Conclusions on the status quo in the logic of medical language regarding the masticatory system - es

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Masticationpedia 1.jpg

Obviamente, el modelo aquí presentado es notablemente complejo porque en este contexto solo se ha presentado el procedimiento conceptual a seguir: veremos más adelante en el transcurso de la lectura que todo tomará la forma de un interesante modelado de las respuestas electrofisiológicas del nervio trigémino. a partir del cual se creó un modelo clínico mesoscópico, cuyo nombre ya podemos anticipar: Index A través de esto Indice , podríamos evaluar de forma detallada y rápida el estado del sistema trigémino, así como evaluar si el paciente se encuentra en 'Normocclusión' o 'Maloclusión' pero sobre todo poder hacer un diagnóstico diferencial entre patologías orgánicas estructurales y funcionales. Desafortunadamente, con demasiada frecuencia, vemos una enfermedad clasificada según los síntomas, pero este último sigue siendo un evento muy accidentado para una amplia gama de trastornos orgánicos y podría conducir a un diagnóstico incorrecto.



 

Masticationpedia
Article by  Gianni Frisardi

 

Introducción

Después de un recorrido léxico sobre el statu quo en el campo del diagnóstico del sistema masticatorio, a veces aparentemente fuera de tema, hemos llegado a la etapa en que todos los discursos cristalizan en la práctica clínica y por ello intentaremos explicar el porqué de tan dilatada dialéctica. .

En primer lugar, podemos defender esta estrategia de exposición conceptual con la dificultad del cambio de mentalidad que generalmente es innato en el ser humano, como tan claramente explica Kuhn en su filosofía científica de 'Paradigmas'. Nos enseñó que los nuevos paradigmas, es decir, la 'Ciencia Extraordinaria', generan tenaces opositores a su aceptación. Esto también es justificable, porque hay una miríada de narradores alrededor, si bien también es cierto que los nuevos paradigmas desestabilizan el poder adquirido y por eso muchas veces son rechazados incluso por círculos culturales confirmados.

Dicho esto, sin embargo, el hecho es que aquí se trata de un ser humano llamado 'Paciente', y la restricción del campo cultural y progresista no va en detrimento del hombre de poder (un profesor, un político, . . .) pero exclusivamente del paciente. Dado que el proyecto sigue la filosofía de Feyerabend, como ya se mencionó en las páginas anteriores, Masticationpedia muestra todo su pensamiento científico leal, democrático y ético con ideas, hechos y casos clínicos, el resto será tiempo de juzgar la veracidad del proyecto.

Errori e cause

Gli errori medici diagnostici tanto quanto gli assiomi su cui si basano i modelli terapeutici sono in continuo contrasto tra i titani della scena clinica scientifica come sottolineano alcuni studi sull'argomento:

  • La mancanza di nomenclatura standardizzata e la sovrapposizione di definizioni di errori medici ha ostacolato l'analisi, la sintesi e la valutazione dei dati.[1]
  • Il processo diagnostico è collaborativo e coinvolge il paziente, il medico, il sistema sanitario e i suoi vari stakeholder[2]
  • I fattori che contribuiscono all'errata diagnosi includevano conoscenze e abilità del dentista, tempo inadeguato, mancanza di comunicazione tra colleghi e pregiudizi cognitivi come la chiusura prematura basata sull'esperienza precedente. Alcuni partecipanti hanno percepito che un errore si verifica solo quando la scelta del trattamento porta a un danno. Le strategie suggerite dai partecipanti per prevenire questi errori richiedevano un tempo adeguato per indagare su un caso, formare gruppi di studio, aumentare la comunicazione e porre maggiore enfasi sulla diagnosi differenziale.[3]

Questi tre riferimenti bibliografici sono bastati per estrapolare alcuni concetti essenziali come:

  • nomenclatura standardizzata, che presuppone la necessità di metodologie formali, come nelle scienze matematiche e fisiche, e non di modelli soggettivi e/o esclusivamente descrittivi.
  • il processo diagnostico inteso come un 'Osservabile' in cui sono coinvolti più elementi, quali l'osservatore, lo strumento di misura, il paziente oltre alla capacità di interpretare il linguaggio verbale e decodificare il segnale crittografato del sistema osservato;
  • porre maggiore enfasi sulla diagnosi differenziale, elemento chiave che cercheremo di dimostrare in pratica con alcuni casi citati nei capitoli precedenti.

Un linguaggio coerente

Queste citazioni e domande ci hanno portato a una descrizione più appropriata e approfondita degli argomenti trattati nei capitoli precedenti, perché non si può parlare di nomenclatura standardizzata, processo diagnostico e diagnosi differenziale senza parlare di:

  • Epistemologia della conoscenza

L'epistemologia (dal greco ἐπιστήμη, epistème, "conoscenza certa" o "scienza", e λόγος, logos, "discorso") è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni in cui si può ottenere la conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla conoscenza. Il termine indica specificamente quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità ei limiti della conoscenza scientifica.

Infatti, un valore pressoché illimitato è stato dato a un test statistico come [4][5][6] e ai dati statistici di una 'Probabilità Classica' basata sul Teorema di Bayes (di cui parleremo nei prossimi capitoli)[7] per poi assistere ad un freno relativo sull'argomento [8][9] e tutto ciò è 'Epistomologia', tutto ciò quasi spontaneamente ha messo in luce un altro passaggio fondamentale quello dell' 'Interdisciplinarietà', fenomeno che solo con grande sforzo viene riconosciuto importante quanto le discipline specialistiche.

  • Interdisciplinarità

Il paradigma filosofico alternativo proposto, chiamato "Paradigma ingegneristico della scienza", implica ipotesi filosofiche alternative su aspetti quali lo scopo della scienza, il carattere della conoscenza, i criteri epistemici e pragmatici per l'accettazione della conoscenza e il ruolo degli strumenti tecnologici. Di conseguenza, i ricercatori hanno bisogno dei cosiddetti 'scaffold metacognitivi' per aiutare nell'analisi e nella ricostruzione di come la "conoscenza" è costruita in diverse discipline.[10][11] Proprio questi 'scaffold metacognitivi' hanno permesso di considerare un'esigenza importante nella diagnostica quella della 'conoscenza di base' che tende a ridurre la vaghezza e l'ambiguità della logica del linguaggio medico.[12]

La ricerca di base è tutt'altra cosa rispetto alla ricerca basata sul progresso industriale e sociale a volte in conflitto tra loro nel senso che non sempre la ricerca industriale termina in un benefit sociale.

  • Logica di linguaggio medico

Queste premesse[13][14] ci hanno condotto alla descrizione di modelli di 'logica fuzzy' in cui la 'Conoscenza di base' è stratificata a più livelli del contesto in molteplici discipline, accrescendone la capacità di diagnosi differenziale. Tutto questo è 'Logica del linguaggio medico' con cui abbiamo seguito l'iter diagnostico della nostra povera paziente 'Mary Poppins' che per 10 anni sperava in una diagnosi certa nonostante i vari tentativi di proposizioni clinico-scientifiche in ambito odontoiatrico e neurologico:


Proposizioni nel contesto odontoiatrico

Referto radiologico positivo dell'ATM in Figura 2

Referto radiologico CT positivo dell'ATM in Figura 3

Referto assiografico positivo dei tragitti condirai in Figura 4

Asimmetria del pattern interferenziale EMG in Figura 5

Proposizioni nel contesto neurologico

Jaw jerk in Figura 6

Periodo silente meccanico masserterino in Figura 7

ipertrofia del massetere destro da CT cranica in Figura 8

Proposizioni nel contesto odontoiatrico

Proposizioni nel contesto neurologico

Qualsiasi collega, anche se di ottima preparazione clinica nel proprio esclusivo contesto scientifico odontoiatrico, avrebbe avuto notevoli difficoltà a fare una diagnosi differenziale tra 'Disturbi Temporomandibolari' e 'Danno Neuromotorio' senza implementare le sue 'conoscenze di base' sul fenomeno esclusivamente neurofisiologico della Synaptic trasmissione nel capitolo dedicato. Ecco, infatti, i limiti della , probabilità classica e processi statistici di Bayes riferiti a contenuti specifici della disciplina in esame.


  • Il codice criptato inviato dal sistema trigeminale, quello da decriptare, era:
«Trasmissione Efaptica»
(ne discuteremo ampiamente nel capitolo "Spasmo emimasticatorio")

Le già gravi complessità della realtà medica, di una logica ambigua e vaga del linguaggio, sono aggravate da ulteriori problemi legati alla peculiare interpretazione dei fenomeni, approccio sostanzialmente dicotomico: un fenomeno che sia fisico, chimico o biologico può essere interpretato attraverso una mentalità deterministica (causa/effetto) che rientra in una probabilità classica, oppure attraverso una descrizione esclusivamente probabilistica della realtà, chiamata 'probabilità quantistica'.

Dopo queste considerazioni, abbiamo proposto di simulare una sovrapposizione di stati in un sistema, partendo a priori dalla solida convinzione che un soggetto asintomatico sia contemporaneamente sano e malato, fino a misurare lo “Osservabile” attraverso misurazione. Tralasciando le diverse interpretazioni possibili, il crollo del pensiero ortodosso sarà causato dalla sua interazione con un oggetto di misura macroscopico; cioè quando questo 'Osservabile' viene osservato dall'osservatore.

Abbiamo quindi generato un 'Osservabile' (che include lo stato fisico del sistema stesso), un osservatore e uno strumento di misura.

Introduzione alla diagnostica di tipo quantistico

Come già descritto nei capitoli dedicati, la strategia quantistica riguarda esclusivamente l'aspetto epistemologico e probabilistico, e non ha alcuna correlazione con le caratteristiche tipiche della fisica delle particelle quantistiche, sebbene estrapoli la matematica probabilistica. Per essere precisi, la formula non è completo: dobbiamo moltiplicare ogni termine a destra dell'equazione per un numero. Il numero indica la 'probabilità' che l'evento specifico si verifichi, la formula completa sarà quindi:

Il numero indica la probabilità (radice quadrata) che si verifichi l'evento specifico.

Facciamo un esempio che ci riporta più vicino al campo medico:

Se l'evento ha una probabilità del 50% di verificarsi e l'evento deve verificarsi al 50%, quindi la formula diventa (meno fattori di fase)

che in termini matematici più esatti si trasforma in

In questo modo si deducono altri due limiti delle misurazioni diagnostiche di laboratorio: quello di valori analoghi al principio di 'Indeterminazione di Heisenberg', el'incompatibilità tra probabilità classica vs probabilità quantistica che sostanzialmente gettano indecisione sull'interpretazione dei fenomeni clinici e diagnostici.



Un esempio pratico

Dedichiamo un po' di tempo a dare un'occhiata a questo esempio:

Livello in entrata Malocclusione Normocclusione


Livello in uscita: Normocclusione Malocclusione

Alla fine, dopo aver in qualche modo considerato critiche le certezze assiomatiche ed i significati deterministici in un contesto diagnostico come lo ed avendo proposto un modello di 'probabilità quantistica' che a grandi linee segue il percorso del Teorema di Bayes aggiungendo un elemento di interferenza (vedi Khrennikov) nel capitolo dedicato, sorge ovviamente un dubbio amletico

«Essere sani o non essere sani, questo è il dilemma»

Verso un modello

Il modello qui presentato, ovviamente, è notevolmente complesso perché in questo contesto è stata presentata solo la procedura concettuale da seguire: vedremo più avanti nel corso della lettura che il tutto si concretizzerà in un'interessante modellizzazione delle risposte elettrofisiologiche del trigemino da cui verrà creato un modello clinico mesoscopico, di cui possiamo già anticipare il nome: 'Indice '. Attraverso questo Indice saremo in grado di valutare in dettaglio e rapidamente, lo stato del sistema trigeminale nonché di valutare se il paziente è in 'Normocclusione' o in 'Malocclusione'

Detto questo, però, c'è una precisazione da fare per non cadere in malintesi quali:

«Allora non trattiamo più nessuno»

Beh, questa non è affatto la morale della favola, diremmo invece:

«Sì, certo, continueremo a curare i pazienti, ma ora lo faremo sapendo cosa stiamo facendo da un punto di vista neurofisiologico.»

Un altro esempio

Solo per completezza.

La figura 15a mostra il secondo paziente precedentemente presentato sottoposto a chirurgia ortognatica; ad un primo controllo elettrofisiologico mostrò un'ampia asimmetria dei riflessi, con assenza del periodo silente masseterino. Questo ci ha portato, quindi, a confermare uno stato occlusale di 'Malocclusione'. Ciò potrebbe dar luogo ai suddetti malintesi perché, in realtà, l'ortognatico non potrà mai rispettare le condizioni neurofisiologiche in modo adeguato: gli interventi sono complessi e devono essere eseguiti in una condizione di curarizzazione che annulli la componente neuromotoria.

Il chirurgo asxillofacciale, quindi, ha intrinsecamente un limite critico: l'annullamento della componente neuromotoria, e tuttavia deve necessariamente seguire i canoni anatomici e occlusali. Il fatto è che, frequentemente, le condizioni anatomiche e neuromotorie coincidono, restituendo un modello perfettamente riuscito dal punto di vista estetico, funzionale e neuromuscolare; ma a volte le condizioni pre e operative si rivelano incongrue a tale fine.


La posizione occlusale, e quindi la 'Relazione Centrica',[15] dipendono necessariamente dalla posizione spaziale dell'ATM e della mandibola dopo la riduzione chirurgica. Le procedure di finalizzazione, quindi, attraverso manovre anatomiche (manuali), come le registrazioni centriche, restituiranno necessariamente la posizione spaziale apprezzata in figura 15b.

Come accennato in precedenza, per ogni problema va trovato il codice da decriptare ed in questo caso è la curarizzazione che ha cancellato la componente neuromotoria; di conseguenza, è da qui che bisogna partire per recuperare quest'ultima.

Effettuando una registrazione Centric neuro evocata attraverso una tecnica di 'Stimolazione Elettrica Transcranica' delle radici motorie trigeminali, la posizione spaziale mandibolare corrisponderà alla componente neuromotoria ed il risultato, inconfutabile, sarà quello in figura 15c.

Come si vedere, il 'Neuro Evoked Centric' ha ristabilito la componente neuromotoria precedentemente persa con la curarizzazione, con uno spostamento di 3 mm della mandibola verso destra del paziente.


«Se il paziente fosse stato trattato in 'Relazione Centrica manuale', alla dimissione del paziente dai reparti maxillo-facciali, avremmo avuto un ottimo risultato estetico ed occlusale in un 'Disastro Neuromotorio'»

Bibliography & references
  1. Rodziewicz TL, Houseman B, Hipskind JE, «Medical Error Reduction and Prevention», StatPearls Publishing LLC, 2022».
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  8. Wasserstein RL, Schirm AL, Lazar NA, «Moving to a World Beyond “p < 0.05”», in Am Stat, Informa UK Limited, 2019».
    ISSN: 1537-2731
    DOI:10.1080/00031305.2019.1583913
    Open Access logo green alt2.svg
    This is an Open Access resource!
     
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    PMID:31456724 - PMCID:PMC6700237
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  14. Boon M, «An engineering paradigm in the biomedical sciences: Knowledge as epistemic tool», in Prog Biophys Mol Biol, 2017DOI:10.1016/j.pbiomolbio.2017.04.001
  15. From which to start to finalize the patient orthodontically and prophetically
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