonostante le discrepanze occlusali. Questo rafforza ulteriormente l'argomento che una diagnosi di malocclusione non si traduce necessariamente in disfunzioni neuromuscolari manifeste, e che l'integrità del sistema masticatorio può essere mantenuta.
File:Mechanic Silent Period.jpg|'''Figura 1d:''' Illustra il periodo silente meccanico evocato mediante percussione del mento con un martello neurologico. Questo tipo di misurazione si concentra sull'area integrale dei muscoli masseteri destro e sinistro, e ciò che emerge in modo evidente è la simmetria funzionale tra i due lati. La presenza di questa simmetria sottolinea che, nonostante la condizione di malocclusione, le dinamiche neuromuscolari, specificamente in termini di inibizione riflessa dopo la stimolazione, sono mantenute in un equilibrio bilanciato.
</gallery>Attraverso l'esame di questi dati elettrofisiologici – le figure 1b, 1c, e ora la 1d – emerge un quadro che sfida le interpretazioni convenzionali della malocclusione e le sue implicazioni cliniche. La simmetria funzionale osservata in queste misurazioni indica che l'approccio alla diagnosi e al trattamento delle malocclusioni potrebbe beneficiare significativamente di una valutazione più ampia, che include l'analisi dettagliata della funzione neuromuscolare. Questi risultati enfatizzano l'importanza di un modello diagnostico e terapeutico interdisciplinare e integrato, che vada oltre la semplice correzione delle discrepanze occlusali per includere la valutazione complessiva del benessere del sistema masticatorio e, per estensione, del paziente.


{{qnq|Dismorfismi occlusali e non Malocclusione |....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa}}
<blockquote>''Dismorfismi Occlusali e Non Malocclusione ......che, come vedremo a breve, è un argomento completamente diverso.''</blockquote>


==Conclusione==
==Conclusione==
Prima di procedere con qualsiasi conclusione, è cruciale chiarire alcuni concetti fondamentali che verranno esplorati in maggior dettaglio nei capitoli specifici di Masticationpedia.
Prima di concludere, dobbiamo chiarire che il sistema masticatorio è un "Sistema Complesso"<ref>https://en.wikipedia.org/wiki/Complex_system</ref>, non un semplice meccanismo biomeccanico incentrato esclusivamente sull'occlusione dentale. L'occlusione è solo un sottoinsieme all'interno di un contesto più ampio che include recettori parodonto, fusi neuromuscolari, unità motorie, sistema nervoso centrale e articolazione temporomandibolare. Questa interazione crea " {{Tooltip|Comportamento Emergente|Il **periodo silente masseterino** (MSP) è un esempio rilevante di comportamento emergente nella neurofisiologia masticatoria. Questo riflesso viene attivato da colpi improvvisi al mento, portando a una breve cessazione dell'attività elettrica nel muscolo massetere, ed è strettamente correlato al reclutamento delle unità motorie. Durante l'MSP, c'è una specifica modulazione del reclutamento delle unità motorie, regolata dal sistema nervoso centrale, per rispondere agli stimoli esterni. Nel contesto del comportamento emergente, questo riflesso non è limitato a un singolo muscolo, ma rappresenta una risposta coordinata che coinvolge sinergie tra vari centri neuronali e muscoli antagonisti. Questa integrazione stabilizza la mandibola, adattandosi in tempo reale alla forza dello stimolo e producendo una risposta adattativa. Matematicamente, possiamo descrivere la probabilità <math>P(R)</math> di una risposta emergente come funzione delle variabili in ingresso <math>x_1, x_2, \ldots, x_n</math> che influenzano l'attivazione delle unità motorie: <math>P(R) = f(x_1, x_2, \ldots, x_n)</math> dove <math>f</math> rappresenta l'interazione non lineare tra gli stimoli in arrivo (come il tipo e l'intensità del colpo al mento) e i processi di integrazione centrale del sistema trigeminale. Questo modello aiuta a comprendere come l'MSP rifletta una risposta integrata e adattativa che emerge da circuiti neurofisiologici complessi piuttosto che da un singolo percorso neurale.}}," o comportamento masticatorio.


Il sistema masticatorio dovrebbe essere interpretato come un "Sistema Complesso",<ref>''[[wikipedia:Complex system|Complex system]]'' <!--123-->in [https://en.wikipedia.org/wiki/ Wikipedia]</ref>anziché essere ridotto a un semplice meccanismo biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentale. In questa prospettiva, l'occlusione rappresenta solamente uno dei numerosi sottoinsiemi che operano all'interno di un contesto più ampio. Questi sottoinsiemi includono i recettori parodontali, i fusi neuromuscolari, il reclutamento delle unità motorie, il sistema nervoso centrale e l'articolazione temporo-mandibolare. L'interazione tra questi componenti dà origine a ciò che possiamo definire un "Comportamento Emergente", specificatamente il comportamento masticatorio.
Il comportamento emergente non può essere completamente spiegato analizzando un singolo sottoinsieme; piuttosto, deve essere valutata l'integrità dell'intero sistema. Un notevole movimento intellettuale che affronta questa sfida è l'opera di Kazem Sadegh-Zadeh, "Handbook of Analytic Philosophy of Medicine."<ref>{{cita libro  
 
Questa nozione implica che non si possa interpretare o prevedere il comportamento emergente del sistema basandosi esclusivamente su dati oggettivi estratti da un singolo sottoinsieme. È necessario, invece, valutare l'integrità del sistema nella sua totalità prima di poter procedere con una segmentazione analitica per una descrizione dettagliata. Esistono significativi movimenti intellettuali e scientifici che affrontano questa sfida. Un esempio notevole è rappresentato dal lavoro di Kazem Sadegh-Zadeh, "Handbook of Analytic Philosophy of Medicine".<ref>{{cita libro  
  | autore = Sadegh-Zadeh Kazem
  | autore = Sadegh-Zadeh Kazem
  | titolo = Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
  | titolo = Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
Line 532: Line 389:
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  }}.</ref>


Alla luce di queste considerazioni, la discussione sul caso in esame si articola secondo la seguente logica linguistica: i vari sottoinsiemi del sistema masticatorio, quali denti, occlusione, articolazioni temporo-mandibolari e muscoli, mostrano una "Coerenza" con il Sistema Nervoso Trigemino Centrale (come illustrato nelle figure 1b, 1c e 1d). Di conseguenza, l'uso del termine "Malocclusione" risulta inadeguato; sarebbe più appropriato parlare di "Dismorfismo occlusale".
I vari sottoinsiemi del sistema masticatorio, come denti, occlusione, articolazioni e muscoli, mostrano "Coerenza" con il Sistema Nervoso Trigeminale Centrale, come mostrato nei test elettrofisiologici. Pertanto, "malocclusione" potrebbe non essere il termine appropriato; sarebbe più accurato parlare di "Dismorfismi Occlusali".


<br />
{{q2|Considerare il sistema masticatorio come un "Sistema Complesso" non nega le terapie riabilitative esistenti come protesi o ortodonzia, ma mira piuttosto ad arricchirle considerando una prospettiva interdisciplinare più ampia.}}


:{{q2|La proposizione di considerare il sistema masticatorio come un "Sistema Complesso" non implica la negazione delle terapie riabilitative esistenti, come quelle protesiche, ortodontiche e ortognatiche, destinate a correggere le disfunzioni masticatorie. Al contrario, questo approccio innovativo mira a reintegrare e arricchire le conoscenze mediche nelle discipline odontoiatriche riabilitative, fornendo una prospettiva alternativa al riduzionismo scientifico che tende a interpretare i fenomeni biologici in maniera eccessivamente deterministica.|}}
Questo approccio, esemplificato nei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici, integra aspetti estetici e neurofisiologici per ottenere "Stabilità Occlusale" e prevenire "Recidive."<ref>Essam Ahmed Al-Moraissi, Larry M Wolford. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27371873/ La Rotazione Antioraria del Complesso Maxillomandibolare è Stabile Rispetto alla Rotazione Oraria nella Correzione delle Deformità Dentofacciali? Una Revisione Sistematica e Meta-Analisi]. J Oral Maxillofac Surg.. 2016 Ott;74(10):2066.e1-2066.e12.doi: 10.1016/j.joms.2016.06.001. Epub 2016 11 Giugno.
 
</ref><ref>J Hoffmannová, R Foltán, M Vlk, K Klíma, G Pavlíková, O Bulik. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19537679/ Fattori che influenzano la stabilità dell'osteotomia sagittale bilaterale del ramo della mandibola].Prague Med Rep. 2008;109(4):286-97.
Adottare una visione che supera i limiti delle singole specializzazioni, come evidenziato nell'importanza dell'interdisciplinarità, è cruciale per arricchire i modelli diagnostici e terapeutici in odontoiatria. Questo approccio è esemplificato nel caso clinico di un paziente trattato con la metodologia OrthoNeuroGnathodontic, che offre una panoramica integrata del sistema masticatorio, combinando aspetti estetici e funzionali-neurofisiologici. Questo modello interdisciplinare mira a raggiungere la "Stabilità Occlusale" e a prevenire le "Recidive", particolarmente rilevanti nei trattamenti ortodontici e ortognatici.<ref>{{cita libro
</ref> Pur non sostituendo i trattamenti tradizionali, questo modello cerca di espandere la conoscenza medica e le pratiche interdisciplinari in odontoiatria.  
| autore = Al-Moraissi EA
| autore2 = Wolford LM
| titolo = Is Counterclockwise Rotation of the Maxillomandibular Complex Stable, Compared With Clockwise Rotation, in the Correction of Dentofacial Deformities? A Systematic Review and Meta-Analysis
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27371873
| volume =
| opera = J Oral Maxillofac Surg
| anno = 2016
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1016/j.joms.2016.06.001
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Hoffmannová J
| autore2 = Foltán R
| autore3 = Vlk M
| autore4 = Klíma K
| autore5 = Pavlíková G
| autore6 = Bulik O
| autore7 =
| titolo = Factors affecting the stability of bilateral sagittal split osteotomy of a mandible
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19537679
| volume =
| opera = Prague Med Rep
| anno = 2008
| editore =
| città =
| ISBN =
| PMID = 19537679
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>
 
Questa prospettiva non mira a eliminare le pratiche riabilitative esistenti ma, al contrario, vuole arricchire e restituire valore alle discipline riabilitative odontoiatriche, offrendo allo stesso tempo un'alternativa alla visione riduzionistica che spesso domina l'interpretazione dei fenomeni biologici. In questo contesto, si introduce una "Scienza Straordinaria", che si avvale dell'interdisciplinarità per espandere i confini della conoscenza e della pratica medica.
 
Nel frattempo, ci prendiamo una pausa riflessiva grazie a una domanda provocatoria dal nostro curioso compagno, Linus Sapiens, l'omino giallo posizionato a sinistra. Questa interazione allegorica ci invita a considerare la complessità del sistema masticatorio con un senso di meraviglia e curiosità, sottolineando l'importanza di rimanere aperti a nuove prospettive e soluzioni innovative nel campo dell'odontoiatria.


Nel frattempo, facciamo una pausa con una domanda da Linus Sapiens, la nostra curiosa figura gialla a sinistra. Ci ricorda l'importanza di rimanere aperti a nuove prospettive nella scienza masticatoria.


{{q4|Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?|Domanda non banale, iniziamo a parlare, allora, di [[the logic of medical language]]}}
[[File:Question_2.jpg|left|150px]]
 


{{qnq|Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?}}




{{Bib}}
{{Bib}}


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{{apm}}[[Category:Introduzione]]
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|}

Latest revision as of 13:43, 25 October 2024

Introduzione

 

Masticationpedia
Article by  Gianni Frisardi

 

Abstract: Il sistema masticatorio, che comprende denti, occlusione, muscoli, articolazioni e sistema nervoso centrale, è sempre più compreso come un sistema complesso piuttosto che come un semplice meccanismo biomeccanico. Questo cambiamento di prospettiva si allinea alle fasi dei cambiamenti di paradigma di Thomas Kuhn, dove le anomalie nei modelli tradizionali innescano la ricerca di nuovi paradigmi. Nel contesto di Masticationpedia, emerge un nuovo approccio interdisciplinare alla diagnosi e al trattamento della malocclusione, concentrandosi su "Dismorfismi Occlusali" piuttosto che su "malocclusione".

Recenti progressi nei test elettrofisiologici, come i potenziali evocati motori e i riflessi della mandibola, rivelano una simmetria funzionale nel sistema masticatorio, anche in pazienti con discrepanze occlusali. Questa scoperta sfida la comprensione tradizionale della malocclusione, suggerendo che le dinamiche neuromuscolari giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione masticatoria. Di conseguenza, sono necessarie diagnosi interdisciplinari che considerino sia i fattori occlusali che quelli neuromuscolari per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.

Questo cambiamento di paradigma ha implicazioni per le attuali terapie riabilitative, tra cui ortodonzia e protesi, che si sono tradizionalmente concentrate sul raggiungimento della stabilità occlusale. Tuttavia, considerare il sistema masticatorio come un sistema complesso richiede un approccio integrativo che incorpora sia fattori estetici che neurofisiologici per prevenire le recidive e ottenere una stabilità funzionale a lungo termine. Il campo emergente dei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici esemplifica questo approccio interdisciplinare, offrendo strategie innovative per affrontare i disturbi masticatori.

Guardando il sistema masticatorio attraverso la lente della scienza della complessità, il campo dell'odontoiatria può ampliare la propria comprensione della stabilità e della disfunzione occlusale, portando infine a nuovi paradigmi di trattamento che migliorano i risultati per i pazienti. Questo nuovo modello non sostituisce i trattamenti tradizionali, ma cerca di arricchirli con una prospettiva interdisciplinare più ampia, in linea con l'evoluzione della scienza della riabilitazione masticatoria.

Ab ovo [1]

Prima di addentrarci nell'analisi di Masticationpedia, dobbiamo prima introdurre alcune considerazioni preliminari, in particolare riguardo a due dimensioni fondamentali—sociale e scientifico-clinica—che caratterizzano sia l'era attuale che quella immediatamente precedente.

Le fasi del cambiamento di paradigma secondo Thomas Kuhn

Negli ultimi cento anni, le innovazioni tecnologiche e metodologiche [2] sono aumentate esponenzialmente, specialmente in odontoiatria. Questi sviluppi hanno avuto un impatto significativo sulla decisione, le scuole di pensiero e i principi fondamentali, con l'esplicito obiettivo di migliorare la qualità della vita, come enfatizzato nella "Scienza dell'Esposizione nel XXI Secolo". [3] Tuttavia, questa crescita esponenziale nasconde ambiguità concettuali—o, praticamente parlando, "effetti collaterali"—che, sebbene spesso sottovalutate, possono sfidare le certezze scientifiche, rendendole più probabilistiche. [4] Questi aspetti sensibili della realtà sociale, scientifica e clinica attuale, apparentemente in conflitto, si dimostreranno alla fine complementari. Questa evoluzione segue il concetto di "Progresso della Scienza", secondo l'interpretazione di Kuhn dell'"Epistemologia".

Nella sua opera più famosa, Thomas Kuhn sostiene che la scienza avanza attraverso cicli distinti che riflettono le sue dinamiche operative. [5][6] Kuhn posita che la scienza è strutturata attorno ai paradigmi e stabilisce una chiara demarcazione tra scienza e pseudoscienza basata sulla presenza di un paradigma condiviso. L'evoluzione del progresso scientifico è rappresentata come una curva continua interrotta da discontinuità, rappresentate dai cambiamenti di paradigma.

In questi periodi di crisi, gli scienziati agiscono come risolutori di problemi, cercando di risolvere anomalie. Queste "rivoluzioni scientifiche" avvengono quando il paradigma esistente non può più interpretare nuove anomalie, spingendo la comunità scientifica verso nuovi paradigmi che si allineano meglio con le osservazioni.

Le fasi di Kuhn in Odontoiatria

Thomas Kuhn identifica cinque fasi distinte nell'evoluzione di un paradigma scientifico—un processo cruciale per Masticationpedia. Tuttavia, per allinearsi con l'ambito del progetto, ci concentreremo sulle tre fasi più significative, come indicato nell'indice del libro.

Fase 2, o Scienza Normale: In questa fase, gli scienziati risolvono problemi per rafforzare la corrispondenza tra il paradigma e la realtà naturale. Questa fase stabilisce i principi su cui si basa la ricerca futura e produce la maggior parte della letteratura scientifica. Qui sorgono "anomalie"—eventi che contraddicono il paradigma dominante.

Fase 4, o la Crisi del Paradigma: Durante questa fase, emergono nuovi paradigmi mentre quello dominante viene rifiutato. Masticationpedia affronterà la crisi nella riabilitazione masticatoria rivedendo teorie, assiomi e criteri diagnostici, portando alla Fase 5.

Fase 5, o la Rivoluzione Scientifica: Durante questo periodo, la comunità scientifica dibatte quale paradigma adottare. Il paradigma scelto potrebbe non essere il "più vero", ma quello che ottiene il maggior supporto. In Masticationpedia, sarà introdotto un nuovo modello nella riabilitazione masticatoria, incentrato su inferenze basate sui dati piuttosto che su modelli basati sui sintomi.

Il concetto di Kuhn dà priorità all'expertise specifica della disciplina, tuttavia, ciò contraddice la natura interdisciplinare della scienza moderna. Pertanto, è opportuno un'analisi dettagliata di questa discrepanza.


Epistemologia

Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?
Black Swan (Cygnus atratus) RWD.jpg
Duck-Rabbit illusion.jpg
Kuhn ha usato illusioni ottiche per dimostrare come un cambiamento di paradigma possa far percepire a una persona le stesse informazioni in modo completamente diverso.

Epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistēmē, che significa "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è il ramo della filosofia che studia le condizioni necessarie per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi attraverso i quali esse vengono raggiunte.[7] In particolare, si riferisce all'indagine delle fondamenta, validità e limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi anglofoni, il termine "epistemologia" è spesso sinonimo di teoria della conoscenza o gnoseologia, che esamina lo studio della conoscenza in generale.

Il problema centrale dell'epistemologia, oggi come ai tempi di Hume,[8][9] è la questione della verificabilità. Secondo il paradosso di Hempel, ogni esempio che non contraddice una teoria la conferma, il che è descritto come:

Consideriamo la seguente affermazione: “Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale.” Possiamo rappresentare questo in logica come , dove: rappresenta "La persona ha TMD." rappresenta "La persona sperimenta dolore orofacciale." In questo caso, "Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale" è equivalente a dire “o la persona non ha TMD (), oppure sperimenta dolore orofacciale ()”. La formula è vera nei seguenti casi: Se la persona non ha TMD (), l'affermazione è vera, indipendentemente dal dolore orofacciale. Se la persona ha TMD () e sperimenta dolore orofacciale (), l'affermazione è vera. L'affermazione è falsa solo se la persona ha TMD () ma non sperimenta dolore orofacciale (), contraddicendo la condizione di implicazione.

Nessuna teoria può essere definitivamente vera; mentre ci sono esperimenti finiti per confermarla, un numero infinito potrebbe confutarla.[10]

Ma non è tutto così ovvio...

...perché l'epistemologia evolve continuamente, anche in medicina:

P-value: In medicina, ad esempio, ci affidiamo all'inferenza statistica per confermare i risultati sperimentali, specificamente il P-valueIl p-value rappresenta la probabilità che i risultati osservati siano dovuti al caso, assumendo vera l'ipotesi nulla . Non dovrebbe essere usato come criterio binario (ad es., ) per decisioni scientifiche, poiché valori vicini alla soglia richiedono verifiche aggiuntive, come la cross-validation. p-hacking (ripetere test per ottenere significatività) aumenta i falsi positivi. Disegni sperimentali rigorosi e la trasparenza su tutti i test condotti possono mitigare questo rischio. L’errore di tipo I aumenta con i test multipli: per test indipendenti a soglia , il Family-Wise Error Rate (FWER) è . La correzione di Bonferroni divide la soglia per , , ma può aumentare i falsi negativi. La False Discovery Rate (FDR) di Benjamini-Hochberg permette più scoperte con una proporzione accettabile di falsi positivi. L’approccio bayesiano usa conoscenze precedenti per bilanciare prior e dati con una distribuzione posteriore, offrendo un’alternativa valida al p-value. Per combinare i p-value di più studi, la meta-analisi usa metodi come quello di Fisher: . In sintesi, il p-value rimane utile se contestualizzato e integrato con altre misure, come intervalli di confidenza e approcci bayesiani., un "test di significatività" che valuta la validità dei dati. Tuttavia, anche questo concetto radicato ora è messo in discussione. Uno studio recente ha evidenziato una campagna nella rivista "Nature" contro l'uso del p-value.[11] Firmata da oltre 800 scienziati, questa campagna segna una "rivoluzione silenziosa" nell'inferenza statistica, incoraggiando un approccio riflessivo e modesto alla significatività.[12][13][14] L'American Statistical Association ha contribuito a questa discussione pubblicando un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p < 0.05." Esso offre nuovi modi per esprimere la significatività della ricerca e abbraccia l'incertezza.[15]

Interdisciplinarità: Risolvere problemi basati sulla scienza richiede sempre più ricerca interdisciplinare (IDR), come sottolineato dal progetto Horizon 2020 dell'Unione Europea. [16] Tuttavia, l'IDR presenta sfide cognitive, in parte a causa del predominante "Paradigma Fisico della Scienza" che limita il suo riconoscimento. Il "Paradigma Ingegneristico della Scienza" è stato proposto come alternativa, concentrandosi su strumenti tecnologici e collaborazione. I ricercatori hanno bisogno di "scaffolds metacognitivi"—strumenti per migliorare la comunicazione interdisciplinare e la costruzione della conoscenza.[17][18]

Interdisciplinarità

Una visione superficiale potrebbe suggerire un conflitto tra la disciplinarità del "Paradigma Fisico della ScienzaIl "Paradigma Fisico della Scienza" descrive un approccio epistemologico prevalente nelle scienze fisiche, incentrato su modelli deterministici e metodologie sperimentali rigorose. Questo paradigma si basa su osservazioni empiriche e sul metodo scientifico per cercare leggi universali che governano i fenomeni naturali. Caratteristiche chiave 1. Determinismo: Assume che i fenomeni naturali seguano leggi fisse, permettendo previsioni accurate basate su condizioni iniziali. 2. Misurabilità e riproducibilità: Sottolinea misurazioni quantitative ed esperimenti riproducibili per confermare risultati in diversi contesti. 3. Isolamento delle variabili: Si concentra sull'analisi di effetti specifici isolando le variabili, spesso idealizzando sistemi in condizioni controllate. Sebbene efficace nelle scienze naturali classiche, il paradigma fisico ha limitazioni in campi complessi come la neurofisiologia, dove le interazioni dinamiche e la variabilità sfidano i modelli deterministici. Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria: Nella neurofisiologia masticatoria, il paradigma fisico aiuta a sviluppare modelli di base, ma non riesce a spiegare i comportamenti emergenti, come il reclutamento delle unità motorie in risposta a stimoli complessi. Verso un Paradigma Integrato: Emergente è un "Paradigma Ingegneristico della Scienza", che offre un approccio più adattivo che considera la complessità, permettendo modelli predittivi più flessibili che tengono conto delle interazioni non lineari nei sistemi biologici." (che evidenzia anomalie) e l'interdisciplinarità del "Paradigma Ingegneristico della ScienzaIl Paradigma Ingegneristico della Scienza enfatizza le applicazioni pratiche, la collaborazione interdisciplinare e la comprensione dei sistemi complessi. Contrasta con i modelli deterministici tradizionali, concentrandosi invece sulla risoluzione di problemi del mondo reale, particolarmente in campi come biologia, medicina e scienze sociali. Caratteristiche chiave Orientamento alla Risoluzione dei Problemi: Prioritizza soluzioni a questioni complesse rispetto a modelli puramente teorici. Collaborazione Interdisciplinare: Incoraggia l'integrazione della conoscenza proveniente da varie discipline, migliorando la comprensione attraverso esperienze condivise. Focus sui Sistemi Complessi: Riconosce il comportamento emergente e l'interconnettività dei componenti del sistema, riconoscendo che i risultati possono essere imprevedibili e non lineari. Processo Iterativo: Abbraccia un approccio adattivo, affinando i modelli in base ai dati empirici e al feedback per migliorare la reattività.Integrazione Tecnologica: Applica principi ingegneristici per migliorare la progettazione della ricerca e l'analisi dei dati, utilizzando simulazioni e modellazione computazionale. Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria Nella neurofisiologia masticatoria, questo paradigma promuove strumenti diagnostici e approcci terapeutici innovativi. Integrando neurofisiologia, biomeccanica e scienza dei materiali, fornisce una visione completa della funzione e disfunzione della mandibola. Il Paradigma Ingegneristico della Scienza promuove collaborazione e innovazione, portando infine a progressi che migliorano la nostra comprensione dei sistemi complessi e migliorano i risultati pratici in vari campi." (incentrato sugli scaffolds metacognitivi). Tuttavia, queste prospettive non sono in conflitto; sono complementari e guidano l'"Innovazione Paradigmatica" nella scienza.

Si potrebbe dire che le "Innovazioni" rappresentano i "Progressi della Scienza", come illustrato nell'articolo "Basi Scientifiche dell'Odontoiatria" di Yegane Guven, che esplora l'impatto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'odontoiatria.[19] Il vero progresso scientifico non è realizzato solo attraverso "Innovazioni Incrementali" o "Innovazioni Radicali", ma attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".

Le "Innovazioni Paradigmatiche" rappresentano un cambiamento di pensiero che si diffonde attraverso l'umanità, influenzando la società su molti livelli, dalla rivoluzione copernicana ai metodi stocastici applicati ai fenomeni biologici.[20]

Questo contesto epistemologico, che include iniziative come i Criteri Diagnostici di Ricerca per i Disturbi Temporomandibolari (RDC/TMD) e la Medicina Basata sulle Evidenze, si allinea con l'obiettivo di Masticationpedia di evidenziare anomalie che stimolino cambiamenti nel pensiero scientifico, portando infine a "Innovazione Paradigmatica".

Malocclusione Dentale

"Malocclusione" deriva dal latino "malum", che significa "cattivo" o "sbagliato", e si riferisce a una chiusura impropria dei denti.[21] La nozione di "chiusura" può sembrare intuitiva, ma "cattivo" richiede una considerazione attenta in un contesto medico.

Una ricerca per "Malocclusione" su PubMed ha prodotto 33.309 articoli,[22] riflettendo una mancanza di consenso sul termine. Lo studio di Smaglyuk e colleghi sottolinea l'importanza di un approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni.[23]

«La diagnosi, le strategie di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformità dento-facciali devono essere affrontate considerando l'organismo nel suo insieme. Questo è particolarmente importante nei bambini, la cui struttura fisica è ancora in formazione. L'interconnessione di vari organi e sistemi è cruciale per una pianificazione terapeutica efficace.»

Un'altra osservazione significativa dalle ricerche su PubMed sulla diagnosi interdisciplinare delle malocclusioni è la drastica diminuzione a soli quattro articoli.[24]

Questi risultati suggeriscono l'emergere della fase 4 nel modello di Kuhn, indicando un potenziale cambiamento paradigmatico. Alcuni preferiscono innovazioni incrementali, mentre altri favoriscono un nuovo percorso di "Innovazione Paradigmatica".

Cosa significa "Malocclusione"?

In questo caso clinico di malocclusione, caratterizzato da un morso incrociato posteriore unilaterale e un morso aperto anteriore, sono raccomandati apparecchi ortodontici e possibilmente chirurgia ortognatica.[25] Il morso incrociato richiede un trattamento concomitante a causa della sua relazione funzionale con il morso aperto.[26]

In questo caso, il paziente ha rifiutato il trattamento, insistendo sul fatto che la sua funzione masticatoria fosse a posto. Il dentista ha risposto spiegando i rischi a lungo termine di lasciare la malocclusione non trattata, ma ha rispettato la decisione del paziente di rifiutare il trattamento.

Il caso illustra la complessità della diagnosi della malocclusione, che coinvolge più delle sole discrepanze occlusali. Test elettrofisiologici specifici, come i potenziali evocati motori e i test di riflesso della mandibola, possono rivelare simmetria funzionale nel sistema masticatorio nonostante i problemi occlusali.

Questi risultati elettrofisiologici sfidano le interpretazioni convenzionali della malocclusione, evidenziando l'importanza di diagnosi interdisciplinari che considerino la funzione neuromuscolare oltre alle discrepanze occlusali.

Dismorfismi Occlusali e Non Malocclusione ......che, come vedremo a breve, è un argomento completamente diverso.

Conclusione

Prima di concludere, dobbiamo chiarire che il sistema masticatorio è un "Sistema Complesso"[27], non un semplice meccanismo biomeccanico incentrato esclusivamente sull'occlusione dentale. L'occlusione è solo un sottoinsieme all'interno di un contesto più ampio che include recettori parodonto, fusi neuromuscolari, unità motorie, sistema nervoso centrale e articolazione temporomandibolare. Questa interazione crea " Comportamento EmergenteIl **periodo silente masseterino** (MSP) è un esempio rilevante di comportamento emergente nella neurofisiologia masticatoria. Questo riflesso viene attivato da colpi improvvisi al mento, portando a una breve cessazione dell'attività elettrica nel muscolo massetere, ed è strettamente correlato al reclutamento delle unità motorie. Durante l'MSP, c'è una specifica modulazione del reclutamento delle unità motorie, regolata dal sistema nervoso centrale, per rispondere agli stimoli esterni. Nel contesto del comportamento emergente, questo riflesso non è limitato a un singolo muscolo, ma rappresenta una risposta coordinata che coinvolge sinergie tra vari centri neuronali e muscoli antagonisti. Questa integrazione stabilizza la mandibola, adattandosi in tempo reale alla forza dello stimolo e producendo una risposta adattativa. Matematicamente, possiamo descrivere la probabilità di una risposta emergente come funzione delle variabili in ingresso che influenzano l'attivazione delle unità motorie: dove rappresenta l'interazione non lineare tra gli stimoli in arrivo (come il tipo e l'intensità del colpo al mento) e i processi di integrazione centrale del sistema trigeminale. Questo modello aiuta a comprendere come l'MSP rifletta una risposta integrata e adattativa che emerge da circuiti neurofisiologici complessi piuttosto che da un singolo percorso neurale.," o comportamento masticatorio.

Il comportamento emergente non può essere completamente spiegato analizzando un singolo sottoinsieme; piuttosto, deve essere valutata l'integrità dell'intero sistema. Un notevole movimento intellettuale che affronta questa sfida è l'opera di Kazem Sadegh-Zadeh, "Handbook of Analytic Philosophy of Medicine."[28]

I vari sottoinsiemi del sistema masticatorio, come denti, occlusione, articolazioni e muscoli, mostrano "Coerenza" con il Sistema Nervoso Trigeminale Centrale, come mostrato nei test elettrofisiologici. Pertanto, "malocclusione" potrebbe non essere il termine appropriato; sarebbe più accurato parlare di "Dismorfismi Occlusali".

«Considerare il sistema masticatorio come un "Sistema Complesso" non nega le terapie riabilitative esistenti come protesi o ortodonzia, ma mira piuttosto ad arricchirle considerando una prospettiva interdisciplinare più ampia.»

Questo approccio, esemplificato nei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici, integra aspetti estetici e neurofisiologici per ottenere "Stabilità Occlusale" e prevenire "Recidive."[29][30] Pur non sostituendo i trattamenti tradizionali, questo modello cerca di espandere la conoscenza medica e le pratiche interdisciplinari in odontoiatria.

Nel frattempo, facciamo una pausa con una domanda da Linus Sapiens, la nostra curiosa figura gialla a sinistra. Ci ricorda l'importanza di rimanere aperti a nuove prospettive nella scienza masticatoria.

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Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?


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