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''Vorremmo che il lettore avesse immediata percezione degli argomenti che verranno trattati in '''[[Masticationpedia]]''', passando in rassegna alcuni dei temi più attuali che riguardano l'evoluzione epistemologica della Scienza in generale, quella medica ed odontoiatrica in particolare...''
{{Transl}}
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''Vorremmo che il lettore avesse immediata percezione degli argomenti che verranno trattati in '''[[Masticationpedia]]''', passando in rassegna alcuni dei temi più attuali che riguardano l'evoluzione epistemologica della Scienza in generale, quella medica ed odontoiatrica in particolare...
<div style="display: inline-block; float:left; margin:0.3em; padding: 0.5em;">[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|left|thumb]]<p class="titolo">


In questa fase prenderemo in considerazione i due aspetti fondamentali del '''Progresso della Scienza''', secondo i '''Paradigmi di Kuhn''', e la '''Epistemologia''', che mette in discussione (o per lo meno in allerta) i concetti di "Inferenza Statistica" e di "Interdisciplinarità".
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|left|300px]] In questa fase prenderemo in considerazione i due aspetti fondamentali del '''Progresso della Scienza''', secondo i '''Paradigmi di Kuhn''', e la '''Epistemologia''', che mette in discussione (o per lo meno in allerta) i concetti di "Inferenza Statistica" e di "Interdisciplinarità".


Questi due temi, che apparentemente sembrano in conflitto tra loro, in quanto il primo necessita di disciplinarità per evidenziare le "Anomalie nel Paradigma" ed il secondo di "Interdisciplinarità", si integreranno attraverso un elemento risolutore che consiste negli "Scaffold metacognitivi", ponti cognitivi tra discipline specialistiche. Il lettore, dunque, potrà meglio apprezzare, in questo contesto, l'approccio stocastico verso uno dei temi più dibattuti nelle riabilitazioni masticatorie come la "'''Malocclusione'''", da cui derivano gran parte delle procedure riabilitative masticatorie come l'ortodonzia, la protesi e la chirurgia ortognatica.
Questi due temi, che apparentemente sembrano in conflitto tra loro, in quanto il primo necessita di disciplinarità per evidenziare le "Anomalie nel Paradigma" ed il secondo di "Interdisciplinarità", si integreranno attraverso un elemento risolutore che consiste negli "Scaffold metacognitivi", ponti cognitivi tra discipline specialistiche. Il lettore, dunque, potrà meglio apprezzare, in questo contesto, l'approccio stocastico verso uno dei temi più dibattuti nelle riabilitazioni masticatorie come la "'''Malocclusione'''", da cui derivano gran parte delle procedure riabilitative masticatorie come l'ortodonzia, la protesi e la chirurgia ortognatica.
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{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}{{Bookind2}}
{{ArtBy|autore=Gianni Frisardi}}{{Bookind2}}


==Ab ovo<ref>Latin for "since the very beginning"</ref>==
Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.[[File:The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn.jpg|right|thumb|The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn]]Nel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;<ref>{{cita libro
| autore = Heft MW
| autore2 = Fox CH
| autore3 = Duncan RP
| titolo = Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31590599
| volume =
| opera = JDR Clin Trans Res
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1177/2380084419879391
| OCLC =
}}</ref> queste innovazioni hanno in qualche modo influenzato strategie decisionali, opinioni, scuole di pensiero e assiomi al fine di migliorare la qualità della vita, come affermato nella "Scienza dell'esposizione nel 21° secolo".<ref>{{cita libro
| autore =
| autore2 =
| autore3 =
| autore4 =
| autore5 =
| autore6 =
| autore7 =
| titolo = Exposure Science in the 21st Century. A Vision and a Strategy
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK206806/pdf/Bookshelf_NBK206806.pdf
| volume =
| opera =
| anno =
| editore = Committee on Human and Environmental Exposure Science in the 21st Century; Board on Environmental Studies and Toxicology; Division on Earth and Life Studies; National Research Council.
| città =
| ISBN = 0-309-26468-5
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref> Tuttavia, questa crescita esponenziale porta con sé, implicitamente, aree grigie concettuali (in termini pratici "effetti collaterali") talvolta sottovalutate, ma che possono mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o renderle meno assolute e più probabilistiche.<ref>{{cita libro
| autore = Liu L
| autore2 = Li Y
| titolo = The unexpected side effects and safety of therapeutic monoclonal antibodies
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24524104
| volume =
| opera = Drugs Today
| anno = 2014
| editore =
| città = Barcellona
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1358/dot.2014.50.1.2076506
| OCLC =
}}</ref> I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (che sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura saranno complementari) sono il "Progresso della scienza" secondo Kuhn e il " Epistemologia".
==Progress of Science according to Thomas Kuhn==
Thomas Kuhn nella sua opera più famosa afferma che la scienza attraversa ciclicamente alcune fasi indicative del suo funzionamento.<ref>Thomas Samuel Kuhn (Cincinnati, 18 <!--18-->july 1922 – Cambridge, 17 <!--19-->june 1996) <!--20-->was an American philosopher of science.<br><!--21-->See Treccani, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/thomas-samuel-kuhn/ Kuhn, Thomas Samuel]''. Wikipedia, ''[[:wikipedia:Thomas Kuhn|Thomas Kuhn]]''.
</ref><ref>{{cita libro
| autore = Kuhn Thomas S
| titolo = The Structure of Scientific Revolutions
| url = https://en.wikipedia.org/wiki/The_Structure_of_Scientific_Revolutions
| volume =
| opera =
| anno = 2012
| editore = Univ. of Chicago Press
| città = Chicago
| ISBN = 9780226458113
| LCCN = no99080311
| DOI =
| OCLC =
}}</ref> 
Secondo Kuhn, la scienza è paradigmatica e la demarcazione tra scienza e pseudoscienza può essere fatta risalire all'esistenza di un paradigma. L'evoluzione del progresso scientifico è assimilata a una curva continua che subisce discontinuità nei cambiamenti di paradigma. 
Da buon risolutore di problemi, lo scienziato cerca di risolvere queste anomalie.
=== Le fasi di Kuhn in Odontoiatria===
Kuhn, invece, divide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo è un processo fondamentale per Masticationpedia, ma per restare sintonizzati con il progetto ci limiteremo a descrivere le tre fasi più significative condivise nel progetto ed indicate nell'indice del libro:
{|
|
|
* '''Fase 2:''' ovvero la '''Scienza Normale'''
<blockquote>Ad esempio, nella fase 2 dei Paradigmi di Kuhn, chiamata Scienza normale, gli scienziati sono visti come risolutori di problemi, che lavorano per migliorare l'accordo tra il paradigma e la natura. Questa fase, infatti, si basa su un insieme di principi di base dettati dal paradigma, che non vengono messi in discussione ma ai quali, anzi, è affidato il compito di indicare le coordinate dei lavori a venire. In questa fase vengono sviluppati gli strumenti di misura con cui vengono realizzati gli esperimenti, viene prodotta la maggior parte degli articoli scientifici ei suoi risultati costituiscono una crescita significativa della conoscenza scientifica. Nella normale fase scientifica saranno raggiunti sia i successi che i fallimenti; i fallimenti sono chiamati da anomalie di Kuhn, o eventi che vanno contro il paradigma.</blockquote>
|-
|&nbsp;
|
*'''Fase 4,''' ovvero la '''Crisi del paradigma'''
<blockquote>In conseguenza della crisi, in questo periodo verranno creati diversi paradigmi. Questi nuovi paradigmi, quindi, non nasceranno dai risultati raggiunti dalla teoria precedente, ma piuttosto dall'abbandono degli schemi prestabiliti del paradigma dominante. Seguendo questo percorso, in Masticationpedia, si parlerà della '''crisi del paradigma riabilitativo masticatorio''' rivedendo teorie, teoremi, assiomi, scuole di pensiero e criteri diagnostici di ricerca e poi il focus si sposterà sulla fase 5.</blockquote>
|-
|&nbsp;
|
* '''Fase 5,''' o '''Rivoluzione Scientifica'''
<blockquote>La fase 5 riguarda la rivoluzione (scientifica). Nel periodo delle attività scientifiche straordinarie si aprirà un confronto all'interno della comunità scientifica su quale      nuovo paradigma accettare. Ma non sarà necessariamente il paradigma più "vero" o più efficiente ad emergere, ma quello che sarà in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di scienziati e di conquistare la fiducia della comunità scientifica.  I paradigmi che partecipano a questo scontro, secondo Kuhn, non condividono nulla, nemmeno le basi e, quindi, non sono comparabili (sono “incommensurabili”). Il paradigma viene scelto, come detto, su basi socio-psicologiche o biologiche (i giovani scienziati sostituiscono i più anziani). La battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, verrà nominato il nuovo paradigma e la scienza tornerà alla Fase 1.  Per lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia proporrà, nel capitolo intitolato Scienze straordinarie, un '''nuovo modello paradigmatico nel campo della riabilitazione del Sistema Masticatorio''' discutendone principi, motivazioni, esperienze cliniche scientifiche e, soprattutto, un cambiamento radicale nel campo della diagnostica medica. Questa modifica si basa essenzialmente su ''''Inferenza di Sist'''<nowiki/>'''ema'''<nowiki/>', piuttosto che su Symptom Inferen<nowiki/>ce, dando principalmente valore assoluto all'obiettività dei dati.</blockquote>
|}
È quasi ovvio che la filosofia scientifica kuhniana preferisce la disciplina, poiché un'anomalia nel paradigma genomico sarà notata meglio da un genetista che da un neurofisiologo. Ora questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, quindi è meglio soffermarci un minuto su di esso in dettaglio.
==Epistemologia==
<center>
{|
|-
| width="250" align="right" |<small>''Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?''</small><small>''Davvero?''</small>
| align="center" |[[File:Black_Swan_(Cygnus_atratus)_RWD.jpg|175px|center]]
|-
|&nbsp;
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| align="center" |[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|203px|center]]
| width="250" |<small>''Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?''</small><small>''Sicuro?''</small>
|}
</center>
----


== Ab ovo<ref>Latino per "sin dal principio"</ref> ==
Prima di entrare nel vivo della trattazione di Masticationpedia, è opportuna una premessa che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'epoca attuale e di quella immediatamente precedente.


Abbiamo assistito nell'ultimo secolo a una crescita esponenziale, in generale, di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche, e nello specifico ve ne sono state anche in odontoiatria[2]; queste innovazioni hanno in qualche modo indirizzato strategie decisionali, opinioni, scuole di pensiero e assiomi nell'intento di migliorare la qualità della vita, come si legge sullo "Exposure Science in the 21st Century"[3]. Tuttavia, questo crescere esponenziale porta con sé, implicitamente, delle zone d'ombra concettuali (in termini pratici, side effects) che a volte vengono sottovalutate, ma che invece potrebbero mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o quantomeno renderle meno assolute e più probabilistiche.[4]


'''L'epistemologia''' (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "certa conoscenza" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza.<ref><!--43-->The term is believed to have been coined by the Scottish philosopher James Frederick Ferrier in his ''Institutes of Metaphysic'' (p.46), of 1854; <!--44-->see Internet Encyclopedia of Philosophy, ''[https://www.iep.utm.edu/ferrier/ James Frederick Ferrier (1808—1864)]''. [[:wikipedia:James Frederick Ferrier|Wikipedia]]</ref> Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi di lingua inglese, il concetto di epistemologia è invece utilizzato principalmente come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza.


Le fasi del cambio di paradigma secondo Thomas Kuhn
Per inciso, il problema fondamentale dell'epistemologia oggi, come ai tempi di Hume, rimane quello della verificabilità.<ref>[[:wikipedia:David Hume|David Hume]] (<!--47-->Edimburgh, 7 <!--48-->may 1711 – <!--49-->Edimburgh, 25 <!--50-->august 1776) <!--51-->was a Scottish philosopher. He is considered the third and perhaps the most radical of the British Empiricists, after the Englishman John Locke and the Anglo-Irish George Berkeley.</ref><ref>{{cita libro
I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (i quali apparentemente sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura risulteranno complementari), sono il "Progresso della Scienza" secondo Kuhn e la "Epistemologia".
| autore = Srivastava S
| titolo = Verifiability is a core principle of science
| url = https://www.cambridge.org/core/journals/behavioral-and-brain-sciences/article/verifiability-is-a-core-principle-of-science/D46462A598492AFDB7AFB4975A313446#
| volume =
| opera = Behav Brain Sci
| anno = 2018
| editore = Cambridge University Press
| città = Cambridge
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1017/S0140525X18000869
| OCLC =
}}</ref>


Progresso della Scienza secondo Thomas Kuhn
Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco<ref><!--53-->Here we obviously refer to the well-known paradox called "of the crows", or "of the black crows", formulated by the philosopher and mathematician [[:wikipedia:Carl Gustav Hempel|Carl Gustav Hempel]], <!--54-->better explained in Wikipedia's article ''[https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Raven_paradox&oldid=942633026 Raven paradox]'':<br><!--55-->See {{cita libro
Thomas Kuhn nella sua opera più celebre afferma che la scienza attraversa ciclicamente alcune fasi indicative della sua operatività.[5][6] Per Kuhn la scienza è paradigmatica, e la demarcazione tra scienza e pseudoscienza è riconducibile all'esistenza di un paradigma. L'evoluzione del progresso scientifico viene assimilata a una curva continua che in corrispondenza dei cambi di paradigma subisce delle discontinuità. Per esempio, nella fase 2 dei Paradigmi di Kuhn, chiamata "Scienza Normale", gli scienziati sono visti come risolutori di problemi che lavorano per migliorare l'accordo tra il paradigma e la natura.
|autore = Good IJ
|titolo=The Paradox of Confirmation
|opera=Br J Philos Sci
|volume=11
|numero=42
|url=https://www.jstor.org/stable/685588
|anno = 1960|pag=145-149}}</ref> avvistato conferma che i corvi sono neri; cioè ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte
::<math>A\Rightarrow B = \lnot A \lor B</math>


Questa fase, infatti, è basata sull'insieme dei principi di fondo dettati dal paradigma che non vengono messi in discussione ma ai quali, anzi, è affidato il compito di indicare le coordinate dei lavori successivi. È qui che vengono sviluppati gli strumenti di misura con cui si svolge l'attività sperimentale, vengono prodotti la maggior parte degli articoli scientifici e i suoi risultati costituiscono la maggior parte della crescita della conoscenza scientifica. Durante la fase di scienza normale si otterranno sia successi che insuccessi; gli insuccessi per Kuhn prendono il nome di anomalie, ovvero eventi che vanno contro il paradigma.
Secondo l'obiezione di falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera perché, mentre ci sono solo un numero finito di esperimenti a favore, esiste anche teoricamente un numero infinito che potrebbe falsificarla.<ref>{{cita libro
| autore = Evans M
| titolo = Measuring statistical evidence using relative belief
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26925207
| volume =
| opera = Comput Struct Biotechnol J
| anno = 2016
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1016/j.csbj.2015.12.001
| OCLC =
}}</ref>


Lo scienziato, da buon risolutore di problemi qual è, tenta di risolvere tali anomalie.
{{qnq|Ma non è tutto così ovvio...}}


Kuhn's phases in Dentistry
...perché il concetto stesso di epistemologia incontra continue implementazioni, come in medicina:
Kuhn, tuttavia, suddivide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo processo è fondamentale per Masticationpedia, ma per restare in tema con il progetto ci limiteremo a descrivere le due fasi più significative:


{|
Fase 4, ovvero la Crisi del Paradigma
|-
Come conseguenza della crisi, in tale periodo si creeranno paradigmi diversi. Questi nuovi paradigmi non nasceranno quindi dai risultati raggiunti dalla teoria precedente ma, piuttosto, dall'abbandono degli schemi precostituiti del paradigma dominante.
|
Seguendo questo percorso, in Masticationpedia si discuterà la Crisi del Paradigma riabilitativo masticatorio portando in rassegna teorie, teoremi, assiomi, scuole di pensiero e i Research Diagnostic Criteria, per poi passare alla fase 5.
*'''''<math>P-value</math>''''': <br>In medicina, ad esempio, per confermare un esperimento, una serie di dati provenienti da strumenti di laboratorio o da rilievi, si usa l'“Inferenza Statistica”, ed in particolare un famoso valore chiamato “test di significatività” (P-value). Ebbene, anche questo concetto, ormai parte della genesi del ricercatore, vacilla. In un recente studio l'attenzione si è concentrata su una “Campagna” condotta sulla “Natura” contro il concetto di “test di significatività”.<ref>{{cita libro
| autore = Amrhein V
Fase 5, ovvero la Rivoluzione Scientifica
| autore2 = Greenland S
La Fase 5 riguarda la rivoluzione (scientifica). In contesti di attività scientifiche straordinarie, si apre una discussione all'interno della Comunità Scientifica su quali fra i nuovi paradigmi accettare. Però non sarà necessariamente il paradigma più "vero", o quello più efficiente a imporsi, bensì quello in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di scienziati e di guadagnarsi la fiducia della Comunità Scientifica.
| autore3 = McShane B
I paradigmi che partecipano a questo scontro, secondo Kuhn, non condividono nulla, neanche le basi e quindi non sono paragonabili (sono "incommensurabili"). La scelta del paradigma avviene, come detto, per basi socio-psicologiche oppure biologiche (giovani scienziati sostituiscono quelli anziani). La battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, sarà nominato il nuovo paradigma e la scienza sarà riportata a una Fase 1.
| titolo = Scientists rise up against statistical significance
Per lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia proporrà nel capitolo intitolato "Scienza straordinaria", un nuovo modello paradigmatico nel campo delle riabilitazioni del Sistema Masticatorio discutendone i principi, le motivazioni, le esperienze clinico scientifiche e soprattutto il cambiamento radicale nel campo della diagnostica medica. È un cambiamento basato essenzialmente su una Inferenza di Sistema, più che su una Inferenza di Sintomo, e che dà esclusivamente valore assoluto al dato oggettivo.
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30894741
È pressoché ovvio che la filosofia scientifica Kuhniana prediliga la disciplinarità, in quanto una anomalia nel paradigma genomico, ad esempio, potrà essere notata meglio, se non soltanto, da un genetista più che da un neurofisiologo. Ma questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, pertanto è bene soffermarvisi in maggior dettaglio.
| volume =
| opera = Nature
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1038/d41586-019-00857-9
| OCLC =
}}</ref>Con oltre 800 firmatari che supportano importanti scienziati, questa "campagna" può essere considerata un'importante pietra miliare e una "Rivoluzione silenziosa" nella statistica sugli aspetti logici ed epistemologici.<ref>{{cita libro
| autore = Rodgers JL
| titolo = The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20063905
| volume =
| opera = Am Psychol
| anno = 2010
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1037/a0018326
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Meehl P
| titolo = The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions
| url =
| volume =
| opera =
| anno = 1997
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}, in eds Harlow L. L., Mulaik S. A., Steiger J. H., ''What If There Were No Significance Tests?'' - editors.  (Mahwah: Erlbaum, 393–425. [Google Scholar]</ref><ref>{{cita libro
| autore = Sprenger J
| autore2 = Hartmann S
| titolo = Bayesian Philosophy of Science. Variations on a Theme by the Reverend Thomas Bayes
| url =
| volume =
| opera =
| anno = 2019
| editore = Oxford University Press
| città = Oxford
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref> La campagna critica le analisi statistiche troppo semplificate che si possono ancora trovare in molte pubblicazioni fino ad oggi. Ciò alla fine ha portato a una discussione, sponsorizzata dall'American Statistical Association, che ha generato un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p <0,05", contenente 43 articoli di forward -guardando gli statistici.<ref name="wasser">{{cita libro
| autore = Wasserstein RL
| autore2 = Schirm AL
| autore3 = Lazar NA
| titolo = Moving to a World Beyond ''p'' < 0.05
| url = https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/00031305.2019.1583913
| volume =
| opera = Am Stat
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1080/00031305.2019.1583913
| OCLC =
}}</ref> La domanda speciale propone sia nuovi modi per segnalare l'importanza dei risultati della ricerca oltre la soglia arbitraria di un valore P, sia alcune guide per condurre la ricerca: il ricercatore dovrebbe accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni.<ref name="wasser" /> Il futuro mostrerà se quei tentativi di supportare statisticamente meglio la scienza oltre i test di significatività si rifletteranno o meno nelle pubblicazioni future.<ref>{{cita libro
| autore = Dettweiler Ulrich
| titolo = The Rationality of Science and the Inevitability of Defining Prior Beliefs in Empirical Research
| url = https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2019.01866/full
| volume =
| opera = Front Psychol
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.3389/fpsyg.2019.01866
| OCLC =
}}</ref> Anche in questo campo siamo sulla stessa lunghezza d'onda del Progresso della scienza secondo Kuhn, in quanto si tratta della rimodulazione di alcuni contenuti statistici descrittivi nell'ambito della disciplina.
|-
|
*Interdisciplinarità:<br>Nella politica scientifica, è generalmente riconosciuto che la risoluzione dei problemi basata sulla scienza richiede ricerca interdisciplinare (IDR), come proposto dal progetto dell'UE denominato Horizon 2020.<ref>European Union, ''[https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/societal-challenges Horizon 2020]''</ref> In un recente studio, gli autori si concentrano sulla domanda perché i ricercatori hanno difficoltà cognitive ed epistemiche nella condurre IDR. Si ritiene che la perdita di interesse filosofico per l'epistemologia della ricerca interdisciplinare sia dovuta a un paradigma filosofico della scienza chiamato "Physics Paradigm of Science", che impedisce il riconoscimento di importanti cambiamenti IDR sia nella filosofia della scienza che nella ricerca. Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Paradigma ingegneristico della scienza", fa ipotesi filosofiche alternative su aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori scientifici hanno bisogno dei cosiddetti scaffold metacognitivi per assisterli nell'analisi e nella ricostruzione di come la "conoscenza" è costruita nelle diverse discipline.  Nella ricerca interdisciplinare, gli scaffold metacognitivi aiutano la comunicazione interdisciplinare ad analizzare e articolare il modo in cui la disciplina costruisce la conoscenza.<ref name=":0">
{{cita libro
| autore = Boon M
| autore2 = Van Baalen S
| titolo = Epistemology for interdisciplinary research - shifting philosophical paradigms of science
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6383598/
| volume =
| opera = Eur J Philos Sci
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1007/s13194-018-0242-4
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Boon M
| titolo = An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28389261
| volume =
| opera = Prog Biophys Mol Biol
| anno = 2017
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001
| OCLC =
}}</ref>
|}
==P-value ''vs'' Interdisciplinarità==


Epistemologia
Alla luce di quanto sopra, ad una visione superficiale dell'evoluzione epistemica della Scienza, i due aspetti della disciplinarietà ("Paradigma della Fisica della Scienza", evidenziando l'anomalia) e Interdisciplinare ("Paradigma ingegneristico della Scienza", scaffold metacognitivo), potrebbero sembrare essere in conflitto tra loro; in realtà, però, come vedremo solo in questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia perché entrambe tendono a generare “Innovazione Paradigmatica” senza alcun conflitto.
Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo da questo ricavare che tutti i cigni sono bianchi?
Davvero?
Black Swan (Cygnus atratus) RWD.jpg
Duck-Rabbit illusion.jpg
Kuhn usò l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma può far sì che una persona veda la stessa informazione in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a fianco?
Sicuro?
L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "conoscenza certa" ossia "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni alle quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza.[7] Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità e i limiti della conoscenza scientifica.


Tuttavia, il problema di fondo dell'epistemologia, oggi come al tempo di Hume, rimane quello della verificabilità.[8][9]
Ora potremmo concludere che le "Innovazioni" sono già di per sé "Progressi della scienza", come affermato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven, in cui si considera l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione odontoiatrica e quotidiana pratica clinica, come l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.<ref>{{cita libro
| autore = Guven Y
| titolo = Scientific basis of dentistry
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5624148/
| volume =
| opera = J Istanb Univ Fac Den
| anno = 2017
| editore =
| città =
| ISBN =
| PMID = 29114433
| PMCID = PMC5624148
| LCCN =
| DOI = 10.17096/jiufd.04646
| OCLC =
}}</ref> Le innovazioni citate da Guven sono ovviamente da considerarsi di natura tecnologica e metodologica; tuttavia, il Progresso della Scienza non va avanti con questo tipo di Innovazioni, che sono chiamate "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma avviene sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".


Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco avvistato conferma che i corvi sono neri[10]; cioè "ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte":
Nel senso più stretto della frase, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un '''cambiamento di pensiero e di consapevolezza''' che pervade l'intera umanità, a partire dai diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica copernicana all'attuale tendenza di approccio stocastico al fenomeno biologico.<ref>{{cita libro
{\displaystyle A\Rightarrow B=\lnot A\lor B}{\displaystyle A\Rightarrow B=\lnot A\lor B}
| autore = Zhao XF
Secondo l'obiezione della falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera in quanto, mentre esiste solo un numero finito di esperimenti a favore, ne esiste teoricamente anche un numero infinito che potrebbe falsificarla.[11]
| autore2 = Gojo I
| autore3 = York T
| autore4 = Ning Y
| autore5 = Baer MR
| titolo = Diagnosis of biphenotypic acute leukemia: a paradigmatic approach
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2776262
| volume =
| opera = Int J Clin Exp Pathol
| anno = 2010
| editore =
| città =
| ISBN =
| PMID = 19918331
| PMCID = PMC2776262
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>


Ma non è tutto così scontato...
In questo contesto epistemologico (oltre ad altre iniziative quali i Criteri Diagnostici di Ricerca nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari — RDC/DTM), dell'Evidence Based Medicine (e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia per mettere in luce le dialettiche dinamismo sui progressi della scienza della riabilitazione masticatoria. Masticationpedia tende, inoltre, ad evidenziare le anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e quindi una "Innovazione Paradigmatica".


...perché il concetto stesso di epistemologia va incontro ad implementazioni continue, come in medicina:
Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.


{\displaystyle P-value}{\displaystyle P-value}:
==Malocclusione==
In medicina, per esempio, per confermare un esperimento, una serie di dati che provengano da strumenti di laboratorio o da sondaggi, si impiega la "Inferenza Statistica" ed in particolare un famoso valore chiamato "test di significatività" (P-value). Ebbene, anche questo concetto, ormai facente parte della genesi del ricercatore, vacilla. In un recente studio si è focalizzata l'attenzione su una "Campagna" condotta su Nature contro il concetto dei "test di significatività"[12].
Con oltre 800 firmatari a supporto di importanti scienziati, questa "campagna" può essere considerata come un importante traguardo e un evento un po' "clamoroso", in qualche modo una "Rivoluzione Silenziosa" nelle statistiche sugli aspetti logici ed epistemologici[13][14][15]. in essa si riscontra una critica sulle analisi statistiche troppo semplificate che si possono ancora trovare in molte pubblicazioni fino ad oggi.
Ciò ha portato infine a una discussione promossa dall'American Statistical Association che ha generato un numero speciale della "The American Statistician Association" intitolato "Inferenza statistica nel 21° secolo: A World Beyond p <0,05", contenente 43 articoli di statistici lungimiranti.[16]. La questione speciale propone sia nuovi modi per segnalare l'importanza dei risultati della ricerca oltre la soglia arbitraria di un valore P-value, sia alcune guide di condotta: il ricercatore dovrebbe accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni.[16]. Il futuro mostrerà se quei tentativi di supportare statisticamente meglio la scienza oltre i test di significatività saranno ripresi nelle pubblicazioni a venire.[17]. Siamo anche in questo campo sulla stessa lunghezza d'onda del Progresso della Scienza secondo Kuhn, in quanto si parla di rimodulazione di alcuni contenuti descrittivi statistici, pur sempre nella disciplinarità.
Interdisciplinarità:
Nella politica scientifica, è generalmente riconosciuto che la risoluzione dei problemi basata sulla scienza richiede una ricerca interdisciplinare (IDR), come è stato proposto anche dal progetto UE denominato Horizon 2020[18]. In un recente studio gli autori si concentrano sulla domanda per cui i ricercatori hanno difficoltà cognitive ed epistemiche nella conduzione dello IDR. È opinione che la perdita di interesse filosofico nella epistemologia della ricerca interdisciplinare sia dovuta a un paradigma filosofico della Scienza denominato "Physics Paradigm of Science, che impedisce il riconoscimento di importanti cambiamenti dello IDR sia nella filosofia della Scienza che nella ricerca.
Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Engineering Paradigm of Science" implica presupposti filosofici alternativi riguardanti aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori scientifici hanno bisogno dei cosiddetti scaffold metacognitivi per aiutare nell'analisi e nella ricostruzione di come viene costruita la "conoscenza" in diverse discipline.
Nella ricerca interdisciplinare, scaffold metacognitivi aiutano la comunicazione interdisciplinare con l'obiettivo di analizzare e articolare il modo in cui la disciplina costruisce conoscenza.[19][20]
P-value vs Interdisciplinarità
Per quanto premesso, a una visione superficiale dell'evoluzione epistemica dell'uomo, i due aspetti della disciplinarità ("Physics Paradigm of Science", evidenziatore dell'anomalia) e della Interdisciplinarità ("Engineering Paradigm of Science", scaffold metacognitivi), potrebbero sembrare in conflitto tra loro; in realtà, come vedremo nel contesto di questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia, perché ambedue tendono a generare "Innovazione Paradigmatica" e non vanno affatto in conflitto.


A questo punto potremmo concludere che le "Innovazioni" siano già di per sé "Progresso della Scienza", come dichiarato nell'articolo "Scientific basis of dentistry" di Yegane Guven in cui viene considerato l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione dentale e sulla pratica clinica quotidiana, come la odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni in realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.[21] Le innovazioni di cui parla Guven sono da considerare, ovviamente, innovazioni tecnologiche e metodologiche; tuttavia il Progresso della Scienza non avanza con questo tipo di Innovazioni, che sono dette "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".
Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.<ref><!--84-->The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of ''occlusion'' to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar ([[:wikipedia:Edward Angle|Wikipedia]]); <!--85-->see {{cita libro
| autore = Gruenbaum T
| titolo = Famous Figures in Dentistry
| url =
| volume =
| opera = Mouth – JASDA
| anno = 2010
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref> La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra.


Nel senso più stretto della locuzione, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un cambiamento di pensiero e di consapevolezza che pervade l'umanità intera partendo da diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica Copernicana all'attuale tendenza di approccio Stocastico al fenomeno biologico[22].
Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusion]''</ref> che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:<ref name="Smaglyuk">{{cita libro
| autore = Smaglyuk LV
| autore2 = Voronkova HV
| autore3 = Karasiunok AY
| autore4 = Liakhovska AV
| autore5 = Solovei KO
| titolo = Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31175796
| volume =
| opera = Wiad Lek
| anno = 2019
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>{{q2|La diagnostica, le tattiche di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformazioni dento-facciali dovrebbero essere considerate nel contesto dell'integrità dell'organismo non formato del bambino, dell'interdipendenza della forma e delle funzioni dei suoi organi e sistemi}}


In questo contesto epistemologico, a fianco ad altre iniziative quali il Research Diagnostic Criteria nel campo dei Disordini Temporomandibolari (RDC/TMDs) della Medicina basata sull'evidenza (Evidence Based Medicine e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia, portando in risalto nella dinamicità dialettica scientifica sia i progressi della Scienza riabilitativa masticatoria raggiunti fino ad oggi, sia contestualmente le Anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e dunque una "Innovazione paradigmatica".
Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions interdisciplinary diagnostics of malocclusions]''</ref>


Sarà bene, prima di proseguire, fermarci un istante a osservare un caso molto concreto e assai significativo.
Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”.


Malocclusione
Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:
Malocclusione: letteralmente una cattiva (mala) chiusura della dentatura[23]. La chiusura si capisce, riteniamo; sul mala bisogna intendersi. E non è semplice, o almeno non quanto sembra.


Per afferrarne sommariamente il concetto, in questa prima lettura introduttiva, cercheremo di esporre un semplice ma molto dibattuto quesito che coinvolge una serie di interrogativi nel campo delle riabilitazioni masticatorie e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione". Si tenga conto che, nel 2019, una interrogazione di Pubmed per questo termine restituiva un risultato di "soli" 33.309 articoli[24], il che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; anche se, per fortuna, ogni tanto si leggono conclusioni molto significative, come quelle che riportiamo integralmente di un articolo di Smaglyuk e collaboratori, articolo per così dire un po "clamoroso" che tratta dell'approccio interdisciplinare nella diagnosi delle malocclusioni:[25]:
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|alt=|thumb|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.|400x400px]]


«The diagnostics, treatment tactics and prevention of dento-facial anomalies and deformations should be considered in the context of the integrity of the child's unformed organism, the interdependence of the form and functions of its organs and systems»
{{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}}
Altro dato degno di nota è che, interrogando sempre nel 2019 lo stesso Pubmed sulla interdisciplinarità nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato scendeva drasticamente a soli 4 articoli.[26].


Queste premesse al quesito "Malocclusione" stanno a indicare da un lato una segnalazione di anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn, e dall'altro, contestualmente, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: una che genera Innovazioni Incrementali (da cui aspettarsi altrettanti 33.309 articoli) e un'altra che predilige un nuovo percorso gnoseologico di "Innovazione Paradigmatica".
Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”.


Proviamo ad approcciare una parte del concetto che considera essenziale la "Innovazione Paradigmatica", domandandoci per esempio::
Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;<ref>{{cita libro
| autore = Littlewood SJ
| autore2 = Kandasamy S
| autore3 = Huang G
| titolo = Retention and relapse in clinical practice
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28297088
| volume =
| opera = Aust Dent J
| anno = 2017
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1111/adj.12475
| OCLC =
}}</ref> si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.<ref>{{cita libro
| autore = Reichert I
| autore2 = Figel P
| autore3 = Winchester L
| titolo = Orthodontic treatment of anterior open bite: a review article--is surgery always necessary?
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23949448
| volume =
| opera = Oral Maxillofac Surg
| anno = 2014
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5
| OCLC =
}}</ref> Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.<ref>{{cita libro
| autore = Miamoto CB
| autore2 = Silva Marques L
| autore3 = Abreu LG
| autore4 = Paiva SM
| titolo = Impact of two early treatment protocols for anterior dental crossbite on children’s quality of life
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5962250/pdf/2176-9451-dpjo-23-01-00071.pdf
| volume =
| opera = Dental Press J Orthod
| anno = 2018
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Alachioti XS
| autore2 = Dimopoulou E
| autore3 = Vlasakidou A
| autore4 = Athanasiou AE
| titolo = Amelogenesis imperfecta and anterior open bite: Etiological, classification, clinical and management interrelationships
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/pmid/24987656/
| volume =
| opera = J Orthod Sci
| anno = 2014
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.4103/2278-0203.127547
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro
| autore = Mizrahi E
| titolo = A review of anterior open bite
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/284793
| volume =
| opera = Br J Orthod
| anno = 1978
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI =
| OCLC =
}}</ref>


È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).


Figura 1a:
Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.[[File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|thumb|'''Figura 1b:''' Potenziale evocato dal motorio da stimolazione elettrica transcraniale delle radici del trigemino. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.|400x400px]]
Paziente con malocclusione, open bite e crossbite posteriore destro che in termini riabilitativi va trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.
Cosa si intende per Malocclusione?


Risponderemo a questo quesito riportando un caso clinico di evidente "Malocclusione"..
{|
|-
|&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;
|''Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».''
''La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura».''


Paziente con una occlusione che gli ortodontisti definiscono "Malocclusione" perché presenta un crossbite monolaterale posteriore e openbite anteriore[27]; è una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa, eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico[28]. Il crossbite è un altro elemento di disturbo della normale occlusione per cui viene obbligatoriamente trattato insieme all'openbite[29][30][31].
''Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale».''
|}


È lapalissiano che un osservatore con una forma mentis deterministica, di fronte ad un fenomeno di tale evidente incongruità occlusale, consideri il crossbite e l'openbite la causa della malocclusione (causa/effetto); o viceversa. Ed è altrettanto ovvio che consigli un trattamento ortodontico per ripristinare una "Normocclusione". Questo tipo di ragionamento significa che il modello (sistema masticatorio) è "normalizzato all'occlusione", e letto all'inverso significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione, perciò di malattia del Sistema Masticatorio. (Figura 1a).
Ora la conclusione resta molto critica perché potremmo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”.
[[File:Jaw Jerk .jpg|alt=|left|thumb|'''Figure 1c:''' Mandibular reflex evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. <br>Note the functional symmetry calculated by the peak-to-peak amplitude on the right and left masseters.|400x400px]]
È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:<ref name="wasser" /> che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità.


Ma sentiamo cosa si dicono i due attori, l'odontoiatra ed il paziente, nel dialogo informativo.
L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti.


Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento <math>T_n </math>, sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”.


Figura 1b: Potenziale evocato motorio da stimolazione transcraniale elettrica delle radici trigeminali. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
[[File:Mechanic Silent Period.jpg|thumb|'''Figure 1d:''' Mechanical silent period evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. Note the functional symmetry calculated on the integral area of the right and left masseters.|400x400px]]
    L'odontoiatra dice al paziente che è affetto da grave malocclusione e che andrebbe trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. Il paziente, però, risponde deciso: «non ci penso per niente, dottore, perché avrò pure un sorriso non rappresentativo, ma io mangio benissimo.»
La replica dell'odontoiatra è pronta, il professionista rincara la dose dicendo: «ma Lei ha una malocclusione grave con un morso aperto anteriore ed un crossbite posteriore monolaterale, dovrebbe già avere dei problemi di bruxismo e deglutizione, nonché di postura.»
Il paziente chiude allora il confronto in modo deciso: «assolutamente falso: io mastico benissimo, deglutisco benissimo e di notte russo per cui non digrigno, inoltre, sono uno sportivo e non ho alcun disturbo posturale»
Ora la conclusione rimane molto critica perché possiamo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante, perché non specifico e non rispondente ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, siamo di fronte ad un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce una integrità del Sistema. A questo punto la situazione è veramente imbarazzante perché né il paziente, né tanto meno l'osservatore (odontoiatra), saranno in grado di affermare con certezza se il Sistema sia in uno "stato di Malocclusione".


Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.


Figura 1c: Riflesso mandibolare evocato da percussione del mento attraverso un martelletto neurologico triggerato. Notare la simmetria funzionale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di...
Ed è proprio in questo specifico momento che ritorna sensata la critica della "American Statistician Association" intitolata "Inferenza statistica nel 21° secolo: A World Beyond p<0,05", in cui si sprona il ricercatore ad accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni[16]: sostanzialmente ciò si traduce in una ricerca di interdisciplinarità..


L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe dare risposta a un quesito così complesso; ma è necessario interpretare il fenomeno biologico della "Malocclusione" con una forma mentis stocastica di cui parleremo dettagliatamente in seguito..
{{qnq|Dismorfismi occlusali e non Malocclusione |....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa}}


Un osservatore stocastico osserva che vi è una bassa probabilità che il paziente all'istante {\displaystyle T_{n}}{\displaystyle T_{n}} si trovi in uno stato di malattia occlusale in quanto il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale, e conclude che la discrepanza occlusale potrebbe non essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare nonché psicofisico. In questo caso, perciò, il Sistema Masticatorio non può essere soltanto normalizzato all'occlusione, ma a un modello più complesso, dunque normalizzato al Sistema Nervoso Trigeminale. Si è quindi sottoposto il paziente ad una serie di esami elettrofisiologici per valutare l'integrità del Sistema Nervoso Trigeminale in queste condizioni cliniche di "Malocclusione".
==Conclusione==
Prima ancora di trarre conclusioni, occorre fare chiarezza concettuale su alcuni punti fondamentali che ovviamente verranno trattati in dettaglio nei capitoli specifici di Masticationpedia.


Il Sistema Masticatorio va considerato come un “'''Sistema Complesso'''”,<ref>''[[wikipedia:Complex system|Complex system]]'' <!--123-->in [https://en.wikipedia.org/wiki/ Wikipedia]</ref> non come un Sistema Biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentale, perché in questo senso l'”Occlusione” non è altro che un sottoinsieme del Sistema Complesso che interagisce con gli altri sottoinsiemi, come recettori parodontali, fusi neuromuscolari, reclutamento di unità motorie, sistema nervoso centrale, articolazione temporo-mandibolare, ecc., per dare forma ad un “Comportamento Emergente”, quello masticatorio.


Figura 1d: Periodo silente meccanico evocato da percussione del mento attraverso un martelletto neurologico triggerato. Notare la simmetria funzionale calcolata sull'area integrale dei masseteri destro e sinistro.
La particolarità di questo concetto è che non è possibile interpretare o prevedere il “Comportamento Emergente” di un Sistema estraendo dati oggettivi da un singolo sottoinsieme. Occorre invece quantificare l'integrità del Sistema nella sua interezza, e solo allora si può tentare una segmentazione dell'insieme per fare una descrizione analitica del nodo stesso. Ci sono movimenti intellettuali e scientifici molto importanti che si occupano di questo problema; a questo proposito mi viene in mente lo straordinario lavoro del Prof. Kazem Sadegh-Zadeh: Handbook of Analytic Philosophy of Medicine.<ref>{{cita libro
Osserviamo le seguenti risposte in uscita, che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione direttamente in didascalia per semplificare la trattazione). Questi test e la loro descrizione per ora dovrebbero essere considerati soltanto come "Razionale concettuale" per il quesito "Malocclusione"; in un secondo momento saranno ampiamente descritti e le loro analisi dettagliatamente esposte nei capitoli specifici. Per un sommario approfondimento contestuale si può accedere agli aggiornamenti e nello specifico nel video "Masticationpedia Introduzione" (qui nel riquadro di destra) Si può però notare, già in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio, che c'è una discrepanza evidente tra lo stato occlusale (che sulle prime suffragherebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo "Stato Malocclusivo") e il riscontro della incredibile sincronizzazione e della perfetta simmetria dei riflessi trigeminali.
| autore = Sadegh-Zadeh Kazem
| titolo = Handbook of Analytic Philosophy of Medicine
| url = https://link.springer.com/book/10.1007/978-94-007-2260-6
| volume =
| opera =
| anno = 2012
| editore = Springer
| città = Dordrecht
| ISBN = 978-94-007-2259-0
| LCCN =
| DOI = 10.1007/978-94-007-2260-6
| OCLC =
}}</ref>


Questi esiti a tutto possono far pensare tranne che a una "Malocclusione": siamo evidentemente di fronte ad un errore di Logica di Linguaggio, in questo caso, infatti, è più opportuno parlare di:
Nel caso presentato, la questione viene risolta nella seguente logica linguistica:


Conclusioni
I sottoinsiemi del Sistema Masticatorio (denti, occlusione, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli, ecc.) sono in uno stato di “Coerenza” con il Sistema Nervoso Trigemino Centrale (vedi figure 1b, 1c e 1d), quindi il termine “Malocclusione” non può essere utilizzato, si dovrebbe invece considerare la frase “Dismorfismo occlusale”.
Ancor prima di tirare delle conclusioni va fatta chiarezza concettuale su alcuni punti fondamentali che, ovviamente, verranno trattati dettagliatamente nei capitoli specifici di Masticationpedia.
:{{q2|Ciò non significa abolire le cure riabilitative protesiche, ortodontiche e ortognatiche masticatorie: al contrario, questa forma mentis tende a restituire le conoscenze mediche alle discipline riabilitative odontoiatriche, oltre ad offrire un'alternativa al riduzionismo scientifico che converge in un'interpretazione deterministica del fenomeno biologico .|}}


Il sistema masticatorio dovrebbe essere considerato come un 'Sistema Complesso'[32], non come un Sistema Biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentaria, perché in questo senso la "Occlusione" altro non è che un sottoinsieme del Sistema Complesso interagente con gli altri sottoinsiemi come recettori periodontali, fusi neuromuscolari, reclutamento delle Unità Motorie, Sistema Nervoso Centrale, Articolazione Temporomandibolare ecc., per dar forma ad un "Comportamento Emergente", quello masticatorio.
Andare oltre i perimetri specialistici delle discipline, come precedentemente riportato sull'interdisciplinarietà, aiuta ad ampliare i modelli diagnostici e terapeutici come si può notare nel [[OrthoNeuroGnathodontics on 2° Class patient|Clinical case]]  in cui viene riportato un paziente trattato con la metodica OrthoNeuroGnathodontic.


La peculiarità di questo concetto è che non si può interpretare o prevedere il "Comportamento Emergente" di un Sistema estraendo dati oggettivi, anche significativi, da un solo sottoinsieme: va invece quantificata l'integrità del Sistema in toto, e solo successivamente si potrà tentare una segmentazione dell'Insieme per giungere alla descrizione analitica del nodo stesso. Ci sono movimenti intellettuali e scientifici molto importanti che si stanno impegnando in questa tematica; in proposito va ricordato lo straordinario lavoro del Prof. Kazem Sadegh-Zadeh nel libro Handbook of Analytic Philosophy of Medicine[33]
In questo modo si presenta una visione d'insieme dell'intero Sistema Masticatorio al fine di riunire le componenti estetiche e funzionale-neurofisiologiche per determinare la “Stabilità Occlusale” ed evitare le “Recidive”, soprattutto nei trattamenti ortodontici e ortognatici.<ref>{{cita libro
| autore = Al-Moraissi EA
| autore2 = Wolford LM
| titolo = Is Counterclockwise Rotation of the Maxillomandibular Complex Stable, Compared With Clockwise Rotation, in the Correction of Dentofacial Deformities? A Systematic Review and Meta-Analysis
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27371873
| volume =
| opera = J Oral Maxillofac Surg
| anno = 2016
| editore =
| città =
| ISBN =
| LCCN =
| DOI = 10.1016/j.joms.2016.06.001
| OCLC =
}}</ref><ref>{{cita libro  
| autore = Hoffmannová J
| autore2 = Foltán R
| autore3 = Vlk M
| autore4 = Klíma K
| autore5 = Pavlíková G
| autore6 = Bulik O
| autore7 =
| titolo = Factors affecting the stability of bilateral sagittal split osteotomy of a mandible
| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19537679
| volume =
| opera = Prague Med Rep
| anno = 2008
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| ISBN =
| PMID = 19537679
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| DOI =
| OCLC =
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Nel caso presentato il quesito si risolve nella seguente logica di linguaggio:
Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno ampiamente trattati sia in questo capitolo che in quella che chiamiamo “Scienza Straordinaria”. Intanto, in un doveroso diversivo il nostro colorito amico Linus Sapiens, l'omino giallo a sinistra, ci chiede:


I sottoinsiemi del Sistema Masticatorio (denti, occlusione, articolazioni Temporomandibolari, muscoli ecc.) sono "in coerenza" con il Sistema Nervoso Centrale Trigeminale (vedi figure 1b,1c e 1d), per cui non si può usare il termine "Malocclusione" bensì va usata la locuzione di "Dismorfismo Occlusale".
{{q4|Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?|Domanda non banale, iniziamo a parlare, allora, di [[the logic of medical language]]}}
«Ciò non vuol dire abolire i trattamenti riabilitativi masticatori protesici, ortodontici ed ortognatici; anzi, questa forma mentis tende a restituire know-how medico alle discipline riabilitative odontoiatriche, nonché un'alternativa al riduzionismo scientifico che converge in una interpretazione deterministica del fenomeno biologico.»
Sconfinare oltre i perimetri specialistici delle discipline, come riportato precedentemente riguardo l'interdisciplinarità, amplia i modelli diagnostici e terapeutici, come si può verificare nel clinical Case in cui si riporta un paziente trattato con il metodo OrtoNeuroGnatodontico.




In questo modo si consente una visione di Insieme di tutto il Sistema Masticatorio, nell'intento di accoppiare la componente estetica e quella funzionale-neurofisiologica per determinare "Stabilità Occlusale" e per evitare le "Recidive", specialmente nei trattamenti ortodontici ed ortognatici.[34][35]


Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati estesamente, sia in questo capitolo, che in quello che abbiamo chiamato "Crisi del Paradigma Riabilitativo Masticatorio" e "Scienza Straordinaria e Innovazione Paradigmatica". Tuttavia in questo contesto il nostro amico a colori Linus Sapiens, l'omino giallo qui a sinistra, ci chiede:


Question 2.jpg «Cosa si intende per "Sistemi Complessi" quando si parla di funzioni masticatorie? Domanda non banale, cominciamo a parlare, allora, di logica del linguaggio medico»


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[[Category:Articles about epistemology]]
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Latest revision as of 01:27, 17 October 2022

Vorremmo che il lettore avesse immediata percezione degli argomenti che verranno trattati in Masticationpedia, passando in rassegna alcuni dei temi più attuali che riguardano l'evoluzione epistemologica della Scienza in generale, quella medica ed odontoiatrica in particolare...

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Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg

In questa fase prenderemo in considerazione i due aspetti fondamentali del Progresso della Scienza, secondo i Paradigmi di Kuhn, e la Epistemologia, che mette in discussione (o per lo meno in allerta) i concetti di "Inferenza Statistica" e di "Interdisciplinarità".

Questi due temi, che apparentemente sembrano in conflitto tra loro, in quanto il primo necessita di disciplinarità per evidenziare le "Anomalie nel Paradigma" ed il secondo di "Interdisciplinarità", si integreranno attraverso un elemento risolutore che consiste negli "Scaffold metacognitivi", ponti cognitivi tra discipline specialistiche. Il lettore, dunque, potrà meglio apprezzare, in questo contesto, l'approccio stocastico verso uno dei temi più dibattuti nelle riabilitazioni masticatorie come la "Malocclusione", da cui derivano gran parte delle procedure riabilitative masticatorie come l'ortodonzia, la protesi e la chirurgia ortognatica.

In chiusura, perciò, oltre ad anticipare l'aspetto filosofico scientifico di Masticationpedia, ci soffermeremo su argomenti come i "Sistemi Complessi", il "Comportamento Emergente" dei Sistemi Complessi e la "Coerenza di Sistema": passaggi necessari per introdurre argomenti scientifico clinici che portano con se una serie di dubbi, quesiti e contestualmente innovazioni paradigmatiche tendenti a cambiare lo status quo della routine di pensiero clinico deterministico e riduzionista, a fronte di una logica di linguaggio stocastico ed interdisciplinare.

 

Masticationpedia
Article by  Gianni Frisardi

 

Ab ovo[1]

Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.

The phases of paradigm change according to Thomas Kuhn

Nel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;[2] queste innovazioni hanno in qualche modo influenzato strategie decisionali, opinioni, scuole di pensiero e assiomi al fine di migliorare la qualità della vita, come affermato nella "Scienza dell'esposizione nel 21° secolo".[3] Tuttavia, questa crescita esponenziale porta con sé, implicitamente, aree grigie concettuali (in termini pratici "effetti collaterali") talvolta sottovalutate, ma che possono mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o renderle meno assolute e più probabilistiche.[4] I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (che sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura saranno complementari) sono il "Progresso della scienza" secondo Kuhn e il " Epistemologia".

Progress of Science according to Thomas Kuhn

Thomas Kuhn nella sua opera più famosa afferma che la scienza attraversa ciclicamente alcune fasi indicative del suo funzionamento.[5][6]

Secondo Kuhn, la scienza è paradigmatica e la demarcazione tra scienza e pseudoscienza può essere fatta risalire all'esistenza di un paradigma. L'evoluzione del progresso scientifico è assimilata a una curva continua che subisce discontinuità nei cambiamenti di paradigma.

Da buon risolutore di problemi, lo scienziato cerca di risolvere queste anomalie.

Le fasi di Kuhn in Odontoiatria

Kuhn, invece, divide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo è un processo fondamentale per Masticationpedia, ma per restare sintonizzati con il progetto ci limiteremo a descrivere le tre fasi più significative condivise nel progetto ed indicate nell'indice del libro:

  • Fase 2: ovvero la Scienza Normale

Ad esempio, nella fase 2 dei Paradigmi di Kuhn, chiamata Scienza normale, gli scienziati sono visti come risolutori di problemi, che lavorano per migliorare l'accordo tra il paradigma e la natura. Questa fase, infatti, si basa su un insieme di principi di base dettati dal paradigma, che non vengono messi in discussione ma ai quali, anzi, è affidato il compito di indicare le coordinate dei lavori a venire. In questa fase vengono sviluppati gli strumenti di misura con cui vengono realizzati gli esperimenti, viene prodotta la maggior parte degli articoli scientifici ei suoi risultati costituiscono una crescita significativa della conoscenza scientifica. Nella normale fase scientifica saranno raggiunti sia i successi che i fallimenti; i fallimenti sono chiamati da anomalie di Kuhn, o eventi che vanno contro il paradigma.

 
  • Fase 4, ovvero la Crisi del paradigma

In conseguenza della crisi, in questo periodo verranno creati diversi paradigmi. Questi nuovi paradigmi, quindi, non nasceranno dai risultati raggiunti dalla teoria precedente, ma piuttosto dall'abbandono degli schemi prestabiliti del paradigma dominante. Seguendo questo percorso, in Masticationpedia, si parlerà della crisi del paradigma riabilitativo masticatorio rivedendo teorie, teoremi, assiomi, scuole di pensiero e criteri diagnostici di ricerca e poi il focus si sposterà sulla fase 5.

 
  • Fase 5, o Rivoluzione Scientifica

La fase 5 riguarda la rivoluzione (scientifica). Nel periodo delle attività scientifiche straordinarie si aprirà un confronto all'interno della comunità scientifica su quale nuovo paradigma accettare. Ma non sarà necessariamente il paradigma più "vero" o più efficiente ad emergere, ma quello che sarà in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di scienziati e di conquistare la fiducia della comunità scientifica. I paradigmi che partecipano a questo scontro, secondo Kuhn, non condividono nulla, nemmeno le basi e, quindi, non sono comparabili (sono “incommensurabili”). Il paradigma viene scelto, come detto, su basi socio-psicologiche o biologiche (i giovani scienziati sostituiscono i più anziani). La battaglia tra paradigmi risolverà la crisi, verrà nominato il nuovo paradigma e la scienza tornerà alla Fase 1. Per lo stesso principio della Fase 4, Masticationpedia proporrà, nel capitolo intitolato Scienze straordinarie, un nuovo modello paradigmatico nel campo della riabilitazione del Sistema Masticatorio discutendone principi, motivazioni, esperienze cliniche scientifiche e, soprattutto, un cambiamento radicale nel campo della diagnostica medica. Questa modifica si basa essenzialmente su 'Inferenza di Sistema', piuttosto che su Symptom Inference, dando principalmente valore assoluto all'obiettività dei dati.

È quasi ovvio che la filosofia scientifica kuhniana preferisce la disciplina, poiché un'anomalia nel paradigma genomico sarà notata meglio da un genetista che da un neurofisiologo. Ora questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, quindi è meglio soffermarci un minuto su di esso in dettaglio.

Epistemologia

Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?Davvero?
Black Swan (Cygnus atratus) RWD.jpg
 
Duck-Rabbit illusion.jpg
Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?Sicuro?


L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "certa conoscenza" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza.[7] Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi di lingua inglese, il concetto di epistemologia è invece utilizzato principalmente come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza.

Per inciso, il problema fondamentale dell'epistemologia oggi, come ai tempi di Hume, rimane quello della verificabilità.[8][9]

Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco[10] avvistato conferma che i corvi sono neri; cioè ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte

Secondo l'obiezione di falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera perché, mentre ci sono solo un numero finito di esperimenti a favore, esiste anche teoricamente un numero infinito che potrebbe falsificarla.[11]

Ma non è tutto così ovvio...

...perché il concetto stesso di epistemologia incontra continue implementazioni, come in medicina:

  • :
    In medicina, ad esempio, per confermare un esperimento, una serie di dati provenienti da strumenti di laboratorio o da rilievi, si usa l'“Inferenza Statistica”, ed in particolare un famoso valore chiamato “test di significatività” (P-value). Ebbene, anche questo concetto, ormai parte della genesi del ricercatore, vacilla. In un recente studio l'attenzione si è concentrata su una “Campagna” condotta sulla “Natura” contro il concetto di “test di significatività”.[12]Con oltre 800 firmatari che supportano importanti scienziati, questa "campagna" può essere considerata un'importante pietra miliare e una "Rivoluzione silenziosa" nella statistica sugli aspetti logici ed epistemologici.[13][14][15] La campagna critica le analisi statistiche troppo semplificate che si possono ancora trovare in molte pubblicazioni fino ad oggi. Ciò alla fine ha portato a una discussione, sponsorizzata dall'American Statistical Association, che ha generato un numero speciale di "The American Statistician Association" intitolato "Statistical Inference in the 21st Century: A World Beyond p <0,05", contenente 43 articoli di forward -guardando gli statistici.[16] La domanda speciale propone sia nuovi modi per segnalare l'importanza dei risultati della ricerca oltre la soglia arbitraria di un valore P, sia alcune guide per condurre la ricerca: il ricercatore dovrebbe accettare l'incertezza, essere riflessivo, aperto e modesto nelle sue affermazioni.[16] Il futuro mostrerà se quei tentativi di supportare statisticamente meglio la scienza oltre i test di significatività si rifletteranno o meno nelle pubblicazioni future.[17] Anche in questo campo siamo sulla stessa lunghezza d'onda del Progresso della scienza secondo Kuhn, in quanto si tratta della rimodulazione di alcuni contenuti statistici descrittivi nell'ambito della disciplina.
  • Interdisciplinarità:
    Nella politica scientifica, è generalmente riconosciuto che la risoluzione dei problemi basata sulla scienza richiede ricerca interdisciplinare (IDR), come proposto dal progetto dell'UE denominato Horizon 2020.[18] In un recente studio, gli autori si concentrano sulla domanda perché i ricercatori hanno difficoltà cognitive ed epistemiche nella condurre IDR. Si ritiene che la perdita di interesse filosofico per l'epistemologia della ricerca interdisciplinare sia dovuta a un paradigma filosofico della scienza chiamato "Physics Paradigm of Science", che impedisce il riconoscimento di importanti cambiamenti IDR sia nella filosofia della scienza che nella ricerca. Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Paradigma ingegneristico della scienza", fa ipotesi filosofiche alternative su aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori scientifici hanno bisogno dei cosiddetti scaffold metacognitivi per assisterli nell'analisi e nella ricostruzione di come la "conoscenza" è costruita nelle diverse discipline. Nella ricerca interdisciplinare, gli scaffold metacognitivi aiutano la comunicazione interdisciplinare ad analizzare e articolare il modo in cui la disciplina costruisce la conoscenza.[19][20]

P-value vs Interdisciplinarità

Alla luce di quanto sopra, ad una visione superficiale dell'evoluzione epistemica della Scienza, i due aspetti della disciplinarietà ("Paradigma della Fisica della Scienza", evidenziando l'anomalia) e Interdisciplinare ("Paradigma ingegneristico della Scienza", scaffold metacognitivo), potrebbero sembrare essere in conflitto tra loro; in realtà, però, come vedremo solo in questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia perché entrambe tendono a generare “Innovazione Paradigmatica” senza alcun conflitto.

Ora potremmo concludere che le "Innovazioni" sono già di per sé "Progressi della scienza", come affermato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven, in cui si considera l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione odontoiatrica e quotidiana pratica clinica, come l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.[21] Le innovazioni citate da Guven sono ovviamente da considerarsi di natura tecnologica e metodologica; tuttavia, il Progresso della Scienza non va avanti con questo tipo di Innovazioni, che sono chiamate "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma avviene sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".

Nel senso più stretto della frase, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un cambiamento di pensiero e di consapevolezza che pervade l'intera umanità, a partire dai diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica copernicana all'attuale tendenza di approccio stocastico al fenomeno biologico.[22]

In questo contesto epistemologico (oltre ad altre iniziative quali i Criteri Diagnostici di Ricerca nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari — RDC/DTM), dell'Evidence Based Medicine (e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia per mettere in luce le dialettiche dinamismo sui progressi della scienza della riabilitazione masticatoria. Masticationpedia tende, inoltre, ad evidenziare le anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e quindi una "Innovazione Paradigmatica".

Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.

Malocclusione

Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.[23] La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra.

Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,[24] che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:[25]

«La diagnostica, le tattiche di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformazioni dento-facciali dovrebbero essere considerate nel contesto dell'integrità dell'organismo non formato del bambino, dell'interdipendenza della forma e delle funzioni dei suoi organi e sistemi»

Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.[26]

Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”.

Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:

Figura 1a: Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.

Cosa significa "Malocclusione"?

Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”.

Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;[27] si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.[28] Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.[29][30][31]

È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).

Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.

Figura 1b: Potenziale evocato dal motorio da stimolazione elettrica transcraniale delle radici del trigemino. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.
     Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».

La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura».

Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale».

Ora la conclusione resta molto critica perché potremmo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”.

Figure 1c: Mandibular reflex evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer.
Note the functional symmetry calculated by the peak-to-peak amplitude on the right and left masseters.

È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:[16] che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità.

L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti.

Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento , sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”.

Figure 1d: Mechanical silent period evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. Note the functional symmetry calculated on the integral area of the right and left masseters.

Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.

Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di...

Dismorfismi occlusali e non Malocclusione

(....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa)

Conclusione

Prima ancora di trarre conclusioni, occorre fare chiarezza concettuale su alcuni punti fondamentali che ovviamente verranno trattati in dettaglio nei capitoli specifici di Masticationpedia.

Il Sistema Masticatorio va considerato come un “Sistema Complesso”,[32] non come un Sistema Biomeccanico focalizzato esclusivamente sull'occlusione dentale, perché in questo senso l'”Occlusione” non è altro che un sottoinsieme del Sistema Complesso che interagisce con gli altri sottoinsiemi, come recettori parodontali, fusi neuromuscolari, reclutamento di unità motorie, sistema nervoso centrale, articolazione temporo-mandibolare, ecc., per dare forma ad un “Comportamento Emergente”, quello masticatorio.

La particolarità di questo concetto è che non è possibile interpretare o prevedere il “Comportamento Emergente” di un Sistema estraendo dati oggettivi da un singolo sottoinsieme. Occorre invece quantificare l'integrità del Sistema nella sua interezza, e solo allora si può tentare una segmentazione dell'insieme per fare una descrizione analitica del nodo stesso. Ci sono movimenti intellettuali e scientifici molto importanti che si occupano di questo problema; a questo proposito mi viene in mente lo straordinario lavoro del Prof. Kazem Sadegh-Zadeh: Handbook of Analytic Philosophy of Medicine.[33]

Nel caso presentato, la questione viene risolta nella seguente logica linguistica:

I sottoinsiemi del Sistema Masticatorio (denti, occlusione, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli, ecc.) sono in uno stato di “Coerenza” con il Sistema Nervoso Trigemino Centrale (vedi figure 1b, 1c e 1d), quindi il termine “Malocclusione” non può essere utilizzato, si dovrebbe invece considerare la frase “Dismorfismo occlusale”.

«Ciò non significa abolire le cure riabilitative protesiche, ortodontiche e ortognatiche masticatorie: al contrario, questa forma mentis tende a restituire le conoscenze mediche alle discipline riabilitative odontoiatriche, oltre ad offrire un'alternativa al riduzionismo scientifico che converge in un'interpretazione deterministica del fenomeno biologico .»

Andare oltre i perimetri specialistici delle discipline, come precedentemente riportato sull'interdisciplinarietà, aiuta ad ampliare i modelli diagnostici e terapeutici come si può notare nel Clinical case in cui viene riportato un paziente trattato con la metodica OrthoNeuroGnathodontic.

In questo modo si presenta una visione d'insieme dell'intero Sistema Masticatorio al fine di riunire le componenti estetiche e funzionale-neurofisiologiche per determinare la “Stabilità Occlusale” ed evitare le “Recidive”, soprattutto nei trattamenti ortodontici e ortognatici.[34][35]

Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno ampiamente trattati sia in questo capitolo che in quella che chiamiamo “Scienza Straordinaria”. Intanto, in un doveroso diversivo il nostro colorito amico Linus Sapiens, l'omino giallo a sinistra, ci chiede:

 
Question 2.jpg
   
«Cosa intendiamo per “Sistemi Complessi” quando parliamo di funzioni masticatorie?»
(Domanda non banale, iniziamo a parlare, allora, di the logic of medical language)




Bibliography & references
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