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Ogni idea scientifica, sia essa in medicina, architettura, ingegneria, chimica o qualsiasi altro campo, una volta applicata, è suscettibile a piccoli errori e incertezze. La matematica, attraverso la teoria della probabilità e l'inferenza statistica, contribuisce a gestire con precisione e a limitare queste incertezze. È importante tenere sempre presente che nei casi pratici "i risultati sono influenzati anche da molti altri fattori esterni alla teoria", come le condizioni iniziali e ambientali, gli errori sperimentali e altro ancora.
Le incertezze legate a questi fattori conferiscono un carattere probabilistico alla relazione tra teoria e osservazione. In ambito medico, esistono due tipi principali di incertezza che influenzano maggiormente le diagnosi: l'incertezza soggettiva e la casualità.[1][2] Diventa quindi fondamentale, in questo contesto, distinguere tra queste due forme di incertezza e dimostrare come il concetto di probabilità assuma significati differenti in ciascuno di questi contesti. Cercheremo di illustrare questi concetti collegando ogni fase chiave all'approccio clinico discusso nei capitoli precedenti, con particolare riferimento agli ambiti odontoiatrico e neurologico, nel contestare il primato della diagnosi alla nostra amata Mary Poppins.
- ↑ Vázquez-Delgado E, Cascos-Romero J, Gay-Escoda C, «Myofascial pain associated with trigger points: a literature review. Part 2: Differential diagnosis and treatment», in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, 2010».
PMID:20173729
DOI:10.4317/medoral.15.e639 - ↑ Thoppay J, Desai B, «Oral burning: Local and systemic connections for a patient-centric approach», in EPMA J, 2019».
PMID:30984309 - PMCID:PMC6459460
DOI:10.1007/s13167-018-0157-3