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== Riassunto ==
{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}'''Abstract:''' Il sistema masticatorio, che comprende denti, occlusione, muscoli, articolazioni e sistema nervoso centrale, è sempre più compreso come un sistema complesso piuttosto che come un semplice meccanismo biomeccanico. Questo cambiamento di prospettiva si allinea alle fasi dei cambiamenti di paradigma di Thomas Kuhn, dove le anomalie nei modelli tradizionali innescano la ricerca di nuovi paradigmi. Nel contesto di Masticationpedia, emerge un nuovo approccio interdisciplinare alla diagnosi e al trattamento della malocclusione, concentrandosi su "Dismorfismi Occlusali" piuttosto che su "malocclusione".
[[File:The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg|left|242x242px]]Il testo discute vari argomenti riguardanti l'evoluzione epistemologica della scienza in generale, concentrandosi in particolare sulla medicina e la odontoiatria. L'autore anticipa i temi da affrontare in Masticationpedia, sottolineando concetti come "Inferenza Statistica" e "Interdisciplinarietà" secondo i paradigmi di Kuhn. Si sottolinea che la disciplina scientifica attraversa fasi cicliche, secondo Kuhn, con momenti di cambiamento di paradigma. Nel contesto dell'odontoiatria, ad esempio, verrà data attenzione alla "Crisi Paradigmatica" e alla "Rivoluzione Scientifica", con l'obiettivo di introdurre nuovi paradigmi nel campo della riabilitazione masticatoria.


Il testo approfondisce anche l'epistemologia, esaminando le condizioni per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi per raggiungerle. Vengono affrontate questioni come la verificabilità delle teorie e l'importanza delle statistiche nel campo scientifico, evidenziando come concetti come il valore-P siano stati oggetto di dibattito e revisione.
Recenti progressi nei test elettrofisiologici, come i potenziali evocati motori e i riflessi della mandibola, rivelano una simmetria funzionale nel sistema masticatorio, anche in pazienti con discrepanze occlusali. Questa scoperta sfida la comprensione tradizionale della malocclusione, suggerendo che le dinamiche neuromuscolari giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione masticatoria. Di conseguenza, sono necessarie diagnosi interdisciplinari che considerino sia i fattori occlusali che quelli neuromuscolari per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.


Inoltre, viene evidenziata l'importanza della ricerca interdisciplinare, sottolineando la necessità di "impalcature metacognitive" per facilitare la comunicazione e la comprensione tra diverse discipline.
Questo cambiamento di paradigma ha implicazioni per le attuali terapie riabilitative, tra cui ortodonzia e protesi, che si sono tradizionalmente concentrate sul raggiungimento della stabilità occlusale. Tuttavia, considerare il sistema masticatorio come un sistema complesso richiede un approccio integrativo che incorpora sia fattori estetici che neurofisiologici per prevenire le recidive e ottenere una stabilità funzionale a lungo termine. Il campo emergente dei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici esemplifica questo approccio interdisciplinare, offrendo strategie innovative per affrontare i disturbi masticatori.


In sintesi, il testo anticipa una discussione approfondita su concetti scientifici e filosofici fondamentali, con l'obiettivo di introdurre nuovi approcci e paradigmi nei campi della medicina e dell'odontoiatria. Il testo discute il complesso concetto di 'Malocclusione', esaminandolo sia da una prospettiva ortodontica tradizionale che da un punto di vista più olistico e interdisciplinare. Ecco un riassunto dei punti chiave:[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|right|200x200px]]'''Introduzione alla Malocclusione:''' La malocclusione viene presentata come un termine che indica un'allineamento errato dei denti, spesso attribuito a Edward Angle, considerato il padre dell'ortodonzia moderna.
Guardando il sistema masticatorio attraverso la lente della scienza della complessità, il campo dell'odontoiatria può ampliare la propria comprensione della stabilità e della disfunzione occlusale, portando infine a nuovi paradigmi di trattamento che migliorano i risultati per i pazienti. Questo nuovo modello non sostituisce i trattamenti tradizionali, ma cerca di arricchirli con una prospettiva interdisciplinare più ampia, in linea con l'evoluzione della scienza della riabilitazione masticatoria.


'''Dibattito sulla Malocclusione:''' Si sottolinea che il termine "malocclusione" è oggetto di dibattito, come dimostrato dalla significativa quantità di articoli che la discutono su PubMed e dall'approccio interdisciplinare proposto da alcuni ricercatori.
==Ab ovo <ref>Latino per 'sin dall'inizio'</ref>==


'''Caso di Studio:''' Viene presentato un caso clinico di malocclusione, illustrando la discrepanza tra la diagnosi ortodontica tradizionale e le esperienze funzionali e di salute del paziente.[[File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|right|200x200px]]'''Interpretazione e Conclusioni:''' Il testo mette in discussione l'interpretazione deterministica della malocclusione, sostenendo una comprensione più sfumata che tenga conto della complessità del sistema masticatorio e della sua interazione con il sistema nervoso trigeminale centrale. Viene proposto il termine "disomorfismo occlusale" come un'alternativa più appropriata alla "malocclusione".
Prima di addentrarci nell'analisi di Masticationpedia, dobbiamo prima introdurre alcune considerazioni preliminari, in particolare riguardo a due dimensioni fondamentali—sociale e scientifico-clinica—che caratterizzano sia l'era attuale che quella immediatamente precedente.


'''Innovazione Paradigmatica:''' La discussione si collega al tema più ampio dell'innovazione paradigmatica nella scienza, sottolineando la necessità di adottare approcci interdisciplinari per sfidare i punti di vista tradizionali e avanzare nella comprensione.
===Le fasi del cambiamento di paradigma secondo Thomas Kuhn===
 
Negli ultimi cento anni, le innovazioni tecnologiche e metodologiche <ref>{{cita libro  
Nel complesso, il testo sottolinea l'importanza di adottare una prospettiva olistica e abbracciare la collaborazione interdisciplinare per affrontare efficacemente fenomeni complessi come la malocclusione.
 
 
 
 
{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}
 
==Ab ovo<ref>Latin for "since the very beginning"</ref>==
 
Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.[[File:The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg|right|thumb|The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn]]Nel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;<ref>{{cita libro  
  | autore = Heft MW
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  | autore2 = Fox CH
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  | autore3 = Duncan RP
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  | titolo = Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice  
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Line 46: Line 34:
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  }}</ref> queste innovazioni hanno in qualche modo influenzato strategie decisionali, opinioni, scuole di pensiero e assiomi al fine di migliorare la qualità della vita, come affermato nella "Scienza dell'esposizione nel 21° secolo".<ref>{{cita libro  
  }} 7 Ottobre:2380084419879391</ref> sono aumentate esponenzialmente, specialmente in odontoiatria. Questi sviluppi hanno avuto un impatto significativo sulla decisione, le scuole di pensiero e i principi fondamentali, con l'esplicito obiettivo di migliorare la qualità della vita, come enfatizzato nella "Scienza dell'Esposizione nel XXI Secolo". <ref>{{cita libro  
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  }}</ref> Tuttavia, questa crescita esponenziale porta con sé, implicitamente, aree grigie concettuali (in termini pratici "effetti collaterali") talvolta sottovalutate, ma che possono mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o renderle meno assolute e più probabilistiche.<ref>{{cita libro  
  }}</ref> Tuttavia, questa crescita esponenziale nasconde ambiguità concettuali—o, praticamente parlando, "effetti collaterali"—che, sebbene spesso sottovalutate, possono sfidare le certezze scientifiche, rendendole più probabilistiche. <ref>{{cita libro  
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  }}</ref> I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (che sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura saranno complementari) sono il "Progresso della scienza" secondo Kuhn e il " Epistemologia".
  }} Gennaio;50(1):33-50</ref> Questi aspetti sensibili della realtà sociale, scientifica e clinica attuale, apparentemente in conflitto, si dimostreranno alla fine complementari. Questa evoluzione segue il concetto di "Progresso della Scienza", secondo l'interpretazione di Kuhn dell'"Epistemologia".


 
Nella sua opera più famosa, Thomas Kuhn sostiene che la scienza avanza attraverso cicli distinti che riflettono le sue dinamiche operative. <ref>[[wikipedia:Thomas_Kuhn|Thomas Samuel Kuhn]] (Cincinnati, 18 luglio 1922 – Cambridge, 17 giugno 1996) è stato un filosofo della scienza americano.</ref><ref>{{cita libro  
 
 
Il progresso della scienza secondo Thomas Kuhn
 
Thomas Kuhn nella sua opera più famosa afferma che la scienza attraversa ciclicamente alcune fasi indicative del suo funzionamento.<ref>Thomas Samuel Kuhn (Cincinnati, 18 <!--18-->july 1922 – Cambridge, 17 <!--19-->june 1996) <!--20-->was an American philosopher of science.<br><!--21-->See Treccani, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/thomas-samuel-kuhn/ Kuhn, Thomas Samuel]''. Wikipedia, ''[[:wikipedia:Thomas Kuhn|Thomas Kuhn]]''.
</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Kuhn Thomas S
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  | titolo = The Structure of Scientific Revolutions
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  }}</ref>
  }}</ref> Kuhn posita che la scienza è strutturata attorno ai paradigmi e stabilisce una chiara demarcazione tra scienza e pseudoscienza basata sulla presenza di un paradigma condiviso. L'evoluzione del progresso scientifico è rappresentata come una curva continua interrotta da discontinuità, rappresentate dai cambiamenti di paradigma.


Secondo Kuhn, la scienza è paradigmatica e la demarcazione tra scienza e pseudoscienza può essere fatta risalire all'esistenza di un paradigma. L'evoluzione del progresso scientifico è assimilata a una curva continua che subisce discontinuità nei cambiamenti di paradigma.
In questi periodi di crisi, gli scienziati agiscono come risolutori di problemi, cercando di risolvere anomalie. Queste "rivoluzioni scientifiche" avvengono quando il paradigma esistente non può più interpretare nuove anomalie, spingendo la comunità scientifica verso nuovi paradigmi che si allineano meglio con le osservazioni.


Da buon risolutore di problemi, lo scienziato cerca di risolvere queste anomalie.
===='''Le fasi di Kuhn in Odontoiatria'''====
 
Thomas Kuhn identifica cinque fasi distinte nell'evoluzione di un paradigma scientifico—un processo cruciale per Masticationpedia. Tuttavia, per allinearsi con l'ambito del progetto, ci concentreremo sulle tre fasi più significative, come indicato nell'indice del libro.
=== Le fasi di Kuhn in Odontoiatria===
 
Kuhn, invece, divide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo è un processo fondamentale per Masticationpedia, ma per restare sintonizzati con il progetto ci limiteremo a descrivere le tre fasi più significative condivise nel progetto ed indicate nell'indice del libro:


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* '''Fase 2:''' ovvero la '''Scienza Normale'''
<blockquote>Ad esempio, nella fase 2 dei Paradigmi di Kuhn, chiamata Scienza normale, gli scienziati sono visti come risolutori di problemi, che lavorano per migliorare l'accordo tra il paradigma e la natura. Questa fase, infatti, si basa su un insieme di principi di base dettati dal paradigma, che non vengono messi in discussione ma ai quali, anzi, è affidato il compito di indicare le coordinate dei lavori a venire. In questa fase vengono sviluppati gli strumenti di misura con cui vengono realizzati gli esperimenti, viene prodotta la maggior parte degli articoli scientifici ei suoi risultati costituiscono una crescita significativa della conoscenza scientifica. Nella normale fase scientifica saranno raggiunti sia i successi che i fallimenti; i fallimenti sono chiamati da anomalie di Kuhn, o eventi che vanno contro il paradigma.</blockquote>
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| <blockquote>'''Fase 2''', o '''Scienza Normale''':
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In questa fase, gli scienziati risolvono problemi per rafforzare la corrispondenza tra il paradigma e la realtà naturale. Questa fase stabilisce i principi su cui si basa la ricerca futura e produce la maggior parte della letteratura scientifica. Qui sorgono "anomalie"—eventi che contraddicono il paradigma dominante.</blockquote>
*'''Fase 4,''' ovvero la '''Crisi del paradigma'''
|-
<blockquote>In conseguenza della crisi, in questo periodo verranno creati diversi paradigmi. Questi nuovi paradigmi, quindi, non nasceranno dai risultati raggiunti dalla teoria precedente, ma piuttosto dall'abbandono degli schemi prestabiliti del paradigma dominante. Seguendo questo percorso, in Masticationpedia, si parlerà della '''crisi del paradigma riabilitativo masticatorio''' rivedendo teorie, teoremi, assiomi, scuole di pensiero e criteri diagnostici di ricerca e poi il focus si sposterà sulla fase 5.</blockquote>
|<blockquote>'''Fase 4''', o la '''Crisi del Paradigma''':
Durante questa fase, emergono nuovi paradigmi mentre quello dominante viene rifiutato. Masticationpedia affronterà la crisi nella riabilitazione masticatoria rivedendo teorie, assiomi e criteri diagnostici, portando alla Fase 5.</blockquote>
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|&nbsp;
|<blockquote>'''Fase 5''', o la '''Rivoluzione Scientifica''':
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Durante questo periodo, la comunità scientifica dibatte quale paradigma adottare. Il paradigma scelto potrebbe non essere il "più vero", ma quello che ottiene il maggior supporto. In Masticationpedia, sarà introdotto un nuovo modello nella riabilitazione masticatoria, incentrato su inferenze basate sui dati piuttosto che su modelli basati sui sintomi.</blockquote>
* '''Fase 5,''' o '''Rivoluzione Scientifica'''
|}


<blockquote>La fase 5 riguarda la rivoluzione (scientifica). Nel periodo delle attività scientifiche straordinarie si aprirà un confronto all'interno della comunità scientifica su quale      nuovo paradigma accettare. Ma non sarà necessariamente il paradigma più "vero" o più efficiente ad emergere, ma quello che sarà in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di scienziati e di conquistare la fiducia della comunità scientifica.  I paradigmi che partecipano a questo scontro, secondo Kuhn, non condividono nulla, nemmeno le basi e, quindi, non sono comparabili (sono “incommensurabili”). Il paradigma viene scelto, come detto, su basi socio-psicologiche o biologiche (i giovani scienziati sostituiscono i più anziani). La battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, verrà nominato il nuovo paradigma e la scienza tornerà alla Fase 1. Per lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia proporrà, nel capitolo intitolato Scienze straordinarie, un '''nuovo modello paradigmatico nel campo della riabilitazione del Sistema Masticatorio''' discutendone principi, motivazioni, esperienze cliniche scientifiche e, soprattutto, un cambiamento radicale nel campo della diagnostica medica. Questa modifica si basa essenzialmente su ''''Inferenza di Sist'''<nowiki/>'''ema'''<nowiki/>', piuttosto che su Symptom Inferen<nowiki/>ce, dando principalmente valore assoluto all'obiettività dei dati.</blockquote>
Il concetto di Kuhn dà priorità all'expertise specifica della disciplina, tuttavia, ciò contraddice la natura interdisciplinare della scienza moderna. Pertanto, è opportuno un'analisi dettagliata di questa discrepanza.
|}


È quasi ovvio che la filosofia scientifica kuhniana preferisce la disciplina, poiché un'anomalia nel paradigma genomico sarà notata meglio da un genetista che da un neurofisiologo. Ora questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, quindi è meglio soffermarci un minuto su di esso in dettaglio.
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==Epistemologia==
==Epistemologia==
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| width="250" align="right" |<small>''Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?''</small><small>''Davvero?''</small>
| align="right" width="250" |<small>''Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?''</small>
| align="center" |[[File:Black_Swan_(Cygnus_atratus)_RWD.jpg|175px|center]]
| align="center" |[[File:Black_Swan_(Cygnus_atratus)_RWD.jpg|175px|center]]
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| align="center" |[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|203px|center]]
| align="center" |[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|203px|center]]
| width="250" |<small>''Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?''</small><small>''Sicuro?''</small>
| width="250" |<small>''Kuhn ha usato illusioni ottiche per dimostrare come un cambiamento di paradigma possa far percepire a una persona le stesse informazioni in modo completamente diverso.''</small>
|}
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'''Epistemologia''' (dal greco ἐπιστήμη, epistēmē, che significa "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è il ramo della filosofia che studia le condizioni necessarie per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi attraverso i quali esse vengono raggiunte.<ref>Il termine è stato coniato dal filosofo scozzese [[:wpen:James Frederick Ferrier|James Frederick Ferrier]], nel suo ''Institutes of Metaphysic'' (1854); vedi Internet Encyclopedia of Philosophy, ''[https://www.iep.utm.edu/ferrier/ James Frederick Ferrier (1808—1864)]''.</ref> In particolare, si riferisce all'indagine delle fondamenta, validità e limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi anglofoni, il termine "epistemologia" è spesso sinonimo di teoria della conoscenza o gnoseologia, che esamina lo studio della conoscenza in generale.
 
 
 
'''L'epistemologia''' (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "certa conoscenza" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza.<ref><!--43-->The term is believed to have been coined by the Scottish philosopher James Frederick Ferrier in his ''Institutes of Metaphysic'' (p.46), of 1854; <!--44-->see Internet Encyclopedia of Philosophy, ''[https://www.iep.utm.edu/ferrier/ James Frederick Ferrier (1808—1864)]''. [[:wikipedia:James Frederick Ferrier|Wikipedia]]</ref> Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi di lingua inglese, il concetto di epistemologia è invece utilizzato principalmente come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza.


Per inciso, il problema fondamentale dell'epistemologia oggi, come ai tempi di Hume, rimane quello della verificabilità.<ref>[[:wikipedia:David Hume|David Hume]] (<!--47-->Edimburgh, 7 <!--48-->may 1711 – <!--49-->Edimburgh, 25 <!--50-->august 1776) <!--51-->was a Scottish philosopher. He is considered the third and perhaps the most radical of the British Empiricists, after the Englishman John Locke and the Anglo-Irish George Berkeley.</ref><ref>{{cita libro  
Il problema centrale dell'epistemologia, oggi come ai tempi di Hume,<ref>[[wikipedia:David_Hume|David Hume]] (1711–1776) è stato un filosofo scozzese.</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Srivastava S
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  | titolo = Verifiability is a core principle of science
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Line 164: Line 132:
  | DOI = 10.1017/S0140525X18000869
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  }}</ref>
  }} Gennaio;41:e150.</ref> è la questione della verificabilità. Secondo il paradosso di Hempel, ogni esempio che non contraddice una teoria la conferma, il che è descritto come:


Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco<ref><!--53-->Here we obviously refer to the well-known paradox called "of the crows", or "of the black crows", formulated by the philosopher and mathematician [[:wikipedia:Carl Gustav Hempel|Carl Gustav Hempel]], <!--54-->better explained in Wikipedia's article ''[https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Raven_paradox&oldid=942633026 Raven paradox]'':<br><!--55-->See {{cita libro
{{Tooltip|<math>A \Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>|Consideriamo la seguente affermazione: “Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale.” Possiamo rappresentare questo in logica come <math>A \Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>, dove:<math>A</math> rappresenta "La persona ha TMD." <math>B</math> rappresenta "La persona sperimenta dolore orofacciale." In questo caso, "Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale" è equivalente a dire “o la persona non ha TMD (<math>\lnot A</math>), oppure sperimenta dolore orofacciale (<math>B</math>)”. La formula è vera nei seguenti casi: Se la persona non ha TMD (<math>\lnot A</math>), l'affermazione è vera, indipendentemente dal dolore orofacciale. Se la persona ha TMD (<math>A</math>) e sperimenta dolore orofacciale (<math>B</math>), l'affermazione è vera. L'affermazione è falsa solo se la persona ha TMD (<math>A</math>) ma non sperimenta dolore orofacciale (<math>\lnot B</math>), contraddicendo la condizione di implicazione.}}
|autore = Good IJ
|titolo=The Paradox of Confirmation
|opera=Br J Philos Sci
|volume=11
|numero=42
|url=https://www.jstor.org/stable/685588
|anno = 1960|pag=145-149}}</ref> avvistato conferma che i corvi sono neri; cioè ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte
::<math>A\Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>  


Secondo l'obiezione di falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera perché, mentre ci sono solo un numero finito di esperimenti a favore, esiste anche teoricamente un numero infinito che potrebbe falsificarla.<ref>{{cita libro  
Nessuna teoria può essere definitivamente vera; mentre ci sono esperimenti finiti per confermarla, un numero infinito potrebbe confutarla.<ref>{{cita libro  
  | autore = Evans M
  | autore = Evans M
  | titolo = Measuring statistical evidence using relative belief
  | titolo = Measuring statistical evidence using relative belief
Line 189: Line 149:
  | DOI = 10.1016/j.csbj.2015.12.001
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  }}</ref>
  }} Gennaio 7;14:91-6.</ref>


{{qnq|Ma non è tutto così ovvio...}}
{{qnq|Ma non è tutto così ovvio...}}


...perché il concetto stesso di epistemologia incontra continue implementazioni, come in medicina:
...perché l'epistemologia evolve continuamente, anche in medicina:


{|
'''P-value''': In medicina, ad esempio, ci affidiamo all'inferenza statistica per confermare i risultati sperimentali, specificamente il {{Tooltip|P-value|2=Il p-value rappresenta la probabilità che i risultati osservati siano dovuti al caso, assumendo vera l'ipotesi nulla <math> H_0 </math>. Non dovrebbe essere usato come criterio binario (ad es., <math> p < 0.05 </math>) per decisioni scientifiche, poiché valori vicini alla soglia richiedono verifiche aggiuntive, come la cross-validation. ''p-hacking'' (ripetere test per ottenere significatività) aumenta i falsi positivi. Disegni sperimentali rigorosi e la trasparenza su tutti i test condotti possono mitigare questo rischio. L’errore di tipo I aumenta con i test multipli: per <math> N </math> test indipendenti a soglia <math> \alpha </math>, il Family-Wise Error Rate (FWER) è <math> FWER = 1 - (1 - \alpha)^N </math>. La correzione di Bonferroni divide la soglia per <math>N</math>, <math>p < \frac{\alpha}{N}</math>, ma può aumentare i falsi negativi. La False Discovery Rate (FDR) di Benjamini-Hochberg permette più scoperte con una proporzione accettabile di falsi positivi. L’approccio bayesiano usa conoscenze precedenti per bilanciare prior e dati con una distribuzione posteriore, offrendo un’alternativa valida al p-value. Per combinare i p-value di più studi, la meta-analisi usa metodi come quello di Fisher: <math> \chi^2 = -2 \sum \ln(p_i) </math>. In sintesi, il p-value rimane utile se contestualizzato e integrato con altre misure, come intervalli di confidenza e approcci bayesiani.}}, un "test di significatività" che valuta la validità dei dati. Tuttavia, anche questo concetto radicato ora è messo in discussione. Uno studio recente ha evidenziato una campagna nella rivista "Nature" contro l'uso del p-value.<ref name=":1">{{cita libro  
|-
|
*'''''<math>P-value</math>''''': <br>In medicina, ad esempio, per confermare un esperimento, una serie di dati provenienti da strumenti di laboratorio o da rilievi, si usa l'“Inferenza Statistica”, ed in particolare un famoso valore chiamato “test di significatività” (P-value). Ebbene, anche questo concetto, ormai parte della genesi del ricercatore, vacilla. In un recente studio l'attenzione si è concentrata su una “Campagna” condotta sulla “Natura” contro il concetto di “test di significatività”.<ref>{{cita libro  
  | autore = Amrhein V
  | autore = Amrhein V
  | autore2 = Greenland S
  | autore2 = Greenland S
Line 213: Line 170:
  | DOI = 10.1038/d41586-019-00857-9
  | DOI = 10.1038/d41586-019-00857-9
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  }}</ref>Con oltre 800 firmatari che supportano importanti scienziati, questa "campagna" può essere considerata un'importante pietra miliare e una "Rivoluzione silenziosa" nella statistica sugli aspetti logici ed epistemologici.<ref>{{cita libro  
  }} Mar;567(7748):305-307.</ref> Firmata da oltre 800 scienziati, questa campagna segna una "rivoluzione silenziosa" nell'inferenza statistica, incoraggiando un approccio riflessivo e modesto alla significatività.<ref name=":2">{{cita libro  
  | autore = Rodgers JL
  | autore = Rodgers JL
  | titolo = The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution
  | titolo = The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution
Line 226: Line 183:
  | DOI = 10.1037/a0018326
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  }}</ref><ref>{{cita libro  
  }} Gennaio;65(1):1-12.</ref><ref name=":3">{{cita libro  
  | autore = Meehl P
  | autore = Meehl P
  | titolo = The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions
  | titolo = The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions
Line 239: Line 196:
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  }}, in eds Harlow L. L., Mulaik S. A., Steiger J. H.,  ''What If There Were No Significance Tests?'' - editors.  (Mahwah: Erlbaum, 393–425. [Google Scholar]</ref><ref>{{cita libro  
  }}</ref><ref name=":4">{{cita libro  
  | autore = Sprenger J
  | autore = Sprenger J
  | autore2 = Hartmann S
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Line 253: Line 210:
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  | DOI =  
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  | OCLC =  
  }}</ref> La campagna critica le analisi statistiche troppo semplificate che si possono ancora trovare in molte pubblicazioni fino ad oggi.  Ciò alla fine ha portato a una discussione, sponsorizzata dall'American Statistical Association, che ha generato un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p <0,05", contenente 43 articoli di forward -guardando gli statistici.<ref name="wasser">{{cita libro  
  }}</ref> L'American Statistical Association ha contribuito a questa discussione pubblicando un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p < 0.05." Esso offre nuovi modi per esprimere la significatività della ricerca e abbraccia l'incertezza.<ref name="wasser">{{cita libro  
  | autore = Wasserstein RL
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Line 268: Line 225:
  | DOI = 10.1080/00031305.2019.1583913
  | DOI = 10.1080/00031305.2019.1583913
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref> La domanda speciale propone sia nuovi modi per segnalare l'importanza dei risultati della ricerca oltre la soglia arbitraria di un valore P, sia alcune guide per condurre la ricerca: il ricercatore dovrebbe accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni.<ref name="wasser" /> Il futuro mostrerà se quei tentativi di supportare statisticamente meglio la scienza oltre i test di significatività si rifletteranno o meno nelle pubblicazioni future.<ref>{{cita libro
  }} 73, 1–19.</ref>
| autore = Dettweiler Ulrich
 
| titolo = The Rationality of Science and the Inevitability of Defining Prior Beliefs in Empirical Research
'''Interdisciplinarità''': Risolvere problemi basati sulla scienza richiede sempre più ricerca interdisciplinare (IDR), come sottolineato dal progetto Horizon 2020 dell'Unione Europea. <ref>Unione Europea, ''[https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/societal-challenges Horizon 2020]''</ref> Tuttavia, l'IDR presenta sfide cognitive, in parte a causa del predominante "Paradigma Fisico della Scienza" che limita il suo riconoscimento. Il "Paradigma Ingegneristico della Scienza" è stato proposto come alternativa, concentrandosi su strumenti tecnologici e collaborazione. I ricercatori hanno bisogno di "scaffolds metacognitivi"—strumenti per migliorare la comunicazione interdisciplinare e la costruzione della conoscenza.<ref name=":0">{{cita libro  
| url = https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2019.01866/full
| volume =
| opera = Front Psychol
| anno = 2019
| editore =
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| LCCN =
| DOI = 10.3389/fpsyg.2019.01866
| OCLC =
}}</ref> Anche in questo campo siamo sulla stessa lunghezza d'onda del Progresso della scienza secondo Kuhn, in quanto si tratta della rimodulazione di alcuni contenuti statistici descrittivi nell'ambito della disciplina.
|-
|
*Interdisciplinarità:<br>Nella politica scientifica, è generalmente riconosciuto che la risoluzione dei problemi basata sulla scienza richiede ricerca interdisciplinare (IDR), come proposto dal progetto dell'UE denominato Horizon 2020.<ref>European Union, ''[https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/societal-challenges Horizon 2020]''</ref> In un recente studio, gli autori si concentrano sulla domanda perché i ricercatori hanno difficoltà cognitive ed epistemiche nella condurre IDR. Si ritiene che la perdita di interesse filosofico per l'epistemologia della ricerca interdisciplinare sia dovuta a un paradigma filosofico della scienza chiamato "Physics Paradigm of Science", che impedisce il riconoscimento di importanti cambiamenti IDR sia nella filosofia della scienza che nella ricerca. Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Paradigma ingegneristico della scienza", fa ipotesi filosofiche alternative su aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori scientifici hanno bisogno dei cosiddetti scaffold metacognitivi per assisterli nell'analisi e nella ricostruzione di come la "conoscenza" è costruita nelle diverse discipline.  Nella ricerca interdisciplinare, gli scaffold metacognitivi aiutano la comunicazione interdisciplinare ad analizzare e articolare il modo in cui la disciplina costruisce la conoscenza.<ref name=":0">
{{cita libro  
  | autore = Boon M
  | autore = Boon M
  | autore2 = Van Baalen S
  | autore2 = Van Baalen S
Line 299: Line 241:
  | DOI = 10.1007/s13194-018-0242-4
  | DOI = 10.1007/s13194-018-0242-4
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  }}</ref><ref>{{cita libro  
  }} 9(1):16.</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Boon M
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  | titolo = An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool
  | titolo = An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool
Line 312: Line 254:
  | DOI = 10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001
  | DOI = 10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001
  | OCLC =  
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  }}</ref>
  }} Ottobre;129:25-39.</ref>
|}
==Interdisciplinarità==
==P-value ''vs'' Interdisciplinarità==
Una visione superficiale potrebbe suggerire un conflitto tra la disciplinarità del "{{Tooltip|Paradigma Fisico della Scienza|2=Il "Paradigma Fisico della Scienza" descrive un approccio epistemologico prevalente nelle scienze fisiche, incentrato su modelli deterministici e metodologie sperimentali rigorose. Questo paradigma si basa su osservazioni empiriche e sul metodo scientifico per cercare leggi universali che governano i fenomeni naturali.''' Caratteristiche chiave''' 1. ''Determinismo'': Assume che i fenomeni naturali seguano leggi fisse, permettendo previsioni accurate basate su condizioni iniziali. 2. ''Misurabilità e riproducibilità'': Sottolinea misurazioni quantitative ed esperimenti riproducibili per confermare risultati in diversi contesti. 3. ''Isolamento delle variabili'': Si concentra sull'analisi di effetti specifici isolando le variabili, spesso idealizzando sistemi in condizioni controllate. Sebbene efficace nelle scienze naturali classiche, il paradigma fisico ha limitazioni in campi complessi come la neurofisiologia, dove le interazioni dinamiche e la variabilità sfidano i modelli deterministici. '''Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria''': Nella neurofisiologia masticatoria, il paradigma fisico aiuta a sviluppare modelli di base, ma non riesce a spiegare i comportamenti emergenti, come il reclutamento delle unità motorie in risposta a stimoli complessi. '''Verso un Paradigma Integrato''': Emergente è un "Paradigma Ingegneristico della Scienza", che offre un approccio più adattivo che considera la complessità, permettendo modelli predittivi più flessibili che tengono conto delle interazioni non lineari nei sistemi biologici.}}" (che evidenzia anomalie) e l'interdisciplinarità del "{{Tooltip|Paradigma Ingegneristico della Scienza|Il '''Paradigma Ingegneristico della Scienza''' enfatizza le applicazioni pratiche, la collaborazione interdisciplinare e la comprensione dei sistemi complessi. Contrasta con i modelli deterministici tradizionali, concentrandosi invece sulla risoluzione di problemi del mondo reale, particolarmente in campi come biologia, medicina e scienze sociali.''' Caratteristiche chiave''' ''Orientamento alla Risoluzione dei Problemi'': Prioritizza soluzioni a questioni complesse rispetto a modelli puramente teorici. ''Collaborazione Interdisciplinare'': Incoraggia l'integrazione della conoscenza proveniente da varie discipline, migliorando la comprensione attraverso esperienze condivise. ''Focus sui Sistemi Complessi'': Riconosce il comportamento emergente e l'interconnettività dei componenti del sistema, riconoscendo che i risultati possono essere imprevedibili e non lineari. ''Processo Iterativo'': Abbraccia un approccio adattivo, affinando i modelli in base ai dati empirici e al feedback per migliorare la reattività.'''Integrazione Tecnologica''': Applica principi ingegneristici per migliorare la progettazione della ricerca e l'analisi dei dati, utilizzando simulazioni e modellazione computazionale. '''Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria''' Nella neurofisiologia masticatoria, questo paradigma promuove strumenti diagnostici e approcci terapeutici innovativi. Integrando neurofisiologia, biomeccanica e scienza dei materiali, fornisce una visione completa della funzione e disfunzione della mandibola. Il Paradigma Ingegneristico della Scienza promuove collaborazione e innovazione, portando infine a progressi che migliorano la nostra comprensione dei sistemi complessi e migliorano i risultati pratici in vari campi.}}" (incentrato sugli scaffolds metacognitivi). Tuttavia, queste prospettive non sono in conflitto; sono complementari e guidano l'"Innovazione Paradigmatica" nella scienza.


Alla luce di quanto sopra, ad una visione superficiale dell'evoluzione epistemica della Scienza, i due aspetti della disciplinarietà ("Paradigma della Fisica della Scienza", evidenziando l'anomalia) e Interdisciplinare ("Paradigma ingegneristico della Scienza", scaffold metacognitivo), potrebbero sembrare essere in conflitto tra loro; in realtà, però, come vedremo solo in questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia perché entrambe tendono a generare “Innovazione Paradigmatica” senza alcun conflitto.
Si potrebbe dire che le "Innovazioni" rappresentano i "Progressi della Scienza", come illustrato nell'articolo "Basi Scientifiche dell'Odontoiatria" di Yegane Guven, che esplora l'impatto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'odontoiatria.<ref>{{cita libro  
 
Ora potremmo concludere che le "Innovazioni" sono già di per sé "Progressi della scienza", come affermato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven, in cui si considera l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione odontoiatrica e quotidiana pratica clinica, come l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.<ref>{{cita libro  
  | autore = Guven Y
  | autore = Guven Y
  | titolo = Scientific basis of dentistry
  | titolo = Scientific basis of dentistry
Line 328: Line 268:
  | città =  
  | città =  
  | ISBN =  
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| PMID = 29114433
| PMCID = PMC5624148
  | LCCN =  
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  | DOI = 10.17096/jiufd.04646
  | DOI = 10.17096/jiufd.04646
  | OCLC =  
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  }}</ref> Le innovazioni citate da Guven sono ovviamente da considerarsi di natura tecnologica e metodologica; tuttavia, il Progresso della Scienza non va avanti con questo tipo di Innovazioni, che sono chiamate "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma avviene sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".
  }} 51(3): 64–71. Pubblicato online il 2 ottobre 2017. PMCID: PMC5624148 - PMID: 29114433 </ref> Il vero progresso scientifico non è realizzato solo attraverso "Innovazioni Incrementali" o "Innovazioni Radicali", ma attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".


Nel senso più stretto della frase, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un '''cambiamento di pensiero e di consapevolezza''' che pervade l'intera umanità, a partire dai diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica copernicana all'attuale tendenza di approccio stocastico al fenomeno biologico.<ref>{{cita libro  
Le "Innovazioni Paradigmatiche" rappresentano un cambiamento di pensiero che si diffonde attraverso l'umanità, influenzando la società su molti livelli, dalla rivoluzione copernicana ai metodi stocastici applicati ai fenomeni biologici.<ref>{{cita libro  
  | autore = Zhao XF
  | autore = Zhao XF
  | autore2 = Gojo I
  | autore2 = Gojo I
Line 349: Line 287:
  | città =  
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| PMID = 19918331
| PMCID = PMC2776262
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  | OCLC =  
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  }}</ref>
  }} Pubblicato online il 10 ottobre 2009. PMCID: PMC2776262 - PMID: 19918331. 3(1): 75–86.</ref>
 
In questo contesto epistemologico (oltre ad altre iniziative quali i Criteri Diagnostici di Ricerca nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari — RDC/DTM), dell'Evidence Based Medicine (e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia per mettere in luce le dialettiche dinamismo sui progressi della scienza della riabilitazione masticatoria. Masticationpedia tende, inoltre, ad evidenziare le anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e quindi una "Innovazione Paradigmatica".


Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.
Questo contesto epistemologico, che include iniziative come i Criteri Diagnostici di Ricerca per i Disturbi Temporomandibolari (RDC/TMD) e la Medicina Basata sulle Evidenze, si allinea con l'obiettivo di Masticationpedia di evidenziare anomalie che stimolino cambiamenti nel pensiero scientifico, portando infine a "Innovazione Paradigmatica".


==Malocclusione==
==Malocclusione Dentale==


Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.<ref><!--84-->The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of ''occlusion'' to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar ([[:wikipedia:Edward Angle|Wikipedia]]); <!--85-->see {{cita libro
"Malocclusione" deriva dal latino "malum", che significa "cattivo" o "sbagliato", e si riferisce a una chiusura impropria dei denti.<ref>Attribuita a [[:wpen:Edward Angle|Edward Angle]], il padre dell'ortodonzia moderna, che la coniò come specificazione di ''occlusione''.</ref> La nozione di "chiusura" può sembrare intuitiva, ma "cattivo" richiede una considerazione attenta in un contesto medico.
| autore = Gruenbaum T
| titolo = Famous Figures in Dentistry
| url =
| volume =
| opera = Mouth – JASDA
| anno = 2010
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref> La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra.


Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusion]''</ref> che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:<ref name="Smaglyuk">{{cita libro  
Una ricerca per "Malocclusione" su PubMed ha prodotto 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusione]''</ref> riflettendo una mancanza di consenso sul termine. Lo studio di Smaglyuk e colleghi sottolinea l'importanza di un approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni.<ref>{{cita libro  
  | autore = Smaglyuk LV
  | autore = Smaglyuk LV
  | autore2 = Voronkova HV
  | autore2 = Voronkova HV
Line 385: Line 306:
  | titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)
  | titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)
  | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796
  | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796
  | volume =
  | volume =  
  | opera = Wiad Lek
  | opera = Wiad Lek
  | anno = 2019
  | anno = 2019
Line 394: Line 315:
  | DOI =  
  | DOI =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>{{q2|La diagnostica, le tattiche di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformazioni dento-facciali dovrebbero essere considerate nel contesto dell'integrità dell'organismo non formato del bambino, dell'interdipendenza della forma e delle funzioni dei suoi organi e sistemi}}
  }} 72(5 cz 1):918-922.</ref>


Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions interdisciplinary diagnostics of malocclusions]''</ref>
{{q2|La diagnosi, le strategie di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformità dento-facciali devono essere affrontate considerando l'organismo nel suo insieme. Questo è particolarmente importante nei bambini, la cui struttura fisica è ancora in formazione. L'interconnessione di vari organi e sistemi è cruciale per una pianificazione terapeutica efficace.}}


Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”.
Un'altra osservazione significativa dalle ricerche su PubMed sulla diagnosi interdisciplinare delle malocclusioni è la drastica diminuzione a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions diagnosi interdisciplinari delle malocclusioni]''</ref>


Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:
Questi risultati suggeriscono l'emergere della fase 4 nel modello di Kuhn, indicando un potenziale cambiamento paradigmatico. Alcuni preferiscono innovazioni incrementali, mentre altri favoriscono un nuovo percorso di "Innovazione Paradigmatica".
 
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|alt=|thumb|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.|400x400px]]


{{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}}
{{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}}


Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”.
In questo caso clinico di malocclusione, caratterizzato da un morso incrociato posteriore unilaterale e un morso aperto anteriore, sono raccomandati apparecchi ortodontici e possibilmente chirurgia ortognatica.<ref>{{cita libro  
 
Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;<ref>{{cita libro
| autore = Littlewood SJ
| autore2 = Kandasamy S
| autore3 = Huang G
| titolo = Retention and relapse in clinical practice
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28297088
| volume =
| opera = Aust Dent J
| anno = 2017
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1111/adj.12475
| OCLC =
}}</ref> si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.<ref>{{cita libro  
  | autore = Reichert I
  | autore = Reichert I
  | autore2 = Figel P
  | autore2 = Figel P
Line 438: Line 340:
  | DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5
  | DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref> Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.<ref>{{cita libro  
  }} Settembre;18(3):271-7.</ref> Il morso incrociato richiede un trattamento concomitante a causa della sua relazione funzionale con il morso aperto.<ref>{{cita libro  
  | autore = Miamoto CB
  | autore = Miamoto CB
  | autore2 = Silva Marques L  
  | autore2 = Silva Marques L  
Line 454: Line 356:
  | DOI =  
  | DOI =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref><ref>{{cita libro
  }} Gennaio-Febbraio; 23(1) 71–78.</ref>
| autore = Alachioti XS
| autore2 = Dimopoulou E
| autore3 = Vlasakidou A
| autore4 = Athanasiou AE
| titolo = Amelogenesis imperfecta and anterior open bite: Etiological, classification, clinical and management interrelationships
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/pmid/24987656/
| volume =
| opera = J Orthod Sci
| anno = 2014
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.4103/2278-0203.127547
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Mizrahi E
| titolo = A review of anterior open bite
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/284793
| volume =
| opera = Br J Orthod
| anno = 1978
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>


È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).
In questo caso, il paziente ha rifiutato il trattamento, insistendo sul fatto che la sua funzione masticatoria fosse a posto. Il dentista ha risposto spiegando i rischi a lungo termine di lasciare la malocclusione non trattata, ma ha rispettato la decisione del paziente di rifiutare il trattamento.


Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.<blockquote>''Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».''
Il caso illustra la complessità della diagnosi della malocclusione, che coinvolge più delle sole discrepanze occlusali. Test elettrofisiologici specifici, come i potenziali evocati motori e i test di riflesso della mandibola, possono rivelare simmetria funzionale nel sistema masticatorio nonostante i problemi occlusali.
''La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura».''


''Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale».''</blockquote>Ora la conclusione resta molto critica perché potremmo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”.
<gallery mode="slideshow">
 
File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.
È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:<ref name="wasser" /> che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità.
File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|'''Figura 1b:''' Test dei potenziali evocati motori che mostra simmetria nei muscoli masseteri destro e sinistro.
File:Jaw Jerk .jpg|'''Figura 1c:''' Test di riflesso della mandibola che rivela simmetria funzionale nel sistema masticatorio.
File:Mechanic Silent Period.jpg|'''Figura 1d:''' Periodo silente meccanico evocato che mostra dinamiche neuromuscolari equilibrate nonostante la malocclusione.
</gallery>


L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti.
Questi risultati elettrofisiologici sfidano le interpretazioni convenzionali della malocclusione, evidenziando l'importanza di diagnosi interdisciplinari che considerino la funzione neuromuscolare oltre alle discrepanze occlusali.


Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento <math>T_n </math>, sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”.
<blockquote>''Dismorfismi Occlusali e Non Malocclusione ......che, come vedremo a breve, è un argomento completamente diverso.''</blockquote>
 
Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.
 
 
 
<gallery mode="slideshow">
File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|'''Figura 1b:''' Potenziale evocato dal motorio da stimolazione elettrica transcraniale delle radici del trigemino. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
File:Jaw Jerk .jpg|'''Figura 1c:''' Riflesso mandibolare evocato dalla percussione del mento attraverso un martello neurologico piezoelettrico.Si noti la simmetria funzionale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
File:Mechanic Silent Period.jpg|'''Figura 1d:''' Periodo silenzioso meccanico evocato dalla percussione del mento attraverso un martello neurologico innescato. Si noti la simmetria funzionale calcolata sull'area integrale dei masseteri destro e sinistro.
</gallery>Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di...
 
{{qnq|Dismorfismi occlusali e non Malocclusione |....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa}}


==Conclusione==
==Conclusione==
Prima ancora di trarre conclusioni, occorre fare chiarezza concettuale su alcuni punti fondamentali che ovviamente verranno trattati in dettaglio nei capitoli specifici di Masticationpedia.
Prima di concludere, dobbiamo chiarire che il sistema masticatorio è un "Sistema Complesso"<ref>https://en.wikipedia.org/wiki/Complex_system</ref>, non un semplice meccanismo biomeccanico incentrato esclusivamente sull'occlusione dentale. L'occlusione è solo un sottoinsieme all'interno di un contesto più ampio che include recettori parodonto, fusi neuromuscolari, unità motorie, sistema nervoso centrale e articolazione temporomandibolare. Questa interazione crea " {{Tooltip|Comportamento Emergente|Il **periodo silente masseterino** (MSP) è un esempio rilevante di comportamento emergente nella neurofisiologia masticatoria. Questo riflesso viene attivato da colpi improvvisi al mento, portando a una breve cessazione dell'attività elettrica nel muscolo massetere, ed è strettamente correlato al reclutamento delle unità motorie. Durante l'MSP, c'è una specifica modulazione del reclutamento delle unità motorie, regolata dal sistema nervoso centrale, per rispondere agli stimoli esterni. Nel contesto del comportamento emergente, questo riflesso non è limitato a un singolo muscolo, ma rappresenta una risposta coordinata che coinvolge sinergie tra vari centri neuronali e muscoli antagonisti. Questa integrazione stabilizza la mandibola, adattandosi in tempo reale alla forza dello stimolo e producendo una risposta adattativa. Matematicamente, possiamo descrivere la probabilità <math>P(R)</math> di una risposta emergente come funzione delle variabili in ingresso <math>x_1, x_2, \ldots, x_n</math> che influenzano l'attivazione delle unità motorie: <math>P(R) = f(x_1, x_2, \ldots, x_n)</math> dove <math>f</math> rappresenta l'interazione non lineare tra gli stimoli in arrivo (come il tipo e l'intensità del colpo al mento) e i processi di integrazione centrale del sistema trigeminale. Questo modello aiuta a comprendere come l'MSP rifletta una risposta integrata e adattativa che emerge da circuiti neurofisiologici complessi piuttosto che da un singolo percorso neurale.}}," o comportamento masticatorio.


Il Sistema Masticatorio va considerato come un “'''Sistema Complesso'''”,<ref>''[[wikipedia:Complex system|Complex system]]'' <!--123-->in [https://en.wikipedia.org/wiki/ Wikipedia]</ref> non come un Sistema Biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentale, perché in questo senso l'”Occlusione” non è altro che un sottoinsieme del Sistema Complesso che interagisce con gli altri sottoinsiemi, come recettori parodontali, fusi neuromuscolari, reclutamento di unità motorie, sistema nervoso centrale, articolazione temporo-mandibolare, ecc., per dare forma ad un “Comportamento Emergente”, quello masticatorio.
Il comportamento emergente non può essere completamente spiegato analizzando un singolo sottoinsieme; piuttosto, deve essere valutata l'integrità dell'intero sistema. Un notevole movimento intellettuale che affronta questa sfida è l'opera di Kazem Sadegh-Zadeh, "Handbook of Analytic Philosophy of Medicine."<ref>{{cita libro  
 
La particolarità di questo concetto è che non è possibile interpretare o prevedere il “Comportamento Emergente” di un Sistema estraendo dati oggettivi da un singolo sottoinsieme. Occorre invece quantificare l'integrità del Sistema nella sua interezza, e solo allora si può tentare una segmentazione dell'insieme per fare una descrizione analitica del nodo stesso. Ci sono movimenti intellettuali e scientifici molto importanti che si occupano di questo problema; a questo proposito mi viene in mente lo straordinario lavoro del Prof. Kazem Sadegh-Zadeh: Handbook of Analytic Philosophy of Medicine.<ref>{{cita libro  
  | autore = Sadegh-Zadeh Kazem
  | autore = Sadegh-Zadeh Kazem
  | titolo = Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
  | titolo = Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
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  | DOI = 10.1007/978-94-007-2260-6
  | DOI = 10.1007/978-94-007-2260-6
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  }}</ref>
  }}.</ref>
 
Nel caso presentato, la questione viene risolta nella seguente logica linguistica:
 
I sottoinsiemi del Sistema Masticatorio (denti, occlusione, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli, ecc.) sono in uno stato di “Coerenza” con il Sistema Nervoso Trigemino Centrale (vedi figure 1b, 1c e 1d), quindi il termine “Malocclusione” non può essere utilizzato, si dovrebbe invece considerare la frase “Dismorfismo occlusale”.
:{{q2|Ciò non significa abolire le cure riabilitative protesiche, ortodontiche e ortognatiche masticatorie: al contrario, questa forma mentis tende a restituire le conoscenze mediche alle discipline riabilitative odontoiatriche, oltre ad offrire un'alternativa al riduzionismo scientifico che converge in un'interpretazione deterministica del fenomeno biologico .|}}


Andare oltre i perimetri specialistici delle discipline, come precedentemente riportato sull'interdisciplinarietà, aiuta ad ampliare i modelli diagnostici e terapeutici come si può notare nel [[OrthoNeuroGnathodontics on 2° Class patient|Clinical case]]  in cui viene riportato un paziente trattato con la metodica OrthoNeuroGnathodontic.
I vari sottoinsiemi del sistema masticatorio, come denti, occlusione, articolazioni e muscoli, mostrano "Coerenza" con il Sistema Nervoso Trigeminale Centrale, come mostrato nei test elettrofisiologici. Pertanto, "malocclusione" potrebbe non essere il termine appropriato; sarebbe più accurato parlare di "Dismorfismi Occlusali".
 
In questo modo si presenta una visione d'insieme dell'intero Sistema Masticatorio al fine di riunire le componenti estetiche e funzionale-neurofisiologiche per determinare la “Stabilità Occlusale” ed evitare le “Recidive”, soprattutto nei trattamenti ortodontici e ortognatici.<ref>{{cita libro
| autore = Al-Moraissi EA
| autore2 = Wolford LM
| titolo = Is Counterclockwise Rotation of the Maxillomandibular Complex Stable, Compared With Clockwise Rotation, in the Correction of Dentofacial Deformities? A Systematic Review and Meta-Analysis
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27371873
| volume =
| opera = J Oral Maxillofac Surg
| anno = 2016
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| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1016/j.joms.2016.06.001
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}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Hoffmannová J
| autore2 = Foltán R
| autore3 = Vlk M
| autore4 = Klíma K
| autore5 = Pavlíková G
| autore6 = Bulik O
| autore7 =
| titolo = Factors affecting the stability of bilateral sagittal split osteotomy of a mandible
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19537679
| volume =
| opera = Prague Med Rep
| anno = 2008
| editore =
| città =
| ISBN =
| PMID = 19537679
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>


Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno ampiamente trattati sia in questo capitolo che in quella che chiamiamo “Scienza Straordinaria”. Intanto, in un doveroso diversivo il nostro colorito amico Linus Sapiens, l'omino giallo a sinistra, ci chiede:
{{q2|Considerare il sistema masticatorio come un "Sistema Complesso" non nega le terapie riabilitative esistenti come protesi o ortodonzia, ma mira piuttosto ad arricchirle considerando una prospettiva interdisciplinare più ampia.}}


{{q4|Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?|Domanda non banale, iniziamo a parlare, allora, di [[the logic of medical language]]}}
Questo approccio, esemplificato nei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici, integra aspetti estetici e neurofisiologici per ottenere "Stabilità Occlusale" e prevenire "Recidive."<ref>Essam Ahmed Al-Moraissi, Larry M Wolford. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27371873/ La Rotazione Antioraria del Complesso Maxillomandibolare è Stabile Rispetto alla Rotazione Oraria nella Correzione delle Deformità Dentofacciali? Una Revisione Sistematica e Meta-Analisi]. J Oral Maxillofac Surg.. 2016 Ott;74(10):2066.e1-2066.e12.doi: 10.1016/j.joms.2016.06.001. Epub 2016 11 Giugno.
</ref><ref>J Hoffmannová, R Foltán, M Vlk, K Klíma, G Pavlíková, O Bulik. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19537679/ Fattori che influenzano la stabilità dell'osteotomia sagittale bilaterale del ramo della mandibola].Prague Med Rep. 2008;109(4):286-97.
</ref> Pur non sostituendo i trattamenti tradizionali, questo modello cerca di espandere la conoscenza medica e le pratiche interdisciplinari in odontoiatria.


Nel frattempo, facciamo una pausa con una domanda da Linus Sapiens, la nostra curiosa figura gialla a sinistra. Ci ricorda l'importanza di rimanere aperti a nuove prospettive nella scienza masticatoria.


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Latest revision as of 13:43, 25 October 2024

Introduzione

 

Masticationpedia
Article by  Gianni Frisardi

 

Abstract: Il sistema masticatorio, che comprende denti, occlusione, muscoli, articolazioni e sistema nervoso centrale, è sempre più compreso come un sistema complesso piuttosto che come un semplice meccanismo biomeccanico. Questo cambiamento di prospettiva si allinea alle fasi dei cambiamenti di paradigma di Thomas Kuhn, dove le anomalie nei modelli tradizionali innescano la ricerca di nuovi paradigmi. Nel contesto di Masticationpedia, emerge un nuovo approccio interdisciplinare alla diagnosi e al trattamento della malocclusione, concentrandosi su "Dismorfismi Occlusali" piuttosto che su "malocclusione".

Recenti progressi nei test elettrofisiologici, come i potenziali evocati motori e i riflessi della mandibola, rivelano una simmetria funzionale nel sistema masticatorio, anche in pazienti con discrepanze occlusali. Questa scoperta sfida la comprensione tradizionale della malocclusione, suggerendo che le dinamiche neuromuscolari giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione masticatoria. Di conseguenza, sono necessarie diagnosi interdisciplinari che considerino sia i fattori occlusali che quelli neuromuscolari per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.

Questo cambiamento di paradigma ha implicazioni per le attuali terapie riabilitative, tra cui ortodonzia e protesi, che si sono tradizionalmente concentrate sul raggiungimento della stabilità occlusale. Tuttavia, considerare il sistema masticatorio come un sistema complesso richiede un approccio integrativo che incorpora sia fattori estetici che neurofisiologici per prevenire le recidive e ottenere una stabilità funzionale a lungo termine. Il campo emergente dei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici esemplifica questo approccio interdisciplinare, offrendo strategie innovative per affrontare i disturbi masticatori.

Guardando il sistema masticatorio attraverso la lente della scienza della complessità, il campo dell'odontoiatria può ampliare la propria comprensione della stabilità e della disfunzione occlusale, portando infine a nuovi paradigmi di trattamento che migliorano i risultati per i pazienti. Questo nuovo modello non sostituisce i trattamenti tradizionali, ma cerca di arricchirli con una prospettiva interdisciplinare più ampia, in linea con l'evoluzione della scienza della riabilitazione masticatoria.

Ab ovo [1]

Prima di addentrarci nell'analisi di Masticationpedia, dobbiamo prima introdurre alcune considerazioni preliminari, in particolare riguardo a due dimensioni fondamentali—sociale e scientifico-clinica—che caratterizzano sia l'era attuale che quella immediatamente precedente.

Le fasi del cambiamento di paradigma secondo Thomas Kuhn

Negli ultimi cento anni, le innovazioni tecnologiche e metodologiche [2] sono aumentate esponenzialmente, specialmente in odontoiatria. Questi sviluppi hanno avuto un impatto significativo sulla decisione, le scuole di pensiero e i principi fondamentali, con l'esplicito obiettivo di migliorare la qualità della vita, come enfatizzato nella "Scienza dell'Esposizione nel XXI Secolo". [3] Tuttavia, questa crescita esponenziale nasconde ambiguità concettuali—o, praticamente parlando, "effetti collaterali"—che, sebbene spesso sottovalutate, possono sfidare le certezze scientifiche, rendendole più probabilistiche. [4] Questi aspetti sensibili della realtà sociale, scientifica e clinica attuale, apparentemente in conflitto, si dimostreranno alla fine complementari. Questa evoluzione segue il concetto di "Progresso della Scienza", secondo l'interpretazione di Kuhn dell'"Epistemologia".

Nella sua opera più famosa, Thomas Kuhn sostiene che la scienza avanza attraverso cicli distinti che riflettono le sue dinamiche operative. [5][6] Kuhn posita che la scienza è strutturata attorno ai paradigmi e stabilisce una chiara demarcazione tra scienza e pseudoscienza basata sulla presenza di un paradigma condiviso. L'evoluzione del progresso scientifico è rappresentata come una curva continua interrotta da discontinuità, rappresentate dai cambiamenti di paradigma.

In questi periodi di crisi, gli scienziati agiscono come risolutori di problemi, cercando di risolvere anomalie. Queste "rivoluzioni scientifiche" avvengono quando il paradigma esistente non può più interpretare nuove anomalie, spingendo la comunità scientifica verso nuovi paradigmi che si allineano meglio con le osservazioni.

Le fasi di Kuhn in Odontoiatria

Thomas Kuhn identifica cinque fasi distinte nell'evoluzione di un paradigma scientifico—un processo cruciale per Masticationpedia. Tuttavia, per allinearsi con l'ambito del progetto, ci concentreremo sulle tre fasi più significative, come indicato nell'indice del libro.

Fase 2, o Scienza Normale: In questa fase, gli scienziati risolvono problemi per rafforzare la corrispondenza tra il paradigma e la realtà naturale. Questa fase stabilisce i principi su cui si basa la ricerca futura e produce la maggior parte della letteratura scientifica. Qui sorgono "anomalie"—eventi che contraddicono il paradigma dominante.

Fase 4, o la Crisi del Paradigma: Durante questa fase, emergono nuovi paradigmi mentre quello dominante viene rifiutato. Masticationpedia affronterà la crisi nella riabilitazione masticatoria rivedendo teorie, assiomi e criteri diagnostici, portando alla Fase 5.

Fase 5, o la Rivoluzione Scientifica: Durante questo periodo, la comunità scientifica dibatte quale paradigma adottare. Il paradigma scelto potrebbe non essere il "più vero", ma quello che ottiene il maggior supporto. In Masticationpedia, sarà introdotto un nuovo modello nella riabilitazione masticatoria, incentrato su inferenze basate sui dati piuttosto che su modelli basati sui sintomi.

Il concetto di Kuhn dà priorità all'expertise specifica della disciplina, tuttavia, ciò contraddice la natura interdisciplinare della scienza moderna. Pertanto, è opportuno un'analisi dettagliata di questa discrepanza.


Epistemologia

Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?
Black Swan (Cygnus atratus) RWD.jpg
Duck-Rabbit illusion.jpg
Kuhn ha usato illusioni ottiche per dimostrare come un cambiamento di paradigma possa far percepire a una persona le stesse informazioni in modo completamente diverso.

Epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistēmē, che significa "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è il ramo della filosofia che studia le condizioni necessarie per acquisire conoscenze scientifiche e i metodi attraverso i quali esse vengono raggiunte.[7] In particolare, si riferisce all'indagine delle fondamenta, validità e limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi anglofoni, il termine "epistemologia" è spesso sinonimo di teoria della conoscenza o gnoseologia, che esamina lo studio della conoscenza in generale.

Il problema centrale dell'epistemologia, oggi come ai tempi di Hume,[8][9] è la questione della verificabilità. Secondo il paradosso di Hempel, ogni esempio che non contraddice una teoria la conferma, il che è descritto come:

Consideriamo la seguente affermazione: “Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale.” Possiamo rappresentare questo in logica come , dove: rappresenta "La persona ha TMD." rappresenta "La persona sperimenta dolore orofacciale." In questo caso, "Se una persona ha TMD, allora sperimenta dolore orofacciale" è equivalente a dire “o la persona non ha TMD (), oppure sperimenta dolore orofacciale ()”. La formula è vera nei seguenti casi: Se la persona non ha TMD (), l'affermazione è vera, indipendentemente dal dolore orofacciale. Se la persona ha TMD () e sperimenta dolore orofacciale (), l'affermazione è vera. L'affermazione è falsa solo se la persona ha TMD () ma non sperimenta dolore orofacciale (), contraddicendo la condizione di implicazione.

Nessuna teoria può essere definitivamente vera; mentre ci sono esperimenti finiti per confermarla, un numero infinito potrebbe confutarla.[10]

Ma non è tutto così ovvio...

...perché l'epistemologia evolve continuamente, anche in medicina:

P-value: In medicina, ad esempio, ci affidiamo all'inferenza statistica per confermare i risultati sperimentali, specificamente il P-valueIl p-value rappresenta la probabilità che i risultati osservati siano dovuti al caso, assumendo vera l'ipotesi nulla . Non dovrebbe essere usato come criterio binario (ad es., ) per decisioni scientifiche, poiché valori vicini alla soglia richiedono verifiche aggiuntive, come la cross-validation. p-hacking (ripetere test per ottenere significatività) aumenta i falsi positivi. Disegni sperimentali rigorosi e la trasparenza su tutti i test condotti possono mitigare questo rischio. L’errore di tipo I aumenta con i test multipli: per test indipendenti a soglia , il Family-Wise Error Rate (FWER) è . La correzione di Bonferroni divide la soglia per , , ma può aumentare i falsi negativi. La False Discovery Rate (FDR) di Benjamini-Hochberg permette più scoperte con una proporzione accettabile di falsi positivi. L’approccio bayesiano usa conoscenze precedenti per bilanciare prior e dati con una distribuzione posteriore, offrendo un’alternativa valida al p-value. Per combinare i p-value di più studi, la meta-analisi usa metodi come quello di Fisher: . In sintesi, il p-value rimane utile se contestualizzato e integrato con altre misure, come intervalli di confidenza e approcci bayesiani., un "test di significatività" che valuta la validità dei dati. Tuttavia, anche questo concetto radicato ora è messo in discussione. Uno studio recente ha evidenziato una campagna nella rivista "Nature" contro l'uso del p-value.[11] Firmata da oltre 800 scienziati, questa campagna segna una "rivoluzione silenziosa" nell'inferenza statistica, incoraggiando un approccio riflessivo e modesto alla significatività.[12][13][14] L'American Statistical Association ha contribuito a questa discussione pubblicando un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p < 0.05." Esso offre nuovi modi per esprimere la significatività della ricerca e abbraccia l'incertezza.[15]

Interdisciplinarità: Risolvere problemi basati sulla scienza richiede sempre più ricerca interdisciplinare (IDR), come sottolineato dal progetto Horizon 2020 dell'Unione Europea. [16] Tuttavia, l'IDR presenta sfide cognitive, in parte a causa del predominante "Paradigma Fisico della Scienza" che limita il suo riconoscimento. Il "Paradigma Ingegneristico della Scienza" è stato proposto come alternativa, concentrandosi su strumenti tecnologici e collaborazione. I ricercatori hanno bisogno di "scaffolds metacognitivi"—strumenti per migliorare la comunicazione interdisciplinare e la costruzione della conoscenza.[17][18]

Interdisciplinarità

Una visione superficiale potrebbe suggerire un conflitto tra la disciplinarità del "Paradigma Fisico della ScienzaIl "Paradigma Fisico della Scienza" descrive un approccio epistemologico prevalente nelle scienze fisiche, incentrato su modelli deterministici e metodologie sperimentali rigorose. Questo paradigma si basa su osservazioni empiriche e sul metodo scientifico per cercare leggi universali che governano i fenomeni naturali. Caratteristiche chiave 1. Determinismo: Assume che i fenomeni naturali seguano leggi fisse, permettendo previsioni accurate basate su condizioni iniziali. 2. Misurabilità e riproducibilità: Sottolinea misurazioni quantitative ed esperimenti riproducibili per confermare risultati in diversi contesti. 3. Isolamento delle variabili: Si concentra sull'analisi di effetti specifici isolando le variabili, spesso idealizzando sistemi in condizioni controllate. Sebbene efficace nelle scienze naturali classiche, il paradigma fisico ha limitazioni in campi complessi come la neurofisiologia, dove le interazioni dinamiche e la variabilità sfidano i modelli deterministici. Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria: Nella neurofisiologia masticatoria, il paradigma fisico aiuta a sviluppare modelli di base, ma non riesce a spiegare i comportamenti emergenti, come il reclutamento delle unità motorie in risposta a stimoli complessi. Verso un Paradigma Integrato: Emergente è un "Paradigma Ingegneristico della Scienza", che offre un approccio più adattivo che considera la complessità, permettendo modelli predittivi più flessibili che tengono conto delle interazioni non lineari nei sistemi biologici." (che evidenzia anomalie) e l'interdisciplinarità del "Paradigma Ingegneristico della ScienzaIl Paradigma Ingegneristico della Scienza enfatizza le applicazioni pratiche, la collaborazione interdisciplinare e la comprensione dei sistemi complessi. Contrasta con i modelli deterministici tradizionali, concentrandosi invece sulla risoluzione di problemi del mondo reale, particolarmente in campi come biologia, medicina e scienze sociali. Caratteristiche chiave Orientamento alla Risoluzione dei Problemi: Prioritizza soluzioni a questioni complesse rispetto a modelli puramente teorici. Collaborazione Interdisciplinare: Incoraggia l'integrazione della conoscenza proveniente da varie discipline, migliorando la comprensione attraverso esperienze condivise. Focus sui Sistemi Complessi: Riconosce il comportamento emergente e l'interconnettività dei componenti del sistema, riconoscendo che i risultati possono essere imprevedibili e non lineari. Processo Iterativo: Abbraccia un approccio adattivo, affinando i modelli in base ai dati empirici e al feedback per migliorare la reattività.Integrazione Tecnologica: Applica principi ingegneristici per migliorare la progettazione della ricerca e l'analisi dei dati, utilizzando simulazioni e modellazione computazionale. Applicazione nella Neurofisiologia Masticatoria Nella neurofisiologia masticatoria, questo paradigma promuove strumenti diagnostici e approcci terapeutici innovativi. Integrando neurofisiologia, biomeccanica e scienza dei materiali, fornisce una visione completa della funzione e disfunzione della mandibola. Il Paradigma Ingegneristico della Scienza promuove collaborazione e innovazione, portando infine a progressi che migliorano la nostra comprensione dei sistemi complessi e migliorano i risultati pratici in vari campi." (incentrato sugli scaffolds metacognitivi). Tuttavia, queste prospettive non sono in conflitto; sono complementari e guidano l'"Innovazione Paradigmatica" nella scienza.

Si potrebbe dire che le "Innovazioni" rappresentano i "Progressi della Scienza", come illustrato nell'articolo "Basi Scientifiche dell'Odontoiatria" di Yegane Guven, che esplora l'impatto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'odontoiatria.[19] Il vero progresso scientifico non è realizzato solo attraverso "Innovazioni Incrementali" o "Innovazioni Radicali", ma attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".

Le "Innovazioni Paradigmatiche" rappresentano un cambiamento di pensiero che si diffonde attraverso l'umanità, influenzando la società su molti livelli, dalla rivoluzione copernicana ai metodi stocastici applicati ai fenomeni biologici.[20]

Questo contesto epistemologico, che include iniziative come i Criteri Diagnostici di Ricerca per i Disturbi Temporomandibolari (RDC/TMD) e la Medicina Basata sulle Evidenze, si allinea con l'obiettivo di Masticationpedia di evidenziare anomalie che stimolino cambiamenti nel pensiero scientifico, portando infine a "Innovazione Paradigmatica".

Malocclusione Dentale

"Malocclusione" deriva dal latino "malum", che significa "cattivo" o "sbagliato", e si riferisce a una chiusura impropria dei denti.[21] La nozione di "chiusura" può sembrare intuitiva, ma "cattivo" richiede una considerazione attenta in un contesto medico.

Una ricerca per "Malocclusione" su PubMed ha prodotto 33.309 articoli,[22] riflettendo una mancanza di consenso sul termine. Lo studio di Smaglyuk e colleghi sottolinea l'importanza di un approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni.[23]

«La diagnosi, le strategie di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformità dento-facciali devono essere affrontate considerando l'organismo nel suo insieme. Questo è particolarmente importante nei bambini, la cui struttura fisica è ancora in formazione. L'interconnessione di vari organi e sistemi è cruciale per una pianificazione terapeutica efficace.»

Un'altra osservazione significativa dalle ricerche su PubMed sulla diagnosi interdisciplinare delle malocclusioni è la drastica diminuzione a soli quattro articoli.[24]

Questi risultati suggeriscono l'emergere della fase 4 nel modello di Kuhn, indicando un potenziale cambiamento paradigmatico. Alcuni preferiscono innovazioni incrementali, mentre altri favoriscono un nuovo percorso di "Innovazione Paradigmatica".

Cosa significa "Malocclusione"?

In questo caso clinico di malocclusione, caratterizzato da un morso incrociato posteriore unilaterale e un morso aperto anteriore, sono raccomandati apparecchi ortodontici e possibilmente chirurgia ortognatica.[25] Il morso incrociato richiede un trattamento concomitante a causa della sua relazione funzionale con il morso aperto.[26]

In questo caso, il paziente ha rifiutato il trattamento, insistendo sul fatto che la sua funzione masticatoria fosse a posto. Il dentista ha risposto spiegando i rischi a lungo termine di lasciare la malocclusione non trattata, ma ha rispettato la decisione del paziente di rifiutare il trattamento.

Il caso illustra la complessità della diagnosi della malocclusione, che coinvolge più delle sole discrepanze occlusali. Test elettrofisiologici specifici, come i potenziali evocati motori e i test di riflesso della mandibola, possono rivelare simmetria funzionale nel sistema masticatorio nonostante i problemi occlusali.

Questi risultati elettrofisiologici sfidano le interpretazioni convenzionali della malocclusione, evidenziando l'importanza di diagnosi interdisciplinari che considerino la funzione neuromuscolare oltre alle discrepanze occlusali.

Dismorfismi Occlusali e Non Malocclusione ......che, come vedremo a breve, è un argomento completamente diverso.

Conclusione

Prima di concludere, dobbiamo chiarire che il sistema masticatorio è un "Sistema Complesso"[27], non un semplice meccanismo biomeccanico incentrato esclusivamente sull'occlusione dentale. L'occlusione è solo un sottoinsieme all'interno di un contesto più ampio che include recettori parodonto, fusi neuromuscolari, unità motorie, sistema nervoso centrale e articolazione temporomandibolare. Questa interazione crea " Comportamento EmergenteIl **periodo silente masseterino** (MSP) è un esempio rilevante di comportamento emergente nella neurofisiologia masticatoria. Questo riflesso viene attivato da colpi improvvisi al mento, portando a una breve cessazione dell'attività elettrica nel muscolo massetere, ed è strettamente correlato al reclutamento delle unità motorie. Durante l'MSP, c'è una specifica modulazione del reclutamento delle unità motorie, regolata dal sistema nervoso centrale, per rispondere agli stimoli esterni. Nel contesto del comportamento emergente, questo riflesso non è limitato a un singolo muscolo, ma rappresenta una risposta coordinata che coinvolge sinergie tra vari centri neuronali e muscoli antagonisti. Questa integrazione stabilizza la mandibola, adattandosi in tempo reale alla forza dello stimolo e producendo una risposta adattativa. Matematicamente, possiamo descrivere la probabilità di una risposta emergente come funzione delle variabili in ingresso che influenzano l'attivazione delle unità motorie: dove rappresenta l'interazione non lineare tra gli stimoli in arrivo (come il tipo e l'intensità del colpo al mento) e i processi di integrazione centrale del sistema trigeminale. Questo modello aiuta a comprendere come l'MSP rifletta una risposta integrata e adattativa che emerge da circuiti neurofisiologici complessi piuttosto che da un singolo percorso neurale.," o comportamento masticatorio.

Il comportamento emergente non può essere completamente spiegato analizzando un singolo sottoinsieme; piuttosto, deve essere valutata l'integrità dell'intero sistema. Un notevole movimento intellettuale che affronta questa sfida è l'opera di Kazem Sadegh-Zadeh, "Handbook of Analytic Philosophy of Medicine."[28]

I vari sottoinsiemi del sistema masticatorio, come denti, occlusione, articolazioni e muscoli, mostrano "Coerenza" con il Sistema Nervoso Trigeminale Centrale, come mostrato nei test elettrofisiologici. Pertanto, "malocclusione" potrebbe non essere il termine appropriato; sarebbe più accurato parlare di "Dismorfismi Occlusali".

«Considerare il sistema masticatorio come un "Sistema Complesso" non nega le terapie riabilitative esistenti come protesi o ortodonzia, ma mira piuttosto ad arricchirle considerando una prospettiva interdisciplinare più ampia.»

Questo approccio, esemplificato nei trattamenti OrthoNeuroGnathodontici, integra aspetti estetici e neurofisiologici per ottenere "Stabilità Occlusale" e prevenire "Recidive."[29][30] Pur non sostituendo i trattamenti tradizionali, questo modello cerca di espandere la conoscenza medica e le pratiche interdisciplinari in odontoiatria.

Nel frattempo, facciamo una pausa con una domanda da Linus Sapiens, la nostra curiosa figura gialla a sinistra. Ci ricorda l'importanza di rimanere aperti a nuove prospettive nella scienza masticatoria.

Question 2.jpg

Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?


Bibliography & references
  1. Latino per 'sin dall'inizio'
  2. Heft MW, Fox CH, Duncan RP, «Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice», in JDR Clin Trans Res, 2019».
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  8. David Hume (1711–1776) è stato un filosofo scozzese.
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