Difference between revisions of "Logica di linguaggio medico"

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==Considerazioni finali==
==Considerazioni finali==


 
La logica del linguaggio non rappresenta un tema di esclusivo interesse per filosofi e pedagoghi; essa concerne, invece, un aspetto cruciale della medicina, ovvero la diagnosi. È rilevante osservare che la Classificazione Internazionale delle Malattie, nella sua nona revisione (ICD-9), comprende 6.969 codici di malattia, numero che aumenta a 12.420 nella decima revisione, l'ICD-10, come riportato dall'OMS nel 2013.<ref name=":0">{{cite book  
 
La logica del linguaggio non è affatto un argomento per filosofi e pedagoghi; ma riguarda sostanzialmente un aspetto fondamentale della medicina che è la Diagnosi. Si noti che la classificazione internazionale delle malattie, 9a revisione (ICD-9), ha 6.969 codici di malattia, mentre ce ne sono 12.420 in ICD-10 (OMS 2013).<ref name=":0">{{cite book  
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  }}</ref> Sulla base dei risultati di un'ampia serie di autopsie, Leape, Berwick e Bates (2002a) hanno stimato che gli errori diagnostici causavano da 40.000 a 80.000 morti all'anno.<ref>{{cite book  
  }}</ref> Sulla base dei dati raccolti da un'ampia serie di autopsie, Leape, Berwick e Bates (2002a) hanno stimato che gli errori diagnostici contribuiscono a causare tra le 40.000 e le 80.000 morti all'anno.<ref>{{cite book  
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  }}</ref> Inoltre, in un recente sondaggio condotto su oltre 6.000 medici, il 96% riteneva che gli errori diagnostici fossero prevenibili.<ref>{{cite book  
  }}</ref> Per di più, un recente sondaggio, condotto su oltre 6.000 medici, ha rivelato che il 96% degli intervistati ritiene che gli errori diagnostici siano prevenibili.<ref>{{cite book  
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  | autore = Graber ML
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  | autore2 = Wachter RM
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  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
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  }}</ref>Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato, che ha progressivamente sviluppato un approccio triadico alla logica dell'indagine.<ref>Voce di Wikipedia su ''[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce Charles Sanders Peirce]''</ref> Ha inoltre distinto tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca impiegati nell'indagine scientifica, ovvero:
 
Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato praticante;<ref>Voce di Wikipedia su ''[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce Charles Sanders Peirce]''</ref> sviluppò gradualmente un resoconto triadico della logica dell'indagine. Distingue anche tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca coinvolti nell'indagine scientifica, vale a dire:
#Abduzione o generazione di ipotesi
#Deduzione o trarre conseguenze da ipotesi; e
#Induzione o verifica di ipotesi.


Nella parte finale dello studio condotto da Donald E Stanley e Daniel G Campos, la logica peircea è considerata un aiuto per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico dalle popolazioni agli individui. Una diagnosi si concentra sui singoli segni e sintomi di una malattia. Questa manifestazione non può essere estrapolata dalla popolazione generale, se non per un senso esperienziale molto ampio, ed è questo senso dell'esperienza che fornisce insight clinico, rafforza l'istinto di interpretare le percezioni e fonda la competenza che ci consente di agire. Acquisiamo conoscenze di base e convalidiamo l'esperienza al fine di trasferire le nostre osservazioni nella diagnosi.
* Abduzione, o generazione di ipotesi;
* Deduzione, o trarre conseguenze da ipotesi;
* Induzione, o verifica delle ipotesi.


In un altro studio recente, l'autore Pat Croskerry propone la cosiddetta "competenza adattiva nel processo decisionale medico", in cui una decisione clinica più efficace potrebbe essere raggiunta attraverso il ragionamento adattivo, portando a livelli avanzati di competenza e padronanza.<ref name=":1">{{cite book  
Nella parte conclusiva dello studio di Donald E. Stanley e Daniel G. Campos, la logica di Peirce è considerata fondamentale per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico da popolazioni a individui. Una diagnosi si basa sull'analisi dei singoli segni e sintomi di una malattia. Queste manifestazioni non possono essere estrapolate direttamente dalla popolazione generale senza un'ampia base di esperienza; è proprio questo ampio contesto esperienziale a fornire spunti clinici significativi, a rafforzare l'istinto nell'interpretare le percezioni e a fondare la competenza necessaria per agire. Acquisiamo conoscenze fondamentali e validiamo l'esperienza al fine di trasformare le nostre osservazioni in diagnosi.
----In un ulteriore studio recente, l'autore Pat Croskerry presenta il concetto di "competenza adattiva nel processo decisionale medico". Secondo Croskerry, una decisione clinica più efficace può essere conseguita attraverso un ragionamento adattivo, che porta a livelli avanzati di competenza e padronanza.<ref name=":1">{{cite book  
  | autore = Croskerry P
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  | titolo = Adaptive Expertise in Medical Decision Making
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Le competenze adattive possono essere ottenute sottolineando le caratteristiche aggiuntive del processo di ragionamento:
Le competenze adattive possono essere sviluppate enfatizzando aspetti supplementari del processo di ragionamento:
 
* Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità. Gli specialisti, spesso inconsciamente, tendono a essere ancorati al proprio contesto scientifico e clinico.
* Perseguire gli standard del pensiero critico. Gli specialisti tendono a manifestare autoreferenzialità e mostrano difficoltà nell'accettare critiche provenienti da altre discipline scientifiche o da colleghi specialisti.
* Sviluppare una consapevolezza comprensiva dei pregiudizi cognitivi ed emotivi e imparare come mitigarli. È fondamentale utilizzare argomenti che rinforzino la consapevolezza degli aspetti che facilitano la razionalità.
 
Ulteriormente, è essenziale sviluppare una profonda comprensione della logica e dei suoi potenziali errori attraverso l'impiego di processi metacognitivi quali la riflessione e la consapevolezza. Questo tema viene introdotto già nel primo capitolo, intitolato "Introduzione".
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# Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità (gli specialisti sono inconsapevolmente proiettati verso il proprio contesto scientifico e clinico).
# Persegui gli standard del pensiero critico. (Nello specialista si sostiene l'autoreferenzialità e difficilmente si accettano critiche da altre discipline scientifiche o da altri medici specialisti).
# Sviluppa una consapevolezza globale dei pregiudizi cognitivi e affettivi e impara come mitigarli. Usa argomenti che rafforzino il punto 1.


In questo contesto emergono fattori di eccezionale interesse che conducono a una sintesi complessiva di quanto esposto in questo capitolo. È indiscutibile che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione ottimizzino il processo diagnostico, ma si basano fondamentalmente su una semeiotica clinica, ossia sull'interpretazione dei sintomi e/o segni clinici.<ref name=":0" /> Analogamente, l'esperienza adattiva di cui parla Pat Croskerry viene perfezionata e applicata nella diagnosi e negli errori derivanti da una semeiotica clinica.<ref name=":1" />


Sviluppare una simile profondità e comprensione della logica e dei suoi errori coinvolgendo processi metacognitivi come la riflessione e la consapevolezza. L'argomento è già menzionato nel primo capitolo "Introduzione"
È quindi necessario chiarire che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critica, poiché queste procedure hanno rappresentato innovazioni straordinarie nella diagnostica attraverso i tempi. Nell'era attuale, sia a causa del cambiamento dell'aspettativa di vita umana sia dell'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' si è trasformato in un fattore condizionante, inteso non tanto come mera successione temporale, ma piuttosto come veicolo di informazione.


In questa prospettiva, il linguaggio medico fin qui descritto, incentrato sul sintomo e sul segno clinico, non riesce a prevenire la malattia. Questo non avviene per mancanza di conoscenza, tecnologia o innovazione, bensì perché il contributo diagnostico non sfrutta le informazioni veicolate dal tempo. L'elemento 'Ephaptic' era già noto dieci anni fa, ma non è stato interpretato correttamente.


In questo contesto emergono fattori di straordinario interesse che portano a una sintesi di tutto quanto presentato in questo capitolo. È vero che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione snelliscono il processo diagnostico ma si parla pur sempre di argomentazioni basate su una semeiotica clinica, cioè sul sintomo e/o segno clinico.<ref name=":0" /> Anche l'esperienza adattativa di cui parla Pat Croskerry viene affinata e implementata sulla diagnosi e sugli errori generati da una semeiotica clinica.<ref name=":1" />
Questa mancanza non può essere attribuita agli operatori sanitari, né al Servizio Sanitario o alla classe politico-industriale, poiché ciascuno agisce nel limite delle risorse e delle conoscenze disponibili nel contesto socio-epocale in cui opera.


Occorre quindi precisare che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critiche in quanto queste procedure sono state straordinariamente innovative nella diagnostica di tutti i tempi. Nell'epoca in cui viviamo, però, sarà per il cambiamento dell'aspettativa di vita umana o per l'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' è diventato un fattore condizionante, inteso non come scorrere temporale ma essenzialmente come portatore di informazione.
Il problema risiede, piuttosto, nella mentalità dell'umanità, che predilige una realtà deterministica a una stocastica. Questi argomenti saranno trattati in dettaglio nei capitoli successivi.
:<blockquote>''In questo senso, il tipo di linguaggio medico sopra descritto, basato sul sintomo e sul segno clinico, non è in grado di anticipare la malattia e non perché non ci siano know-how, tecnologia, innovazione, ecc., ma perché il contributo diagnostico non viene estrapolato dalle informazioni trasferite dal tempo. l'elemento 'Ephaptic' era già presente 10 anni prima ma non è stato decriptato.''</blockquote>


Questa non è responsabilità dell'operatore sanitario, del Servizio Sanitario e della classe politico-industriale perché ciascuno di questi attori fa quello che può con le risorse e la preparazione del contesto socio-epocale in cui vive.
Nei capitoli a seguire, tutti incentrati sulla logica, ci proponiamo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina criptato. Le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry sono ben accette, ma necessitano di essere reinterpretate alla luce del concetto di 'tempo' (in termini di anticipazione del sintomo) e del messaggio (come assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò, naturalmente, non inficia la validità della storia clinica (semeiotica), che si basa essenzialmente su un linguaggio verbale ancorato nella realtà medica.


Il problema, invece, sta nella mentalità dell'umanità che preferisce una realtà deterministica a una stocastica. Tratteremo questi argomenti in dettaglio.
Siamo consapevoli che il nostro "Sapiens Linux" è perplesso e si domanda:


Nei capitoli successivi, tutti di logica, cercheremo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina crittografato: per quest'ultimo sono ben accette le argomentazioni del duo Donald E Stanley-Daniel G Campos e Pat Croskerry , ma sono da tradurre nel tema 'tempo' (anticipazione del sintomo) e nel messaggio (assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò ovviamente non preclude la validità della storia clinica (semeiotica), costruita essenzialmente su un linguaggio verbale radicato nella realtà medica.


Siamo consapevoli che il nostro Sapiens Linux è perplesso e si chiede:{{q4|potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?|Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su  [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}
{{q4|potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?|Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su  [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}




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