Difference between revisions of "The logic of medical language - it"

 
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Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio:
Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio:
*[[The logic of classical language|Classical language]],
*[[Logica di Linguaggio classico,]]
*[[The logic of classical language/it|Logica di Linguaggio classico,]]
*[[Logica di linguaggio probabilistico,]]
*[[Logic of Probabilistic language|Probabilistic language]],
*[[Logica sfocata]]
*[[Logic of Fuzzy language|Fuzzy logic]] and
*[[Logica di sistema|Logica di Sistema]]
*[[Logic of System language|Logic of System]].


===Clinical case and logic of medical language===
===Caso clinico e logica del linguaggio medico===
Patient Mary Poppins (obviously a fictitious name) was followed and treated for over 10 years by multiple colleagues, including dentists, family doctors, neurologists and dermatologists. Her brief story is as follows:
La paziente Mary Poppins (ovviamente un nome fittizio) è stata seguita e curata per oltre 10 anni da più colleghi, tra cui dentisti, medici di famiglia, neurologi e dermatologi. La sua breve storia è la seguente:
*the woman first noticed small patches of abnormal pigmentation on the right side of her face at the age of 40 (she was now 50). <br>On her admission to a dermatological division, a skin biopsy was performed, and it was consistent with the diagnosis of localized scleroderma of the face ('''morphea''');<br>corticosteroids were prescribed.
*la donna ha notato per la prima volta piccole macchie di pigmentazione anormale sul lato destro del viso all'età di 40 anni (ora ne aveva 50). Al suo ricovero in reparto dermatologico è stata eseguita una biopsia cutanea, coerente con la diagnosi di sclerodermia localizzata del viso (''morfea''); sono stati prescritti corticosteroidi.
*At the age of 44, she began to have involuntary contractions of the right masseter and temporal muscles; the contractions increased in duration and frequency over the years. The spasmodic contractions were referred to by the patient as both day and night lock.<br>At her first neurological evaluation, dyschromia was less evident. Still, her face was asymmetrical due to a slight indentation of the right cheek and marked hypertrophy of the masseter and right temporal muscles. <br>The diagnoses were varied, due to the limitation of the medical language as we will see below.
*All'età di 44 anni iniziò ad avere contrazioni involontarie del massetere destro e dei muscoli temporali; le contrazioni sono aumentate di durata e frequenza nel corso degli anni. Le contrazioni spasmodiche sono state indicate dal paziente sia come blocco diurno che notturno. Alla sua prima valutazione neurologica, la discromia era meno evidente. Tuttavia, il suo viso era asimmetrico a causa di una leggera rientranza della guancia destra e di una marcata ipertrofia del massetere e dei muscoli temporali destro. Le diagnosi erano varie, a causa della limitazione del linguaggio medico come vedremo di seguito.


The clinical scenario can be reduced to the following: the patient expresses in her natural language the psychophysical state that has long afflicted her; the dentist, after having performed a series of tests such as anamnesis, a stratigraphy and a CT scan of the TMJ (Figures 1, 2 and 3), concludes with a diagnosis of 'Temporomandibular Disorders', which we call 'TMDs'<ref>{{cita libro  
Lo scenario clinico si può ridurre al seguente: la paziente esprime con il suo linguaggio naturale lo stato psicofisico che la affligge da tempo; il dentista, dopo aver eseguito una serie di esami come l'anamnesi, una stratigrafia e una TC dell'ATM (Figure 1, 2 e 3), conclude con una diagnosi di 'Disturbi Temporomandibolari', che chiamiamo 'DTM'<ref>{{cita libro  
  | autore = Tanaka E
  | autore = Tanaka E
  | autore2 = Detamore MS
  | autore2 = Detamore MS
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  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | PMID = 30122441
  | PMID = 30122441
  }}</ref>; the neurologist remains instead on a diagnosis of organic neuromotor pathology of the 'neuropathic Orofacial Pain' (<sub>n</sub>OP) type, excluding the TMDs component, or does not consider the main cause. To not sympathize with either the dentist or the neurologist in this context, we will consider the patient suffering from ‘TMDs/<sub>n</sub>OP’; so nobody fights.{{q4|<!--31-->But who will be right?}}
  }}</ref>; il neurologo rimane invece su una diagnosi di patologia neuromotoria organica di tipo 'Dolore Orofacciale Neuropatico' (nOP), escludendo la componente TMD, oppure non ne considera la causa principale. Per non simpatizzare né con il dentista né con il neurologo in questo contesto, considereremo il paziente affetto da "TMDs/nOP"; quindi nessuno combatte.{{q4|Ma chi avrà ragione?}}


We are obviously in front of a series of topics that deserve adequate discussion because they concern clinical diagnostics.
Siamo ovviamente di fronte ad una serie di temi che meritano un'adeguata discussione perché riguardano la diagnostica clinica.


Unlike the formal languages of mathematics, logic and computer programming (which are artificial systems of signs with precise rules of syntax and semantics), most scientific languages develop as a simple expansion of natural language with a mix of some technical terms. The medical language belongs to this intermediate category. It emerges from natural and everyday language by adding terms such as 'neuropathic pain', 'Temporomandibular Disorders', 'demyelination', 'allodynia', etc. This is why it has no specific and semantic syntax beyond the one it takes from natural language. For example, let's consider the term 'disease' referring to the patient Mary Poppins: this is a term that indicates the fundamental concept of medicine, disease at the base of nosology and clinical research and practice. It is expected to be a well-defined technical term, yet it is still an indefinite term.
A differenza dei linguaggi formali della matematica, della logica e della programmazione informatica (che sono sistemi artificiali di segni con precise regole di sintassi e semantica), la maggior parte dei linguaggi scientifici si sviluppa come una semplice espansione del linguaggio naturale con un mix di alcuni termini tecnici. Il linguaggio medico appartiene a questa categoria intermedia. Emerge dal linguaggio naturale e quotidiano aggiungendo termini come 'dolore neuropatico', 'Disturbi temporo-mandibolari', 'demielinizzazione', 'allodinia', ecc. Per questo non ha una sintassi specifica e semantica oltre a quella che prende dal linguaggio naturale . Consideriamo ad esempio il termine 'malattia' riferito alla paziente Mary Poppins: termine che indica il concetto fondamentale di medicina, malattia alla base della nosologia e della ricerca e pratica clinica. Dovrebbe essere un termine tecnico ben definito, ma è ancora un termine indefinito.


Nobody knows what it means precisely and, apart from some philosophers of medicine, nobody is interested in its exact meaning. For example, does 'disease' concern the subject/patient or the System (as a living organism)? And consequently: can a patient who is not sick in time <math>t_n</math> live together with a system already in a state of structural damage in time <math>t_{i,-1}</math>?
Nessuno sa cosa significhi esattamente e, a parte alcuni filosofi della medicina, nessuno è interessato al suo significato esatto. Ad esempio, la 'malattia' riguarda il soggetto/paziente o il Sistema (come organismo vivente)? E di conseguenza: un paziente che non è malato nel tempo <math>t_n</math> può convivere con un sistema già in stato di danno strutturale nel tempo <math>t_{i,-1}</math>?


''The term languishes without any semantics as if it were irrelevant or gratuitous and its derivatives share the same semantic obscurity with it.''<ref>{{cita libro
''Il termine linguaggio senza semantica come se fosse irrilevante o gratuito e i suoi derivati condividono con esso la stessa oscurità semantica.''<ref>{{cita libro
|autore=Sadegh-Zadeh Kazem
|autore=Sadegh-Zadeh Kazem
|titolo=Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
|titolo=Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
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|OCLC=
|OCLC=
}}</ref>
}}</ref>
;In breve
* la paziente Mary Poppins è malata o il sistema masticatorio?
* Si tratta invece di una malattia del 'Sistema' considerando il Sistema masticatorio nella sua totalità costituito da sottoinsiemi quali recettori, tessuto nervoso periferico e centrale, ossa mascellari, denti, lingua, pelle, ecc.,?
* Oppure si tratta di una malattia dell'"organo" che coinvolge in questo caso specifico l'articolazione temporo-mandibolare (ATM)?


;In short,
Queste brevi note dimostrano come le imprecisioni e le peculiarità del linguaggio naturale entrino nella medicina attraverso la sua forma sintattica e semanticamente sottosviluppata. Alcune di queste peculiarità dovrebbero essere affrontate con esempi clinici concreti.
* is the patient Mary Poppins sick, or is the chewing System damaged?
* Is it instead a 'System' disease considering the masticatory System in its entirety consisting of subsets such as receptors, peripheral and central nervous tissue, maxillary bones, teeth, tongue, skin, etc.,?
* Or, is it an 'organ' disease involving in this specific case the temporomandibular joint (TMJ)?
 
These brief notes demonstrate how the inaccuracies and peculiarities of natural language enter medicine through its syntactic and semantically underdeveloped form. We should deal with some of these peculiarities with concrete clinical examples.






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<center>
== Clinical approach==
== Approccio clinico==
(hover over the images)
(passa il mouse sopra le immagini)
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<center><gallery widths="350" heights="282" perrow="2" mode="slideshow">
File:Spasmo emimasticatorio.jpg|'''<!--46-->Figure 1:''' Patient reporting 'orofacial pain' in the right hemilateral face
File:Spasmo emimasticatorio.jpg|'''Figura 1:''' Paziente che riporta "dolore orofacciale" nella faccia emilaterale destra
File:Spasmo emimasticatorio ATM.jpg|'''<!--48-->Figure 2:''' <!--49-->Patient’s TMJ stratigraphy showing signs of condylar flattening and osteophyte
File:Spasmo emimasticatorio ATM.jpg|'''Figura 2:''' stratigrafia dell'ATM del paziente che mostra segni di appiattimento condilare e osteofiti
File:Atm1 sclerodermia.jpg|'''<!--50-->Figure 3:''' <!--51-->Computed tomography of the TMJ which confirms the stratigraphy in figure 2
File:Atm1 sclerodermia.jpg|'''Figura 3:''' Tomografia computerizzata dell'ATM che conferma la stratigrafia in figura 2
</gallery></center>
</gallery></center>






==What does a medical term mean==
==Cosa significa un termine medico==


Let us ask ourselves what "meaning" means.
Chiediamoci cosa significa "significato".


The Cambridge Dictionary says that "''The meaning of something is what it expresses or represents''"<ref>[https://dictionary.cambridge.org/dictionary/english/meaning Cambridge Dictionary online]</ref>. As simple as it may seem, the notion of "meaning" is rather generic and vague; there is still no commonly accepted answer to the question 'what does "meaning" mean?' Controversial theories of meaning have been advanced, and each has its advantages and shortcomings<ref>{{cita libro  
Il Cambridge Dictionary dice che "Il significato di qualcosa è ciò che esprime o rappresenta"<ref>[https://dictionary.cambridge.org/dictionary/english/meaning Cambridge Dictionary online]</ref>. Per quanto semplice possa sembrare, la nozione di "significato" è piuttosto generica e vaga; non esiste ancora una risposta comunemente accettata alla domanda "cosa significa "significato"?' Sono state avanzate teorie controverse sul significato e ognuna ha i suoi vantaggi e difetti<ref>{{cita libro  
  | autore = Blouw P
  | autore = Blouw P
  | autore2 = Eliasmith C
  | autore2 = Eliasmith C
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  }}</ref>.
  }}</ref>.


Traditionally, a term is displayed as a linguistic label meaning an object in a world, concrete or abstract. The term is thought to stand in the language as a representative for that object, e.g. ‘apple’ for the famous fruit. This term ‘apple’ will have the same meaning for the American child, the European adult or the Chinese elder, while the meaning ‘Orofacial Pain’ will have an intention for the neurologist, one for the dentist, and its own essence the unfortunate Mary Poppins.
Tradizionalmente, un termine viene visualizzato come un'etichetta linguistica che significa un oggetto in un mondo, concreto o astratto. Si pensa che il termine stia nella lingua come rappresentante di quell'oggetto, ad es. 'mela' per il famoso frutto. Questo termine 'mela' avrà lo stesso significato per il bambino americano, l'adulto europeo o l'anziano cinese, mentre il significato 'Dolore orofacciale' avrà un'intenzione per il neurologo, una per il dentista, e la sua stessa essenza la sfortunata Mary Poppins.


Such expressions do not derive their meaning from representing something in the world out there, but how they relate to other terms within one’s world or context.
Tali espressioni non traggono il loro significato dalla rappresentazione di qualcosa nel mondo là fuori, ma dal modo in cui si relazionano con altri termini all'interno del proprio mondo o contesto.


The meaning of ''pain'' for Mary Poppins is concerning what it can mean to her, to her conscience, and not about the external world: actually, asking the patient to attribute a numerical value to his pain, say from 0 to 10, makes no sense, has no meaning, because there isn't any internal normalizing reference to one's world or context. <br>
Il significato del dolore per Mary Poppins riguarda cosa può significare per lei, per la sua coscienza, e non per il mondo esterno: infatti, chiedere al paziente di attribuire al suo dolore un valore numerico, diciamo da 0 a 10, non ha senso , non ha significato, perché non c'è alcun riferimento normalizzante interno al proprio mondo o contesto.
The same is true for the neurologist who will give sense to the term 'pain in the right half face' solely in his/her context based on synapses, axons, ion channels, action potentials, neuropeptides etc.<br>
The dentist will do the same, based on his/her context consisting mainly of teeth, temporomandibular joint, masticatory muscles, occlusion etc.


Concepts should not be neglected when it comes to '<nowiki/>'''differential diagnosis'''', because they could be sources of clinical errors. For this reason, we should reflect on the modern philosophy of 'Meaning', which began with Gottlob Frege<ref>[[:wikipedia:Gottlob_Frege|Wikipedia entry]]</ref>, as a compound of "extension" and "intention" of a term that expresses a concept.
Lo stesso vale per il neurologo che darà senso al termine 'dolore nell'emifaccia destra' esclusivamente nel suo contesto basato su sinapsi, assoni, canali ionici, potenziali d'azione, neuropeptidi ecc.


The concept has its '''extension''' (it includes all beings with the same quality) and 'understanding' (a complex of markers referred to the idea). For example, the concept of ''pain'' refers to many human beings, but it is more generic (great extension, but little understanding). If we consider the pain in patients who receive, for example, dental implants, in patients with ongoing inflammatory dental pulpitis and patients with neuropathic pain (atypical odontalgia)<ref>{{cita libro  
Il dentista farà lo stesso, in base al suo contesto costituito principalmente da denti, articolazione temporo-mandibolare, muscoli masticatori, occlusione ecc.
 
 
 
I concetti non devono essere trascurati quando si parla di "'''diagnosi differenziale'''", perché potrebbero essere fonti di errori clinici. Per questo occorre riflettere sulla moderna filosofia del 'Significato', iniziata con Gottlob Frege,<ref>[[:wikipedia:Gottlob_Frege|Wikipedia entry]]</ref> come composto di “estensione” e “intenzione” di un termine che esprime un concetto.
 
Il concetto ha la sua estensione (include tutti gli esseri con la stessa qualità) e 'comprensione' (un complesso di marcatori riferiti all'idea). Ad esempio, il concetto di dolore si riferisce a molti esseri umani, ma è più generico (grande estensione, ma poca comprensione). Se consideriamo il dolore nei pazienti che ricevono, ad esempio, impianti dentali, nei pazienti con pulpite dentale infiammatoria in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica)<ref>{{cita libro  
  | autore = Porporatti AL
  | autore = Porporatti AL
  | autore2 = Bonjardim LR
  | autore2 = Bonjardim LR
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  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | PMID = 28118417
  | PMID = 28118417
  }}</ref> we'll have:
  }}</ref> avremo:
# Increases in the mechanical perception threshold and the sensory perception threshold related to C fibres' activation.
# Aumento della soglia di percezione meccanica e della soglia di percezione sensoriale legate all'attivazione delle fibre C.
# Somatosensory abnormalities such as allodynia, reduced mechanical perception and impaired pain modulation in patients with atypical odontalgia.
# Anomalie somatosensoriali come allodinia, ridotta percezione meccanica e ridotta modulazione del dolore in pazienti con odontalgia atipica.
# No somatosensory alteration after implant insertion, although patients report mild pain in the treated region.
# Nessuna alterazione somatosensoriale dopo l'inserimento dell'impianto, sebbene i pazienti riferiscano un lieve dolore nella regione trattata.


On ‘pain’ in general we can say that it has a wide extension and minimal understanding, but if we consider the type of pain mentioned above, for example in patients who receive dental implants, in patients with ongoing inflammatory dental pulpitis and in patients with neuropathic pain (atypical odontalgia), it becomes evident that the greater the understanding is, the smaller the extension.
Sul 'dolore' in generale possiamo dire che ha un'ampia estensione e una comprensione minima, ma se consideriamo il tipo di dolore sopra menzionato, ad esempio nei pazienti che ricevono impianti dentali, nei pazienti con pulpite infiammatoria dentale in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica), diventa evidente che maggiore è la comprensione, minore è l'estensione.


The '''intension''' of a concept, on the other hand, is a set of aspects that distinguish it from the others. These are the characteristics that differentiate the generic term of "pain", which by articulating the intension of a concept automatically reduces its extension. Obviously, though, various generality scales can descend from a concept depending on which aspect of its intension is articulated. That is why we could conceptually distinguish pain in the TMJ from neuropathic pain.
La 'I''ntensione''' di un concetto, invece, è un insieme di aspetti che lo distinguono dagli altri. Sono queste le caratteristiche che differenziano il termine generico di “dolore”, che articolando l'intensione di un concetto ne riduce automaticamente l'estensione. Ovviamente, però, da un concetto possono discendere varie scale di generalità a seconda di quale aspetto della sua intensione si articola. Ecco perché potremmo concettualmente distinguere il dolore nell'ATM dal dolore neuropatico.
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We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term ''<math>\mathrm{S}</math>'' with respect to a particular language <math>\mathrm{l}</math> is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’.
We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term ''<math>\mathrm{S}</math>'' with respect to a particular language <math>\mathrm{l}</math> is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’.


Precisely with reference to the '''context''' we must point out that:
Proprio con riferimento al contesto va precisato che:
#In the dental ‘context’, the term ''pain in the right half face'' represents a relatively large extension (so that it can be classified in an area that includes the ‘TMDs’) and an intension composed of a series of clinical characteristics perhaps supported by a series of instrumental radiological investigations, EMG, axiographic etc.
#In the neurological ‘context’, however, the term ''pain in the right half face'' represents a relatively wide ‘<sub>n</sub>OP’ extension and an intension composed of a series of clinical features, perhaps supported by a series of instrumental radiological investigations, EMG, somatosensory evoked potentials, etc.


This brief but essential argument allows us to ascertain how the linguistic expression of a medical language is vulnerable for a series of reasons; among these, please note semantic incompleteness, as well as how a meaning can be so different in different contexts that the terms ‘<sub>n</sub>OP’ or ' TMDs' become ambiguous with these premises<ref>{{cita libro  
# Nel 'contesto' dentale, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione relativamente ampia (tanto da poterlo classificare in un'area che comprende i 'TMD') e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, assiografiche ecc.
# Nel 'contesto' neurologico, invece, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione 'nOP' relativamente ampia e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche, forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, evocate somatosensoriali. potenziali, ecc.
 
Questa breve ma essenziale argomentazione permette di accertare come l'espressione linguistica di una lingua medica sia vulnerabile per una serie di ragioni; tra questi, si noti l'incompletezza semantica, nonché come un significato possa essere così diverso in contesti diversi che i termini "nOP" o "TMD" diventano ambigui con queste premesse.<ref>{{cita libro  
  | autore = Jääskeläinen SK
  | autore = Jääskeläinen SK
  | titolo =  Differential Diagnosis of Chronic Neuropathic Orofacial Pain: Role of Clinical Neurophysiology
  | titolo =  Differential Diagnosis of Chronic Neuropathic Orofacial Pain: Role of Clinical Neurophysiology
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  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | PMID = 31688325
  | PMID = 31688325
  }}</ref>.
  }}</ref>
==Ambiguity and Vagueness==
 
==Ambiguità e Vaghezza==
    
    
As said, beyond the language used, the meaning of a medical term also depends on the contexts from which it originates, and this can generate ‘ambiguity’ or ‘polysemy’ of the terms. A term is called ambiguous or polysemic if it has more than one meaning. Ambiguity and vagueness have been the subject of considerable attention in linguistics and philosophy<ref>{{cita libro  
 
Come detto, al di là del linguaggio utilizzato, il significato di un termine medico dipende anche dai contesti da cui proviene, e questo può generare “ambiguità” o “polisemia” dei termini. Un termine si dice ambiguo o polisemico se ha più di un significato. L'ambiguità e la vaghezza sono state oggetto di notevole attenzione in linguistica e filosofia;<ref>{{cita libro  
  | autore = Schick F
  | autore = Schick F
  | titolo = Ambiguity and Logic
  | titolo = Ambiguity and Logic
Line 241: Line 245:
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | PMID =  
  | PMID =  
  }}</ref>; but despite the significant detrimental effect of ambiguity and vagueness on adherence to and implementation of the Clinical Pratice Guideline (CPG)<ref>{{cita libro  
  }}</ref> ma nonostante il significativo effetto dannoso dell'ambiguità e della vaghezza sull'adesione e sull'attuazione delle Linee guida per la pratica clinica (CPG),<ref>{{cita libro  
  | autore = Codish S
  | autore = Codish S
  | autore2 = Shiffman RN
  | autore2 = Shiffman RN
Line 257: Line 261:
  | LCCN =  
  | LCCN =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>, these concepts have not been explored and differentiated yet in a medical context.
  }}</ref> questi concetti non sono stati ancora esplorati e differenziati in un contesto medico.


Doctors' interpretation of vague terms varies greatly<ref>{{cita libro  
L'interpretazione da parte dei medici di termini vaghi varia notevolmente,<ref>{{cita libro  
  | autore = Kong A
  | autore = Kong A
  | autore2 = Barnett GO
  | autore2 = Barnett GO
Line 277: Line 281:
  | LCCN =  
  | LCCN =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>, leading to a reduced grip and q greater practice variation from CPGs. Ambiguity is classified into syntactic, semantic and pragmatic types<ref>{{cita libro  
  }}</ref> portando a una presa ridotta e q una maggiore variazione pratica rispetto ai CPG. L'ambiguità è classificata in tipi sintattici, semantici e pragmatici.<ref>{{cita libro  
  | autore = Bemmel J
  | autore = Bemmel J
  | autore2 = Musen MA
  | autore2 = Musen MA
Line 291: Line 295:
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | PMID =  
  | PMID =  
  }}</ref>.
  }}</ref>
 
Come descritto in precedenza, il significato di una semplice espressione linguistica cui fa riferimento Mary Poppins ha almeno tre diversi significati in tre diversi contesti. L'ambiguità e la vaghezza dell'espressione linguistica alla base del termine 'dolore orofacciale', che al tempo stesso potrebbe essere fonte di errori diagnostici, riguarda principalmente l'inefficienza della logica del linguaggio medico nel decifrare il messaggio macchina che il Sistema invia in tempo reale all'esterno.
 
Dedichiamo un minuto a cercare di descrivere questo interessante argomento del '''linguaggio macchina criptato''' da cui saranno articolati i capitoli seguenti.
 
Il dolore orofacciale non ha un significato nella sua forma lessicale più genuina, quanto piuttosto in quello che significa nel contesto in cui esiste: tutta una serie di domini da esso richiamati e generati come segni clinici, sintomi correlati e interazioni con altri neuromotorio, trigemino, distretti dentali, ecc. Questo linguaggio macchina non corrisponde al linguaggio verbale, ma ad un linguaggio crittografato costruito sul proprio alfabeto, che genera il messaggio da convertire in linguaggio verbale (naturale). Ora il problema si sposta sulla logica del linguaggio utilizzata per decrittare il codice. Per descrivere questo concetto in modo comprensibile, contempliamo una serie di esempi.
 
Supponiamo che la sfortunata Mary Poppins soffra di "dolore orofacciale" e rappresenti quanto segue agli operatori sanitari a cui si riferisce:
 
 
{{q2|Doc, 10 anni fa ho iniziato con un malessere diffuso alla mascella, compresi episodi di bruxismo; questi peggioravano a tal punto che accusavo di "dolore facciale diffuso", in particolare nella zona dell'"ATM" destra con rumori nei movimenti mandibolari. Durante questo periodo, sulla mia pelle si sono formate delle “lesioni vescicolari”, più evidenti nella metà destra del viso. In questo periodo, però, il dolore è diventato più intenso e intermittente|}}
 
L'operatore sanitario, che può essere un dermatologo, un dentista o un neurologo, raccoglie alcuni messaggi verbali nel dialogo di Mary Poppins, come "dolore facciale diffuso" o "ATM" o "lesione vescicolare", e stabilisce una serie di ipotetici conclusioni diagnostiche che non hanno nulla a che fare con il linguaggio crittografato.
 
Qui, però, dovremmo abbandonare un po' gli schemi e le opinioni acquisiti per seguire meglio il concetto di "linguaggio crittografato". Supponiamo, quindi, che il Sistema stia generando e inviando il seguente messaggio crittografato, ad esempio: '''Ephaptic'''.
 
Ora, cosa ha a che fare "Ephaptic" con nOP o TMD?


As previously described, the meaning of a simple linguistic expression referred to by Mary Poppins has at least three different meanings in three different contexts. The ambiguity and vagueness in the linguistic expression behind the term ‘orofacial pain’, which at the same time could be a source of diagnostic errors, mainly concerns the inefficiency of the medical language logic in decrypting the machine message that the System sends in real time to the exterior.
Niente e tutto, come verificheremo meglio alla fine dei capitoli sulla logica del linguaggio medico; ma ormai dedicheremo un po' di tempo ai concetti di crittografia e decrittazione. Forse ne abbiamo sentito parlare nei film di spionaggio o nella sicurezza delle informazioni, ma sono importanti anche in medicina, vedrai.


Let's spend a minute trying to describe this interesting topic of '''encrypted machine language''' from which the following chapters will be articulated.
==Codice criptato==


Orofacial pain does not have a meaning in its most genuine lexical form, but rather in what it means in the context in which it exists: a whole series of domains referred to and generated by it such as clinical signs, related symptoms and interactions with other neuromotor, trigeminal, dental districts, etc. ''This machine language does not correspond to verbal language, but to an encrypted language built on its own alphabet'', that generates the message to be converted into verbal (natural) language. Now the problem shifts to the ''language logic used to decrypt the code''. In order to describe this concept in an understandable way, let’s contemplate a series of examples.


We are supposing that the unfortunate Mary Poppins is suffering from ‘orofacial pain’, and she is representing the following to the healthcare professionals to whom she relates:{{q2|<!--93-->Doc, 10 years ago I started with a widespread discomfort in the jaw, including episodes of bruxism; these worsened so much that I was accusing ‘diffuse facial pain’, in particular in the area of the right ‘TMJ’ with noises in the movements mandibular.<br><!--94-->During this period, ‘vesicular lesions’ formed on my skin, which were more evident in the right half of my face.<br>In this period, however, the pain became more intense and intermittent|}}


The healthcare worker, who may be a dermatologist, a dentist or a neurologist, picks up some verbal messages in Mary Poppins’ dialogue, such as ‘diffuse facial pain’ or ‘TMJ’ or ‘vescicular lesion’, and establishes a series of hypothetical diagnostic conclusions that have nothing to do with the encrypted language.
Continuiamo con il nostro esempio:


Here, however, we should abandon a little the acquired patterns and opinions to better follow the concept of ‘encrypted language’. Let's suppose, therefore, that the System is generating and sending the following encrypted message, for instance: '''Ephaptic'''.
Prendiamo una piattaforma comune di crittografia e decrittazione. Nell'esempio seguente riporteremo i risultati di una piattaforma italiana ma possiamo scegliere qualsiasi piattaforma perché i risultati concettualmente non cambiano:


Now, what has ‘Ephaptic’ to do with <sub>n</sub>OP or TMDs?
Digiti il ​​tuo messaggio in chiaro, la macchina lo converte in qualcosa di illeggibile, ma chiunque conosca il "codice" sarà in grado di capirlo.


Nothing and everything, as we will better verify at the end of the chapters about the logic of medical language; but by now we will dedicate some time to the concepts of ''encryption'' and ''decryption''. We have perhaps heard about them in spy movies or in information security, but they are important in medicine too, you'll see.
Supponiamo, allora, che lo stesso avvenga quando il cervello invia un messaggio nel proprio linguaggio macchina, fatto di treni d'onda, pacchetti di campi ionici e così via; e questo porta con sé un messaggio per decifrare il codice "Ephaptic".


==Encryption==
Questo messaggio del Sistema Nervoso Centrale deve essere prima trasdotto nel linguaggio verbale, per consentire al paziente di dare significato all'espressione linguistica e al medico di interpretare il messaggio verbale. In questo modo, però, il messaggio macchina viene inquinato dall'espressione linguistica: sia dal paziente, che non è in grado di convertire il messaggio crittografato con il significato esatto (vaghezza epistemica), sia dal medico, perché condizionato da il contesto specifico della sua specializzazione.
Let us continue with our example:


Let us take a common encryption and decryption platform. In the following example we will report the results of an Italian platform but we can choose any platform because the results conceptually do not change:
Il paziente, infatti, riportando una sintomatologia di dolore orofacciale nella regione dell'articolazione temporo-andibolare, combina virtualmente l'insieme di estensione e intenzione in un concetto diagnostico che consente al dentista di formulare la diagnosi di dolore orofacciale da disordini temporo-mandibolari. (TMD).


You type your message in plain text, the machine converts it into something unreadable, but anyone knowing the "code" will be able to understand it.  
Molto spesso il messaggio rimane crittografato almeno fino a quando il sistema non viene danneggiato a tal punto da far emergere segni e sintomi clinici così eclatanti da, ovviamente, facilitare la diagnosi.


Let us suppose, then, that the same happens when the brain sends a message in its own machine language, made up of wave trains, packets of ionic fields and so on; and that carries a message with it to decrypt the ‘Ephaptic’ code.
Capire come funziona la crittografia è abbastanza semplice (vai alla piattaforma di decrittazione sceglie e provalo):


This message from the Central Nervous System must first be transduced into verbal language, to allow the patient to give meaning to the linguistic expression and the doctor to interpret the verbal message. In this way, however, the machine message is polluted by the linguistic expression: both by the patient, who is unable to convert the encrypted message with the exact meaning (epistemic vagueness), and by the doctor, because he/she is conditioned by the specific context of his/her specialization.
# scegliere una chiave di crittografia tra quelle selezionate;
# digita una parola;
# ottenere un codice corrispondente alla chiave scelta e alla parola digitata.


The patient, actually, by reporting a symptomatology of orofacial pain in the region of the temporoandibular joint, virtually combines the set of ''extension'' and ''intention'' into a diagnostic concept that allows the dentist to formulate the diagnosis of orofacial pain from temporomandibular disorders. (TMDs).
Ad esempio, se inseriamo la parola 'Ephaptic' nel sistema di crittografia della piattaforma, avremo un codice crittografato nei tre diversi contesti (paziente, dentista e neurologo) che corrispondono alle tre diverse chiavi algoritmiche indicate dal programma, ad esempio: la chiave A corrisponde all'algoritmo del paziente, la chiave B al contesto dentale e la chiave C al contesto neurologico.


Very often the message remains encrypted at least until the system is damaged to such an extent that clinical signs and symptoms emerge so striking that, obviously, they facilitate the diagnosis.
Nel caso del paziente, ad esempio, scrivendo <code>Ephaptic</code> e utilizzando il tasto A, la "macchina" ci restituirà un codice come


Understanding how the encryption works is quite simple (go to decryption platform chooses and to try it out):
#choose an encryption key among those selected;
#type a word;
#get a code corresponding to the chosen key and the typed word.


For example, if we insert the word ‘Ephaptic’ in the platform encryption system, we will have an encrypted code in the three different contexts (patient, dentist and neurologist) which correspond to the three different algorithmic keys indicated by the  program, for instance: the A key corresponds to the patient's algorithm, the B key to the dental context and the C key to the neurological context.


In the case of the patient, for example, writing <code>Ephaptic</code> and using the A key, the "machine" will give us back a code like




Line 337: Line 351:
   </math>
   </math>


La chiave può essere definita come "Contesto reale". 


The key can be defined as "Real context"
{{q4|Perché dici che la "chiave" del paziente è definita come quella VERA?|risposta difficile, ma per favore osserva il fenomeno Gate Control e capirai}}


{{q4|<!--117-->Why do you say that the patient's "key" is defined as the REAL one?|<!--118-->difficult answer, but please observe the Gate Control phenomenon and you will understand}}


First of all: Only the patient is unconsciously aware of the disease that afflicts his own system, but he does not have the ability to transduce the signal from the machine language to the verbal language. The same procedure occurs in 'Systems Control Theory', in which a dynamic control procedure called ‘State Observer’ is designed to estimate the state of the system from output measurements. Matter of fact, in the control theory, observability is a measure of how much the internal state of a system can be deduced from the knowledge of its external outputs<ref>[[wikipedia:Observability|Osservability]] </ref>.  While in the case of a biological system a ‘Stochastic Observability’ of linear dynamic systemsis preferred<ref>{{cita libro  
 
Innanzitutto: solo il paziente è inconsciamente consapevole della malattia che affligge il proprio sistema, ma non ha la capacità di trasdurre il segnale dal linguaggio macchina al linguaggio verbale. La stessa procedura si verifica in "Systems Control Theory", in cui una procedura di controllo dinamico denominata "State Observer" è progettata per stimare lo stato del sistema dalle misurazioni di output. Di fatto, nella teoria del controllo, l'osservabilità è una misura di quanto lo stato interno di un sistema può essere dedotto dalla conoscenza dei suoi output esterni.<ref>[[wikipedia:Observability|Osservability]] </ref> Mentre nel caso di un sistema biologico è preferita una "Osservabilità stocastica" di sistemi dinamici lineari,<ref>{{cita libro  
  | autore = Chen HF
  | autore = Chen HF
  | titolo = On stochastic observability and controllability
  | titolo = On stochastic observability and controllability
Line 357: Line 372:
  | LCCN =  
  | LCCN =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>, the Gramian matrices are used for the stochastic observability of nonlinear systems<ref>[[wikipedia:Controllability_Gramian|Controllability Gramian]]</ref><ref>{{cita libro  
  }}</ref> le matrici Gramian sono utilizzate per l'osservabilità stocastica di sistemi non lineari.<ref>[[wikipedia:Controllability_Gramian|Controllability Gramian]]</ref><ref>{{cita libro  
  | autore = Powel ND
  | autore = Powel ND
  | autore2 = Morgansen KA
  | autore2 = Morgansen KA
Line 373: Line 388:
  | LCCN =  
  | LCCN =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>.
  }}</ref>


This would already be enough to bring now our attention on an extraordinarily explanatory phenomenon called ''Gate Control''. If a child gets hit in the leg while playing soccer, in addition to crying, the first thing he does is to rub extensively the painful area so that the pain decreases. The child does not know the ‘Gate Control’, but unconsciously activates an action that, by stimulating the tactile receptors, closes the gate at the entrance of the nociceptive input of the C fibres, consequently decreasing the pain; the phenomenon was discovered only in 1965 by Ronald Melzack and Patrick Wall<ref>{{cita libro  
Già questo basterebbe per portare ora la nostra attenzione su un fenomeno straordinariamente esplicativo chiamato Gate Control. Se un bambino viene colpito a una gamba mentre gioca a calcio, oltre a piangere, la prima cosa che fa è strofinare ampiamente la zona dolorante in modo che il dolore diminuisca. Il bambino non conosce il 'Gate Control', ma attiva inconsciamente un'azione che, stimolando i recettori tattili, chiude il cancello all'ingresso dell'ingresso nocicettivo delle fibre C, diminuendo di conseguenza il dolore; il fenomeno fu scoperto solo nel 1965 da Ronald Melzack e Patrick Wall. <ref>{{cita libro  
  | autore = Melzack R
  | autore = Melzack R
  | titolo =  The McGill Pain Questionnaire: major properties and scoring methods  
  | titolo =  The McGill Pain Questionnaire: major properties and scoring methods  
Line 452: Line 467:
  | LCCN =  
  | LCCN =  
  | OCLC =  
  | OCLC =  
  }}</ref>.
  }}</ref>


As much as in computers, encryption-decryption also takes place in biology. In fact, in a recent research the authors examined the influence of molecular mechanisms of the ‘long-term potentiation’ (LTP) phenomenon in the hippocampus on the functional importance of synaptic plasticity for storage of information and the development of neuronal connectivity. It is not yet clear if the activity modifies the strength of the single synapses in a digital ('''01''', all or nothing) or analog (graduated) way. In the study it emerges that individual synapses appear to have an 'all or nothing' enhancement, indicative of highly cooperative processes, but different thresholds for undergoing enhancement. These findings raise the possibility that some forms of synaptic memory may be digitally stored in the brain<ref>{{cite book  
Così come nei computer, la crittografia-decrittografia avviene anche in biologia. Infatti, in una recente ricerca gli autori hanno esaminato l'influenza dei meccanismi molecolari del fenomeno del "potenziamento a lungo termine" (LTP) nell'ippocampo sull'importanza funzionale della plasticità sinaptica per l'archiviazione delle informazioni e lo sviluppo della connettività neuronale. Non è ancora chiaro se l'attività modifichi la forza delle singole sinapsi in modo digitale (01, tutto o niente) o analogico (graduato). Nello studio emerge che le singole sinapsi sembrano avere un potenziamento 'tutto o niente', indicativo di processi altamente cooperativi, ma diverse soglie per subire il potenziamento. Questi risultati sollevano la possibilità che alcune forme di memoria sinaptica possano essere archiviate digitalmente nel cervello.<ref>{{cite book  
  | autore = Petersen C
  | autore = Petersen C
  | autore2 = Malenka RC
  | autore2 = Malenka RC
Line 471: Line 486:
  | DOI = 10.1073/pnas.95.8.4732
  | DOI = 10.1073/pnas.95.8.4732
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>.
  }}</ref>
==Decryption==
 
Now, assuming that the machine language and the assembler code are well structured, we insert the encrypted message from the Mary Poppins System in the 'Mouth of Truth‘<ref>[[:wikipedia:Bocca_della_Verità|<!--132-->Mouth of truth in Wikipedia]]</ref>:
==Codice decriptato ==
Ora, supponendo che il linguaggio macchina e il codice assembler siano ben strutturati, inseriamo il messaggio crittografato dal sistema Mary Poppins nella 'Bocca della verità': <ref>[[:wikipedia:Bocca_della_Verità|<!--132-->Mouth of truth in Wikipedia]]</ref>:


<math>133755457655037A  </math>
<math>133755457655037A  </math>


Let's pretend that we are Martians in possession of the right key (algorithm or context) the A key that corresponds to the 'Real Context'. We would be able to perfectly decrypt the message, as you can verify by entering the code in the appropriate window:  
Facciamo finta di essere Marziani in possesso della giusta chiave (algoritmo o contesto) la chiave A che corrisponde al 'Contesto Reale'. Saremmo in grado di decifrare perfettamente il messaggio, come puoi verificare inserendo il codice nell'apposita finestra:  


{{q2|Ephaptic|}}
{{q2|Ephaptic|}}


But, luckily or not, we are not Martians, so we will use, contextually to the information acquired from the social and scientific context, the dental key that correspond to B key, with the consequent decryption of the message into:{{q2|5GoI49E5!|}}
Ma non siamo marziani, quindi utilizzeremo, contestualmente alle informazioni acquisite dal contesto sociale e scientifico, la chiave dentale che corrisponde alla chiave B, con la conseguente decriptazione del messaggio in:{{q2|5GoI49E5!|}}
 
Utilizzando la chiave C che corrisponde al contesto neurologico, la decriptazione del messaggio sarebbe:{{q2|26k81n_g+|}}
 
Questi sono elementi straordinariamente interessanti della logica del linguaggio, e si noti che il messaggio crittografato del reale contesto 'significato' della 'malattia', la chiave A, è totalmente diverso da quello crittografato attraverso le chiavi B e la chiave C: essi sono costruiti in contesti convenzionalmente diversi, mentre esiste una sola realtà e questo indica un ipotetico errore diagnostico.


Using the C key that corresponds to the neurological context, the decryption of the message would be:{{q2|26k81n_g+|}}
Ciò significa che le logiche del linguaggio medico costruite principalmente su un'estensione del linguaggio verbale, non sono molto efficienti nell'essere rapide e dettagliate nella diagnostica, soprattutto differenziale. Questo perché la distorsione dovuta all'ambiguità e alla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, chiamata 'vaghezza epistemica' o 'incertezza epistemica', o meglio 'conoscenza incerta', indirizza forzatamente la diagnosi verso il ''contesto specialistico'' di riferimento e non sull'esatto e quello vero.{{q4|Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?|Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.}}


These are extraordinarily interesting elements of language logic, and please note that the encrypted message of the real context ‘meaning’ of the ‘disease’, the A key, is totally different from the one encrypted through the B keys and the C key: they are constructed in conventionally different contexts, while there is only one reality and this indicates a hypothetical '''diagnostic error'''.


This means that medical language logics mainly built on an extension of verbal language, are not very efficient in being quick and detailed in diagnostics, especially the differential one. This is because the distortion due to the ambiguity and semantic vagueness of the linguistic expression, called ‘vagueness epistemic’ or ‘epistemic uncertainty’, or better ‘uncertain knowledge’, forcibly directs the diagnosis towards the '''specialist reference context''' and not on the exact and real one.{{q4|<!--138-->Why, then, are we relatively successful in diagnostics? |<!--139-->An entire separate encyclopedia would be needed to answer to this question, but without going too far, let's try to discuss the reasons.}}


Basic diagnostic intuition is a quick, non-analytical and unconscious way of reasoning. A small body of evidence indicates the ubiquity of intuition and its usefulness in generating diagnostic hypotheses and ascertaining the severity of the disease. Little is known about how experienced doctors understand this phenomenon, and about how they work with it in clinical practice. Most reports of the physician’s diagnostic intuition have linked this phenomenon to non-analytical reasoning and have emphasized the importance of experience in developing a reliable sense of intuition that can be used to effectively engage analytical reasoning in order to evaluate the clinical evidence. In a recent study, the authors conclude that clinicians perceive clinical intuition as useful for correcting and advancing diagnoses of both common and rare conditions<ref>{{cite book  
L'intuizione diagnostica di base è un modo di ragionare rapido, non analitico e inconscio. Un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità dell'intuizione e la sua utilità nel generare ipotesi diagnostiche e accertare la gravità della malattia. Poco si sa su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come ci lavorino nella pratica clinica. La maggior parte dei rapporti sull'intuizione diagnostica del medico hanno collegato questo fenomeno al ragionamento non analitico e hanno sottolineato l'importanza dell'esperienza nello sviluppo di un senso affidabile dell'intuizione che può essere utilizzato per impegnare efficacemente il ragionamento analitico al fine di valutare l'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori concludono che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.<ref>{{cite book  
  | autore = Vanstone M
  | autore = Vanstone M
  | autore2 = Monteiro S
  | autore2 = Monteiro S
Line 510: Line 528:
  | DOI = 10.1515/dx-2018-0069
  | DOI = 10.1515/dx-2018-0069
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>It should also be noted that the Biological System sends a uniquely integrated encrypted message to the outside, in the sense that each piece of code will have a precise meaning when individually taken, while if combined with all the others it will generate the complete code corresponding to the real message, that is to "Ephaptic”.
  }}</ref> Va inoltre notato che il Sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco, nel senso che ogni pezzo di codice avrà un significato preciso se preso singolarmente, mentre se abbinato a tutti gli altri genererà il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, ovvero "Ephaptic".
In short, an instrumental report (or a series of instrumental reports) is not enough to decrypt the machine message in an exact way corresponding to reality. If we expect the message to be decrypted from 2/3 of the code, which perhaps corresponds to a series of laboratory investigations, we would get the following decryption result:{{q2|Ef+£2|}}


This outcome comes from the deletion of the last two elements of the originating code: <math>13375545765503</math> resulting from <math>133755457655037A</math>. So, part of the code is decrypted ('''Ef''') while the rest remains encrypted and the conclusion speaks for itself: it is not enough to identify a series of specific tests, yet it is necessary to know how to tie them together in a specific way in order to complete the real concept and build the diagnosis.
Insomma, un report strumentale (o una serie di report strumentali) non basta per decifrare il messaggio della macchina in un modo esattamente corrispondente alla realtà. Se ci aspettiamo che il messaggio venga decifrato da 2/3 del codice, che forse corrisponde a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:{{q2|Ef+£2|}}


Therefore, there is a need for:{{q4|<!--145-->A System Logic that integrates the sequence of the machine language code|<!--146-->true! we'll get there with a little patience}}
Questo risultato deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine: <math>13375545765503</math> derivante dalla<math>133755457655037A</math>. Quindi, parte del codice viene decifrato (''Ef'') mentre il resto rimane crittografato e la conclusione parla da sé: non basta identificare una serie di test specifici, ma occorre saperli legare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e costruire la diagnosi.


==Final Considerations==
Pertanto, è necessario un ordinelogico di linguaggio medico:{{q4|Cosa si intende per sequenza del codice del linguaggio macchina|come si vedrà molti test diagnostici sono inutili e forvianti ed inquinano il percorso diagnostico. }}


The logic of language is by no means a topic for philosophers and pedagogues; but it substantially concerns a fundamental aspect of medicine that is '''Diagnosis'''. Note that the International Classification of Diseases, 9th Revision (ICD-9), has 6,969 disease codes, while there are 12,420 in ICD-10 (OMS 2013)<ref name=":0">{{cite book  
==Considerazioni finali==
 
 
 
La logica del linguaggio non è affatto un argomento per filosofi e pedagoghi; ma riguarda sostanzialmente un aspetto fondamentale della medicina che è la Diagnosi. Si noti che la classificazione internazionale delle malattie, 9a revisione (ICD-9), ha 6.969 codici di malattia, mentre ce ne sono 12.420 in ICD-10 (OMS 2013).<ref name=":0">{{cite book  
  | autore = Stanley DE
  | autore = Stanley DE
  | autore2 = Campos DG
  | autore2 = Campos DG
Line 535: Line 556:
  | DOI = 10.1353/pbm.2013.0019
  | DOI = 10.1353/pbm.2013.0019
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>. Based on the results of large series of autopsies, Leape, Berwick and Bates (2002a) estimated that diagnostic errors caused 40,000 to 80,000 deaths annually<ref>{{cite book  
  }}</ref> Sulla base dei risultati di un'ampia serie di autopsie, Leape, Berwick e Bates (2002a) hanno stimato che gli errori diagnostici causavano da 40.000 a 80.000 morti all'anno.<ref>{{cite book  
  | autore = Leape LL
  | autore = Leape LL
  | autore2 = Berwick DM
  | autore2 = Berwick DM
Line 551: Line 572:
  | DOI = 10.1001/jama.288.4.501
  | DOI = 10.1001/jama.288.4.501
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>. Additionally, in a recent survey of over 6,000 doctors, 96% believed that diagnostic errors were preventable<ref>{{cite book  
  }}</ref> Inoltre, in un recente sondaggio condotto su oltre 6.000 medici, il 96% riteneva che gli errori diagnostici fossero prevenibili.<ref>{{cite book  
  | autore = Graber ML
  | autore = Graber ML
  | autore2 = Wachter RM
  | autore2 = Wachter RM
Line 567: Line 588:
  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>.
  }}</ref>


Charles Sanders Peirce (1839–1914) was a logician and practicing scientist<ref>[[wpit:Charles_Sanders_Peircehttps://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce|Charles Sanders Peirce]]</ref>; he gradually developed a triadic account of the logic of inquiry. He also distinguishes between three forms of argumentation, types of inference and research methods that are involved in scientific inquiry, namely:
Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato praticante;<ref>Voce di Wikipedia su ''[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce Charles Sanders Peirce]''</ref> sviluppò gradualmente un resoconto triadico della logica dell'indagine. Distingue anche tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca coinvolti nell'indagine scientifica, vale a dire:
#Abduction or the generation of hypotheses
#Abduzione o generazione di ipotesi
#Deduction or drawing of consequences from hypotheses; and
#Deduzione o trarre conseguenze da ipotesi; e
#Induction or hypothesis testing.
#Induzione o verifica di ipotesi.


In the final part of the study conducted by Donald E Stanley and Daniel G Campos, the Peircean logic is considered as an aid to guaranteeing the effectiveness of the diagnostic passage from populations to individuals. A diagnosis focuses on the individual signs and symptoms of a disease. This manifestation cannot be extrapolated from the general population, except for a very broad experiential sense, and it is this sense of experience that provides clinical insight, strengthens the instinct to interpret perceptions, and grounds the competence that allows us to act. We acquire basic knowledge and validate experience in order to transfer our observations into the diagnosis.
Nella parte finale dello studio condotto da Donald E Stanley e Daniel G Campos, la logica peircea è considerata un aiuto per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico dalle popolazioni agli individui. Una diagnosi si concentra sui singoli segni e sintomi di una malattia. Questa manifestazione non può essere estrapolata dalla popolazione generale, se non per un senso esperienziale molto ampio, ed è questo senso dell'esperienza che fornisce insight clinico, rafforza l'istinto di interpretare le percezioni e fonda la competenza che ci consente di agire. Acquisiamo conoscenze di base e convalidiamo l'esperienza al fine di trasferire le nostre osservazioni nella diagnosi.


In another recent study, author Pat Croskerry proposes the so-called "Adaptive Expertise in Medical Decision Making", in which a more effective clinical decision could be achieved through adaptive reasoning, leading to advanced levels of competence and mastery<ref name=":1">{{cite book  
In un altro studio recente, l'autore Pat Croskerry propone la cosiddetta "competenza adattiva nel processo decisionale medico", in cui una decisione clinica più efficace potrebbe essere raggiunta attraverso il ragionamento adattivo, portando a livelli avanzati di competenza e padronanza.<ref name=":1">{{cite book  
  | autore = Croskerry P
  | autore = Croskerry P
  | titolo = Adaptive Expertise in Medical Decision Making
  | titolo = Adaptive Expertise in Medical Decision Making
Line 590: Line 611:
  | DOI = 10.1080/0142159X.2018.1484898
  | DOI = 10.1080/0142159X.2018.1484898
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref>.
  }}</ref>
 
Le competenze adattive possono essere ottenute sottolineando le caratteristiche aggiuntive del processo di ragionamento:
 
# Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità (gli specialisti sono inconsapevolmente proiettati verso il proprio contesto scientifico e clinico).
# Persegui gli standard del pensiero critico. (Nello specialista si sostiene l'autoreferenzialità e difficilmente si accettano critiche da altre discipline scientifiche o da altri medici specialisti).
# Sviluppa una consapevolezza globale dei pregiudizi cognitivi e affettivi e impara come mitigarli. Usa argomenti che rafforzino il punto 1.
 
 
Sviluppare una simile profondità e comprensione della logica e dei suoi errori coinvolgendo processi metacognitivi come la riflessione e la consapevolezza. L'argomento è già menzionato nel primo capitolo "Introduzione"


Adaptive competencies can be obtained by emphasizing the additional features of the reasoning process:
#Be aware of the inhibitors and facilitators of rationality (Specialists are unwittingly projected towards their own scientific and clinical context).
#Pursue the standards of critical thinking. (In the specialist, self-referentiality is supported and criticisms from other scientific disciplines or from other medical specialists are hardly accepted).
#Develop a global awareness of cognitive and affective biases and learn how to mitigate them. Use argument that reinforces point 1.
#Develop a similar depth and understanding of logic and its errors by involving metacognitive processes such as reflection and awareness. Topic is already mentioned in the first chapter ‘Introduction’.


In this context, extraordinarily interesting factors emerge that lead us to a synthesis of all what has been presented in this chapter. It is true that the arguments of abduction, deduction and induction streamline the diagnostic process but we still speak of arguments based on a clinical semeiotics, that is on the symptom and/or clinical sign<ref name=":0" />. Even the adaptive experience mentioned by Pat Croskerry is refined and implemented on the diagnosis and on the errors generated by a clinical semeiotics<ref name=":1" />.
In questo contesto emergono fattori di straordinario interesse che portano a una sintesi di tutto quanto presentato in questo capitolo. È vero che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione snelliscono il processo diagnostico ma si parla pur sempre di argomentazioni basate su una semeiotica clinica, cioè sul sintomo e/o segno clinico.<ref name=":0" /> Anche l'esperienza adattativa di cui parla Pat Croskerry viene affinata e implementata sulla diagnosi e sugli errori generati da una semeiotica clinica.<ref name=":1" />


Therefore, it is necessary to specify that semeiotics and/or the specific value of clinical analysis are not being criticized because these procedures have been extraordinarily innovative in the diagnostics of all time. In the age in which we live, however, it will be due to the change in human life expectancy or the social acceleration that we are experiencing, ‘time’ has become a conditioning factor, not intended as the passing of minutes but essentially as bearer of information.
Occorre quindi precisare che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critiche in quanto queste procedure sono state straordinariamente innovative nella diagnostica di tutti i tempi. Nell'epoca in cui viviamo, però, sarà per il cambiamento dell'aspettativa di vita umana o per l'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' è diventato un fattore condizionante, inteso non come scorrere temporale ma essenzialmente come portatore di informazione.
:''In this sense, the type of medical language described above, based on the symptom and on the clinical sign, is unable to anticipate the disease, not because there is no know-how, technology, innovation, etc., but because the right value is not given to the information carried over time''  
:<blockquote>''In questo senso, il tipo di linguaggio medico sopra descritto, basato sul sintomo e sul segno clinico, non è in grado di anticipare la malattia e non perché non ci siano know-how, tecnologia, innovazione, ecc., ma perché il contributo diagnostico non viene estrapolato dalle informazioni trasferite dal tempo. l'elemento 'Ephaptic' era già presente 10 anni prima ma non è stato decriptato.''</blockquote>


This is not the responsibility of the health worker, nor of the Health Service and nor of the political-industrial class because each of these actors does what it can do with the resources and preparation of the socio-epochal context in which it lives.
Questa non è responsabilità dell'operatore sanitario, né del Servizio Sanitario e né della classe politico-industriale perché ciascuno di questi attori fa quello che può con le risorse e la preparazione del contesto socio-epocale in cui vive.


The problem, on the other hand, lies in the mindset of mankind that prefers a deterministic reality to a stochastic one. We will discuss these topics in detail.
Il problema, invece, sta nella mentalità dell'umanità che preferisce una realtà deterministica a una stocastica. Tratteremo questi argomenti in dettaglio.


In the following chapters, all dealing with logic, we will try to shift the attention from the symptom and clinical sign to the encrypted machine language: for the latter, the arguments of the Donald E Stanley-Daniel G Campos duo and Pat Croskerry are welcome, but are to be translated into topic ‘time’ (anticipation of the symptom) and into the message (assembler and non-verbal machine language). <!--178-->Obviously, this does not preclude the validity of the clinical history (semeiotics), essentially built on a verbal language rooted in medical reality.
Nei capitoli successivi, tutti di logica, cercheremo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina crittografato: per quest'ultimo sono ben accette le argomentazioni del duo Donald E Stanley-Daniel G Campos e Pat Croskerry , ma sono da tradurre nel tema 'tempo' (anticipazione del sintomo) e nel messaggio (assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò ovviamente non preclude la validità della storia clinica (semeiotica), costruita essenzialmente su un linguaggio verbale radicato nella realtà medica.


We are aware that our Linux Sapiens is perplexed and wondering:{{q4|... <!--180-->could the logic of Classical language help us to solve the poor Mary Poppins' dilemma?|<!--181-->You will see that much of medical thinking is based on [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}
Siamo consapevoli che il nostro Sapiens Linux è perplesso e si chiede:{{q4|potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?|Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su  [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}





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Atm1 sclerodermia.jpg

In questo capitolo discuteremo dell'attuale linguaggio medico. Nello specifico, tratteremo lo studio delle relazioni tra le espressioni linguistiche e il mondo a cui si riferiscono, o che dovrebbero descrivere.

La conclusione è che una volta rivelata la vaghezza e l'ambiguità di questa forma di linguaggio (e quindi le conseguenze negative che tutto ciò comporta), è necessario renderla più precisa e completa.

Vogliamo concentrarci su un ragionamento più matematico e rigoroso perché può essere molto più efficace se riusciamo a manipolarlo nel modo giusto, come discuteremo in questo capitolo. 

Masticationpedia

 

Il linguaggio medico è un linguaggio naturale esteso

Il linguaggio è fonte di incomprensioni ed errori e in medicina: in effetti, spesso il linguaggio che usiamo ci lascia nei guai perché semanticamente sottosviluppato e non concorda con le idee scientifiche standard. Per spiegare meglio questo concetto, apparentemente fuori tema, dobbiamo descrivere alcune caratteristiche essenziali della logica del linguaggio che ci faranno capire meglio perché un termine come dolore orofacciale può assumere un significato diverso seguendo una logica classica o formale .

Il passaggio dalla logica classica alla logica formale non implica l'aggiunta di un dettaglio minore in quanto richiede una descrizione accurata. Sebbene la tecnologia medica e odontoiatrica abbia sviluppato modelli e dispositivi mozzafiato in molte discipline riabilitative odontoiatriche, come elettromiografi, TC cone-beam, scansione digitale orale, ecc., il linguaggio medico ha ancora bisogno di miglioramenti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra lingue naturali (inglese, tedesco, italiano, ecc.) e lingue formali, come la matematica. Quelli naturali emergono naturalmente nelle comunità sociali tanto quanto nelle comunità scientifiche. Allo stesso tempo, i linguaggi formali sono costruiti artificialmente per l'uso in discipline come la matematica, la logica e la programmazione informatica. I linguaggi formali sono caratterizzati da sintassi e semantica con regole precise, mentre un linguaggio naturale ha una sintassi abbastanza vaga detta grammatica e manca di semantica esplicita.

Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio:

Caso clinico e logica del linguaggio medico

La paziente Mary Poppins (ovviamente un nome fittizio) è stata seguita e curata per oltre 10 anni da più colleghi, tra cui dentisti, medici di famiglia, neurologi e dermatologi. La sua breve storia è la seguente:

  • la donna ha notato per la prima volta piccole macchie di pigmentazione anormale sul lato destro del viso all'età di 40 anni (ora ne aveva 50). Al suo ricovero in reparto dermatologico è stata eseguita una biopsia cutanea, coerente con la diagnosi di sclerodermia localizzata del viso (morfea); sono stati prescritti corticosteroidi.
  • All'età di 44 anni iniziò ad avere contrazioni involontarie del massetere destro e dei muscoli temporali; le contrazioni sono aumentate di durata e frequenza nel corso degli anni. Le contrazioni spasmodiche sono state indicate dal paziente sia come blocco diurno che notturno. Alla sua prima valutazione neurologica, la discromia era meno evidente. Tuttavia, il suo viso era asimmetrico a causa di una leggera rientranza della guancia destra e di una marcata ipertrofia del massetere e dei muscoli temporali destro. Le diagnosi erano varie, a causa della limitazione del linguaggio medico come vedremo di seguito.

Lo scenario clinico si può ridurre al seguente: la paziente esprime con il suo linguaggio naturale lo stato psicofisico che la affligge da tempo; il dentista, dopo aver eseguito una serie di esami come l'anamnesi, una stratigrafia e una TC dell'ATM (Figure 1, 2 e 3), conclude con una diagnosi di 'Disturbi Temporomandibolari', che chiamiamo 'DTM'[1][2][3]; il neurologo rimane invece su una diagnosi di patologia neuromotoria organica di tipo 'Dolore Orofacciale Neuropatico' (nOP), escludendo la componente TMD, oppure non ne considera la causa principale. Per non simpatizzare né con il dentista né con il neurologo in questo contesto, considereremo il paziente affetto da "TMDs/nOP"; quindi nessuno combatte.

 
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«Ma chi avrà ragione?»


Siamo ovviamente di fronte ad una serie di temi che meritano un'adeguata discussione perché riguardano la diagnostica clinica.

A differenza dei linguaggi formali della matematica, della logica e della programmazione informatica (che sono sistemi artificiali di segni con precise regole di sintassi e semantica), la maggior parte dei linguaggi scientifici si sviluppa come una semplice espansione del linguaggio naturale con un mix di alcuni termini tecnici. Il linguaggio medico appartiene a questa categoria intermedia. Emerge dal linguaggio naturale e quotidiano aggiungendo termini come 'dolore neuropatico', 'Disturbi temporo-mandibolari', 'demielinizzazione', 'allodinia', ecc. Per questo non ha una sintassi specifica e semantica oltre a quella che prende dal linguaggio naturale . Consideriamo ad esempio il termine 'malattia' riferito alla paziente Mary Poppins: termine che indica il concetto fondamentale di medicina, malattia alla base della nosologia e della ricerca e pratica clinica. Dovrebbe essere un termine tecnico ben definito, ma è ancora un termine indefinito.

Nessuno sa cosa significhi esattamente e, a parte alcuni filosofi della medicina, nessuno è interessato al suo significato esatto. Ad esempio, la 'malattia' riguarda il soggetto/paziente o il Sistema (come organismo vivente)? E di conseguenza: un paziente che non è malato nel tempo può convivere con un sistema già in stato di danno strutturale nel tempo ?

Il termine linguaggio senza semantica come se fosse irrilevante o gratuito e i suoi derivati condividono con esso la stessa oscurità semantica.[4]

In breve
  • la paziente Mary Poppins è malata o il sistema masticatorio?
  • Si tratta invece di una malattia del 'Sistema' considerando il Sistema masticatorio nella sua totalità costituito da sottoinsiemi quali recettori, tessuto nervoso periferico e centrale, ossa mascellari, denti, lingua, pelle, ecc.,?
  • Oppure si tratta di una malattia dell'"organo" che coinvolge in questo caso specifico l'articolazione temporo-mandibolare (ATM)?

Queste brevi note dimostrano come le imprecisioni e le peculiarità del linguaggio naturale entrino nella medicina attraverso la sua forma sintattica e semanticamente sottosviluppata. Alcune di queste peculiarità dovrebbero essere affrontate con esempi clinici concreti.


Approccio clinico

(passa il mouse sopra le immagini)


Cosa significa un termine medico

Chiediamoci cosa significa "significato".

Il Cambridge Dictionary dice che "Il significato di qualcosa è ciò che esprime o rappresenta"[5]. Per quanto semplice possa sembrare, la nozione di "significato" è piuttosto generica e vaga; non esiste ancora una risposta comunemente accettata alla domanda "cosa significa "significato"?' Sono state avanzate teorie controverse sul significato e ognuna ha i suoi vantaggi e difetti[6][7].

Tradizionalmente, un termine viene visualizzato come un'etichetta linguistica che significa un oggetto in un mondo, concreto o astratto. Si pensa che il termine stia nella lingua come rappresentante di quell'oggetto, ad es. 'mela' per il famoso frutto. Questo termine 'mela' avrà lo stesso significato per il bambino americano, l'adulto europeo o l'anziano cinese, mentre il significato 'Dolore orofacciale' avrà un'intenzione per il neurologo, una per il dentista, e la sua stessa essenza la sfortunata Mary Poppins.

Tali espressioni non traggono il loro significato dalla rappresentazione di qualcosa nel mondo là fuori, ma dal modo in cui si relazionano con altri termini all'interno del proprio mondo o contesto.

Il significato del dolore per Mary Poppins riguarda cosa può significare per lei, per la sua coscienza, e non per il mondo esterno: infatti, chiedere al paziente di attribuire al suo dolore un valore numerico, diciamo da 0 a 10, non ha senso , non ha significato, perché non c'è alcun riferimento normalizzante interno al proprio mondo o contesto.

Lo stesso vale per il neurologo che darà senso al termine 'dolore nell'emifaccia destra' esclusivamente nel suo contesto basato su sinapsi, assoni, canali ionici, potenziali d'azione, neuropeptidi ecc.

Il dentista farà lo stesso, in base al suo contesto costituito principalmente da denti, articolazione temporo-mandibolare, muscoli masticatori, occlusione ecc.


I concetti non devono essere trascurati quando si parla di "diagnosi differenziale", perché potrebbero essere fonti di errori clinici. Per questo occorre riflettere sulla moderna filosofia del 'Significato', iniziata con Gottlob Frege,[8] come composto di “estensione” e “intenzione” di un termine che esprime un concetto.

Il concetto ha la sua estensione (include tutti gli esseri con la stessa qualità) e 'comprensione' (un complesso di marcatori riferiti all'idea). Ad esempio, il concetto di dolore si riferisce a molti esseri umani, ma è più generico (grande estensione, ma poca comprensione). Se consideriamo il dolore nei pazienti che ricevono, ad esempio, impianti dentali, nei pazienti con pulpite dentale infiammatoria in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica)[9] avremo:

  1. Aumento della soglia di percezione meccanica e della soglia di percezione sensoriale legate all'attivazione delle fibre C.
  2. Anomalie somatosensoriali come allodinia, ridotta percezione meccanica e ridotta modulazione del dolore in pazienti con odontalgia atipica.
  3. Nessuna alterazione somatosensoriale dopo l'inserimento dell'impianto, sebbene i pazienti riferiscano un lieve dolore nella regione trattata.

Sul 'dolore' in generale possiamo dire che ha un'ampia estensione e una comprensione minima, ma se consideriamo il tipo di dolore sopra menzionato, ad esempio nei pazienti che ricevono impianti dentali, nei pazienti con pulpite infiammatoria dentale in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica), diventa evidente che maggiore è la comprensione, minore è l'estensione.

La 'Intensione' di un concetto, invece, è un insieme di aspetti che lo distinguono dagli altri. Sono queste le caratteristiche che differenziano il termine generico di “dolore”, che articolando l'intensione di un concetto ne riduce automaticamente l'estensione. Ovviamente, però, da un concetto possono discendere varie scale di generalità a seconda di quale aspetto della sua intensione si articola. Ecco perché potremmo concettualmente distinguere il dolore nell'ATM dal dolore neuropatico.

We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term with respect to a particular language is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’.

Proprio con riferimento al contesto va precisato che:

  1. Nel 'contesto' dentale, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione relativamente ampia (tanto da poterlo classificare in un'area che comprende i 'TMD') e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, assiografiche ecc.
  2. Nel 'contesto' neurologico, invece, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione 'nOP' relativamente ampia e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche, forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, evocate somatosensoriali. potenziali, ecc.

Questa breve ma essenziale argomentazione permette di accertare come l'espressione linguistica di una lingua medica sia vulnerabile per una serie di ragioni; tra questi, si noti l'incompletezza semantica, nonché come un significato possa essere così diverso in contesti diversi che i termini "nOP" o "TMD" diventano ambigui con queste premesse.[10]

Ambiguità e Vaghezza

Come detto, al di là del linguaggio utilizzato, il significato di un termine medico dipende anche dai contesti da cui proviene, e questo può generare “ambiguità” o “polisemia” dei termini. Un termine si dice ambiguo o polisemico se ha più di un significato. L'ambiguità e la vaghezza sono state oggetto di notevole attenzione in linguistica e filosofia;[11][12][13] ma nonostante il significativo effetto dannoso dell'ambiguità e della vaghezza sull'adesione e sull'attuazione delle Linee guida per la pratica clinica (CPG),[14] questi concetti non sono stati ancora esplorati e differenziati in un contesto medico.

L'interpretazione da parte dei medici di termini vaghi varia notevolmente,[15] portando a una presa ridotta e q una maggiore variazione pratica rispetto ai CPG. L'ambiguità è classificata in tipi sintattici, semantici e pragmatici.[16]

Come descritto in precedenza, il significato di una semplice espressione linguistica cui fa riferimento Mary Poppins ha almeno tre diversi significati in tre diversi contesti. L'ambiguità e la vaghezza dell'espressione linguistica alla base del termine 'dolore orofacciale', che al tempo stesso potrebbe essere fonte di errori diagnostici, riguarda principalmente l'inefficienza della logica del linguaggio medico nel decifrare il messaggio macchina che il Sistema invia in tempo reale all'esterno.

Dedichiamo un minuto a cercare di descrivere questo interessante argomento del linguaggio macchina criptato da cui saranno articolati i capitoli seguenti.

Il dolore orofacciale non ha un significato nella sua forma lessicale più genuina, quanto piuttosto in quello che significa nel contesto in cui esiste: tutta una serie di domini da esso richiamati e generati come segni clinici, sintomi correlati e interazioni con altri neuromotorio, trigemino, distretti dentali, ecc. Questo linguaggio macchina non corrisponde al linguaggio verbale, ma ad un linguaggio crittografato costruito sul proprio alfabeto, che genera il messaggio da convertire in linguaggio verbale (naturale). Ora il problema si sposta sulla logica del linguaggio utilizzata per decrittare il codice. Per descrivere questo concetto in modo comprensibile, contempliamo una serie di esempi.

Supponiamo che la sfortunata Mary Poppins soffra di "dolore orofacciale" e rappresenti quanto segue agli operatori sanitari a cui si riferisce:


«Doc, 10 anni fa ho iniziato con un malessere diffuso alla mascella, compresi episodi di bruxismo; questi peggioravano a tal punto che accusavo di "dolore facciale diffuso", in particolare nella zona dell'"ATM" destra con rumori nei movimenti mandibolari. Durante questo periodo, sulla mia pelle si sono formate delle “lesioni vescicolari”, più evidenti nella metà destra del viso. In questo periodo, però, il dolore è diventato più intenso e intermittente»

L'operatore sanitario, che può essere un dermatologo, un dentista o un neurologo, raccoglie alcuni messaggi verbali nel dialogo di Mary Poppins, come "dolore facciale diffuso" o "ATM" o "lesione vescicolare", e stabilisce una serie di ipotetici conclusioni diagnostiche che non hanno nulla a che fare con il linguaggio crittografato.

Qui, però, dovremmo abbandonare un po' gli schemi e le opinioni acquisiti per seguire meglio il concetto di "linguaggio crittografato". Supponiamo, quindi, che il Sistema stia generando e inviando il seguente messaggio crittografato, ad esempio: Ephaptic.

Ora, cosa ha a che fare "Ephaptic" con nOP o TMD?

Niente e tutto, come verificheremo meglio alla fine dei capitoli sulla logica del linguaggio medico; ma ormai dedicheremo un po' di tempo ai concetti di crittografia e decrittazione. Forse ne abbiamo sentito parlare nei film di spionaggio o nella sicurezza delle informazioni, ma sono importanti anche in medicina, vedrai.

Codice criptato

Continuiamo con il nostro esempio:

Prendiamo una piattaforma comune di crittografia e decrittazione. Nell'esempio seguente riporteremo i risultati di una piattaforma italiana ma possiamo scegliere qualsiasi piattaforma perché i risultati concettualmente non cambiano:

Digiti il ​​tuo messaggio in chiaro, la macchina lo converte in qualcosa di illeggibile, ma chiunque conosca il "codice" sarà in grado di capirlo.

Supponiamo, allora, che lo stesso avvenga quando il cervello invia un messaggio nel proprio linguaggio macchina, fatto di treni d'onda, pacchetti di campi ionici e così via; e questo porta con sé un messaggio per decifrare il codice "Ephaptic".

Questo messaggio del Sistema Nervoso Centrale deve essere prima trasdotto nel linguaggio verbale, per consentire al paziente di dare significato all'espressione linguistica e al medico di interpretare il messaggio verbale. In questo modo, però, il messaggio macchina viene inquinato dall'espressione linguistica: sia dal paziente, che non è in grado di convertire il messaggio crittografato con il significato esatto (vaghezza epistemica), sia dal medico, perché condizionato da il contesto specifico della sua specializzazione.

Il paziente, infatti, riportando una sintomatologia di dolore orofacciale nella regione dell'articolazione temporo-andibolare, combina virtualmente l'insieme di estensione e intenzione in un concetto diagnostico che consente al dentista di formulare la diagnosi di dolore orofacciale da disordini temporo-mandibolari. (TMD).

Molto spesso il messaggio rimane crittografato almeno fino a quando il sistema non viene danneggiato a tal punto da far emergere segni e sintomi clinici così eclatanti da, ovviamente, facilitare la diagnosi.

Capire come funziona la crittografia è abbastanza semplice (vai alla piattaforma di decrittazione sceglie e provalo):

  1. scegliere una chiave di crittografia tra quelle selezionate;
  2. digita una parola;
  3. ottenere un codice corrispondente alla chiave scelta e alla parola digitata.

Ad esempio, se inseriamo la parola 'Ephaptic' nel sistema di crittografia della piattaforma, avremo un codice crittografato nei tre diversi contesti (paziente, dentista e neurologo) che corrispondono alle tre diverse chiavi algoritmiche indicate dal programma, ad esempio: la chiave A corrisponde all'algoritmo del paziente, la chiave B al contesto dentale e la chiave C al contesto neurologico.

Nel caso del paziente, ad esempio, scrivendo Ephaptic e utilizzando il tasto A, la "macchina" ci restituirà un codice come



La chiave può essere definita come "Contesto reale".

 
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«Perché dici che la "chiave" del paziente è definita come quella VERA?»
(risposta difficile, ma per favore osserva il fenomeno Gate Control e capirai)



Innanzitutto: solo il paziente è inconsciamente consapevole della malattia che affligge il proprio sistema, ma non ha la capacità di trasdurre il segnale dal linguaggio macchina al linguaggio verbale. La stessa procedura si verifica in "Systems Control Theory", in cui una procedura di controllo dinamico denominata "State Observer" è progettata per stimare lo stato del sistema dalle misurazioni di output. Di fatto, nella teoria del controllo, l'osservabilità è una misura di quanto lo stato interno di un sistema può essere dedotto dalla conoscenza dei suoi output esterni.[17] Mentre nel caso di un sistema biologico è preferita una "Osservabilità stocastica" di sistemi dinamici lineari,[18] le matrici Gramian sono utilizzate per l'osservabilità stocastica di sistemi non lineari.[19][20]

Già questo basterebbe per portare ora la nostra attenzione su un fenomeno straordinariamente esplicativo chiamato Gate Control. Se un bambino viene colpito a una gamba mentre gioca a calcio, oltre a piangere, la prima cosa che fa è strofinare ampiamente la zona dolorante in modo che il dolore diminuisca. Il bambino non conosce il 'Gate Control', ma attiva inconsciamente un'azione che, stimolando i recettori tattili, chiude il cancello all'ingresso dell'ingresso nocicettivo delle fibre C, diminuendo di conseguenza il dolore; il fenomeno fu scoperto solo nel 1965 da Ronald Melzack e Patrick Wall. [21][22][23][24][25]

Così come nei computer, la crittografia-decrittografia avviene anche in biologia. Infatti, in una recente ricerca gli autori hanno esaminato l'influenza dei meccanismi molecolari del fenomeno del "potenziamento a lungo termine" (LTP) nell'ippocampo sull'importanza funzionale della plasticità sinaptica per l'archiviazione delle informazioni e lo sviluppo della connettività neuronale. Non è ancora chiaro se l'attività modifichi la forza delle singole sinapsi in modo digitale (01, tutto o niente) o analogico (graduato). Nello studio emerge che le singole sinapsi sembrano avere un potenziamento 'tutto o niente', indicativo di processi altamente cooperativi, ma diverse soglie per subire il potenziamento. Questi risultati sollevano la possibilità che alcune forme di memoria sinaptica possano essere archiviate digitalmente nel cervello.[26]

Codice decriptato

Ora, supponendo che il linguaggio macchina e il codice assembler siano ben strutturati, inseriamo il messaggio crittografato dal sistema Mary Poppins nella 'Bocca della verità': [27]:

Facciamo finta di essere Marziani in possesso della giusta chiave (algoritmo o contesto) la chiave A che corrisponde al 'Contesto Reale'. Saremmo in grado di decifrare perfettamente il messaggio, come puoi verificare inserendo il codice nell'apposita finestra:

«Ephaptic»
Ma non siamo marziani, quindi utilizzeremo, contestualmente alle informazioni acquisite dal contesto sociale e scientifico, la chiave dentale che corrisponde alla chiave B, con la conseguente decriptazione del messaggio in:
«5GoI49E5!»
Utilizzando la chiave C che corrisponde al contesto neurologico, la decriptazione del messaggio sarebbe:
«26k81n_g+»

Questi sono elementi straordinariamente interessanti della logica del linguaggio, e si noti che il messaggio crittografato del reale contesto 'significato' della 'malattia', la chiave A, è totalmente diverso da quello crittografato attraverso le chiavi B e la chiave C: essi sono costruiti in contesti convenzionalmente diversi, mentre esiste una sola realtà e questo indica un ipotetico errore diagnostico.

Ciò significa che le logiche del linguaggio medico costruite principalmente su un'estensione del linguaggio verbale, non sono molto efficienti nell'essere rapide e dettagliate nella diagnostica, soprattutto differenziale. Questo perché la distorsione dovuta all'ambiguità e alla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, chiamata 'vaghezza epistemica' o 'incertezza epistemica', o meglio 'conoscenza incerta', indirizza forzatamente la diagnosi verso il contesto specialistico di riferimento e non sull'esatto e quello vero.
 
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«Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?»
(Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.)



L'intuizione diagnostica di base è un modo di ragionare rapido, non analitico e inconscio. Un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità dell'intuizione e la sua utilità nel generare ipotesi diagnostiche e accertare la gravità della malattia. Poco si sa su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come ci lavorino nella pratica clinica. La maggior parte dei rapporti sull'intuizione diagnostica del medico hanno collegato questo fenomeno al ragionamento non analitico e hanno sottolineato l'importanza dell'esperienza nello sviluppo di un senso affidabile dell'intuizione che può essere utilizzato per impegnare efficacemente il ragionamento analitico al fine di valutare l'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori concludono che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.[28] Va inoltre notato che il Sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco, nel senso che ogni pezzo di codice avrà un significato preciso se preso singolarmente, mentre se abbinato a tutti gli altri genererà il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, ovvero "Ephaptic".

Insomma, un report strumentale (o una serie di report strumentali) non basta per decifrare il messaggio della macchina in un modo esattamente corrispondente alla realtà. Se ci aspettiamo che il messaggio venga decifrato da 2/3 del codice, che forse corrisponde a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:
«Ef+£2»

Questo risultato deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine: derivante dalla. Quindi, parte del codice viene decifrato (Ef) mentre il resto rimane crittografato e la conclusione parla da sé: non basta identificare una serie di test specifici, ma occorre saperli legare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e costruire la diagnosi.

Pertanto, è necessario un ordinelogico di linguaggio medico:
 
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«Cosa si intende per sequenza del codice del linguaggio macchina»
(come si vedrà molti test diagnostici sono inutili e forvianti ed inquinano il percorso diagnostico.)


Considerazioni finali

La logica del linguaggio non è affatto un argomento per filosofi e pedagoghi; ma riguarda sostanzialmente un aspetto fondamentale della medicina che è la Diagnosi. Si noti che la classificazione internazionale delle malattie, 9a revisione (ICD-9), ha 6.969 codici di malattia, mentre ce ne sono 12.420 in ICD-10 (OMS 2013).[29] Sulla base dei risultati di un'ampia serie di autopsie, Leape, Berwick e Bates (2002a) hanno stimato che gli errori diagnostici causavano da 40.000 a 80.000 morti all'anno.[30] Inoltre, in un recente sondaggio condotto su oltre 6.000 medici, il 96% riteneva che gli errori diagnostici fossero prevenibili.[31]

Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato praticante;[32] sviluppò gradualmente un resoconto triadico della logica dell'indagine. Distingue anche tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca coinvolti nell'indagine scientifica, vale a dire:

  1. Abduzione o generazione di ipotesi
  2. Deduzione o trarre conseguenze da ipotesi; e
  3. Induzione o verifica di ipotesi.

Nella parte finale dello studio condotto da Donald E Stanley e Daniel G Campos, la logica peircea è considerata un aiuto per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico dalle popolazioni agli individui. Una diagnosi si concentra sui singoli segni e sintomi di una malattia. Questa manifestazione non può essere estrapolata dalla popolazione generale, se non per un senso esperienziale molto ampio, ed è questo senso dell'esperienza che fornisce insight clinico, rafforza l'istinto di interpretare le percezioni e fonda la competenza che ci consente di agire. Acquisiamo conoscenze di base e convalidiamo l'esperienza al fine di trasferire le nostre osservazioni nella diagnosi.

In un altro studio recente, l'autore Pat Croskerry propone la cosiddetta "competenza adattiva nel processo decisionale medico", in cui una decisione clinica più efficace potrebbe essere raggiunta attraverso il ragionamento adattivo, portando a livelli avanzati di competenza e padronanza.[33]

Le competenze adattive possono essere ottenute sottolineando le caratteristiche aggiuntive del processo di ragionamento:

  1. Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità (gli specialisti sono inconsapevolmente proiettati verso il proprio contesto scientifico e clinico).
  2. Persegui gli standard del pensiero critico. (Nello specialista si sostiene l'autoreferenzialità e difficilmente si accettano critiche da altre discipline scientifiche o da altri medici specialisti).
  3. Sviluppa una consapevolezza globale dei pregiudizi cognitivi e affettivi e impara come mitigarli. Usa argomenti che rafforzino il punto 1.


Sviluppare una simile profondità e comprensione della logica e dei suoi errori coinvolgendo processi metacognitivi come la riflessione e la consapevolezza. L'argomento è già menzionato nel primo capitolo "Introduzione"


In questo contesto emergono fattori di straordinario interesse che portano a una sintesi di tutto quanto presentato in questo capitolo. È vero che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione snelliscono il processo diagnostico ma si parla pur sempre di argomentazioni basate su una semeiotica clinica, cioè sul sintomo e/o segno clinico.[29] Anche l'esperienza adattativa di cui parla Pat Croskerry viene affinata e implementata sulla diagnosi e sugli errori generati da una semeiotica clinica.[33]

Occorre quindi precisare che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critiche in quanto queste procedure sono state straordinariamente innovative nella diagnostica di tutti i tempi. Nell'epoca in cui viviamo, però, sarà per il cambiamento dell'aspettativa di vita umana o per l'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' è diventato un fattore condizionante, inteso non come scorrere temporale ma essenzialmente come portatore di informazione.

In questo senso, il tipo di linguaggio medico sopra descritto, basato sul sintomo e sul segno clinico, non è in grado di anticipare la malattia e non perché non ci siano know-how, tecnologia, innovazione, ecc., ma perché il contributo diagnostico non viene estrapolato dalle informazioni trasferite dal tempo. l'elemento 'Ephaptic' era già presente 10 anni prima ma non è stato decriptato.

Questa non è responsabilità dell'operatore sanitario, né del Servizio Sanitario e né della classe politico-industriale perché ciascuno di questi attori fa quello che può con le risorse e la preparazione del contesto socio-epocale in cui vive.

Il problema, invece, sta nella mentalità dell'umanità che preferisce una realtà deterministica a una stocastica. Tratteremo questi argomenti in dettaglio.

Nei capitoli successivi, tutti di logica, cercheremo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina crittografato: per quest'ultimo sono ben accette le argomentazioni del duo Donald E Stanley-Daniel G Campos e Pat Croskerry , ma sono da tradurre nel tema 'tempo' (anticipazione del sintomo) e nel messaggio (assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò ovviamente non preclude la validità della storia clinica (semeiotica), costruita essenzialmente su un linguaggio verbale radicato nella realtà medica.

Siamo consapevoli che il nostro Sapiens Linux è perplesso e si chiede:
 
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«potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?»
(Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su the logic of Classical language but there are limits)



Bibliography & references
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