Difference between revisions of "Draft:Introduction - it"
Line 339: | Line 339: | ||
Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo. | Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo. | ||
== | ==Malocclusione== | ||
Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.<ref><!--84-->The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of ''occlusion'' to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar ([[:wikipedia:Edward Angle|Wikipedia]]); <!--85-->see {{cita libro | |||
| autore = Gruenbaum T | | autore = Gruenbaum T | ||
| titolo = Famous Figures in Dentistry | | titolo = Famous Figures in Dentistry | ||
Line 354: | Line 354: | ||
| DOI = | | DOI = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra. | ||
Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22malocclusion%22 Malocclusion]''</ref> che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:<ref name="Smaglyuk">{{cita libro | |||
| autore = Smaglyuk LV | | autore = Smaglyuk LV | ||
| autore2 = Voronkova HV | | autore2 = Voronkova HV | ||
Line 373: | Line 373: | ||
| DOI = | | DOI = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref>{{q2|La diagnostica, le tattiche di trattamento e la prevenzione delle anomalie e delle deformazioni dento-facciali dovrebbero essere considerate nel contesto dell'integrità dell'organismo non formato del bambino, dell'interdipendenza della forma e delle funzioni dei suoi organi e sistemi}} | ||
Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.<ref>Pubmed, ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=interdisciplinary+diagnostics+of+malocclusions interdisciplinary diagnostics of malocclusions]''</ref> | |||
Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”. | |||
Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio: | |||
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|alt=|thumb|'''Figura 1a:''' Paziente con malocclusione, morso aperto e morso incrociato posteriore destro che in termini riabilitativi dovrebbe essere trattato con terapia ortodontica e/o chirurgia ortognatica.|400x400px]] | |||
[[File:Occlusal Centric view in open and cross bite patient.jpg|alt=|thumb|''' | |||
{{qnq| | {{qnq|Cosa significa "Malocclusione"?|}} | ||
Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”. | |||
Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;<ref>{{cita libro | |||
| autore = Littlewood SJ | | autore = Littlewood SJ | ||
| autore2 = Kandasamy S | | autore2 = Kandasamy S | ||
Line 403: | Line 402: | ||
| DOI = 10.1111/adj.12475 | | DOI = 10.1111/adj.12475 | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.<ref>{{cita libro | ||
| autore = Reichert I | | autore = Reichert I | ||
| autore2 = Figel P | | autore2 = Figel P | ||
Line 418: | Line 417: | ||
| DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5 | | DOI = 10.1007/s10006-013-0430-5 | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref>. | }}</ref> Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.<ref>{{cita libro | ||
| autore = Miamoto CB | | autore = Miamoto CB | ||
| autore2 = Silva Marques L | | autore2 = Silva Marques L | ||
Line 463: | Line 462: | ||
| DOI = | | DOI = | ||
| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a). | |||
Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.[[File:Bilateral Electric Transcranial Stimulation.jpg|thumb|'''Figura 1b:''' Potenziale evocato dal motorio da stimolazione elettrica transcraniale delle radici del trigemino. Notare la simmetria strutturale calcolata dall'ampiezza picco-picco sui masseteri destro e sinistro.|400x400px]] | |||
{| | {| | ||
|- | |- | ||
| | | | ||
| | |''Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».'' | ||
''La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura».'' | |||
''Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale».'' | |||
|} | |} | ||
Ora la conclusione resta molto critica perché potremmo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”. | |||
[[File:Jaw Jerk .jpg|alt=|left|thumb|'''Figure 1c:''' Mandibular reflex evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. <br>Note the functional symmetry calculated by the peak-to-peak amplitude on the right and left masseters.|400x400px]] | [[File:Jaw Jerk .jpg|alt=|left|thumb|'''Figure 1c:''' Mandibular reflex evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. <br>Note the functional symmetry calculated by the peak-to-peak amplitude on the right and left masseters.|400x400px]] | ||
È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:<ref name="wasser" /> che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità. | |||
L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti. | |||
Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento <math>T_n </math>, sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”. | |||
[[File:Mechanic Silent Period.jpg|thumb|'''Figure 1d:''' Mechanical silent period evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. Note the functional symmetry calculated on the integral area of the right and left masseters.|400x400px]] | [[File:Mechanic Silent Period.jpg|thumb|'''Figure 1d:''' Mechanical silent period evoked by percussion of the chin through a triggered neurological hammer. Note the functional symmetry calculated on the integral area of the right and left masseters.|400x400px]] | ||
Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali. | |||
Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di... | |||
{{qnq| | {{qnq|Dismorfismi occlusali e non Malocclusione |....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa}} | ||
Revision as of 09:03, 9 October 2022
Other languages: |
Vorremmo che il lettore avesse immediata percezione degli argomenti che verranno trattati in Masticationpedia, passando in rassegna alcuni dei temi più attuali che riguardano l'evoluzione epistemologica della Scienza in generale, quella medica ed odontoiatrica in particolare...
In questa fase prenderemo in considerazione i due aspetti fondamentali del Progresso della Scienza, secondo i Paradigmi di Kuhn, e la Epistemologia, che mette in discussione (o per lo meno in allerta) i concetti di "Inferenza Statistica" e di "Interdisciplinarità".
Questi due temi, che apparentemente sembrano in conflitto tra loro, in quanto il primo necessita di disciplinarità per evidenziare le "Anomalie nel Paradigma" ed il secondo di "Interdisciplinarità", si integreranno attraverso un elemento risolutore che consiste negli "Scaffold metacognitivi", ponti cognitivi tra discipline specialistiche. Il lettore, dunque, potrà meglio apprezzare, in questo contesto, l'approccio stocastico verso uno dei temi più dibattuti nelle riabilitazioni masticatorie come la "Malocclusione", da cui derivano gran parte delle procedure riabilitative masticatorie come l'ortodonzia, la protesi e la chirurgia ortognatica.
In chiusura, perciò, oltre ad anticipare l'aspetto filosofico scientifico di Masticationpedia, ci soffermeremo su argomenti come i "Sistemi Complessi", il "Comportamento Emergente" dei Sistemi Complessi e la "Coerenza di Sistema": passaggi necessari per introdurre argomenti scientifico clinici che portano con se una serie di dubbi, quesiti e contestualmente innovazioni paradigmatiche tendenti a cambiare lo status quo della routine di pensiero clinico deterministico e riduzionista, a fronte di una logica di linguaggio stocastico ed interdisciplinare.
Ab ovo[1]
Prima di entrare nel vivo della trattazione Masticationpedia, è opportuna una premessa, che riguarda principalmente due aspetti della realtà sociale, scientifica e clinica dell'era attuale e dell'era immediatamente precedente.
Nel secolo scorso si è assistito a una crescita esponenziale di "Innovazioni" tecnologiche e metodologiche in particolare in odontoiatria;[2] queste innovazioni hanno in qualche modo influenzato strategie decisionali, opinioni, scuole di pensiero e assiomi al fine di migliorare la qualità della vita, come affermato nella "Scienza dell'esposizione nel 21° secolo".[3] Tuttavia, questa crescita esponenziale porta con sé, implicitamente, aree grigie concettuali (in termini pratici "effetti collaterali") talvolta sottovalutate, ma che possono mettere in discussione alcune Certezze Scientifiche o renderle meno assolute e più probabilistiche.[4] I due aspetti sensibili dell'attuale realtà sociale, scientifica e clinica (che sembrano in conflitto tra loro, ma come vedremo alla fine di questa lettura saranno complementari) sono il "Progresso della scienza" secondo Kuhn e il " Epistemologia".
Progress of Science according to Thomas Kuhn
Thomas Kuhn nella sua opera più famosa afferma che la scienza attraversa ciclicamente alcune fasi indicative del suo funzionamento.[5][6]
Secondo Kuhn, la scienza è paradigmatica e la demarcazione tra scienza e pseudoscienza può essere fatta risalire all'esistenza di un paradigma. L'evoluzione del progresso scientifico è assimilata a una curva continua che subisce discontinuità nei cambiamenti di paradigma.
Da buon risolutore di problemi, lo scienziato cerca di risolvere queste anomalie.
Le fasi di Kuhn in Odontoiatria
Kuhn, invece, divide l'evoluzione di un paradigma in cinque fasi; questo è un processo fondamentale per Masticationpedia, ma per restare sintonizzati con il progetto ci limiteremo a descrivere le tre fasi più significative condivise nel progetto ed indicate nell'indice del libro:
| |
| |
|
È quasi ovvio che la filosofia scientifica kuhniana preferisce la disciplina, poiché un'anomalia nel paradigma genomico sarà notata meglio da un genetista che da un neurofisiologo. Ora questo concetto sembrerebbe in contrasto con l'evoluzione epistemologica della Scienza, quindi è meglio soffermarci un minuto su di esso in dettaglio.
Epistemologia
Il cigno nero simboleggia uno dei problemi storici dell'epistemologia: se tutti i cigni che abbiamo visto finora sono bianchi, possiamo decidere che tutti i cigni sono bianchi?Davvero? | |
Kuhn ha usato l'illusione ottica per dimostrare come un cambio di paradigma possa indurre una persona a vedere le stesse informazioni in un modo completamente diverso: quale animale è quello qui a parte?Sicuro? |
L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "certa conoscenza" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza.[7] Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica. Nei paesi di lingua inglese, il concetto di epistemologia è invece utilizzato principalmente come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza.
Per inciso, il problema fondamentale dell'epistemologia oggi, come ai tempi di Hume, rimane quello della verificabilità.[8][9]
Il paradosso di Hempel ci dice che ogni cigno bianco[10] avvistato conferma che i corvi sono neri; cioè ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte
Secondo l'obiezione di falsificabilità, invece, nessuna teoria è mai vera perché, mentre ci sono solo un numero finito di esperimenti a favore, esiste anche teoricamente un numero infinito che potrebbe falsificarla.[11]
Ma non è tutto così ovvio... |
...perché il concetto stesso di epistemologia incontra continue implementazioni, come in medicina:
|
|
P-value vs Interdisciplinarità
Alla luce di quanto sopra, ad una visione superficiale dell'evoluzione epistemica della Scienza, i due aspetti della disciplinarietà ("Paradigma della Fisica della Scienza", evidenziando l'anomalia) e Interdisciplinare ("Paradigma ingegneristico della Scienza", scaffold metacognitivo), potrebbero sembrare essere in conflitto tra loro; in realtà, però, come vedremo solo in questo capitolo, sono due facce della stessa medaglia perché entrambe tendono a generare “Innovazione Paradigmatica” senza alcun conflitto.
Ora potremmo concludere che le "Innovazioni" sono già di per sé "Progressi della scienza", come affermato nell'articolo "Basi scientifiche dell'odontoiatria" di Yegane Guven, in cui si considera l'effetto delle rivoluzioni biologiche e digitali sull'educazione odontoiatrica e quotidiana pratica clinica, come l'odontoiatria rigenerativa personalizzata, le nanotecnologie, le simulazioni di realtà virtuale, le informazioni genomiche e gli studi sulle cellule staminali.[21] Le innovazioni citate da Guven sono ovviamente da considerarsi di natura tecnologica e metodologica; tuttavia, il Progresso della Scienza non va avanti con questo tipo di Innovazioni, che sono chiamate "Innovazioni Incrementali" e "Innovazioni Radicali", ma avviene sostanzialmente attraverso "Innovazioni Paradigmatiche".
Nel senso più stretto della frase, le "Innovazioni Paradigmatiche" sono essenzialmente un cambiamento di pensiero e di consapevolezza che pervade l'intera umanità, a partire dai diversi strati sociali, dalla rivoluzione scientifica copernicana all'attuale tendenza di approccio stocastico al fenomeno biologico.[22]
In questo contesto epistemologico (oltre ad altre iniziative quali i Criteri Diagnostici di Ricerca nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari — RDC/DTM), dell'Evidence Based Medicine (e altro), si inserisce il progetto Masticationpedia per mettere in luce le dialettiche dinamismo sui progressi della scienza della riabilitazione masticatoria. Masticationpedia tende, inoltre, ad evidenziare le anomalie che inevitabilmente stimolano un cambiamento di pensiero e quindi una "Innovazione Paradigmatica".
Prima di procedere, potrebbe essere opportuno osservare un caso molto concreto e significativo.
Malocclusione
Malocclusione: significa letteralmente una brutta (malum, in latino) chiusura della dentatura.[23] La chiusura è facile da capire, crediamo, ma anche l'epiteto "cattivo" va inteso con attenzione, perché non è così semplice come sembra.
Per cogliere brevemente il concetto, in questa prima lettura introduttiva cercheremo di presentare una domanda semplice ma altamente discutibile che coinvolge una serie di altre domande nel campo della riabilitazione masticatoria e soprattutto nelle discipline ortodontiche: cos'è la "Malocclusione"? Tieni presente che nel 2019 una query Pubmed su questo termine ha restituito un risultato di "soli" 33.309 articoli,[24] che la dice lunga sull'ipotetico accordo terminologico sull'argomento; e, quindi, da questi articoli si potrebbero trarre ogni tanto conclusioni molto significative, come quelle che riproduciamo integralmente da un articolo di Smaglyuk e collaboratori, un articolo alquanto "clamoroso" che affronta l'approccio interdisciplinare nella diagnosi di malocclusioni:[25]
Altro dato degno di nota è che se nello stesso 2019 Pubmed è stato interrogato sull'interdisciplinarietà nella diagnosi delle malocclusioni, il risultato è sceso drasticamente a soli quattro articoli.[26]
Queste premesse alla domanda "Malocclusione" indicano, da un lato, un'allerta su anomalie che tendono ad attivare la fase 4 di Kuhn e, dall'altro, una biforcazione nella scelta epistemica sull'argomento: quella che genera Innovazioni Incrementali (altri 33.309 articoli , forse) e un altro che predilige un nuovo percorso gnoseologico di “Innovazione Paradigmatica”.
Proviamo ad avvicinarci a parte del concetto che considera essenziale l'"Innovazione Paradigmatica", chiedendoci ad esempio:
Cosa significa "Malocclusione"? |
Risponderemo a questa domanda riportando un caso clinico di evidente “malocclusione”.
Il paziente presenta un'occlusione che gli ortodontisti chiamano "malocclusione" perché presenta un morso incrociato unilaterale posteriore e un morso aperto anteriore;[27] si tratta di una malocclusione che può essere trattata con una terapia ortodontica fissa ed eventualmente in combinazione con un intervento ortognatico.[28] Il morso incrociato è un altro elemento di disturbo nell'occlusione normale a causa del quale è obbligatoriamente trattato insieme al morso aperto.[29][30][31]
È evidente che un osservatore con una mentalità deterministica di fronte a un fenomeno di così evidente incongruenza occlusale consideri il morso incrociato e il morso aperto la causa della malocclusione (causa/effetto) o viceversa; ed è altrettanto ovvio che l'osservatore consiglia un trattamento ortodontico per ripristinare una “Normocclusione”. Questo modo di ragionare significa che il modello (sistema masticatorio) è “normalizzato all'occlusione”; e se letto al contrario, significa che la discrepanza occlusale è causa di malocclusione e, quindi, di malattia dell'Apparato Masticatorio. (Figura 1a).
Ma sentiamo cosa dicono i due attori, il dentista e il paziente, nel dialogo informativo.
Il dentista dice al paziente che soffre di una grave malocclusione e che dovrebbe essere trattata per migliorarne l'estetica e la funzione masticatoria. La paziente, però, risponde fermamente: «Assolutamente no, non ho la minima idea di farlo, dottore, perché potrei avere anche un sorriso poco rappresentativo, ma mangio benissimo».
La risposta del dentista è pronta, quindi il medico insiste dicendo: «ma hai una grave malocclusione con openbite e crossbite posteriore unilaterale, dovresti già avere problemi di bruxismo e di deglutizione, oltre che di postura». Il paziente chiude il confronto in maniera decisa: «assolutamente falso: mastico molto bene, deglutisco molto bene e la notte russa molto per non macinare; inoltre sono uno sportivo e non ho nessun disturbo posturale». |
Ora la conclusione resta molto critica perché potremmo trovarci di fronte ad un linguaggio verbale del paziente che è fuorviante perché non specifico e non risponde ad una dettagliata conoscenza fisiopatogenetica dello stato occlusale; oppure, paradossalmente, ci troviamo di fronte a un linguaggio macchina convertito in linguaggio verbale che garantisce l'integrità del sistema. A questo punto la situazione è davvero imbarazzante perché né il paziente né l'osservatore (dentista) potranno dire con certezza che il Sistema è in uno stato di “Malocclusione”.
È proprio in questo momento che si ricorda la critica dell'American Statistician Association intitolata “Statistical inference in the 21st century: A World Beyond p <0.05”, che esorta il ricercatore ad accettare l'incertezza, ad essere sensibile, riflessivo, aperto e modesto nel suo affermazioni:[16] che sostanzialmente si traduce in una ricerca di interdisciplinarità.
L'interdisciplinarità, infatti, potrebbe rispondere a una domanda così complessa; ma è comunque necessario interpretare il fenomeno biologico della ““Malocclusion”” con una forma mentis stocastica di cui parleremo in dettaglio più avanti.
Un osservatore stocastico può osservare che esiste una bassa probabilità che il paziente, al momento , sia in uno stato di malattia occlusale, poiché il linguaggio naturale del paziente indica una salute psicofisica ideale; conclude poi che la discrepanza occlusale non potrebbe essere causa di disturbo funzionale neuromuscolare e psicofisico. In questo caso, quindi, il Sistema Masticatorio non solo può essere normalizzato alla sola occlusione, ma è necessario anche un modello più complesso, quindi deve essere normalizzato al Sistema Nervoso Trigemino. Al paziente è stata quindi sottoposta una serie di test elettrofisiologici del trigemino per valutare l'integrità del suo Sistema Nervoso Trigemino in queste condizioni cliniche di “malocclusione”.
Possiamo notare le seguenti risposte elettrofisiologiche trigeminali motorie che riportiamo direttamente nelle figure 1b, 1c e 1d (con spiegazione nella didascalia, per semplificare la discussione). Questi test e la loro descrizione ormai dovrebbero essere considerati solo come “Razionale Concettuale” associata alla domanda “Malocclusione”; in seguito verranno ampiamente descritti e la loro analisi dettagliata nei capitoli specifici. Si può già notare in questo primo approccio descrittivo del fenomeno masticatorio che vi è un'evidente discrepanza tra lo stato occlusale (che in un primo momento sosterrebbe l'ortodossia dell'ortodonzia classica nel considerarlo come “Stato malocclusivo”) ed i dati neurofisiologici che indicano perfetta sincronizzazione e simmetria dei riflessi trigeminali.
Questi risultati sono da attribuire tutt'altro che ad una "malocclusione": siamo ovviamente di fronte ad un errore del logica di Linguaggio medico, in questo caso infatti è più appropriato parlare di...
Dismorfismi occlusali e non Malocclusione |
(....che, come vedremo poco più avanti, è tutta un'altra cosa) |
- ↑ Latin for "since the very beginning"
- ↑ Heft MW, Fox CH, Duncan RP, «Assessing the Translation of Research and Innovation into Dental Practice», in JDR Clin Trans Res, 2019».
DOI:10.1177/2380084419879391 - ↑ «Exposure Science in the 21st Century. A Vision and a Strategy», Committee on Human and Environmental Exposure Science in the 21st Century; Board on Environmental Studies and Toxicology; Division on Earth and Life Studies; National Research Council.».
ISBN: 0-309-26468-5 - ↑ Liu L, Li Y, «The unexpected side effects and safety of therapeutic monoclonal antibodies», in Drugs Today, 2014, Barcellona».
DOI:10.1358/dot.2014.50.1.2076506 - ↑ Thomas Samuel Kuhn (Cincinnati, 18 july 1922 – Cambridge, 17 june 1996) was an American philosopher of science.
See Treccani, Kuhn, Thomas Samuel. Wikipedia, Thomas Kuhn. - ↑ Kuhn Thomas S, «The Structure of Scientific Revolutions», Univ. of Chicago Press, 2012, Chicago».
ISBN: 9780226458113 - ↑ The term is believed to have been coined by the Scottish philosopher James Frederick Ferrier in his Institutes of Metaphysic (p.46), of 1854; see Internet Encyclopedia of Philosophy, James Frederick Ferrier (1808—1864). Wikipedia
- ↑ David Hume (Edimburgh, 7 may 1711 – Edimburgh, 25 august 1776) was a Scottish philosopher. He is considered the third and perhaps the most radical of the British Empiricists, after the Englishman John Locke and the Anglo-Irish George Berkeley.
- ↑ Srivastava S, «Verifiability is a core principle of science», in Behav Brain Sci, Cambridge University Press, 2018, Cambridge».
DOI:10.1017/S0140525X18000869 - ↑ Here we obviously refer to the well-known paradox called "of the crows", or "of the black crows", formulated by the philosopher and mathematician Carl Gustav Hempel, better explained in Wikipedia's article Raven paradox:
See Good IJ, «The Paradox of Confirmation», in Br J Philos Sci, 1960 – in «Vol. 11». - ↑ Evans M, «Measuring statistical evidence using relative belief», in Comput Struct Biotechnol J, 2016».
DOI:10.1016/j.csbj.2015.12.001 - ↑ Amrhein V, Greenland S, McShane B, «Scientists rise up against statistical significance», in Nature, 2019».
DOI:10.1038/d41586-019-00857-9 - ↑ Rodgers JL, «The epistemology of mathematical and statistical modeling: a quiet methodological revolution», in Am Psychol, 2010».
DOI:10.1037/a0018326 - ↑ Meehl P, «The problem is epistemology, not statistics: replace significance tests by confidence intervals and quantify accuracy of risky numerical predictions», 1997». , in eds Harlow L. L., Mulaik S. A., Steiger J. H., What If There Were No Significance Tests? - editors. (Mahwah: Erlbaum, 393–425. [Google Scholar]
- ↑ Sprenger J, Hartmann S, «Bayesian Philosophy of Science. Variations on a Theme by the Reverend Thomas Bayes», Oxford University Press, 2019, Oxford».
- ↑ 16.0 16.1 16.2 Wasserstein RL, Schirm AL, Lazar NA, «Moving to a World Beyond p < 0.05», in Am Stat, 2019».
DOI:10.1080/00031305.2019.1583913 - ↑ Dettweiler Ulrich, «The Rationality of Science and the Inevitability of Defining Prior Beliefs in Empirical Research», in Front Psychol, 2019».
DOI:10.3389/fpsyg.2019.01866 - ↑ European Union, Horizon 2020
- ↑
Boon M, Van Baalen S, «Epistemology for interdisciplinary research - shifting philosophical paradigms of science», in Eur J Philos Sci, 2019».
DOI:10.1007/s13194-018-0242-4 - ↑ Boon M, «An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool», in Prog Biophys Mol Biol, 2017».
DOI:10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001 - ↑ Guven Y, «Scientific basis of dentistry», in J Istanb Univ Fac Den, 2017».
PMID:29114433 - PMCID:PMC5624148
DOI:10.17096/jiufd.04646 - ↑ Zhao XF, Gojo I, York T, Ning Y, Baer MR, «Diagnosis of biphenotypic acute leukemia: a paradigmatic approach», in Int J Clin Exp Pathol, 2010».
PMID:19918331 - PMCID:PMC2776262 - ↑ The creation of the term is generally attributed to Edward Angle, considered the father of modern orthodontics, who coined it as a specification of occlusion to signal the incorrect opposition in closing of the lower teeth and upper, especially the first molar (Wikipedia); see Gruenbaum T, «Famous Figures in Dentistry», in Mouth – JASDA, 2010».
- ↑ Pubmed, Malocclusion
- ↑ Smaglyuk LV, Voronkova HV, Karasiunok AY, Liakhovska AV, Solovei KO, «Interdisciplinary approach to diagnostics of malocclusions (review)», in Wiad Lek, 2019».
- ↑ Pubmed, interdisciplinary diagnostics of malocclusions
- ↑ Littlewood SJ, Kandasamy S, Huang G, «Retention and relapse in clinical practice», in Aust Dent J, 2017».
DOI:10.1111/adj.12475 - ↑ Reichert I, Figel P, Winchester L, «Orthodontic treatment of anterior open bite: a review article--is surgery always necessary?», in Oral Maxillofac Surg, 2014».
DOI:10.1007/s10006-013-0430-5 - ↑ Miamoto CB, Silva Marques L, Abreu LG, Paiva SM, «Impact of two early treatment protocols for anterior dental crossbite on children’s quality of life», in Dental Press J Orthod, 2018».
- ↑ Alachioti XS, Dimopoulou E, Vlasakidou A, Athanasiou AE, «Amelogenesis imperfecta and anterior open bite: Etiological, classification, clinical and management interrelationships», in J Orthod Sci, 2014».
DOI:10.4103/2278-0203.127547 - ↑ Mizrahi E, «A review of anterior open bite», in Br J Orthod, 1978».
particularly focusing on the field of the neurophysiology of the masticatory system
|}