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==Conclusive | ==Considerazioni Conclusive== | ||
In | In conclusione, risulta chiaro dalla premessa che il sistema masticatorio va considerato non certo come un sistema regolato semplicemente da leggi meccaniche, ma come un "Sistema Complesso" di tipo indeterministico, dove si può quantificare il "Comportamento Emergente" solo dopo stimolandolo e quindi analizzando la risposta evocata (Figura 2). Il Sistema Neuronale dialoga anche con il proprio linguaggio macchina criptato ( potenziale d'azione, dipoli, correnti ioniche ecc.) e, pertanto, non è possibile interpretare i sintomi riferiti dal paziente attraverso il linguaggio naturale. | ||
Questo concetto approfondisce la conoscenza dello stato di salute di un sistema perché suscita una risposta dall'interno della rete – o, almeno, da gran parte di essa – allocando componenti normali e/o anormali dei vari nodi della rete. In termini scientifici, introduce anche un nuovo paradigma nello studio del sistema masticatorio: la "Funzione Neuro Gnatologia", che incontreremo a tempo debito nel capitolo "Scienze straordinarie". | |||
Attualmente, l'interpretazione del comportamento emergente del sistema masticatorio in odontoiatria viene eseguita solo analizzando la risposta a valle volontaria, attraverso registrazioni elettromiografiche 'EMG', e test radiografici e assiografici (replicatori dei movimenti mandibolari). Questi possono essere considerati solo test descrittivi. | |||
Il paradigma dei test descrittivi gnatologici ha affrontato una crisi anni fa: nonostante il tentativo di riordinare i vari assiomi, scuole di pensiero e rigore clinico-sperimentale nell'ambito dei Disturbi Temporomandibolari (attraverso la realizzazione di un protocollo denominato "Criteri diagnostici di ricerca" RDC /TMDs), questo paradigma non è ancora stato accettato a causa dell'incompletezza scientifico-clinica della procedura stessa. Merita, però, un riferimento particolare, almeno per l'impegno che è stato portato avanti dagli autori e, al tempo stesso, per annotarne i limiti. | |||
Il protocollo RDC/TMD è stato progettato e inizializzato per evitare la perdita di "criteri diagnostici standardizzati" e valutare una standardizzazione diagnostica dei dati empirici a disposizione. Questo protocollo è stato supportato dal National Institute for Dental Research (NIDR) e condotto presso l'Università di Washington e il Group Health Corporative di Puget Sound, Seattle, Washington. Samuel F. Dworkin, M. Von Korff e L. LeResche sono stati gli investigatori principali<ref>{{Cite book | |||
| autore = Dworkin SF | | autore = Dworkin SF | ||
| autore2 = Huggins KH | | autore2 = Huggins KH | ||
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Per arrivare alla formulazione del protocollo del ‘RDC’ è stata effettuata una revisione della letteratura sui metodi diagnostici in odontoiatria riabilitativa e TMD, e sottoposta a validazione e riproducibilità. I sistemi tassonomici sono stati presi in considerazione da Farrar (1972),<ref>{{Cite book | |||
| autore = Farrar WB | | autore = Farrar WB | ||
| titolo = Differentiation of temporomandibular joint dysfunction to simplify treatment | | titolo = Differentiation of temporomandibular joint dysfunction to simplify treatment | ||
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}}</ref> | }}</ref> Eversole e Machado (1985),<ref>{{Cite book | ||
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</ref> | </ref> Fricton (1989),<ref>{{Cite book | ||
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}}</ref> | }}</ref> American Academy of Craniomandibular Disorders (AACD) (1990),<ref>{{Cite book | ||
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}}</ref> | }}</ref> Bergamini e Prayer- Galletti (1990),<ref>{{Cite book | ||
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| autore2 = Sommers EE | | autore2 = Sommers EE | ||
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}}</ref> | }}</ref> e li ha confrontati assegnandoli a una serie di criteri di valutazione. I criteri di valutazione sono stati suddivisi in due categorie che coinvolgono considerazioni metodologiche e considerazioni cliniche. | ||
La conclusione della ricerca è giunta all'eliminazione, per mancanza di validazione scientifica e clinica, di una serie di metodologie diagnostiche strumentali come l'elettromiografia interferenziale (EMG Interference Pattern), la Pantografia, la diagnostica radiologica, ecc. Queste saranno descritte in maggiori dettagli nelle prossimi capitoli di Masticationpedia. Questo primo obiettivo era, quindi, la richiesta scientifica di un "dato oggettivo"' e non generato da opinioni, scuole di pensiero o valutazioni soggettive del fenomeno'. Durante il Workshop dell'Associazione Internazionale per la Ricerca Dentale (IADR) del 2008, sono stati presentati i risultati preliminari delle RDC/TMD nel tentativo di validare il progetto. | |||
La conclusione è stata che, per ottenere una revisione e una simultanea validazione di [RDC/TMD], è essenziale che i test siano in grado di fare una diagnosi differenziale tra pazienti affetti da DTM con dolore e soggetti senza dolore e, soprattutto, discriminare i pazienti con dolore TMD da pazienti con dolore orofacciale senza TMD.<ref>{{Cite book | |||
| autore = Lobbezoo F | | autore = Lobbezoo F | ||
| autore2 = Visscher CM | | autore2 = Visscher CM | ||
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Quest'ultimo articolo, riconsiderando il dolore come sintomo essenziale per l'interpretazione clinica, mette in gioco tutta la fenomenologia neurofisiologica, non solo questa. Per muoversi più facilmente a proprio agio in questa branca medica, è necessario un diverso approccio scientifico-clinico, che allarghi gli orizzonti di competenza in campi come la bioingegneria e la neurobiologia. | |||
È quindi fondamentale focalizzare l'attenzione su come acquisire i segnali elettrofisiologici del trigemino in risposta a una serie di trigger evocati da un dispositivo elettrofisiologico, trattando i dati e determinando un valore organico-funzionale del sistema trigeminale e masticatorio come anticipato da Marom Bikson e coll. nel loro«''[[:File:Electrical stimulation of cranial nerves in cognition and disease.pdf|Electrical stimulation of cranial nerves in cognition and disease]]''».<blockquote>Bisognerebbe pensare ad un sistema che unifichi le funzioni masticatorie e neurofisiologiche introducendo un nuovo termine: '''"Funzioni Neuro-Gnatologiche"'''</blockquote>che sarà oggetto di un capitolo dedicato. | |||
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