Difference between revisions of "The logic of medical language - it"
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Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio: | Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio: | ||
*[[ | *[[Logica di Linguaggio classico,]] | ||
*[[Logica di linguaggio probabilistico,]] | |||
*[[ | *[[Logica sfocata]] | ||
*[[Logica di sistema|Logica di Sistema]] | |||
*Logica sfocata | |||
*[[ | |||
=== | ===Caso clinico e logica del linguaggio medico=== | ||
La paziente Mary Poppins (ovviamente un nome fittizio) è stata seguita e curata per oltre 10 anni da più colleghi, tra cui dentisti, medici di famiglia, neurologi e dermatologi. La sua breve storia è la seguente: | |||
* | *la donna ha notato per la prima volta piccole macchie di pigmentazione anormale sul lato destro del viso all'età di 40 anni (ora ne aveva 50). Al suo ricovero in reparto dermatologico è stata eseguita una biopsia cutanea, coerente con la diagnosi di sclerodermia localizzata del viso (''morfea''); sono stati prescritti corticosteroidi. | ||
* | *All'età di 44 anni iniziò ad avere contrazioni involontarie del massetere destro e dei muscoli temporali; le contrazioni sono aumentate di durata e frequenza nel corso degli anni. Le contrazioni spasmodiche sono state indicate dal paziente sia come blocco diurno che notturno. Alla sua prima valutazione neurologica, la discromia era meno evidente. Tuttavia, il suo viso era asimmetrico a causa di una leggera rientranza della guancia destra e di una marcata ipertrofia del massetere e dei muscoli temporali destro. Le diagnosi erano varie, a causa della limitazione del linguaggio medico come vedremo di seguito. | ||
Lo scenario clinico si può ridurre al seguente: la paziente esprime con il suo linguaggio naturale lo stato psicofisico che la affligge da tempo; il dentista, dopo aver eseguito una serie di esami come l'anamnesi, una stratigrafia e una TC dell'ATM (Figure 1, 2 e 3), conclude con una diagnosi di 'Disturbi Temporomandibolari', che chiamiamo 'DTM'<ref>{{cita libro | |||
| autore = Tanaka E | | autore = Tanaka E | ||
| autore2 = Detamore MS | | autore2 = Detamore MS | ||
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| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
| PMID = 30122441 | | PMID = 30122441 | ||
}}</ref>; | }}</ref>; il neurologo rimane invece su una diagnosi di patologia neuromotoria organica di tipo 'Dolore Orofacciale Neuropatico' (nOP), escludendo la componente TMD, oppure non ne considera la causa principale. Per non simpatizzare né con il dentista né con il neurologo in questo contesto, considereremo il paziente affetto da "TMDs/nOP"; quindi nessuno combatte.{{q4|Ma chi avrà ragione?}} | ||
Siamo ovviamente di fronte ad una serie di temi che meritano un'adeguata discussione perché riguardano la diagnostica clinica. | |||
A differenza dei linguaggi formali della matematica, della logica e della programmazione informatica (che sono sistemi artificiali di segni con precise regole di sintassi e semantica), la maggior parte dei linguaggi scientifici si sviluppa come una semplice espansione del linguaggio naturale con un mix di alcuni termini tecnici. Il linguaggio medico appartiene a questa categoria intermedia. Emerge dal linguaggio naturale e quotidiano aggiungendo termini come 'dolore neuropatico', 'Disturbi temporo-mandibolari', 'demielinizzazione', 'allodinia', ecc. Per questo non ha una sintassi specifica e semantica oltre a quella che prende dal linguaggio naturale . Consideriamo ad esempio il termine 'malattia' riferito alla paziente Mary Poppins: termine che indica il concetto fondamentale di medicina, malattia alla base della nosologia e della ricerca e pratica clinica. Dovrebbe essere un termine tecnico ben definito, ma è ancora un termine indefinito. | |||
Nessuno sa cosa significhi esattamente e, a parte alcuni filosofi della medicina, nessuno è interessato al suo significato esatto. Ad esempio, la 'malattia' riguarda il soggetto/paziente o il Sistema (come organismo vivente)? E di conseguenza: un paziente che non è malato nel tempo <math>t_n</math> può convivere con un sistema già in stato di danno strutturale nel tempo <math>t_{i,-1}</math>? | |||
'' | ''Il termine linguaggio senza semantica come se fosse irrilevante o gratuito e i suoi derivati condividono con esso la stessa oscurità semantica.''<ref>{{cita libro | ||
|autore=Sadegh-Zadeh Kazem | |autore=Sadegh-Zadeh Kazem | ||
|titolo=Handbook of Analytic Philosophy of Medicine | |titolo=Handbook of Analytic Philosophy of Medicine | ||
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|OCLC= | |OCLC= | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
;In breve | |||
* la paziente Mary Poppins è malata o il sistema masticatorio è danneggiato? | |||
* Si tratta invece di una malattia del 'Sistema' considerando il Sistema masticatorio nella sua totalità costituito da sottoinsiemi quali recettori, tessuto nervoso periferico e centrale, ossa mascellari, denti, lingua, pelle, ecc.,? | |||
* Oppure si tratta di una malattia dell'"organo" che coinvolge in questo caso specifico l'articolazione temporo-mandibolare (ATM)? | |||
Queste brevi note dimostrano come le imprecisioni e le peculiarità del linguaggio naturale entrino nella medicina attraverso la sua forma sintattica e semanticamente sottosviluppata. Alcune di queste peculiarità dovrebbero essere affrontate con esempi clinici concreti. | |||
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== | == Approccio clinico== | ||
( | (passa il mouse sopra le immagini) | ||
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<center><gallery widths="350" heights="282" perrow="2" mode="slideshow"> | <center><gallery widths="350" heights="282" perrow="2" mode="slideshow"> | ||
File:Spasmo emimasticatorio.jpg|''' | File:Spasmo emimasticatorio.jpg|'''Figura 1:''' Paziente che riporta "dolore orofacciale" nella faccia emilaterale destra | ||
File:Spasmo emimasticatorio ATM.jpg|''' | File:Spasmo emimasticatorio ATM.jpg|'''Figura 2:''' stratigrafia dell'ATM del paziente che mostra segni di appiattimento condilare e osteofiti | ||
File:Atm1 sclerodermia.jpg|''' | File:Atm1 sclerodermia.jpg|'''Figura 3:''' Tomografia computerizzata dell'ATM che conferma la stratigrafia in figura 2 | ||
</gallery></center> | </gallery></center> | ||
== | ==Cosa significa un termine medico== | ||
Chiediamoci cosa significa "significato". | |||
Il Cambridge Dictionary dice che "Il significato di qualcosa è ciò che esprime o rappresenta"<ref>[https://dictionary.cambridge.org/dictionary/english/meaning Cambridge Dictionary online]</ref>. Per quanto semplice possa sembrare, la nozione di "significato" è piuttosto generica e vaga; non esiste ancora una risposta comunemente accettata alla domanda "cosa significa "significato"?' Sono state avanzate teorie controverse sul significato e ognuna ha i suoi vantaggi e difetti<ref>{{cita libro | |||
| autore = Blouw P | | autore = Blouw P | ||
| autore2 = Eliasmith C | | autore2 = Eliasmith C | ||
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}}</ref>. | }}</ref>. | ||
Tradizionalmente, un termine viene visualizzato come un'etichetta linguistica che significa un oggetto in un mondo, concreto o astratto. Si pensa che il termine stia nella lingua come rappresentante di quell'oggetto, ad es. 'mela' per il famoso frutto. Questo termine 'mela' avrà lo stesso significato per il bambino americano, l'adulto europeo o l'anziano cinese, mentre il significato 'Dolore orofacciale' avrà un'intenzione per il neurologo, una per il dentista, e la sua stessa essenza la sfortunata Mary Poppins. | |||
Tali espressioni non traggono il loro significato dalla rappresentazione di qualcosa nel mondo là fuori, ma dal modo in cui si relazionano con altri termini all'interno del proprio mondo o contesto. | |||
Il significato del dolore per Mary Poppins riguarda cosa può significare per lei, per la sua coscienza, e non per il mondo esterno: infatti, chiedere al paziente di attribuire al suo dolore un valore numerico, diciamo da 0 a 10, non ha senso , non ha significato, perché non c'è alcun riferimento normalizzante interno al proprio mondo o contesto. | |||
Lo stesso vale per il neurologo che darà senso al termine 'dolore nell'emifaccia destra' esclusivamente nel suo contesto basato su sinapsi, assoni, canali ionici, potenziali d'azione, neuropeptidi ecc. | |||
Il dentista farà lo stesso, in base al suo contesto costituito principalmente da denti, articolazione temporo-mandibolare, muscoli masticatori, occlusione ecc. | |||
I concetti non devono essere trascurati quando si parla di "diagnosi differenziale", perché potrebbero essere fonti di errori clinici. Per questo occorre riflettere sulla moderna filosofia del 'Significato', iniziata con Gottlob Frege,<ref>[[:wikipedia:Gottlob_Frege|Wikipedia entry]]</ref> come composto di “estensione” e “intenzione” di un termine che esprime un concetto. | |||
Il concetto ha la sua estensione (include tutti gli esseri con la stessa qualità) e 'comprensione' (un complesso di marcatori riferiti all'idea). Ad esempio, il concetto di dolore si riferisce a molti esseri umani, ma è più generico (grande estensione, ma poca comprensione). Se consideriamo il dolore nei pazienti che ricevono, ad esempio, impianti dentali, nei pazienti con pulpite dentale infiammatoria in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica)<ref>{{cita libro | |||
| autore = Porporatti AL | | autore = Porporatti AL | ||
| autore2 = Bonjardim LR | | autore2 = Bonjardim LR | ||
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| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
| PMID = 28118417 | | PMID = 28118417 | ||
}}</ref> | }}</ref> avremo: | ||
# | # Aumento della soglia di percezione meccanica e della soglia di percezione sensoriale legate all'attivazione delle fibre C. | ||
# | # Anomalie somatosensoriali come allodinia, ridotta percezione meccanica e ridotta modulazione del dolore in pazienti con odontalgia atipica. | ||
# | # Nessuna alterazione somatosensoriale dopo l'inserimento dell'impianto, sebbene i pazienti riferiscano un lieve dolore nella regione trattata. | ||
Sul 'dolore' in generale possiamo dire che ha un'ampia estensione e una comprensione minima, ma se consideriamo il tipo di dolore sopra menzionato, ad esempio nei pazienti che ricevono impianti dentali, nei pazienti con pulpite infiammatoria dentale in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica), diventa evidente che maggiore è la comprensione, minore è l'estensione. | |||
La 'I''ntensione''' di un concetto, invece, è un insieme di aspetti che lo distinguono dagli altri. Sono queste le caratteristiche che differenziano il termine generico di “dolore”, che articolando l'intensione di un concetto ne riduce automaticamente l'estensione. Ovviamente, però, da un concetto possono discendere varie scale di generalità a seconda di quale aspetto della sua intensione si articola. Ecco perché potremmo concettualmente distinguere il dolore nell'ATM dal dolore neuropatico. | |||
We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term ''<math>\mathrm{S}</math>'' with respect to a particular language <math>\mathrm{l}</math> is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’. | We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term ''<math>\mathrm{S}</math>'' with respect to a particular language <math>\mathrm{l}</math> is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’. | ||
Proprio con riferimento al contesto va precisato che: | |||
# Nel 'contesto' dentale, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione relativamente ampia (tanto da poterlo classificare in un'area che comprende i 'TMD') e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, assiografiche ecc. | |||
# Nel 'contesto' neurologico, invece, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione 'nOP' relativamente ampia e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche, forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, evocate somatosensoriali. potenziali, ecc. | |||
Questa breve ma essenziale argomentazione permette di accertare come l'espressione linguistica di una lingua medica sia vulnerabile per una serie di ragioni; tra questi, si noti l'incompletezza semantica, nonché come un significato possa essere così diverso in contesti diversi che i termini "nOP" o "TMD" diventano ambigui con queste premesse.<ref>{{cita libro | |||
| autore = Jääskeläinen SK | | autore = Jääskeläinen SK | ||
| titolo = Differential Diagnosis of Chronic Neuropathic Orofacial Pain: Role of Clinical Neurophysiology | | titolo = Differential Diagnosis of Chronic Neuropathic Orofacial Pain: Role of Clinical Neurophysiology | ||
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| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
| PMID = 31688325 | | PMID = 31688325 | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
== | |||
==Ambiguità e Vaghezza== | |||
Come detto, al di là del linguaggio utilizzato, il significato di un termine medico dipende anche dai contesti da cui proviene, e questo può generare “ambiguità” o “polisemia” dei termini. Un termine si dice ambiguo o polisemico se ha più di un significato. L'ambiguità e la vaghezza sono state oggetto di notevole attenzione in linguistica e filosofia;<ref>{{cita libro | |||
| autore = Schick F | | autore = Schick F | ||
| titolo = Ambiguity and Logic | | titolo = Ambiguity and Logic | ||
Line 244: | Line 245: | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
| PMID = | | PMID = | ||
}}</ref> | }}</ref> ma nonostante il significativo effetto dannoso dell'ambiguità e della vaghezza sull'adesione e sull'attuazione delle Linee guida per la pratica clinica (CPG),<ref>{{cita libro | ||
| autore = Codish S | | autore = Codish S | ||
| autore2 = Shiffman RN | | autore2 = Shiffman RN | ||
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| LCCN = | | LCCN = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> questi concetti non sono stati ancora esplorati e differenziati in un contesto medico. | ||
L'interpretazione da parte dei medici di termini vaghi varia notevolmente,<ref>{{cita libro | |||
| autore = Kong A | | autore = Kong A | ||
| autore2 = Barnett GO | | autore2 = Barnett GO | ||
Line 280: | Line 281: | ||
| LCCN = | | LCCN = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> portando a una presa ridotta e q una maggiore variazione pratica rispetto ai CPG. L'ambiguità è classificata in tipi sintattici, semantici e pragmatici.<ref>{{cita libro | ||
| autore = Bemmel J | | autore = Bemmel J | ||
| autore2 = Musen MA | | autore2 = Musen MA | ||
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| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
| PMID = | | PMID = | ||
}}</ref>. | }}</ref> | ||
Come descritto in precedenza, il significato di una semplice espressione linguistica cui fa riferimento Mary Poppins ha almeno tre diversi significati in tre diversi contesti. L'ambiguità e la vaghezza dell'espressione linguistica alla base del termine 'dolore orofacciale', che al tempo stesso potrebbe essere fonte di errori diagnostici, riguarda principalmente l'inefficienza della logica del linguaggio medico nel decifrare il messaggio macchina che il Sistema invia in tempo reale all'esterno. | |||
Dedichiamo un minuto a cercare di descrivere questo interessante argomento del '''linguaggio macchina crittografato''' da cui saranno articolati i capitoli seguenti. | |||
Il dolore orofacciale non ha un significato nella sua forma lessicale più genuina, quanto piuttosto in quello che significa nel contesto in cui esiste: tutta una serie di domini da esso richiamati e generati come segni clinici, sintomi correlati e interazioni con altri neuromotorio, trigemino, distretti dentali, ecc. Questo linguaggio macchina non corrisponde al linguaggio verbale, ma ad un linguaggio crittografato costruito sul proprio alfabeto, che genera il messaggio da convertire in linguaggio verbale (naturale). Ora il problema si sposta sulla logica del linguaggio utilizzata per decrittare il codice. Per descrivere questo concetto in modo comprensibile, contempliamo una serie di esempi. | |||
Supponiamo che la sfortunata Mary Poppins soffra di "dolore orofacciale" e rappresenti quanto segue agli operatori sanitari a cui si riferisce: | |||
{{q2|Doc, 10 anni fa ho iniziato con un malessere diffuso alla mascella, compresi episodi di bruxismo; questi peggioravano a tal punto che accusavo di "dolore facciale diffuso", in particolare nella zona dell'"ATM" destra con rumori nei movimenti mandibolari. Durante questo periodo, sulla mia pelle si sono formate delle “lesioni vescicolari”, più evidenti nella metà destra del viso. In questo periodo, però, il dolore è diventato più intenso e intermittente|}} | |||
L'operatore sanitario, che può essere un dermatologo, un dentista o un neurologo, raccoglie alcuni messaggi verbali nel dialogo di Mary Poppins, come "dolore facciale diffuso" o "ATM" o "lesione vescicolare", e stabilisce una serie di ipotetici conclusioni diagnostiche che non hanno nulla a che fare con il linguaggio crittografato. | |||
Qui, però, dovremmo abbandonare un po' gli schemi e le opinioni acquisiti per seguire meglio il concetto di "linguaggio crittografato". Supponiamo, quindi, che il Sistema stia generando e inviando il seguente messaggio crittografato, ad esempio: '''Ephaptic'''. | |||
Ora, cosa ha a che fare "Ephaptic" con nOP o TMD? | |||
Niente e tutto, come verificheremo meglio alla fine dei capitoli sulla logica del linguaggio medico; ma ormai dedicheremo un po' di tempo ai concetti di crittografia e decrittazione. Forse ne abbiamo sentito parlare nei film di spionaggio o nella sicurezza delle informazioni, ma sono importanti anche in medicina, vedrai. | |||
==Crittografia== | |||
Continuiamo con il nostro esempio: | |||
Prendiamo una piattaforma comune di crittografia e decrittazione. Nell'esempio seguente riporteremo i risultati di una piattaforma italiana ma possiamo scegliere qualsiasi piattaforma perché i risultati concettualmente non cambiano: | |||
Digiti il tuo messaggio in chiaro, la macchina lo converte in qualcosa di illeggibile, ma chiunque conosca il "codice" sarà in grado di capirlo. | |||
Supponiamo, allora, che lo stesso avvenga quando il cervello invia un messaggio nel proprio linguaggio macchina, fatto di treni d'onda, pacchetti di campi ionici e così via; e questo porta con sé un messaggio per decifrare il codice "Ephaptic". | |||
Questo messaggio del Sistema Nervoso Centrale deve essere prima trasdotto nel linguaggio verbale, per consentire al paziente di dare significato all'espressione linguistica e al medico di interpretare il messaggio verbale. In questo modo, però, il messaggio macchina viene inquinato dall'espressione linguistica: sia dal paziente, che non è in grado di convertire il messaggio crittografato con il significato esatto (vaghezza epistemica), sia dal medico, perché condizionato da il contesto specifico della sua specializzazione. | |||
Il paziente, infatti, riportando una sintomatologia di dolore orofacciale nella regione dell'articolazione temporo-andibolare, combina virtualmente l'insieme di estensione e intenzione in un concetto diagnostico che consente al dentista di formulare la diagnosi di dolore orofacciale da disordini temporo-mandibolari. (TMD). | |||
Molto spesso il messaggio rimane crittografato almeno fino a quando il sistema non viene danneggiato a tal punto da far emergere segni e sintomi clinici così eclatanti da, ovviamente, facilitare la diagnosi. | |||
Capire come funziona la crittografia è abbastanza semplice (vai alla piattaforma di decrittazione sceglie e provalo): | |||
# scegliere una chiave di crittografia tra quelle selezionate; | |||
# digita una parola; | |||
# ottenere un codice corrispondente alla chiave scelta e alla parola digitata. | |||
Ad esempio, se inseriamo la parola 'Ephaptic' nel sistema di crittografia della piattaforma, avremo un codice crittografato nei tre diversi contesti (paziente, dentista e neurologo) che corrispondono alle tre diverse chiavi algoritmiche indicate dal programma, ad esempio : la chiave A corrisponde all'algoritmo del paziente, la chiave B al contesto dentale e la chiave C al contesto neurologico. | |||
Let us continue with our example: | Let us continue with our example: | ||
Line 334: | Line 365: | ||
For example, if we insert the word ‘Ephaptic’ in the platform encryption system, we will have an encrypted code in the three different contexts (patient, dentist and neurologist) which correspond to the three different algorithmic keys indicated by the program, for instance: the A key corresponds to the patient's algorithm, the B key to the dental context and the C key to the neurological context. | For example, if we insert the word ‘Ephaptic’ in the platform encryption system, we will have an encrypted code in the three different contexts (patient, dentist and neurologist) which correspond to the three different algorithmic keys indicated by the program, for instance: the A key corresponds to the patient's algorithm, the B key to the dental context and the C key to the neurological context. | ||
Nel caso del paziente, ad esempio, scrivendo <code>Ephaptic</code> e utilizzando il tasto A, la "macchina" ci restituirà un codice come | |||
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</math> | </math> | ||
La chiave può essere definita come "Contesto reale". | |||
{{q4|Perché dici che la "chiave" del paziente è definita come quella VERA?|risposta difficile, ma per favore osserva il fenomeno Gate Control e capirai}} | |||
Innanzitutto: solo il paziente è inconsciamente consapevole della malattia che affligge il proprio sistema, ma non ha la capacità di trasdurre il segnale dal linguaggio macchina al linguaggio verbale. La stessa procedura si verifica in "Systems Control Theory", in cui una procedura di controllo dinamico denominata "State Observer" è progettata per stimare lo stato del sistema dalle misurazioni di output. Di fatto, nella teoria del controllo, l'osservabilità è una misura di quanto lo stato interno di un sistema può essere dedotto dalla conoscenza dei suoi output esterni.<ref>[[wikipedia:Observability|Osservability]] </ref> Mentre nel caso di un sistema biologico è preferita una "Osservabilità stocastica" di sistemi dinamici lineari,<ref>{{cita libro | |||
| autore = Chen HF | | autore = Chen HF | ||
| titolo = On stochastic observability and controllability | | titolo = On stochastic observability and controllability | ||
Line 360: | Line 393: | ||
| LCCN = | | LCCN = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> le matrici Gramian sono utilizzate per l'osservabilità stocastica di sistemi non lineari.<ref>[[wikipedia:Controllability_Gramian|Controllability Gramian]]</ref><ref>{{cita libro | ||
| autore = Powel ND | | autore = Powel ND | ||
| autore2 = Morgansen KA | | autore2 = Morgansen KA | ||
Line 376: | Line 409: | ||
| LCCN = | | LCCN = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
Già questo basterebbe per portare ora la nostra attenzione su un fenomeno straordinariamente esplicativo chiamato Gate Control. Se un bambino viene colpito a una gamba mentre gioca a calcio, oltre a piangere, la prima cosa che fa è strofinare ampiamente la zona dolorante in modo che il dolore diminuisca. Il bambino non conosce il 'Gate Control', ma attiva inconsciamente un'azione che, stimolando i recettori tattili, chiude il cancello all'ingresso dell'ingresso nocicettivo delle fibre C, diminuendo di conseguenza il dolore; il fenomeno fu scoperto solo nel 1965 da Ronald Melzack e Patrick Wall. <ref>{{cita libro | |||
| autore = Melzack R | | autore = Melzack R | ||
| titolo = The McGill Pain Questionnaire: major properties and scoring methods | | titolo = The McGill Pain Questionnaire: major properties and scoring methods | ||
Line 455: | Line 488: | ||
| LCCN = | | LCCN = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
Così come nei computer, la crittografia-decrittografia avviene anche in biologia. Infatti, in una recente ricerca gli autori hanno esaminato l'influenza dei meccanismi molecolari del fenomeno del "potenziamento a lungo termine" (LTP) nell'ippocampo sull'importanza funzionale della plasticità sinaptica per l'archiviazione delle informazioni e lo sviluppo della connettività neuronale. Non è ancora chiaro se l'attività modifichi la forza delle singole sinapsi in modo digitale (01, tutto o niente) o analogico (graduato). Nello studio emerge che le singole sinapsi sembrano avere un potenziamento 'tutto o niente', indicativo di processi altamente cooperativi, ma diverse soglie per subire il potenziamento. Questi risultati sollevano la possibilità che alcune forme di memoria sinaptica possano essere archiviate digitalmente nel cervello.<ref>{{cite book | |||
| autore = Petersen C | | autore = Petersen C | ||
| autore2 = Malenka RC | | autore2 = Malenka RC | ||
Line 474: | Line 507: | ||
| DOI = 10.1073/pnas.95.8.4732 | | DOI = 10.1073/pnas.95.8.4732 | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
== | |||
==Decrittazione== | |||
Ora, supponendo che il linguaggio macchina e il codice assembler siano ben strutturati, inseriamo il messaggio crittografato dal sistema Mary Poppins nella 'Bocca della verità': <ref>[[:wikipedia:Bocca_della_Verità|<!--132-->Mouth of truth in Wikipedia]]</ref>: | |||
<math>133755457655037A </math> | <math>133755457655037A </math> | ||
Facciamo finta di essere Marziani in possesso della giusta chiave (algoritmo o contesto) la chiave A che corrisponde al 'Contesto Reale'. Saremmo in grado di decifrare perfettamente il messaggio, come puoi verificare inserendo il codice nell'apposita finestra: | |||
{{q2|Ephaptic|}} | {{q2|Ephaptic|}} | ||
Ma, per fortuna o meno, non siamo marziani, quindi utilizzeremo, contestualmente alle informazioni acquisite dal contesto sociale e scientifico, la chiave dentale che corrisponde alla chiave B, con la conseguente decifrazione del messaggio in:{{q2|5GoI49E5!|}} | |||
Utilizzando la chiave C che corrisponde al contesto neurologico, la decrittazione del messaggio sarebbe:{{q2|26k81n_g+|}} | |||
Questi sono elementi straordinariamente interessanti della logica del linguaggio, e si noti che il messaggio crittografato del reale contesto 'significato' della 'malattia', la chiave A, è totalmente diverso da quello crittografato attraverso le chiavi B e la chiave C: essi sono costruiti in contesti convenzionalmente diversi, mentre esiste una sola realtà e questo indica un ipotetico errore diagnostico. | |||
Ciò significa che le logiche del linguaggio medico costruite principalmente su un'estensione del linguaggio verbale, non sono molto efficienti nell'essere rapide e dettagliate nella diagnostica, soprattutto differenziale. Questo perché la distorsione dovuta all'ambiguità e alla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, chiamata 'vaghezza epistemica' o 'incertezza epistemica', o meglio 'conoscenza incerta', indirizza forzatamente la diagnosi verso il ''contesto specialistico'' di riferimento e non sull'esatto e quello vero.{{q4|Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?|Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.}} | |||
L'intuizione diagnostica di base è un modo di ragionare rapido, non analitico e inconscio. Un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità dell'intuizione e la sua utilità nel generare ipotesi diagnostiche e accertare la gravità della malattia. Poco si sa su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come ci lavorino nella pratica clinica. La maggior parte dei rapporti sull'intuizione diagnostica del medico hanno collegato questo fenomeno al ragionamento non analitico e hanno sottolineato l'importanza dell'esperienza nello sviluppo di un senso affidabile dell'intuizione che può essere utilizzato per impegnare efficacemente il ragionamento analitico al fine di valutare l'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori concludono che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.<ref>{{cite book | |||
| autore = Vanstone M | | autore = Vanstone M | ||
| autore2 = Monteiro S | | autore2 = Monteiro S | ||
Line 513: | Line 548: | ||
| DOI = 10.1515/dx-2018-0069 | | DOI = 10.1515/dx-2018-0069 | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> | }}</ref> Va inoltre notato che il Sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco, nel senso che ogni pezzo di codice avrà un significato preciso se preso singolarmente, mentre se abbinato a tutti gli altri genererà il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, ovvero "Ephaptic". | ||
Insomma, un report strumentale (o una serie di report strumentali) non basta per decifrare il messaggio della macchina in un modo esattamente corrispondente alla realtà. Se ci aspettiamo che il messaggio venga decifrato da 2/3 del codice, che forse corrisponde a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:{{q2|Ef+£2|}} | |||
Questo risultato deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine: <math>13375545765503</math> derivante dalla<math>133755457655037A</math>. Quindi, parte del codice viene decifrato (''Ef'') mentre il resto rimane crittografato e la conclusione parla da sé: non basta identificare una serie di test specifici, ma occorre saperli legare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e costruire la diagnosi. | |||
Pertanto, è necessario un ordinelogico di linguaggio medico:{{q4|Una Logica di sistema che integra la sequenza del codice del linguaggio macchina|VERO! ci arriveremo con un po' di pazienza}} | |||
==Final Considerations== | ==Final Considerations== |
Revision as of 16:05, 17 October 2022
Other languages: |
In questo capitolo discuteremo dell'attuale linguaggio medico. Nello specifico, tratteremo lo studio delle relazioni tra le espressioni linguistiche e il mondo a cui si riferiscono, o che dovrebbero descrivere.
La conclusione è che una volta rivelata la vaghezza e l'ambiguità di questa forma di linguaggio (e quindi le conseguenze negative che tutto ciò comporta), è necessario renderla più precisa e completa.
Vogliamo concentrarci su un ragionamento più matematico e rigoroso perché può essere molto più efficace se riusciamo a manipolarlo nel modo giusto, come discuteremo in questo capitolo.
Il linguaggio medico è un linguaggio naturale esteso
Il linguaggio è fonte di incomprensioni ed errori e in medicina: in effetti, spesso il linguaggio che usiamo ci lascia nei guai perché semanticamente sottosviluppato e non concorda con le idee scientifiche standard. Per spiegare meglio questo concetto, apparentemente fuori tema, dobbiamo descrivere alcune caratteristiche essenziali della logica del linguaggio che ci faranno capire meglio perché un termine come dolore orofacciale può assumere un significato diverso seguendo una logica classica o formale .
Il passaggio dalla logica classica alla logica formale non implica l'aggiunta di un dettaglio minore in quanto richiede una descrizione accurata. Sebbene la tecnologia medica e odontoiatrica abbia sviluppato modelli e dispositivi mozzafiato in molte discipline riabilitative odontoiatriche, come elettromiografi, TC cone-beam, scansione digitale orale, ecc., il linguaggio medico ha ancora bisogno di miglioramenti.
Innanzitutto bisogna distinguere tra lingue naturali (inglese, tedesco, italiano, ecc.) e lingue formali, come la matematica. Quelli naturali emergono naturalmente nelle comunità sociali tanto quanto nelle comunità scientifiche. Allo stesso tempo, i linguaggi formali sono costruiti artificialmente per l'uso in discipline come la matematica, la logica e la programmazione informatica. I linguaggi formali sono caratterizzati da sintassi e semantica con regole precise, mentre un linguaggio naturale ha una sintassi abbastanza vaga detta grammatica e manca di semantica esplicita.
Per mantenere questo studio attivo e coinvolgente, ed evitare che degeneri in un noioso trattato di filosofia della scienza, consideriamo un caso clinico molto esplicativo. Ci occuperemo di esso utilizzando diverse logiche di linguaggio:
- Logica di Linguaggio classico,
- Logica di linguaggio probabilistico,
- Logica sfocata
- Logica di Sistema
Caso clinico e logica del linguaggio medico
La paziente Mary Poppins (ovviamente un nome fittizio) è stata seguita e curata per oltre 10 anni da più colleghi, tra cui dentisti, medici di famiglia, neurologi e dermatologi. La sua breve storia è la seguente:
- la donna ha notato per la prima volta piccole macchie di pigmentazione anormale sul lato destro del viso all'età di 40 anni (ora ne aveva 50). Al suo ricovero in reparto dermatologico è stata eseguita una biopsia cutanea, coerente con la diagnosi di sclerodermia localizzata del viso (morfea); sono stati prescritti corticosteroidi.
- All'età di 44 anni iniziò ad avere contrazioni involontarie del massetere destro e dei muscoli temporali; le contrazioni sono aumentate di durata e frequenza nel corso degli anni. Le contrazioni spasmodiche sono state indicate dal paziente sia come blocco diurno che notturno. Alla sua prima valutazione neurologica, la discromia era meno evidente. Tuttavia, il suo viso era asimmetrico a causa di una leggera rientranza della guancia destra e di una marcata ipertrofia del massetere e dei muscoli temporali destro. Le diagnosi erano varie, a causa della limitazione del linguaggio medico come vedremo di seguito.
Lo scenario clinico si può ridurre al seguente: la paziente esprime con il suo linguaggio naturale lo stato psicofisico che la affligge da tempo; il dentista, dopo aver eseguito una serie di esami come l'anamnesi, una stratigrafia e una TC dell'ATM (Figure 1, 2 e 3), conclude con una diagnosi di 'Disturbi Temporomandibolari', che chiamiamo 'DTM'[1][2][3]; il neurologo rimane invece su una diagnosi di patologia neuromotoria organica di tipo 'Dolore Orofacciale Neuropatico' (nOP), escludendo la componente TMD, oppure non ne considera la causa principale. Per non simpatizzare né con il dentista né con il neurologo in questo contesto, considereremo il paziente affetto da "TMDs/nOP"; quindi nessuno combatte.
«Ma chi avrà ragione?»
|
Siamo ovviamente di fronte ad una serie di temi che meritano un'adeguata discussione perché riguardano la diagnostica clinica.
A differenza dei linguaggi formali della matematica, della logica e della programmazione informatica (che sono sistemi artificiali di segni con precise regole di sintassi e semantica), la maggior parte dei linguaggi scientifici si sviluppa come una semplice espansione del linguaggio naturale con un mix di alcuni termini tecnici. Il linguaggio medico appartiene a questa categoria intermedia. Emerge dal linguaggio naturale e quotidiano aggiungendo termini come 'dolore neuropatico', 'Disturbi temporo-mandibolari', 'demielinizzazione', 'allodinia', ecc. Per questo non ha una sintassi specifica e semantica oltre a quella che prende dal linguaggio naturale . Consideriamo ad esempio il termine 'malattia' riferito alla paziente Mary Poppins: termine che indica il concetto fondamentale di medicina, malattia alla base della nosologia e della ricerca e pratica clinica. Dovrebbe essere un termine tecnico ben definito, ma è ancora un termine indefinito.
Nessuno sa cosa significhi esattamente e, a parte alcuni filosofi della medicina, nessuno è interessato al suo significato esatto. Ad esempio, la 'malattia' riguarda il soggetto/paziente o il Sistema (come organismo vivente)? E di conseguenza: un paziente che non è malato nel tempo può convivere con un sistema già in stato di danno strutturale nel tempo ?
Il termine linguaggio senza semantica come se fosse irrilevante o gratuito e i suoi derivati condividono con esso la stessa oscurità semantica.[4]
- In breve
- la paziente Mary Poppins è malata o il sistema masticatorio è danneggiato?
- Si tratta invece di una malattia del 'Sistema' considerando il Sistema masticatorio nella sua totalità costituito da sottoinsiemi quali recettori, tessuto nervoso periferico e centrale, ossa mascellari, denti, lingua, pelle, ecc.,?
- Oppure si tratta di una malattia dell'"organo" che coinvolge in questo caso specifico l'articolazione temporo-mandibolare (ATM)?
Queste brevi note dimostrano come le imprecisioni e le peculiarità del linguaggio naturale entrino nella medicina attraverso la sua forma sintattica e semanticamente sottosviluppata. Alcune di queste peculiarità dovrebbero essere affrontate con esempi clinici concreti.
Approccio clinico
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Cosa significa un termine medico
Chiediamoci cosa significa "significato".
Il Cambridge Dictionary dice che "Il significato di qualcosa è ciò che esprime o rappresenta"[5]. Per quanto semplice possa sembrare, la nozione di "significato" è piuttosto generica e vaga; non esiste ancora una risposta comunemente accettata alla domanda "cosa significa "significato"?' Sono state avanzate teorie controverse sul significato e ognuna ha i suoi vantaggi e difetti[6][7].
Tradizionalmente, un termine viene visualizzato come un'etichetta linguistica che significa un oggetto in un mondo, concreto o astratto. Si pensa che il termine stia nella lingua come rappresentante di quell'oggetto, ad es. 'mela' per il famoso frutto. Questo termine 'mela' avrà lo stesso significato per il bambino americano, l'adulto europeo o l'anziano cinese, mentre il significato 'Dolore orofacciale' avrà un'intenzione per il neurologo, una per il dentista, e la sua stessa essenza la sfortunata Mary Poppins.
Tali espressioni non traggono il loro significato dalla rappresentazione di qualcosa nel mondo là fuori, ma dal modo in cui si relazionano con altri termini all'interno del proprio mondo o contesto.
Il significato del dolore per Mary Poppins riguarda cosa può significare per lei, per la sua coscienza, e non per il mondo esterno: infatti, chiedere al paziente di attribuire al suo dolore un valore numerico, diciamo da 0 a 10, non ha senso , non ha significato, perché non c'è alcun riferimento normalizzante interno al proprio mondo o contesto.
Lo stesso vale per il neurologo che darà senso al termine 'dolore nell'emifaccia destra' esclusivamente nel suo contesto basato su sinapsi, assoni, canali ionici, potenziali d'azione, neuropeptidi ecc.
Il dentista farà lo stesso, in base al suo contesto costituito principalmente da denti, articolazione temporo-mandibolare, muscoli masticatori, occlusione ecc.
I concetti non devono essere trascurati quando si parla di "diagnosi differenziale", perché potrebbero essere fonti di errori clinici. Per questo occorre riflettere sulla moderna filosofia del 'Significato', iniziata con Gottlob Frege,[8] come composto di “estensione” e “intenzione” di un termine che esprime un concetto.
Il concetto ha la sua estensione (include tutti gli esseri con la stessa qualità) e 'comprensione' (un complesso di marcatori riferiti all'idea). Ad esempio, il concetto di dolore si riferisce a molti esseri umani, ma è più generico (grande estensione, ma poca comprensione). Se consideriamo il dolore nei pazienti che ricevono, ad esempio, impianti dentali, nei pazienti con pulpite dentale infiammatoria in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica)[9] avremo:
- Aumento della soglia di percezione meccanica e della soglia di percezione sensoriale legate all'attivazione delle fibre C.
- Anomalie somatosensoriali come allodinia, ridotta percezione meccanica e ridotta modulazione del dolore in pazienti con odontalgia atipica.
- Nessuna alterazione somatosensoriale dopo l'inserimento dell'impianto, sebbene i pazienti riferiscano un lieve dolore nella regione trattata.
Sul 'dolore' in generale possiamo dire che ha un'ampia estensione e una comprensione minima, ma se consideriamo il tipo di dolore sopra menzionato, ad esempio nei pazienti che ricevono impianti dentali, nei pazienti con pulpite infiammatoria dentale in corso e nei pazienti con dolore neuropatico (odontalgia atipica), diventa evidente che maggiore è la comprensione, minore è l'estensione.
La 'Intensione' di un concetto, invece, è un insieme di aspetti che lo distinguono dagli altri. Sono queste le caratteristiche che differenziano il termine generico di “dolore”, che articolando l'intensione di un concetto ne riduce automaticamente l'estensione. Ovviamente, però, da un concetto possono discendere varie scale di generalità a seconda di quale aspetto della sua intensione si articola. Ecco perché potremmo concettualmente distinguere il dolore nell'ATM dal dolore neuropatico.
We can conveniently say, therefore, that the meaning of a term with respect to a particular language is an ordered couple, consisting of extension and intension, in a world that we will now call ‘context’.
Proprio con riferimento al contesto va precisato che:
- Nel 'contesto' dentale, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione relativamente ampia (tanto da poterlo classificare in un'area che comprende i 'TMD') e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, assiografiche ecc.
- Nel 'contesto' neurologico, invece, il termine dolore all'emifaccia destra rappresenta un'estensione 'nOP' relativamente ampia e un'intensione composta da una serie di caratteristiche cliniche, forse supportate da una serie di indagini radiologiche strumentali, EMG, evocate somatosensoriali. potenziali, ecc.
Questa breve ma essenziale argomentazione permette di accertare come l'espressione linguistica di una lingua medica sia vulnerabile per una serie di ragioni; tra questi, si noti l'incompletezza semantica, nonché come un significato possa essere così diverso in contesti diversi che i termini "nOP" o "TMD" diventano ambigui con queste premesse.[10]
Ambiguità e Vaghezza
Come detto, al di là del linguaggio utilizzato, il significato di un termine medico dipende anche dai contesti da cui proviene, e questo può generare “ambiguità” o “polisemia” dei termini. Un termine si dice ambiguo o polisemico se ha più di un significato. L'ambiguità e la vaghezza sono state oggetto di notevole attenzione in linguistica e filosofia;[11][12][13] ma nonostante il significativo effetto dannoso dell'ambiguità e della vaghezza sull'adesione e sull'attuazione delle Linee guida per la pratica clinica (CPG),[14] questi concetti non sono stati ancora esplorati e differenziati in un contesto medico.
L'interpretazione da parte dei medici di termini vaghi varia notevolmente,[15] portando a una presa ridotta e q una maggiore variazione pratica rispetto ai CPG. L'ambiguità è classificata in tipi sintattici, semantici e pragmatici.[16]
Come descritto in precedenza, il significato di una semplice espressione linguistica cui fa riferimento Mary Poppins ha almeno tre diversi significati in tre diversi contesti. L'ambiguità e la vaghezza dell'espressione linguistica alla base del termine 'dolore orofacciale', che al tempo stesso potrebbe essere fonte di errori diagnostici, riguarda principalmente l'inefficienza della logica del linguaggio medico nel decifrare il messaggio macchina che il Sistema invia in tempo reale all'esterno.
Dedichiamo un minuto a cercare di descrivere questo interessante argomento del linguaggio macchina crittografato da cui saranno articolati i capitoli seguenti.
Il dolore orofacciale non ha un significato nella sua forma lessicale più genuina, quanto piuttosto in quello che significa nel contesto in cui esiste: tutta una serie di domini da esso richiamati e generati come segni clinici, sintomi correlati e interazioni con altri neuromotorio, trigemino, distretti dentali, ecc. Questo linguaggio macchina non corrisponde al linguaggio verbale, ma ad un linguaggio crittografato costruito sul proprio alfabeto, che genera il messaggio da convertire in linguaggio verbale (naturale). Ora il problema si sposta sulla logica del linguaggio utilizzata per decrittare il codice. Per descrivere questo concetto in modo comprensibile, contempliamo una serie di esempi.
Supponiamo che la sfortunata Mary Poppins soffra di "dolore orofacciale" e rappresenti quanto segue agli operatori sanitari a cui si riferisce:
L'operatore sanitario, che può essere un dermatologo, un dentista o un neurologo, raccoglie alcuni messaggi verbali nel dialogo di Mary Poppins, come "dolore facciale diffuso" o "ATM" o "lesione vescicolare", e stabilisce una serie di ipotetici conclusioni diagnostiche che non hanno nulla a che fare con il linguaggio crittografato.
Qui, però, dovremmo abbandonare un po' gli schemi e le opinioni acquisiti per seguire meglio il concetto di "linguaggio crittografato". Supponiamo, quindi, che il Sistema stia generando e inviando il seguente messaggio crittografato, ad esempio: Ephaptic.
Ora, cosa ha a che fare "Ephaptic" con nOP o TMD?
Niente e tutto, come verificheremo meglio alla fine dei capitoli sulla logica del linguaggio medico; ma ormai dedicheremo un po' di tempo ai concetti di crittografia e decrittazione. Forse ne abbiamo sentito parlare nei film di spionaggio o nella sicurezza delle informazioni, ma sono importanti anche in medicina, vedrai.
Crittografia
Continuiamo con il nostro esempio:
Prendiamo una piattaforma comune di crittografia e decrittazione. Nell'esempio seguente riporteremo i risultati di una piattaforma italiana ma possiamo scegliere qualsiasi piattaforma perché i risultati concettualmente non cambiano:
Digiti il tuo messaggio in chiaro, la macchina lo converte in qualcosa di illeggibile, ma chiunque conosca il "codice" sarà in grado di capirlo.
Supponiamo, allora, che lo stesso avvenga quando il cervello invia un messaggio nel proprio linguaggio macchina, fatto di treni d'onda, pacchetti di campi ionici e così via; e questo porta con sé un messaggio per decifrare il codice "Ephaptic".
Questo messaggio del Sistema Nervoso Centrale deve essere prima trasdotto nel linguaggio verbale, per consentire al paziente di dare significato all'espressione linguistica e al medico di interpretare il messaggio verbale. In questo modo, però, il messaggio macchina viene inquinato dall'espressione linguistica: sia dal paziente, che non è in grado di convertire il messaggio crittografato con il significato esatto (vaghezza epistemica), sia dal medico, perché condizionato da il contesto specifico della sua specializzazione.
Il paziente, infatti, riportando una sintomatologia di dolore orofacciale nella regione dell'articolazione temporo-andibolare, combina virtualmente l'insieme di estensione e intenzione in un concetto diagnostico che consente al dentista di formulare la diagnosi di dolore orofacciale da disordini temporo-mandibolari. (TMD).
Molto spesso il messaggio rimane crittografato almeno fino a quando il sistema non viene danneggiato a tal punto da far emergere segni e sintomi clinici così eclatanti da, ovviamente, facilitare la diagnosi.
Capire come funziona la crittografia è abbastanza semplice (vai alla piattaforma di decrittazione sceglie e provalo):
- scegliere una chiave di crittografia tra quelle selezionate;
- digita una parola;
- ottenere un codice corrispondente alla chiave scelta e alla parola digitata.
Ad esempio, se inseriamo la parola 'Ephaptic' nel sistema di crittografia della piattaforma, avremo un codice crittografato nei tre diversi contesti (paziente, dentista e neurologo) che corrispondono alle tre diverse chiavi algoritmiche indicate dal programma, ad esempio : la chiave A corrisponde all'algoritmo del paziente, la chiave B al contesto dentale e la chiave C al contesto neurologico.
Let us continue with our example:
Let us take a common encryption and decryption platform. In the following example we will report the results of an Italian platform but we can choose any platform because the results conceptually do not change:
You type your message in plain text, the machine converts it into something unreadable, but anyone knowing the "code" will be able to understand it.
Let us suppose, then, that the same happens when the brain sends a message in its own machine language, made up of wave trains, packets of ionic fields and so on; and that carries a message with it to decrypt the ‘Ephaptic’ code.
This message from the Central Nervous System must first be transduced into verbal language, to allow the patient to give meaning to the linguistic expression and the doctor to interpret the verbal message. In this way, however, the machine message is polluted by the linguistic expression: both by the patient, who is unable to convert the encrypted message with the exact meaning (epistemic vagueness), and by the doctor, because he/she is conditioned by the specific context of his/her specialization.
The patient, actually, by reporting a symptomatology of orofacial pain in the region of the temporoandibular joint, virtually combines the set of extension and intention into a diagnostic concept that allows the dentist to formulate the diagnosis of orofacial pain from temporomandibular disorders. (TMDs).
Very often the message remains encrypted at least until the system is damaged to such an extent that clinical signs and symptoms emerge so striking that, obviously, they facilitate the diagnosis.
Understanding how the encryption works is quite simple (go to decryption platform chooses and to try it out):
- choose an encryption key among those selected;
- type a word;
- get a code corresponding to the chosen key and the typed word.
For example, if we insert the word ‘Ephaptic’ in the platform encryption system, we will have an encrypted code in the three different contexts (patient, dentist and neurologist) which correspond to the three different algorithmic keys indicated by the program, for instance: the A key corresponds to the patient's algorithm, the B key to the dental context and the C key to the neurological context.
Nel caso del paziente, ad esempio, scrivendo Ephaptic
e utilizzando il tasto A, la "macchina" ci restituirà un codice come
La chiave può essere definita come "Contesto reale".
«Perché dici che la "chiave" del paziente è definita come quella VERA?»
(risposta difficile, ma per favore osserva il fenomeno Gate Control e capirai) |
Innanzitutto: solo il paziente è inconsciamente consapevole della malattia che affligge il proprio sistema, ma non ha la capacità di trasdurre il segnale dal linguaggio macchina al linguaggio verbale. La stessa procedura si verifica in "Systems Control Theory", in cui una procedura di controllo dinamico denominata "State Observer" è progettata per stimare lo stato del sistema dalle misurazioni di output. Di fatto, nella teoria del controllo, l'osservabilità è una misura di quanto lo stato interno di un sistema può essere dedotto dalla conoscenza dei suoi output esterni.[17] Mentre nel caso di un sistema biologico è preferita una "Osservabilità stocastica" di sistemi dinamici lineari,[18] le matrici Gramian sono utilizzate per l'osservabilità stocastica di sistemi non lineari.[19][20]
Già questo basterebbe per portare ora la nostra attenzione su un fenomeno straordinariamente esplicativo chiamato Gate Control. Se un bambino viene colpito a una gamba mentre gioca a calcio, oltre a piangere, la prima cosa che fa è strofinare ampiamente la zona dolorante in modo che il dolore diminuisca. Il bambino non conosce il 'Gate Control', ma attiva inconsciamente un'azione che, stimolando i recettori tattili, chiude il cancello all'ingresso dell'ingresso nocicettivo delle fibre C, diminuendo di conseguenza il dolore; il fenomeno fu scoperto solo nel 1965 da Ronald Melzack e Patrick Wall. [21][22][23][24][25]
Così come nei computer, la crittografia-decrittografia avviene anche in biologia. Infatti, in una recente ricerca gli autori hanno esaminato l'influenza dei meccanismi molecolari del fenomeno del "potenziamento a lungo termine" (LTP) nell'ippocampo sull'importanza funzionale della plasticità sinaptica per l'archiviazione delle informazioni e lo sviluppo della connettività neuronale. Non è ancora chiaro se l'attività modifichi la forza delle singole sinapsi in modo digitale (01, tutto o niente) o analogico (graduato). Nello studio emerge che le singole sinapsi sembrano avere un potenziamento 'tutto o niente', indicativo di processi altamente cooperativi, ma diverse soglie per subire il potenziamento. Questi risultati sollevano la possibilità che alcune forme di memoria sinaptica possano essere archiviate digitalmente nel cervello.[26]
Decrittazione
Ora, supponendo che il linguaggio macchina e il codice assembler siano ben strutturati, inseriamo il messaggio crittografato dal sistema Mary Poppins nella 'Bocca della verità': [27]:
Facciamo finta di essere Marziani in possesso della giusta chiave (algoritmo o contesto) la chiave A che corrisponde al 'Contesto Reale'. Saremmo in grado di decifrare perfettamente il messaggio, come puoi verificare inserendo il codice nell'apposita finestra:
Questi sono elementi straordinariamente interessanti della logica del linguaggio, e si noti che il messaggio crittografato del reale contesto 'significato' della 'malattia', la chiave A, è totalmente diverso da quello crittografato attraverso le chiavi B e la chiave C: essi sono costruiti in contesti convenzionalmente diversi, mentre esiste una sola realtà e questo indica un ipotetico errore diagnostico.
Ciò significa che le logiche del linguaggio medico costruite principalmente su un'estensione del linguaggio verbale, non sono molto efficienti nell'essere rapide e dettagliate nella diagnostica, soprattutto differenziale. Questo perché la distorsione dovuta all'ambiguità e alla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, chiamata 'vaghezza epistemica' o 'incertezza epistemica', o meglio 'conoscenza incerta', indirizza forzatamente la diagnosi verso il contesto specialistico di riferimento e non sull'esatto e quello vero.«Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?»
(Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.) |
L'intuizione diagnostica di base è un modo di ragionare rapido, non analitico e inconscio. Un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità dell'intuizione e la sua utilità nel generare ipotesi diagnostiche e accertare la gravità della malattia. Poco si sa su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come ci lavorino nella pratica clinica. La maggior parte dei rapporti sull'intuizione diagnostica del medico hanno collegato questo fenomeno al ragionamento non analitico e hanno sottolineato l'importanza dell'esperienza nello sviluppo di un senso affidabile dell'intuizione che può essere utilizzato per impegnare efficacemente il ragionamento analitico al fine di valutare l'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori concludono che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.[28] Va inoltre notato che il Sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco, nel senso che ogni pezzo di codice avrà un significato preciso se preso singolarmente, mentre se abbinato a tutti gli altri genererà il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, ovvero "Ephaptic".
Insomma, un report strumentale (o una serie di report strumentali) non basta per decifrare il messaggio della macchina in un modo esattamente corrispondente alla realtà. Se ci aspettiamo che il messaggio venga decifrato da 2/3 del codice, che forse corrisponde a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:Questo risultato deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine: derivante dalla. Quindi, parte del codice viene decifrato (Ef) mentre il resto rimane crittografato e la conclusione parla da sé: non basta identificare una serie di test specifici, ma occorre saperli legare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e costruire la diagnosi.
Pertanto, è necessario un ordinelogico di linguaggio medico:«Una Logica di sistema che integra la sequenza del codice del linguaggio macchina»
(VERO! ci arriveremo con un po' di pazienza) |
Final Considerations
The logic of language is by no means a topic for philosophers and pedagogues; but it substantially concerns a fundamental aspect of medicine that is Diagnosis. Note that the International Classification of Diseases, 9th Revision (ICD-9), has 6,969 disease codes, while there are 12,420 in ICD-10 (OMS 2013)[29]. Based on the results of large series of autopsies, Leape, Berwick and Bates (2002a) estimated that diagnostic errors caused 40,000 to 80,000 deaths annually[30]. Additionally, in a recent survey of over 6,000 doctors, 96% believed that diagnostic errors were preventable[31].
Charles Sanders Peirce (1839–1914) was a logician and practicing scientist[32]; he gradually developed a triadic account of the logic of inquiry. He also distinguishes between three forms of argumentation, types of inference and research methods that are involved in scientific inquiry, namely:
- Abduction or the generation of hypotheses
- Deduction or drawing of consequences from hypotheses; and
- Induction or hypothesis testing.
In the final part of the study conducted by Donald E Stanley and Daniel G Campos, the Peircean logic is considered as an aid to guaranteeing the effectiveness of the diagnostic passage from populations to individuals. A diagnosis focuses on the individual signs and symptoms of a disease. This manifestation cannot be extrapolated from the general population, except for a very broad experiential sense, and it is this sense of experience that provides clinical insight, strengthens the instinct to interpret perceptions, and grounds the competence that allows us to act. We acquire basic knowledge and validate experience in order to transfer our observations into the diagnosis.
In another recent study, author Pat Croskerry proposes the so-called "Adaptive Expertise in Medical Decision Making", in which a more effective clinical decision could be achieved through adaptive reasoning, leading to advanced levels of competence and mastery[33].
Adaptive competencies can be obtained by emphasizing the additional features of the reasoning process:
- Be aware of the inhibitors and facilitators of rationality (Specialists are unwittingly projected towards their own scientific and clinical context).
- Pursue the standards of critical thinking. (In the specialist, self-referentiality is supported and criticisms from other scientific disciplines or from other medical specialists are hardly accepted).
- Develop a global awareness of cognitive and affective biases and learn how to mitigate them. Use argument that reinforces point 1.
- Develop a similar depth and understanding of logic and its errors by involving metacognitive processes such as reflection and awareness. Topic is already mentioned in the first chapter ‘Introduction’.
In this context, extraordinarily interesting factors emerge that lead us to a synthesis of all what has been presented in this chapter. It is true that the arguments of abduction, deduction and induction streamline the diagnostic process but we still speak of arguments based on a clinical semeiotics, that is on the symptom and/or clinical sign[29]. Even the adaptive experience mentioned by Pat Croskerry is refined and implemented on the diagnosis and on the errors generated by a clinical semeiotics[33].
Therefore, it is necessary to specify that semeiotics and/or the specific value of clinical analysis are not being criticized because these procedures have been extraordinarily innovative in the diagnostics of all time. In the age in which we live, however, it will be due to the change in human life expectancy or the social acceleration that we are experiencing, ‘time’ has become a conditioning factor, not intended as the passing of minutes but essentially as bearer of information.
- In this sense, the type of medical language described above, based on the symptom and on the clinical sign, is unable to anticipate the disease, not because there is no know-how, technology, innovation, etc., but because the right value is not given to the information carried over time
This is not the responsibility of the health worker, nor of the Health Service and nor of the political-industrial class because each of these actors does what it can do with the resources and preparation of the socio-epochal context in which it lives.
The problem, on the other hand, lies in the mindset of mankind that prefers a deterministic reality to a stochastic one. We will discuss these topics in detail.
In the following chapters, all dealing with logic, we will try to shift the attention from the symptom and clinical sign to the encrypted machine language: for the latter, the arguments of the Donald E Stanley-Daniel G Campos duo and Pat Croskerry are welcome, but are to be translated into topic ‘time’ (anticipation of the symptom) and into the message (assembler and non-verbal machine language). Obviously, this does not preclude the validity of the clinical history (semeiotics), essentially built on a verbal language rooted in medical reality.
We are aware that our Linux Sapiens is perplexed and wondering:«... could the logic of Classical language help us to solve the poor Mary Poppins' dilemma?»
(You will see that much of medical thinking is based on the logic of Classical language but there are limits) |
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