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Di seguito sono riportate le distanze calcolate tra i punti rispetto al punto di partenza (punto 1) considerato il unto di riferimento essendo la mandibola in una posizione di Massima Intercuspidazione  e le relative direzioni nello spazio, utilizzando le coordinate corrette per gli assi <math>X</math> (antero-posteriore) e <math>Y</math> (latero-mediale).
Di seguito sono riportate le distanze calcolate tra i punti rispetto al punto di partenza (punto 1) considerato il unto di riferimento essendo la mandibola in una posizione di Massima Intercuspidazione  e le relative direzioni nello spazio, utilizzando le coordinate corrette per gli assi <math>X</math> (antero-posteriore) e <math>Y</math> (latero-mediale).


'''Punti da confrontare rispetto a 1L'''
==Calcolo delle distanze tra i punti==


'''Punto 2L'''
**Coordinate dei punti:**
***1L**: <math>(63.1721, -59.6914)</math>
***2L**: <math>(62.9,-76.6) </math>
***3L**: <math>(57.1, -108.3)</math>
***4L**: <math>(56.5, -124.6)</math>
***5L**: <math>(54.1, -93.3)</math>
***6L**: <math>(54.7, -53.4)</math>
***7L**: <math>(57.7,-50.8)</math>
***8L**: <math>(60.2,-56.6)</math>


Coordinate: (59.0, -92.3) Calcolo della distanza 'd'rispetto a 1L: <math>
**Fattore di conversione:** <math>0.1007 \, \text{mm/pixel}</math>
d= \sqrt{(59.0 - 58.3)^2 + (-92.3 + 50.9)^2}=\sqrt{0.49 + 1714.56} \approx \sqrt{1715.05} \approx 41.42 \, \text{pixel}
</math>  


Distanza in millimetri:  <math>  
**Distanze rispetto a 1L:**
41.42 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 4.14 \, \text{mm}  
***2L**:
</math>
<math>d = \sqrt{(62.9 - 63.1721)^2 + (-76.6 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-0.2721)^2 + (-16.9086)^2} \approx 16.91 \, \text{pixel}</math> 
<math>d = 16.91 \cdot 0.1007 \approx 1.70  \text{mm}</math>


'''Punto 3L'''
***3L**:
<math>d = \sqrt{(57.1 - 63.1721)^2 + (-108.3 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-6.0721)^2 + (-48.6086)^2} \approx 48.97 \, \text{pixel}</math> 
<math>d = 48.97 \cdot 0.1007 \approx 4.93 \text{mm}</math> 


Coordinate: (46.3, -169.5) Calcolo della distanza rispetto a 1L:
***4L**:
<math>d = \sqrt{(56.5 - 63.1721)^2 + (-124.6 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-6.6721)^2 + (-64.9086)^2} \approx 65.25 \, \text{pixel}</math> 
<math>d = 65.25 \cdot 0.1007 \approx 6.57 \, \text{mm}</math> 


<math>
***5L**:
d= \sqrt{(46.3 - 58.3)^2 + (-169.5 + 50.9)^2}=\sqrt{144.0 + 14065.96} \approx \sqrt{14209.96} \approx 119.2 \, \text{pixel}
<math>d = \sqrt{(54.1 - 63.1721)^2 + (-93.3 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-9.0721)^2 + (-33.6086)^2} \approx 34.81 \, \text{pixel}</math> 
</math>
<math>d = 34.81 \cdot 0.1007 \approx 3.51 \, \text{mm}</math>


Distanza in millimetri:  <math>  
***6L**:
119.2 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 11.92 \, \text{mm}
<math>d = \sqrt{(54.7 - 63.1721)^2 + (-53.4 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-8.4721)^2 + (6.2914)^2} \approx 10.64 \, \text{pixel}</math> 
</math>
<math>d = 10.64 \cdot 0.1007 \approx 1.07 \, \text{mm}</math>


'''Punto 4L'''
***7L**:
<math>d = \sqrt{(57.7 - 63.1721)^2 + (-50.8 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-5.4721)^2 + (8.8914)^2} \approx 10.45 \, \text{pixel}</math> 
<math>d = 10.45 \cdot 0.1007 \approx 1.05 \, \text{mm}</math> 


Coordinate: (44.1, -207.7)  Calcolo della distanza rispetto a 1L: <math>
***8L**:
d = \sqrt{(44.1 - 58.3)^2 + (-207.7 + 50.9)^2}=\sqrt{201.64 + 24596.84} \approx \sqrt{24798.48} \approx 157.5 \, \text{pixel}
<math>d = \sqrt{(60.2 - 63.1721)^2 + (-56.6 - (-59.6914))^2} = \sqrt{(-2.9721)^2 + (3.0914)^2} \approx 4.29 \, \text{pixel}</math> 
</math>
<math>d = 4.29 \cdot 0.1007 \approx 0.43 \, \text{mm}</math>


Distanza in millimetri: <math>  
**Tabella riepilogativa:**
157.5 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 15.75 \, \text{mm}
{| class="wikitable"
</math>
|+Distanze rispetto a 1L
|-
!Punto!! Distanza (pixel)!!Distanza (mm)
|-
|2L ||<math>16.91</math> ||<math>1.70</math>
|-
|3L||<math>48.97</math> ||<math>4.93</math>
|-
|4L||<math>65.25</math>||<math>6.57</math>
|-
|5L||<math>34.81</math>|| <math>3.51</math>
|-
|6L||<math>10.64</math>||<math>1.07</math>
|-
|7L|| <math>10.45</math>||<math>1.05</math>
|-
|8L||<math>4.29</math>||<math>0.43</math>
|}


'''Punto 5L'''


Coordinate: (38.4, -136.2) Calcolo della distanza rispetto a 1L:


<math>
d= \sqrt{(38.4 - 58.3)^2 + (-136.2 + 50.9)^2} = \sqrt{396.01 + 7276.09} \approx \sqrt{7672.1} \approx 87.6 \, \text{pixel}
</math>


Distanza in millimetri: <math>
87.6 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 8.76 \, \text{mm}
</math>


'''Punto 6L'''
e così via per le altre zone di misurazione.{{Tooltip|2=L'obiettivo dell'analisi è determinare l'angolo tra due movimenti all'interno di un sistema articolare, in particolare nell'area di studio della cinematica masticatoria. La comprensione di questi angoli ci consente di: '''Valutare la dinamica mandibolare''': Calcolare gli angoli tra i segmenti mandibolari può fornire informazioni essenziali su come la mandibola si sposta durante il movimento, aiutando a descrivere i pattern del movimento articolare. '''Modellare la biomeccanica del sistema masticatorio''': Gli angoli tra i punti permettono di costruire modelli accurati che simulano il comportamento meccanico del sistema mandibolare, utilizzabili in applicazioni cliniche per diagnosi e trattamenti. '''Confrontare con angoli standard''': Gli angoli misurati possono essere confrontati con valori normali o patologici per identificare eventuali alterazioni nei movimenti mandibolari che potrebbero indicare disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM). Questo calcolo è fondamentale per fornire una descrizione matematica precisa della cinetica mandibolare e per migliorare la modellazione biomeccanica di strutture orofacciali, cruciali per la diagnosi e l'intervento clinico.}}<blockquote>A questo punto non ci resta altro da fare che rappresentare e simulare la posizione spaziale dei punti dinamici marcati dalla figura, quantificandone lo spostamento lineare ed angolare.</blockquote>
 
Coordinate: (36.4, -48.2) Calcolo della distanza rispetto a 1L:
 
<math>
d = \sqrt{(36.4 - 58.3)^2 + (-48.2 + 50.9)^2}=\sqrt{479.61 + 7.29} \approx \sqrt{486.9} \approx 22.1 \, \text{pixel}
</math>
 
Distanza in millimetri: <math>
22.1 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 2.21 \, \text{mm}
</math>
 
'''Punto 7L'''
 
Coordinate: (44.0, -34.9)
 
Calcolo della distanza rispetto a 1L:
 
<math>
d = \sqrt{(44.0 - 58.3)^2 + (-34.9 + 50.9)^2} =\sqrt{204.49 + 256.0} \approx \sqrt{460.49} \approx 21.5 \, \text{pixel}
</math>
 
Distanza in millimetri: <math>
21.5 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 2.15 \, \text{mm}
</math>
 
'''Punto 8L'''
 
Coordinate: (52.9, -48.0)
 
Calcolo della distanza rispetto a 1L:
 
<math>
d= \sqrt{(52.9 - 58.3)^2 + (-48.0 + 50.9)^2} =\sqrt{29.16 + 8.41} \approx \sqrt{37.57} \approx 6.13 \, \text{pixel}
</math>
 
Distanza in millimetri: <math>
6.13 \, \text{pixel} \times 0.1 \, \text{mm/pixel} = 0.61 \, \text{mm}
</math>
 
e così via per gli altri lati.{{Tooltip|2=L'obiettivo dell'analisi è determinare l'angolo tra due movimenti all'interno di un sistema articolare, in particolare nell'area di studio della cinematica masticatoria. La comprensione di questi angoli ci consente di: '''Valutare la dinamica mandibolare''': Calcolare gli angoli tra i segmenti mandibolari può fornire informazioni essenziali su come la mandibola si sposta durante il movimento, aiutando a descrivere i pattern del movimento articolare. '''Modellare la biomeccanica del sistema masticatorio''': Gli angoli tra i punti permettono di costruire modelli accurati che simulano il comportamento meccanico del sistema mandibolare, utilizzabili in applicazioni cliniche per diagnosi e trattamenti. '''Confrontare con angoli standard''': Gli angoli misurati possono essere confrontati con valori normali o patologici per identificare eventuali alterazioni nei movimenti mandibolari che potrebbero indicare disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM). Questo calcolo è fondamentale per fornire una descrizione matematica precisa della cinetica mandibolare e per migliorare la modellazione biomeccanica di strutture orofacciali, cruciali per la diagnosi e l'intervento clinico.}}<blockquote>A questo punto non ci resta altro da fare che rappresentare e simulare la posizione spaziale dei punti dinamici marcati dalla figura, quantificandone lo spostamento lineare ed angolare.</blockquote>

Latest revision as of 17:47, 13 December 2024

Descrizione delle misure lineari ed angolari

Rappresentazione scalare dei tracciati condilari

Descrizione delle distanze e delle direzioni

Di seguito sono riportate le distanze calcolate tra i punti rispetto al punto di partenza (punto 1) considerato il unto di riferimento essendo la mandibola in una posizione di Massima Intercuspidazione e le relative direzioni nello spazio, utilizzando le coordinate corrette per gli assi (antero-posteriore) e (latero-mediale).

Calcolo delle distanze tra i punti

    • Coordinate dei punti:**
      • 1L**:
      • 2L**:
      • 3L**:
      • 4L**:
      • 5L**:
      • 6L**:
      • 7L**:
      • 8L**:
    • Fattore di conversione:**
    • Distanze rispetto a 1L:**
      • 2L**:

      • 3L**:

      • 4L**:

      • 5L**:

      • 6L**:

      • 7L**:

      • 8L**:

    • Tabella riepilogativa:**
Distanze rispetto a 1L
Punto Distanza (pixel) Distanza (mm)
2L
3L
4L
5L
6L
7L
8L



e così via per le altre zone di misurazione. Info.pngL'obiettivo dell'analisi è determinare l'angolo tra due movimenti all'interno di un sistema articolare, in particolare nell'area di studio della cinematica masticatoria. La comprensione di questi angoli ci consente di: Valutare la dinamica mandibolare: Calcolare gli angoli tra i segmenti mandibolari può fornire informazioni essenziali su come la mandibola si sposta durante il movimento, aiutando a descrivere i pattern del movimento articolare. Modellare la biomeccanica del sistema masticatorio: Gli angoli tra i punti permettono di costruire modelli accurati che simulano il comportamento meccanico del sistema mandibolare, utilizzabili in applicazioni cliniche per diagnosi e trattamenti. Confrontare con angoli standard: Gli angoli misurati possono essere confrontati con valori normali o patologici per identificare eventuali alterazioni nei movimenti mandibolari che potrebbero indicare disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM). Questo calcolo è fondamentale per fornire una descrizione matematica precisa della cinetica mandibolare e per migliorare la modellazione biomeccanica di strutture orofacciali, cruciali per la diagnosi e l'intervento clinico.

A questo punto non ci resta altro da fare che rappresentare e simulare la posizione spaziale dei punti dinamici marcati dalla figura, quantificandone lo spostamento lineare ed angolare.