Difference between revisions of "Dolore Orofacciale"

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Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare 
   
   
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Se il termine di interferenza è positivo, allora il calcolo QP genererebbe una probabilità maggiore della sua controparte CP data dal classico FTP. In particolare, questa amplificazione di probabilità è alla base della supremazia del calcolo quantistico. Esistono numerosi dati statistici provenienti dalla psicologia cognitiva, dal processo decisionale, dalla biologia molecolare, dalla genetica e dall'epigenetica che dimostrano che i biosistemi, dalle proteine e cellule (Asano et al., 2015b)<ref>Asano M., Khrennikov A., Ohya M., Tanaka Y., Yamato I. Quantum Adaptivity in Biology: From Genetics To Cognition Springer, Heidelberg-Berlin-New York(2015)</ref> agli esseri umani (Khrennikov, 2010,<ref>Khrennikov A. Ubiquitous Quantum Structure: From Psychology To Finances Springer, Berlin-Heidelberg-New York(2010)</ref> Busemeyer e Bruza, 2012<ref>Busemeyer J., Bruza P. Quantum Models of Cognition and Decision Cambridge Univ. Press, Cambridge(2012)</ref>) usano questa amplificazione ed operano con aggiornamenti non di PC. </blockquote>{{q2|Con questa prefazione alquanto coraggiosa e rischiosa abbiamo evidenziato la complessità dei processi e modelli diagnostici specialmente in presenza di patologie multifattoriali come il Dolore Orofacciale ed i DTM che andremo a presentare nei prossimi capitoli }}{{Bib}}
Se il termine di interferenza è positivo, allora il calcolo QP genererebbe una probabilità maggiore della sua controparte CP data dal classico FTP. In particolare, questa amplificazione di probabilità è alla base della supremazia del calcolo quantistico. Esistono numerosi dati statistici provenienti dalla psicologia cognitiva, dal processo decisionale, dalla biologia molecolare, dalla genetica e dall'epigenetica che dimostrano che i biosistemi, dalle proteine e cellule (Asano et al., 2015b)<ref>Asano M., Khrennikov A., Ohya M., Tanaka Y., Yamato I. Quantum Adaptivity in Biology: From Genetics To Cognition Springer, Heidelberg-Berlin-New York(2015)</ref> agli esseri umani (Khrennikov, 2010,<ref>Khrennikov A. Ubiquitous Quantum Structure: From Psychology To Finances Springer, Berlin-Heidelberg-New York(2010)</ref> Busemeyer e Bruza, 2012<ref>Busemeyer J., Bruza P. Quantum Models of Cognition and Decision Cambridge Univ. Press, Cambridge(2012)</ref>) usano questa amplificazione ed operano con aggiornamenti non di PC. </blockquote>
 
=== Conclusione ===
Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare  {{Bib}}
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