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Probabilità soggettiva e oggettiva

In questo capitolo, si riprendono alcuni concetti già esplorati nell'opera fondamentale di Kazem Sadegh-Zadeh, [1] che indaga la logica del linguaggio medico. I concetti vengono adattati al nostro studio di caso clinico su Mary Poppins, per avvicinare la nostra comprensione ai contesti odontoiatrici.

Si considerano probabili gli eventi casuali e quelli soggettivamente incerti; di conseguenza, la casualità e l'incertezza vengono interpretate come probabilità, che possono essere qualitative, comparative o quantitative.

Per illustrare meglio, facciamo riferimento all'esempio di Mary Poppins. Un medico, dopo aver esaminato i suoi sintomi, potrebbe affermare che:

Mary Poppins è probabilmente affetta da TMD (termine qualitativo). Mary Poppins ha maggiori probabilità di soffrire di TMD rispetto a OP neuropatici (termine comparativo: numero di casi di TMD diagnosticati rispetto a nOP). La probabilità che Mary Poppins soffra di TMD è del 15% (termine quantitativo, basato sulla popolazione; un concetto che si ritrova nel teorema di Bayes).

Probabilità soggettiva

Nel contesto dell'incertezza soggettiva umana, i dati probabilistici — sia qualitativi, comparativi che quantitativi — possono essere interpretati dal clinico come espressione dell'incertezza soggettiva, consentendo una rappresentazione numerica degli "stati di convinzione".

Ad esempio, affermare che "la probabilità che Mary Poppins sia affetta da TMD è del 15%" equivale a dire "sono convinto al 15% che Mary Poppins soffra di TMD", indicando che il grado di convinzione corrisponde al grado di probabilità soggettiva.

Probabilità oggettiva

D'altro canto, gli eventi e i processi casuali non possono essere descritti mediante processi deterministici di tipo "se A, allora B". La statistica è utilizzata per quantificare la frequenza di associazione tra A e B, rappresentando le loro relazioni come gradi di probabilità che definiscono il concetto di probabilità oggettiva.

Con l'evolversi della medicina e l'aumento della tendenza a quantificare incertezza e casualità a partire dal XVIII secolo, il termine "probabilità" è divenuto un elemento fondamentale nel linguaggio, nella metodologia e nell'epistemologia medica. Purtroppo, la distinzione tra probabilità soggettiva e oggettiva non è sempre chiara in ambito medico, così come in altre discipline. Ciò nonostante, il contributo più significativo della teoria della probabilità alla medicina, in particolare nei concetti di eziologia, epidemiologia, diagnostica e terapia, risiede nella sua capacità di migliorare la nostra comprensione e rappresentazione della casualità biologica.


  1. Sadegh-Zadeh Kazem, «Handbook of Analytic Philosophy of Medicine», Springer, 2012, Dordrecht».
    ISBN: 978-94-007-2259-0
    DOI:10.1007/978-94-007-2260-6