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Abstract
Abstract: Cinematica Mandibolare e Modellazione Tridimensionale dei Movimenti Articolari
La cinematica mandibolare rappresenta un campo d’indagine cruciale per comprendere la biomeccanica articolare e le sue applicazioni cliniche, in particolare nei disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM) e nei trattamenti odontoiatrici avanzati. Questo studio propone un approccio integrato per analizzare e modellare i movimenti mandibolari attraverso l'uso di tecniche di calibrazione delle immagini, vettori tridimensionali, e modellazione conica a cinque punti. L'obiettivo principale è fornire una descrizione accurata delle traiettorie articolari, dei tracciati occlusali e delle dinamiche condilari, con particolare attenzione alle interazioni tra condilo laterotrusivo, condilo mediotrusivo e punti dentali principali come molari e incisivi.
Introduzione alla Calibrazione: da Pixel a Millimetri
La calibrazione delle immagini rappresenta il primo passo essenziale per trasformare dati qualitativi in misurazioni quantitative affidabili. Utilizzando una scala di riferimento presente nelle immagini, è stato determinato un fattore di conversione:
Questa tecnica ha permesso di ridurre le distorsioni prospettiche e ottiche e di analizzare movimenti articolari con una precisione sub-pixel, garantendo che i dati spaziali fossero accuratamente riferiti al piano cartesiano bidimensionale.
Movimenti Condilari: Rototraslazione e Dinamiche Reciproche
I condili mandibolari, lavorante (laterotrusivo) e non lavorante (mediotrusivo), si muovono secondo traiettorie complesse che combinano traslazioni lineari e rotazioni angolari. Attraverso una rappresentazione vettoriale dei movimenti condilari nel tempo, sono stati definiti i parametri cinematici chiave:
Condilo Laterotrusivo (lavorante)
Caratterizzato da una combinazione di rotazione e traslazione laterale. Il vettore di posizione è stato rappresentato come: , dove gli spostamenti lineari e le rotazioni angolari descrivono completamente il moto del condilo.
Condilo Mediotrusivo (non lavorante)
Sebbene più limitato nelle rotazioni, il condilo mediotrusivo presenta una traslazione mediale e anteriore marcata, che equilibra le forze generate dal condilo laterotrusivo. Il vettore di posizione è descritto da:
Contributo dei Denti: Molare, Incisivo e Punti Chiave
L'analisi si è focalizzata anche sui movimenti dentali, identificando il contributo di punti chiave come il molare laterotrusivo, il molare mediotrusivo e l'incisivo centrale. I risultati mostrano che:
- **Il molare laterotrusivo** percorre traiettorie più ampie rispetto al mediotrusivo, con un peso combinato di 17.3% nelle dinamiche mandibolari. - **L'incisivo** domina nei movimenti anteroposteriori, con una distanza percorsa di 13.84 mm e un peso combinato del 22.7%, sottolineando il suo ruolo nella guida del movimento mandibolare. - **Il molare mediotrusivo**, con un peso del 16.1%, contribuisce a bilanciare la funzione occlusale, garantendo stabilità nei movimenti orbitanti.
Modellazione Tridimensionale: Uso delle Coniche a Cinque Punti
Le traiettorie articolari sono state modellate utilizzando coniche definite da cinque punti sperimentali chiave. Questa metodologia ha permesso di:
1. **Adattare modelli geometrici ai dati reali**, garantendo un'elevata precisione nella rappresentazione dei tracciati articolari. 2. **Prevedere deviazioni o anomalie** nei movimenti mandibolari, identificando potenziali disfunzioni articolari. 3. **Generare una conica unificata** che integra le traiettorie di condili, molari e incisivi, fornendo una visione globale ma dettagliata delle dinamiche mandibolari.
La conica unificata è stata descritta dall'equazione: ,
offrendo una base per future analisi predittive.
Pesi Combinati: Un Approccio Integrato per la Cinematica Mandibolare
Il modello dei pesi combinati, che integra contributi lineari (distanze) e angolari (rotazioni), è stato sviluppato per quantificare il contributo relativo di ciascun elemento articolare. I risultati principali includono:
- **Condilo mediotrusivo**: Con un peso combinato del 32.6%, emerge come principale stabilizzatore e compensatore dinamico. - **Incisivo**: Con il peso più elevato tra i denti (22.7%), guida i movimenti anteriori e laterali. - **Condilo laterotrusivo**: Con un peso del 12.3%, svolge un ruolo fondamentale nella stabilità del lato lavorante.
Questi pesi offrono una visione quantitativa delle interazioni tra condili e denti, rappresentando una base metodologica per lo sviluppo di modelli clinici personalizzati.
Figura: Conica Unificata e Traiettorie Condilari
La figura proposta illustra la conica unificata costruita dai cinque punti chiave per ogni regione (condilo, molare e incisivo). Le traiettorie sperimentali sono sovrapposte alla conica, evidenziando la corrispondenza tra i dati reali e il modello predittivo.
Conclusioni
Questo studio ha fornito una descrizione dettagliata della cinematica mandibolare, combinando calibrazione avanzata, analisi vettoriale e modellazione conica. Le implicazioni pratiche includono:
1. **Diagnosi avanzata**: Identificazione di anomalie articolari e disfunzioni occlusali. 2. **Pianificazione terapeutica**: Sviluppo di trattamenti personalizzati basati su dati quantitativi. 3. **Innovazione tecnologica**: Creazione di strumenti diagnostici basati su modelli geometrici e cinematici.
Il futuro della ricerca si concentra sull’integrazione di questi modelli in protocolli clinici standardizzati, garantendo una migliore comprensione biomeccanica e una gestione più efficace delle patologie mandibolari.
Introduzione
Nel capitolo precedente, 'Transverse Hinge Axis', abbiamo introdotto la cinematica mandibolare, concentrandoci sul piano sagittale. Abbiamo osservato come, durante i movimenti di protrusione e retrusione, la mandibola non si muova semplicemente lungo l'asse X, ma esegua anche una rotazione attorno all'asse Y. Questo movimento condilare si riflette a livello anteriore, dove l'incisivo mandibolare si sposta con traiettorie curvilinee , risultato di un moto spaziale complesso determinato dalla rototraslazione sugli assi condilari. Lo spazio angolare risultante è di fondamentale importanza per permettere alla mandibola di ruotare e scivolare linearmente in modo fluido durante il movimento masticatorio.
Spazio libero inter-incisivo e sistemi di registrazione:
Questo spazio angolare, che chiamiamo spazio libero interincisivo, è cruciale per le funzioni masticatorie. Tuttavia, strumenti come il Sirognatograph e i sistemi elettromagnetici tradizionali tendono a ignorare la componente rotazionale associata ai movimenti condilari, concentrandosi principalmente sulle traslazioni. Sebbene sembri sufficiente per la registrazione del movimento, tale approccio risulta incompleto, data la complessità dei movimenti mandibolari a sei gradi di libertà.
Cinematica Mandibolare a Sei Gradi di Libertà
Il movimento mandibolare avviene in uno spazio tridimensionale e può essere descritto da un complesso moto spaziale . Ogni condilo è associato a tre assi principali:
L'asse (latero-mediale), attorno al quale ruota la mandibola, creando l'asse cerniera trasversale ( transverse Hinge Axis).
L'asse (verticale), con il proprio centro di rotazione sull'asse cerniera verticale ().
L'asse (antero-posteriore), che determina la rotazione attorno all'asse cerniera orizzontale ().
In riferimento agli assi appena definiti, andiamo a introdurre tre piani di riferimento:
Nel contesto del movimento spaziale del condilo, è fondamentale comprendere la relazione tra gli assi di rotazione e i piani di riferimento anatomici.
- Piano sagittale: In questo piano possiamo visualizzare il tracciato condilare risultante dal movimento di rototraslazione dell'asse trasversale ().
- Piano coronale: Associato all'asse orizzontale ().
- Piano assiale: Riferito al movimento generato attorno all'asse verticale (, noto anche come asse cerniera verticale).
Va sottolineato che un piano non è generato da un asse: un asse, al più, può essere contenuto in un piano o rappresentare una direzione lungo la quale si possono descrivere movimenti o proiezioni. Più precisamente, l’inviluppo di un asse in movimento genera una superficie rigata, che descrive le traiettorie spaziali associate.
Ci concentreremo sull’asse cerniera verticale () per la sua rilevanza nei sistemi di replicazione patografica ed assiografica. Tuttavia, prima di procedere, è necessario esaminare il razionale su cui si basa la Gnatologia Classica, per comprendere come i piani e gli assi interagiscono nel descrivere i movimenti condilari.
- Il pantografo analogico complesso è stato lodato come un dispositivo che riproduceva accuratamente i movimenti di confine del paziente e li trasferiva su un articolatore completamente regolabile tramite le sue 6 piastrine. [1][2][3]Successivamente, si è riportato che anche il pantografo elettronico registrava i determinanti condilari con un intervallo accettabile. ( argomento che affronteremo dettagliatamente nei prossimi capitoli)
- Gli investigatori hanno sottolineato l’influenza della corretta registrazione dei movimenti mandibolari sulla morfologia occlusale risultante dei denti posteriori, espressa negli angoli delle cuspidi e nella direzione dei solchi come effetto diretto della variazione dei determinanti condilari.[4][5][6][7][8]
- Un determinante particolare del movimento condilare, la traslazione laterale immediata mandibolare (IMLT) dei condili, è stato oggetto di notevole dibattito e confusione nella letteratura protesica.[9][10][11] Tuttavia, una recente revisione sistematica della letteratura ha riportato una mancanza di prove riguardo al significato clinico o alle implicazioni di questo movimento.[12] ( argomento che discuteremo in questo capitolo)
Come si può notare il tema si basa sostanzialmente sulla meccanica razionale, argomento non banale, in cui si integrano concetti di geometria, matematica e meccanica ed è auspicabile, quindi, capire il profondo senso concettuale del processo di replicazione dei movimenti mandibolare e per evidenziarne l'eventuale anomalia. Per fare ciò è bene rappresentare l'argomento, non banale, con una rappresentazione il più vicino possibile alla tridimensionalità del fenomeno cinematicoriprendendo i lavori prestigiosi eseguiti da Lund e Gibbs riguardo alla cinematica mandibolare con lo strumento datato ma ancora attuale chiamato, appunto, 'Replicator'. Focalizzando in questo capitolo la cinematicamandibolare sul piano assiale e cioè generata dalla cinematica dell'asse verticale descriveremo il fenomeno interpretando un tracciato estratto dal lavoro di Lund e Gibs, Figura 1 in cui viene rappresentata la cinematica mandibolare con i punti spaziali rilevati sincronicamente dallo strumento. ( vedi figura e popup Questa figura mostra la rappresentazione dei movimenti masticatori umani con un focus sulla cinematica mandibolare, evidenziando i Punti condilariQuesti punti rappresentano i condili laterotrusivi e mediotrusivi. Il Laterotrusive point (a sinistra) e il Mediotrusive point (a destra) tracciano la posizione dei condili della mandibola durante un movimento masticatorio laterale, che include movimenti complessi di traslazione e rotazione. I punti numerati (1L, 2L, 3L, ecc.) seguono il movimento del condilo laterotrusivo nel tempo, mentre i punti 1M, 2M, ecc. seguono il condilo mediotrusivo e i tracciati dei movimenti su i punti occlusali Punto molareIl Molar point (situato in basso a sinistra) rappresenta il percorso tracciato dal molare durante il movimento masticatorio. Come per i condili, anche qui i punti numerati rappresentano le varie posizioni del molare nel tempo e del Punto incisaleL'Incisal point (in basso a destra) rappresenta il percorso dell'incisivo durante la masticazione. I punti numerati (1, 2, 3, ecc.) descrivono la traiettoria dell'incisivo nel tempo. La figura include un sistema di riferimento tridimensionale con assi cartesiani X, Y, e Z. L'asse Z è orientato verticalmente, l'asse Y rappresenta il movimento laterale (sinistra/destra) della mandibola, e l'asse X indica il movimento antero-posteriore (avanti/indietro).Movimenti masticatori: I tracciati mostrano l'evoluzione dei movimenti durante il ciclo masticatorio, descrivendo la traslazione e rotazione di ciascuna porzione del sistema mandibolare (condili, molari e incisivi) nel tempo.)
Nota sulla Precisione e Sugli Obiettivi dello Studio
Questo studio si propone di fornire una comprensione concettuale dei principi cinematici coinvolti nella dinamica masticatoria, con particolare riferimento alla biomeccanica mandibolare. Sebbene i calcoli presentati siano stati svolti con rigore e utilizzando metodologie matematiche consolidate, potrebbero emergere discrepanze dovute a:
Approssimazioni nei dati numerici: Lieve differenze nei valori cartesiani utilizzati, imputabili a variabili operative o a scelte dell'operatore nell'acquisizione dei dati.
Limiti di rappresentazione: L'utilizzo di numeri approssimati per motivi pratici, soprattutto in calcoli iterativi, potrebbe introdurre variazioni infinitesimali rispetto ai valori teoricamente perfetti.
Finalità del lavoro: Lo scopo principale è descrivere e comprendere il comportamento cinematico del sistema masticatorio, piuttosto che ottenere una precisione assoluta come richiesto in un contesto di ricerca ingegneristica avanzata o in una tesi di dottorato in ingegneria meccanica.
I risultati e le analisi presentate mirano quindi a illustrare concetti e fenomeni in modo chiaro e applicabile, piuttosto che a fornire un riferimento definitivo. L'interpretazione deve essere orientata verso l'obiettivo clinico e didattico del lavoro, senza pretesa di impeccabilità formale sul piano matematico o ingegneristico.
Iniziamo, perciò, con il descrivere, attraverso l'uso dell'immagine riportata, il complesso processo cinematico condilare e dei punti occlusali e per prima cosa bobbiamo necessariamente calibrare la figura e convertirla in pixel.
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