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N A Wickwire, C H Gibbs, A P Jacobson, H C Lundeen. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6971588/ Chewing patterns in normal children]. Angle Orthod. 1981 Jan;51(1):48-60.</ref>(Figura 1) | N A Wickwire, C H Gibbs, A P Jacobson, H C Lundeen. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6971588/ Chewing patterns in normal children]. Angle Orthod. 1981 Jan;51(1):48-60.</ref>(Figura 1) | ||
==Descrizione della Calibrazione: da Pixel a Millimetri== | == Descrizione della Calibrazione: da Pixel a Millimetri == | ||
La calibrazione di un'immagine per ottenere misurazioni accurate richiede l'attenzione a diversi fattori critici. Estrarre distanze da un'immagine può essere complesso, poiché la precisione dipende da: | La calibrazione di un'immagine per ottenere misurazioni accurate richiede l'attenzione a diversi fattori critici. Estrarre distanze da un'immagine può essere complesso, poiché la precisione dipende da: | ||
#''Fattori di distorsione'': Le immagini possono essere affette da distorsioni ottiche, che devono essere corrette calibrando la camera utilizzando, ad esempio, una scacchiera di riferimento. | # ''Fattori di distorsione'': Le immagini possono essere affette da distorsioni ottiche, che devono essere corrette calibrando la camera utilizzando, ad esempio, una scacchiera di riferimento. | ||
#''Effetto prospettico'': La scala di riferimento varia con la distanza dal piano di acquisizione. Per oggetti posti a diverse profondità, è necessario applicare fattori di scala specifici, calcolati utilizzando un modello come quello della pin-hole camera. | # ''Effetto prospettico'': La scala di riferimento varia con la distanza dal piano di acquisizione. Per oggetti posti a diverse profondità, è necessario applicare fattori di scala specifici, calcolati utilizzando un modello come quello della pin-hole camera. | ||
#''Distorsioni prospettiche'': Queste possono essere corrette utilizzando ottiche telecentriche, particolarmente utili per applicazioni che richiedono un'elevata accuratezza, come nelle misurazioni spaziali o bioingegneristiche. | # ''Distorsioni prospettiche'': Queste possono essere corrette utilizzando ottiche telecentriche, particolarmente utili per applicazioni che richiedono un'elevata accuratezza, come nelle misurazioni spaziali o bioingegneristiche. | ||
Con questa premessa, il fattore di scala utilizzato nel nostro studio rappresenta un'approssimazione valida nel contesto specifico delle immagini 2D acquisite in condizioni controllate. Tuttavia, per applicazioni più rigorose, come quelle descritte sopra, è necessario considerare strumenti e metodi avanzati per la calibrazione. | Con questa premessa, il fattore di scala utilizzato nel nostro studio rappresenta un'approssimazione valida nel contesto specifico delle immagini 2D acquisite in condizioni controllate. Tuttavia, per applicazioni più rigorose, come quelle descritte sopra, è necessario considerare strumenti e metodi avanzati per la calibrazione. | ||
'''Calcolo della Distanza tra i Punti''' | |||
Le coordinate dei punti sono: | |||
<math>Q_2(525.3, -406)</math> e <math>R_2(764.4, -407.1)</math> | |||
Le coordinate dei punti sono: | |||
<math>Q_2(525.3, -406) </math> | |||
La formula per la distanza euclidea è: | La formula per la distanza euclidea è: | ||
<math>d = \sqrt{(x_2 - x_1)^2 + (y_2 - y_1)^2}</math> | |||
<math>d = \sqrt{( | Sostituendo i valori: | ||
<math>d = \sqrt{(764.4 - 525.3)^2 + (-407.1 - (-406))^2}</math> | |||
<math>d = \sqrt{(239.1)^2 + (-1.1)^2}</math> | |||
<math>d = \sqrt{57121.81 + 1.21} = \sqrt{57123.02} \approx 239.02 \, \text{pixel}</math> | |||
'''Conversione della Scala in mm''' | |||
Dato che il segmento di <math>239.02 \, \text{pixel}</math> equivale a <math>1 \, \text{cm} = 10 \, \text{mm}</math>, calcoliamo la conversione in mm/pixel: | |||
<math>\text{Scala in mm/pixel} = \frac{\text{Lunghezza reale (in mm)}}{\text{Distanza in pixel}} = \frac{10}{239.02} \approx 0.04184 \, \text{mm/pixel}</math> | |||
Dato | |||
<math>\text{Scala in mm/pixel} = \frac{\text{Lunghezza reale (in mm)}}{\text{Distanza in pixel}} = \frac{10}{239.02} \approx 0.04184 \, \text{mm/pixel}</math> | |||
Quindi, ogni pixel nella figura corrisponde a circa: | Quindi, ogni pixel nella figura corrisponde a circa: | ||
<math>0.04184 \, \text{mm/pixel}</math>. | |||
'''Esempio di Applicazione: Conversione Distanza in mm''' | |||
'''Esempio di Applicazione: Conversione Distanza in mm''' | |||
Supponiamo di voler calcolare una distanza in mm. Ad esempio, se la distanza in pixel fosse <math>d = 100 \, \text{pixel}</math>: | Supponiamo di voler calcolare una distanza in mm. Ad esempio, se la distanza in pixel fosse <math>d = 100 \, \text{pixel}</math>: | ||
<math>d_\text{mm} = 100 \cdot 0.04184 \approx 4.184 \, \text{mm}</math> | |||
'''Risultato Finale''' | |||
'''Risultato Finale''' | |||
La scala è: | La scala è: | ||
* <math>239.02 \, \text{pixel/cm}</math> | |||
* <math>0.04184 \, \text{mm/pixel}</math> | |||
Questi valori possono essere usati per convertire qualsiasi distanza misurata in pixel nella figura in unità metriche come millimetri o centimetri. | |||
== Cinematica dei Condili == | |||
'''Traslazioni e Rotazioni dei Condili''' | |||
Nel contesto del movimento mandibolare, i condili eseguono sia movimenti traslatori (spostamenti lineari) sia rotatori (movimenti angolari attorno a specifici assi). Questo doppio movimento, noto come '''rototraslazione''', è fondamentale per comprendere la cinematica mandibolare. | |||
''' | |||
Per descrivere la posizione e il movimento di ciascun condilo nel tempo, si utilizzano vettori di posizione, che variano in modulo e direzione a seguito del moto elicoidale. Il moto è descritto da una combinazione di spostamenti lineari e variazioni angolari che influenzano la posizione dei vettori nello spazio tridimensionale. | |||
'''Vettori di Posizione del Condilo Laterotrusivo (Lavorante)''' | |||
'''Vettori di Posizione del Condilo Laterotrusivo (Lavorante)''' | |||
Il condilo laterotrusivo si trova sul lato in cui avviene la laterotrusione (spostamento laterale della mandibola). Durante il movimento, la sua posizione è descritta dal seguente vettore: | |||
<math> | <math> | ||
P_l(t) = [X_l(t), Y_l(t), Z_l(t), \theta_l(t), \phi_l(t), \psi_l(t)] | P_l(t) = [X_l(t), Y_l(t), Z_l(t), \theta_l(t), \phi_l(t), \psi_l(t)] | ||
</math> | </math> | ||
Dove: | |||
* <math>X_l(t), Y_l(t), Z_l(t)</math>: Spostamenti lineari lungo gli assi cartesiani: | |||
** <math>X_l(t)</math>: Spostamento antero-posteriore. | |||
** <math>Y_l(t)</math>: Spostamento latero-mediale. | |||
** <math>Z_l(t)</math>: Spostamento verticale. | |||
*<math>\theta_l(t)</math>: | * <math>\theta_l(t)</math>, <math>\phi_l(t)</math>, <math>\psi_l(t)</math>: Rotazioni angolari attorno agli assi <math>X</math>, <math>Y</math> e <math>Z</math>, descritte con gli angoli di Eulero. | ||
* <math>\phi_l(t)</math>: Rotazione attorno | Adottiamo la convenzione <math>X,Y,Z</math>, che segue l’ordine: | ||
* <math>\theta_l(t)</math>: Rotazione attorno a <math>X</math> (torsione laterale). | |||
* <math>\phi_l(t)</math>: Rotazione attorno a <math>Y</math> (apertura/chiusura). | |||
* <math>\psi_l(t)</math>: Rotazione attorno a <math>Z</math> (rotazione laterale/mediale). | |||
Questa sequenza consente una descrizione univoca dell’orientamento del condilo nello spazio. | |||
<gallery mode="slideshow"> | |||
File:Sirignathograph rotazione asse Y.jpg|'''Figura 2:''' | File:Sirignathograph rotazione asse Y.jpg|'''Figura 2:''' Tracciati cinematici masticatori sul piano sagittale. | ||
File:Sirognathograph frontal angle.jpg|'''Figura 3:''' | File:Sirognathograph frontal angle.jpg|'''Figura 3:''' Tracciati cinematici masticatori sul piano coronale. | ||
File:Final HA 10.jpg|'''Figura 4:''' | File:Final HA 10.jpg|'''Figura 4:''' Tracciati cinematici masticatori sul piano assiale. | ||
</gallery> | </gallery> | ||
'''Traslazione del Condilo Mediotrusivo''' | |||
Il condilo mediotrusivo, sul lato opposto al movimento laterale, si muove principalmente con una traslazione anteriore e mediale nello spazio tridimensionale. La traslazione è descritta dal seguente vettore: | |||
<math> | <math> | ||
T_M(t) =\begin{pmatrix} | T_M(t) = \begin{pmatrix} | ||
X_M(t) \\ | X_M(t) \\ | ||
Y_M(t) \\ | Y_M(t) \\ | ||
Z_M(t) | Z_M(t) | ||
\end{pmatrix} | \end{pmatrix} | ||
</math> | </math> | ||
Dove: | |||
* <math>(X_M(t), Y_M(t), Z_M(t))</math>: Coordinate temporali del condilo mediotrusivo nello spazio cartesiano. | |||
Questo tipo di traslazione influenza significativamente i tracciati occlusali, generando variazioni di orientamento durante il ciclo masticatorio. | |||
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