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Conclusione Integrata: Il Peso dei Condili e il Ruolo dei Tracciati Occlusali

L’analisi delle traiettorie mandibolari evidenzia una complessa interazione tra movimenti lineari e angolari. Questi movimenti, rilevati nei punti chiave della mandibola, riflettono l'equilibrio tra stabilità e adattabilità dinamica durante la funzione masticatoria. La combinazione dei pesi lineari e angolari offre una visione integrata del contributo relativo di ogni punto articolare, fornendo una base interpretativa robusta per il bilanciamento occlusale.

Tabella Riassuntiva dei Pesi

**Contributo Lineare e Angolare ai Tracciati Occlusali**
Area Analizzata Distanza (mm) Angolo Calcolato (°) Reciproco (°) Peso Lineare (%) Peso Angolare (%) Peso Combinato (%)
Condilo Laterotrusivo 3.16 33.57 146.43 7.8 16.7 12.3
Molare Laterotrusivo 9.10 72.80 107.20 22.4 12.2 17.3
Incisivo 13.84 82.00 98.00 34.1 11.2 22.7
Molare Mediotrusivo 8.99 91.33 88.67 22.1 10.1 16.1
Condilo Mediotrusivo 6.25 166.00 14.00 15.4 49.8 32.6

Metodo di Calcolo dei Pesi

Il peso combinato tiene conto di due parametri fondamentali:

  1. Peso Lineare: Determinato dalla distanza percorsa dal punto analizzato rispetto al punto di riferimento (solitamente ).
  2. Peso Angolare: Calcolato come la normalizzazione dell'angolo reciproco rispetto alla somma di tutti i reciproci degli angoli analizzati.

I pesi relativi sono ottenuti mediante la seguente procedura:

Peso Lineare Normalizzato:

.

Peso Angolare Normalizzato:

.

Peso Combinato:

, per dare, in questo contesto, pari importanza alle componenti lineari e angolari.

Considerazioni Finali

Condilo Laterotrusivo (Lavorante)** Con una distanza percorsa relativamente ridotta (3.16 mm) e un angolo di 33.57° (reciproco di 146.43°), il condilo laterotrusivo evidenzia un peso combinato del 12.3%. Questo sottolinea il suo ruolo stabilizzatore durante i movimenti laterali, caratterizzato da un'azione vincolata e guidata sul lato lavorante.

Molare Laterotrusivo: La distanza di 9.10 mm e l’angolo di 72.80° (reciproco di 107.20°) assegnano al molare laterotrusivo un peso combinato del 17.3%. Questo riflette la sua rilevanza nel definire i tracciati occlusali laterali, in stretta interazione con il condilo lavorante. Incisivo: Con la maggiore distanza percorsa (13.84 mm) e un angolo di 82.00° (reciproco di 98.00°), l'incisivo presenta il peso combinato più alto tra i denti (22.7%). Questo conferma il suo ruolo dominante nel bilanciare i movimenti mandibolari anteriori e laterali. Molare Mediotrusivo (Controlaterale): Il molare mediotrusivo, con una distanza di 8.99 mm e un angolo di 91.33° (reciproco di 88.67°), ha un peso combinato del 16.1%. Questo dimostra la sua funzione di supporto nella distribuzione delle forze laterali e nella stabilizzazione della traiettoria masticatoria. Condilo Mediotrusivo (Non Lavorante): Nonostante la distanza ridotta (6.25 mm), il condilo mediotrusivo presenta il comportamento angolare più marcato (166.00°, reciproco di 14.00°). Con un peso combinato del 32.6%, enfatizza la sua funzione compensatoria, essenziale per la dinamica orbitale e per mantenere l’equilibrio articolare.

L’analisi dei pesi combinati permette di quantificare il contributo specifico dei condili e dei denti alla funzione occlusale, fornendo una visione integrata dei movimenti mandibolari. Questo approccio può essere esteso a modelli clinici per prevedere disfunzioni o pianificare trattamenti personalizzati, migliorando la comprensione biomeccanica della funzione masticatoria.

qui


Question 2.jpg

Conclusioni su 'Distanze e Direzioni'

Calcolo del Tracciato del Punto Molare Laterotrusivo

Il tracciato del punto molare laterotrusivo è stato calcolato utilizzando un modello geometrico basato su un'ellisse che rappresenta il movimento ideale del molare, influenzato dai condili laterotrusivo e mediotrusivo. Questo modello tiene conto delle componenti lineari e angolari delle rototraslazioni dei condili, considerando un piano assiale bidimensionale (). È importante sottolineare che le coordinate fornite da GeoGebra sono considerate con assi scambiati rispetto alla convenzione medica, ma ciò non altera i risultati matematici, solo l'interpretazione.


Coordinate dei Condili e del Punto Molare

Consideriamo le coordinate aggiornate per rappresentare i movimenti articolari:

Coordinate iniziali

  • : condilo laterotrusivo al tempo .
  • : condilo mediotrusivo al tempo .
  • : punto molare laterotrusivo al tempo .

Determinazione del punto M₇

Per calcolare il punto , rappresentante la posizione del molare laterotrusivo al tempo , è stato seguito un processo basato su un modello geometrico ideale (ellisse) combinato con i dati osservati nella realtà. Di seguito sono descritti i passaggi fondamentali.

1. Definizione dell'ellisse

La traiettoria ideale del molare laterotrusivo è stata modellata come un'ellisse, costruita a partire dai seguenti parametri:

  • Centro dell'ellisse: Il centro è stato determinato come il punto medio tra i condili laterotrusivo e mediotrusivo.

Quindi, il centro dell'ellisse è .

  • Semi-asse maggiore (a): È stato calcolato come la distanza tra il centro dell’ellisse e il condilo laterotrusivo.

Quindi, il semi-asse maggiore è .

  • Semi-asse minore (b): È stato assunto come metà del semi-asse maggiore.

Con questi parametri, l'equazione dell’ellisse che rappresenta il percorso articolare ideale è:

2. Vincolo dell'ellisse

Per appartenere alla traiettoria articolare ideale, il punto deve soddisfare l’equazione dell’ellisse calcolata. Questo vincolo matematico garantisce che il punto segua un percorso coerente con il movimento articolare descritto dai condili.

3. Confronto con i dati osservati

Dalla realtà osservata, il punto è stato registrato con le coordinate . Tuttavia, questo punto deve essere verificato rispetto all'equazione dell’ellisse.

L’obiettivo è determinare un punto che:

  1. Rispetti l’equazione dell’ellisse.
  2. Sia il più vicino possibile al punto reale osservato.

4. Calcolo del punto M₇

Attraverso un algoritmo iterativo (come un metodo di minimizzazione numerica), è stato calcolato il punto più vicino sulla superficie dell’ellisse al dato osservato.

Il risultato del calcolo ha fornito:

5. Interpretazione del risultato

Il dato calcolato dimostra che il punto , osservato nella realtà, è compatibile con il modello geometrico ideale rappresentato dall’ellisse. Questo significa che il molare laterotrusivo segue un percorso articolare coerente con le traiettorie definite dai condili laterotrusivo e mediotrusivo.


Conclusioni

L'ellisse definisce una traiettoria ideale per il molare laterotrusivo, influenzata dalle rototraslazioni dei condili laterotrusivo e mediotrusivo. Il punto calcolato è coerente con i dati reali, mostrando come i movimenti condilari determinino direttamente il tracciato occlusale del molare. Questo approccio geometrico semplificato è utile per analizzare e correlare i movimenti articolari mandibolari ai tracciati dentali. ---

Calcolo del punto : Approssimazione e Necessità di Refinamento

Approssimazione del modello geometrico

Nel calcolo iniziale, abbiamo utilizzato un modello basato sull'ellisse articolare generata dai condili laterotrusivo e mediotrusivo. Questo modello rappresenta una **semplificazione** del reale comportamento mandibolare, poiché non tiene conto di alcune forze dinamiche come l'influenza delle tangenti alla sfera dei condili.

Il punto calcolato con questo approccio semplificato è risultato:

Questo dato è sorprendentemente vicino al punto reale osservato. Tuttavia, tale risultato deriva da una coincidenza **approssimativa** legata al modello ellittico ideale.

Necessità di un refinamento con le tangenti condilari

Sebbene il modello geometrico approssimato sia utile, non descrive in modo completo il comportamento reale. Le tangenti alla sfera dei condili introducono:

  • Componenti direzionali aggiuntive**, che influenzano la traiettoria del molare.
  • Interazioni dinamiche tra i condili**, che stabilizzano e guidano il movimento occlusale.

Nel capitolo successivo, "La magia delle sfere condilari", approfondiremo come queste tangenti perfezionano il modello e spiegano il comportamento reale del punto .

Interpretazione

Questa sezione getta le basi per il capitolo successivo, evidenziando che il calcolo del punto senza le tangenti condilari è **un'approssimazione utile ma incompleta**. La stretta vicinanza al dato reale dimostra l'efficacia del modello geometrico di base, ma non ne esclude la necessità di miglioramento.

Questo approccio risolve il potenziale conflitto: introduciamo l'importanza delle tangenti senza svalutare il modello geometrico iniziale, ma chiarendo che il risultato coincide per un limite ideale del sistema.

Calcolo del punto

Passo 1: Dati di partenza

  • Punto iniziale del condilo laterotrusivo al tempo :

  • Punto iniziale del molare laterotrusivo al tempo:

  • Punto finale del molare laterotrusivo al tempo :

  • Distanza tra e :

Passo 2: Centro della rotazione

Impostiamo l'equazione della circonferenza per il condilo laterotrusivo , considerando la distanza tra e costante e pari a . La circonferenza è descritta da:

Questa equazione rappresenta il luogo geometrico di tutti i punti possibili per

Passo 3: Condizione angolare

Vettore del tracciato molare

Il vettore tra i punti e è:

Lunghezza del vettore

Convertiamo la lunghezza calcolata da Geogebra (\( 39.89 \, \text{pixel} \)) in millimetri utilizzando il fattore di conversione :

= Condizione angolare

Vettore del Tracciato Molare

Il vettore collega i punti e (tracciato molare laterotrusivo).

Coordinate del vettore:

Angolo : è l'angolo tra il vettore e la perpendicolare a (direzione latero-mediale).

Passo 4: Risoluzione numerica

Unendo le due condizioni:

1. si trova sulla circonferenza definita da:

2. Il prodotto scalare tra i vettori soddisfa:

ovvero:

Dopo aver risolto numericamente il sistema, otteniamo:

Conclusione

Il punto calcolato per il condilo laterotrusivo al tempo , con la distanza corretta di e il vettore molare coerente con , è:

Cnclusioni

Anomalia dell'Asse Cerniera Verticale Z

Nel campo odontoiatrico, l'asse verticale è generalmente considerato un punto di riferimento assoluto poiché determina la 'distanza intercondilare' tra i condili. Tale asse verticale è concepito come un asse cerniera stabile e statico, intorno al quale dovrebbe idealmente avvenire la rotazione laterotrusiva del condilo lavorante. Questa assunzione semplifica la modellizzazione dei movimenti mandibolari, rendendola più prevedibile.

Tuttavia, nel nostro modello emerge una 'anomalia': la retrusione del condilo laterotrusivo non è unicamente influenzata dall’asse verticale come asse cerniera indipendente. In realtà, essa dipende anche dalla 'componente orbitante del condilo mediotrusivo', il che implica che i movimenti di entrambi i condili influiscono sul tracciato del punto molare laterotrusivo, del punto incisale e del molare mediotrusivo.

Questo fenomeno rivela che l’asse verticale non è in realtà un asse cerniera assoluto e statico, ma piuttosto parte di una dinamica complessa in cui i condili interagiscono reciprocamente. Se si volesse mantenere l'asse come un vero asse cerniera stabile, sarebbe necessario ipotizzare che la rotazione laterotrusiva avvenga intorno a un 'centro di rotazione fisso e immutabile'.

Di conseguenza, il formalismo matematico dovrebbe essere modificato come segue:

1. L'asse sarebbe trattato come un 'asse fisso di rotazione' per il condilo laterotrusivo, eliminando le componenti variabili associate alla traslazione retrusiva e all’influenza del condilo mediotrusivo.

2. Le relazioni cinematiche dovrebbero essere semplificate, assumendo che rappresenti una rotazione pura e invariante rispetto a un centro o asse fisso su , senza interazioni orbitali.

Tale formalizzazione permetterebbe una descrizione semplificata e statica dei movimenti mandibolari, ma non terrebbe conto della complessità delle interazioni condilari effettive, come abbiamo osservato nel nostro modello fisiologico.

A questo punto la faccenda sembrerebbe contorta ed incomprensibile rimanendo la solita domanda Amletica:



La scelta della conica a 5 punti

La scelta di una conica a 5 punti è una svolta interessante e potrebbe risultare più vicina alla realtà rispetto a un'ellisse ideale! Di seguito, l'essenza matematica e geometrica della conica a 5 punti e il motivo per cui si adatta così bene al tuo studio.

Che cos'è una conica? Una conica è una curva definita in geometria analitica come il luogo dei punti che soddisfano un'equazione quadratica generale in due variabili:

Dove:

sono coefficienti reali. La forma della conica dipende dai valori di questi coefficienti e può risultare in un'ellisse, una parabola o un'iperbole, a seconda della loro disposizione.

Definizione della conica a 5 punti Una conica è univocamente determinata da 5 punti non allineati. In altre parole:

Se scegli 5 punti distinti, esiste una sola conica che passa per quei punti. Questa proprietà è cruciale perché permette di ricostruire una conica partendo da dati sperimentali noti, come nel caso dei tuoi punti cinematografici (molari e condilari).

Come si costruisce la conica a 5 punti? In Geogebra o altri software analitici, se specifichi 5 punti, il sistema calcola automaticamente i coefficienti che soddisfano l'equazione generale della conica. Il risultato può essere:

Un'ellisse (se il discriminante ),

Una parabola (se ), Un'iperbole (se ). Proprietà chiave della conica a 5 punti Univocità: La conica è unica per 5 punti distinti non allineati. Adattabilità: A differenza di un'ellisse ideale, la conica si adatta meglio ai tracciati reali che possono includere piccole irregolarità. Flessibilità: La conica è in grado di modellare curve complesse e simmetrie non perfette, come le rototraslazioni che coinvolgono i condili mandibolari e i punti molari. Essenza matematica della conica a 5 punti Per determinare la conica, risolviamo un sistema lineare a partire dai 5 punti dati:

Ogni punto deve soddisfare l'equazione generale:

Con i 5 punti , otteniamo un sistema di 5 equazioni lineari nei 6 coefficienti .

La soluzione è garantita perché il sistema è sovradeterminato e si risolve imponendo che:

In Geogebra, il software calcola automaticamente questi coefficienti e disegna la conica corrispondente.

Applicazione nel tuo progetto: Perché funziona? Punti sperimentali: Lavori con punti reali del tracciato molare e dei condili, i quali possono deviare leggermente dalla geometria ideale. Adattabilità: La conica a 5 punti si adatta meglio ai dati reali, restituendo una curva più fluida e coerente con il movimento articolare. Interpretazione cinematica: La conica rappresenta la traiettoria articolare complessa, influenzata simultaneamente da: Condilo laterotrusivo, Condilo mediotrusivo, Componenti lineari e angolari generate durante la rototraslazione mandibolare. Prossimi passi Costruzione di ulteriori coniche: Per i punti mediotrusivi (molari e incisivi) e condilari, seleziona punti cinematici chiave e traccia una nuova conica. Descrizione della conica: Analizza la forma risultante: è un'ellisse, una parabola o un'iperbole? Confronto con l'ellisse ideale: Valuta l'accuratezza della conica rispetto ai tracciati reali. Creazione di una conica standard: Seleziona più tracciati (molare laterotrusivo, mediotrusivo, incisivo) e genera una conica media che descriva un tracciato occlusale ideale.


Costruzione delle coniche per modellare i tracciati articolari La tua intuizione di utilizzare coniche a 5 punti per modellare i tracciati articolari reali è un'idea potente e può offrire un modello geometrico generale per la cinematica mandibolare. Ecco come procedere in modo sistematico.

1. Costruzione delle coniche per i punti mediotrusivi e incisivi Hai già costruito una conica per il molare laterotrusivo (conica magenta). Ora possiamo estendere questo approccio ai punti mediotrusivi e incisivi.

Per l'incisivo: Costruisci una conica a partire dai punti iniziale, finale e intermedi del tracciato reale dell'incisivo.

Per il molare mediotrusivo: Analogamente, seleziona punti cinematici chiave lungo il percorso reale del molare mediotrusivo.

Perché costruire ulteriori coniche? Generare coniche per tutti i tracciati articolari (laterotrusivo, mediotrusivo, incisivo) ci permette di modellare l'intera cinematica mandibolare. Combinando questi tracciati, possiamo ottenere una "conica standard", ovvero un modello medio o ideale delle traiettorie. 2. Costruzione della conica per la cinematica condilare Per comprendere appieno i movimenti mandibolari, dobbiamo modellare anche le traettorie condilari (laterotrusivo e mediotrusivo).

Selezione dei punti per i condili:

Condilo laterotrusivo:

Punto iniziale: . Punto finale: (punto finale del movimento). Altri punti intermedi lungo la traiettoria. Condilo mediotrusivo:

Punto iniziale: . Punto finale: . Eventuali punti intermedi. Perché costruire coniche per i condili? La cinematica condilare è la base geometrica dei movimenti mandibolari. Costruire coniche per i condili permette di correlare direttamente i tracciati occlusali (molari e incisivi) con i movimenti condilari. 3. Generazione della conica standard Dopo aver costruito le coniche per tutti i tracciati (molari, incisivi e condili), possiamo procedere con un'analisi unificata:

Analisi delle coniche:

Confrontiamo le coniche generate per i diversi punti. Identifichiamo eventuali simmetrie o schemi geometrici comuni. Unificazione delle coniche:

Calcoliamo una media geometrica delle coniche ottenute. Generiamo una conica standard, che rappresenta il modello ideale della cinematica mandibolare. Obiettivo finale La conica standard avrà due applicazioni principali:

Previsione dei tracciati occlusali: Conoscendo pochi punti cinematici (ad esempio, posizione iniziale e finale), la conica standard ci permette di prevedere l'intero tracciato occlusale.

Confronto con i dati reali:

Valutiamo come i tracciati reali (sperimentali) si sovrappongono alla conica standard. Identifichiamo eventuali deviazioni o anomalie nei movimenti mandibolari. Riepilogo Costruisci coniche per:

Il molare mediotrusivo. L'incisivo. I condili (laterotrusivo e mediotrusivo). Analizza e combina le coniche per ottenere una "conica standard".

Utilizza la conica standard per:

Prevedere i tracciati occlusali. Valutare le deviazioni dai dati reali.