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[[File:Meningioma 4 by Gianni Frisardi.jpeg|left|300x300px]] | |||
Come anticipato nel capitolo introduttivo 'Occlusione e postura' il pericolo maggiore nella scienza medica è sottovalutare la vasta gamma delle risposte neuromotorie che sono modulate da altrettanti indeterministici effetti biofisici e costruirne sopra assiomi clinici. Ciò induce il clinico in una forma mentis deterministica dove gli assiomi sono una certezza ma, come si vedrà nel corso dell'implementazione di Masticationpedia, questo modello di logica di linguaggio dovrebbe lasciar spazio ad una logica di linguaggio simil quantistica dove non si cerca di limitare l'errore della incertezza con modelli statistici Bayesani bensì si accettare il limite dell'incertezza probabilistica. Seguendo il primo approccio ( modello classico), un soggetto che riferisce disturbi nella masticazione correlati ad un disturbo posturale è al 99,9% ( t-student, P-value ecc.) affetto da malocclusione mentre seguendo un approccio simil quantistico ci si domanda quale sia lo 'stato' del sistema di questo soggetto al di là della conclusione clinica che è e rimarrà sempre un evento probabilistico. Come vedremo questo approccio innovativo simil quantistico velocizzerebbe la finalizzazione diagnostica. | |||
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Ebbene questi due dati di simmetria/asimmetria (figura 2a e 2c) non hanno significatività clinica perchè sono caratteristiche funzionali del sistema che, come abbiamo anticipato, sono instabili e modulate da altre componenti interne ed esterne al sistema stesso. L'aspetto clinico e di laboratorio cambierebbe drasticamente se si normalizzasse il contenuto EMG interferenziale in figura 2a e 2c al contenuto del Potenziale Evocato Motorio delle due radici trigeminali ( Figura 2b)-, stessa disposizione elettrodica). In questo modo, visto la perfetta simmetria di ampiezza del Root-MEPs possiamoci affermare in modo inconfutabile, che il tracciato EMGin figura 2a corrisponde ad uno stato di 'Asimmetria' mentre quello della figura 2c ad uno stato di 'Simmetria'. Se la <sub>b</sub>Root-MEPs fosse risultata asimmetrica avremmo dovuto parlare di simmetria organica e funzionale e non di asimmetria. Avremmo dovuto ricercare le cause, magari di errore di misurazione oppure verificare l'entità della asimmetria dei potenziali evocati motori ma il concetto è che non possiamo dare valore ad un dato periferico funzionale senza conoscere il dato organico. {{q2|Attenzione, dunque, al termine simmetria|}}</blockquote>Potremmo proseguire ma preferiamo affrontare il caso clinico del nostro paziente '<nowiki/>'''Balancer'''<nowiki/>' | Ebbene questi due dati di simmetria/asimmetria (figura 2a e 2c) non hanno significatività clinica perchè sono caratteristiche funzionali del sistema che, come abbiamo anticipato, sono instabili e modulate da altre componenti interne ed esterne al sistema stesso. L'aspetto clinico e di laboratorio cambierebbe drasticamente se si normalizzasse il contenuto EMG interferenziale in figura 2a e 2c al contenuto del Potenziale Evocato Motorio delle due radici trigeminali ( Figura 2b)-, stessa disposizione elettrodica). In questo modo, visto la perfetta simmetria di ampiezza del Root-MEPs possiamoci affermare in modo inconfutabile, che il tracciato EMGin figura 2a corrisponde ad uno stato di 'Asimmetria' mentre quello della figura 2c ad uno stato di 'Simmetria'. Se la <sub>b</sub>Root-MEPs fosse risultata asimmetrica avremmo dovuto parlare di simmetria organica e funzionale e non di asimmetria. Avremmo dovuto ricercare le cause, magari di errore di misurazione oppure verificare l'entità della asimmetria dei potenziali evocati motori ma il concetto è che non possiamo dare valore ad un dato periferico funzionale senza conoscere il dato organico. {{q2|Attenzione, dunque, al termine simmetria|}}</blockquote>Potremmo proseguire all'infinito ma preferiamo affrontare il caso clinico del nostro paziente '<nowiki/>'''Balancer'''<nowiki/>' | ||
====Caso Clinico==== | ====3° Caso Clinico==== | ||
Come anticipato riprenderemo lo stesso linguaggio diagnostico presentato sia per la paziente Mary Poppins che per il paziente 'Bruxer' in modo che diventi un modello assimilabile e praticabile, cercheremo di sovrapporlo al presente caso clinico denominato 'Balancer'.<blockquote>Il soggetto, un uomo di 60 anni sottoposto circa 10 anni prima a riabilitazione protesica, aveva iniziato a riferire difficoltà masticatorie e nello specifico una sorta di diminuzione della forza muscolare sul lato destro e rallentamento del ciclo masticatorio. Dopo un periodo di tempo non quantificato il paziente avvertiva anche una difficoltà dell'equilibrio sia statico che dinamico. Riferendo questi disturbi al proprio dentista gli è stato proposto un rifacimento della riabilitazione protesica. La situazione clinica non cambiò anzi i disturbi postulai aumentarono inducendo il dentista ad una nuova riabilitazione protesica questa volta seguendo le metodiche posturali attraverso un sinergismo tra esami pedanometrici e registrazioni centriche. Giunto alla nostra osservazione abbiamo immediatamente sottoposto il paziente al nostro iter diagnostico che viene, come di consuetudine, rappresentato nella forma dei 'Contesti'. </blockquote> | Come anticipato riprenderemo lo stesso linguaggio diagnostico presentato sia per la paziente Mary Poppins che per il paziente 'Bruxer' in modo che diventi un modello assimilabile e praticabile, cercheremo di sovrapporlo al presente caso clinico denominato 'Balancer'.<blockquote>Il soggetto, un uomo di 60 anni sottoposto circa 10 anni prima a riabilitazione protesica, aveva iniziato a riferire difficoltà masticatorie e nello specifico una sorta di diminuzione della forza muscolare sul lato destro e rallentamento del ciclo masticatorio. Dopo un periodo di tempo non quantificato il paziente avvertiva anche una difficoltà dell'equilibrio sia statico che dinamico. Riferendo questi disturbi al proprio dentista gli è stato proposto un rifacimento della riabilitazione protesica. La situazione clinica non cambiò anzi i disturbi postulai aumentarono inducendo il dentista ad una nuova riabilitazione protesica questa volta seguendo le metodiche posturali attraverso un sinergismo tra esami pedanometrici e registrazioni centriche. Giunto alla nostra osservazione abbiamo immediatamente sottoposto il paziente al nostro iter diagnostico che viene, come di consuetudine, rappresentato nella forma dei 'Contesti'. </blockquote> | ||
====Significato dei contesti ==== | ====Significato dei contesti ==== |
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